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Autore: R o r i p o p p u    07/07/2013    6 recensioni
[ Storia ad OC, non ne abbiamo più bisogno, grazie] [Storia ispirata al manga "La doppia vita di Misaki"]
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Dal primo capitolo:
"Dopo essere rimasta una buona mezzora a rimirare il negozio -perché era decisamente carino- incantata, aveva posato lo sguardo sulle due ragazze, studiandole. Erano entrambe carine, ma doveva essere logico, d'altronde non si può lavorare al Maid Café se non si ha un buon aspetto, i clienti guardano solo quello, non andavano di certo lì per i dolci."
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La storia prima era stata pubblicata sull'account di Fede (Baka_), ma adesso l'abbiamo ripubblicata in questo account che condividiamo.
Un bacione da Lola e Fede ~
R o r i p o p p u & K u r u m i
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Le nuove maid(parte 1)
~
Benvenuti al Maid Café~

    #01 - Le nuove maid (parte 1)


Tsubaki aprì la 
porta del locale ed entrò, accendendo le luci. Anche se era domenica, era dovuta andare al bar perché il giorno sarebbero arrivate le nuove maid, che si sarebbero occupate assieme a lei e Crystal del negozio. Non si cambiò, e rimase seduta nella sedia di uno dei tavoli, aspettando l'arrivo della rossa. Iniziò ad accarezzare una ciocca di capelli bianchi, fissando un punto impreciso davanti a sè, ripensando alle discussioni quaotidiane col padre. Anche se l'unico che parlava durante i litigi era lui, lei stava zitta, sicura di peggiorare la situazione anche con una sola sillaba. E per sua fortuna il padre tornava raramente a casa dal lavoro, ed era ovvio che lo facesse solo per non incontrare la figlia. Non gli aveva mai detto del fatto che da ormai un anno lavorasse in un Maid Café, ma forse era meglio così. A dire il vero, neanche lei ricordava il vero motivo per il quale lavorasse lì, sapeva solo che non le piaceva molto, ma ormai aveva preso un impegno, quindi doveva rispettarlo. Il cigolio della porta la risvegliò dai propri pensieri, e poco dopo una testolina rossa fece capolino nella stanza. Crystal le sorrise e si avvicinò, poggiando la borsetta sul tavolino bianco.
- Sei in anticipo, Tsubaki- notò, fissando l'albina con le sue iridi verdi. Tsubaki posò lo sguardo all'orologio che aveva sul polso, non si era proprio accorta d'essere arrivata prima. Evidentemente il desiderio di non vedere più il padre era più forte di quanto pensasse.
- A dire il vero, non me n'ero accorta. Comunque, tra un paio d'ore dovrebbero arrivare le nuove ragazze- disse, indicando la sedia vicino alla sua, invitandola a sedersi. La rossa annuì, sedendosi anche lei.
- Già, però ci sono anche due maschi- rispose, prendendo le fotocopie dei curriculum dalla borsetta. Tolse due fogli e li porse all'amica. Lei lesse qualche riga, per poi poggiarli sul tavolino.
- Lynwood Kirkland e Lunick Lux, eh? Sembrano due ragazzi interessanti, non pensi Crystal?- chiese, fissandola con le sue iridi violacee.
- Sì, anche perché è strano che dei ragazzi vogliano lavorare in un Maid Café- rispose pensierosa, ricambiando lo sguardo.
Non parlarono più, aspettando l'arrivo delle nuove arrivate.





Ayame si guardò intorno, indecisa sul da farsi. La domenica non c'era mai niente con cui tenersi occupati, e prima del suo colloquio di lavoro aveva a disposizione ancora parecchie ore. Continuò a camminar
e  per la città, finché non vide una testa bianca di sua conoscenza. Gli si avvicinò furtiva, ghignando, e gli pizzicò i fianchi, facendolo sobbalzare. Subito i suoi occhi azzurri incontrarono quelli glaciali di Suzuno.
- Esistono altri modi per attirare l'attenzione di qualcuno, come salutare- le disse, ormai stanco di ritrovarsela sempre intorn
o. La bionda sorrise.
- Ma è così divertente farti spaventare! Non ho potuto resistere.- rispose, ricevendosi un'occhiataccia dal ragazzo.
- Perché non vai ad infastidire qualcun'altro, magari assieme a Nagumo- propose Fuusuke ironico, sperando che si allontanasse. Non che la odiasse, sia chiaro. Era semplicemente stanco di essere inseguito da quel demone travestito da angelo. 
Perché sì, se c'era una cosa che non si potesse dire sul suo conto era che fosse brutta. I lunghi capelli biondi le ricadevano fino alla vita, mossi, gli occhi erano azzurri contornati da lunghe ciglia chiare e l
a pelle diafana in contrasto con le guance rosee. Sembrava una bambola di porcellana, e lui doveva stare attento, non sia mai che si sarebbe innamorato di quella ragazzina.





- Envy, hai da fare stasera?- chiese Solana al fratello, in quel momento occupato a cucinare il pranzo. Dopo aver girato la pasta, si girò verso la ragazza.
- Sì, Solana. Forse sono riuscito a trovare lavoro.- rispose, sorridendo radioso. Lei fissò gli occhi ametista del fratello, e, anche se ormai lo conosceva bene, riuscivano sempre ad incantarla. Ricambiò il sorriso.
- Davvero? E che tipo di lavoro è?- chiese, curiosa di sapere di più. Envy si portò una mano ad accarezzare i lunghi capelli verdi.
- Devo fare un colloquio per lavorare in un Maid Café!- esclamò, entusiasta. La ragazza lo fissò, sconvolta.
- Ma è un lavoro principalmente per donne!- sottolineò, al che il ragazzo sbuffò, annoiato.
- Ma se mi hanno detto di fare un colloquio significa che accettano anche ragazzi, e poi così potrò finalmente aiutare papà, non possono di certo bastare i soldi che prendi, lavorando come baby-sitter.- obbiettò, categorico. Aveva finalmente la possibilità di aiutare economicamente la sua famiglia, non avrebbe rinunciato tanto facilmente.
Si rigirò, continuando a preparare il pranzo.





Lynwood girò a lungo per la bibblioteca, cercando qualche libro interessante da leggere. Andò nella sezione dei libri per l'università, e prese un libro di astrologia. Si sedette in uno dei tanti tavoli dell'immensa sala, e iniziò a sfogliare le pagine. Se c'era una cosa che amava, era lo studio delle scienze, qualsiasi essa poteva essere, dalla chimica all'anatomia. Fissò le pagine scritte in giapponese, e improvvisamente sentì una grande nostalgia della sua madrepatria: l'Inghilterra. Gli mancava tanto la sua lingua, le sue tradizioni, la capitale Londra, dove aveva vissuto per tutta l'infanzia. Amava l'inghilterra, con tutto il cuore. Ma era scappato assieme al fratello minore, per non dover sopportare più i genitori. Rimpensare ai propri genitori lo irritò. Guardò l'orologio, e notò che era ormai ora di pranzo. Si alzò e ripose il libro nello scaffale, ed uscì dalla sala, avviandosi verso casa. Non voleva far preoccupare il fratello.






Yuuka passeggiava tranquillamente per la città, aspettando l'ora del colloquio al Maid Café. Sarebbe stato un modo per distrarsi e avere anche qualche soldo in più, che non facevano mai male. Una folata di vento mosse leggermente  i lunghi capelli rossi, che si posarono sugli occhi verdi. Con un gesto secco della mano gli rimise a posto, e continuò a camminare. Ad un certo punto, si ritrovò vicino alla casa di una sua compagna di classe, Kinuko. Da quel che sapeva, era una ragazza dolce, gentile e disponibile con tutti. Ci aveva parlato qualche giorno prima, e a quanto pare anche lei sarebbe dovuta andare allo stesso colloquio di lavoro. Decise, quindi, di andarla a trovare e di chiederle se andavano assieme. Si avvicinò alla porta e suonò il campanello, passarono diversi minuti, quindi pensò che fosse uscita, ma dei rumori provenienti dall'interno le fecero cambiare idea. La porta si aprì, rivelando il dolce viso  da bambina di Kinuko. La pelle nivea era priva di imperfezioni, le labbra, incuvate in un sorriso dolce, era rosee così come le guance. Gli occhi azzurri erano grandi e bambinesci, e i capelli rosa confetto incorniciavano quel viso perfetto.
- Ciao Yuuka-chan! Che ci fai qui?- chiese dolcemente, continuando a sorriderle. La rossa ricambiò.
- Sono venuta a chiederti se andavano assieme, al colloquio per il Maid Café.- rispose,  prendendo una ciocca di capelli tra le dita, aspettando una risposta.
- Certo! Aspetta solo un po', così mi cambio.- disse, rientrando in casa. Yuuka non dovette attendere tanto, difatti cinque minuti dopo la rosa era già pronta, col suo inseparabile sorriso sulle labbra, che le camminava affianco. Era proprio una ragazza adorabile, Kinuko, pensò felice la rossa.
Peccato che nulla è mai come sembra.





Yukira qualche minuto davanti al foglio, non sapendo cosa fare. Allora guardò l'orologio appeso alla parete opposta, segnava le cinque in punto. Rimaneva solo un'ora al colloquio. Aveva deciso di lavorare per aiutare la propria famiglia. Era stato difficile trovare lavoro.Forse l'avrebbero accettata al Maid Café del quartiere, anche se come lavoro non la entusiasmava tanto. Rimase altri dieci minuti ferma davanti al foglio, e alla fine decise di prepararsi. Uscì dalla camera per andare al bagno per farsi una doccia, e nel corridoio incontrò il fratello Shirou, che le sorrise dolcemente.
- Devi uscire tra un po', giusto?- le chiese, lei annuì.
- Ho un colloquio di lavoro- rispose, e l'altro la fissò curioso.
- Davvero? E che lavoro è?- chiese, fissandola negli occhi azzurri. Lei diventò rossa, pensando che sarebbe stato meglio che non lo sapesse.
- Te lo dirò se vengo assunta- disse, fiondandosi nel bagno. Il fratello fissò la porta del bagno stupito.
Certe volte era proprio strana, sua sorella.





- Non vedo l'ora di inziare a lavorare! Tu, Alex?- chiese Arianne all'amica, che si trattenne dallo sospirare, rassegnata. Quindi mostrò un sorriso dolce, ed annuì con la testolina.
- Sì, anche io Arianne- rispose, e l'altra ricominciò a parlare. Alex iniziò a chiedersi come era finita in quella situazione. Era uscita per fare un giro, prima di avviarsi al bar dove avrebbe lavorato, e d'un tratto si era ritrovato quello scricciolo -considerata l'altezza e il corpo minuto- davanti, nonchè sua compagna di classe. Non le stava antipatica, anzi, era una persona simpaticissima e molto socievole, poi era davvero una ragazza adorabile d'aspetto: la pelle scura in netto contasto con gli occhi blu da bambina, i capelli arancioni, sempre raccolti in una coda, eccezzion fatta per la frangetta, le davano un'aria davvero buffa.
Era solo troppo chiaccherona, per i suoi gusti, che al contrario era una ragazza timida e taciturna, che stava sempre per le sue, con un carattere davvero molto dolce e sempre pronto ad aiutare qualcuno. In più, l'aspetto era completamente diverso da quello di Arianne: lei era una ragazza alta e slanciata, la pelle era più chiara di quella dell'amica e i capelli erano biondo platino, in contrasto con gli occhi color cioccolato. Insomma, erano l'una l'opposto dell'altra. E vederle assieme era proprio un divertimento. Ma con l'aspetto così grazioso, avrebbero avuto molta popolarità nel Maid Café.





Haruka si guardava le mani, annoiata. Era arrivata al locale con largo anticipo, e infatti non aveva trovato nessuno se non le due responsabili, Tsubaki Hana e Crystal Whinter. Dopo essere rimasta una buona mezzora a rimirare il negozio -perché era decisamente carino- incantata, aveva posato lo sguardo sulle due ragazze, studiandole. Erano entrambe carine, ma doveva essere logico, d'altronde non si può lavorare al Maid Café se non si ha un buon aspetto, i clienti guardano solo quello, non andavano di certo lì per i dolci. Anche lei era molto soddisfatta del proprio aspetto: i capelli castani ricadevano morbidi per tutta la schiena, gli occhi azzurri e la pelle nivea le davano l'aria di una bambola. E doveva per forza riuscire ad avere il posto, altrimenti non sarebbe riuscita a vivere da sola. Quando era scappata di casa, non immaginava che trovare alloggio e soldi sarebbe stato così difficile. Persa nelle proprie riflessioni, non si rese conto che delle persone erano entrate dalla porta. La ragazza albina si alzò, e guardò tutti con gli occhi ametista.
- Bene, adesso che ci siete tutti, possiamo iniziare il colloquio- disse.
Tutti guardarono lei e Crystal - che stava sorridendo incoraggiante- e sperarono di avere il posto di lavoro.






NdA:
allora, non so se vi ricordate questa storia, sono Fede, e questo è l'account che condivido con Lola.
io sono Kurumi e lei è Roripoppu ~
questo primo capitolo era per introdurre gli OC che ci avete mandato.
la storia prima l'avevo pubblicato con il mio account Baka_, ma adesso che abbiamo questo condiviso, l'ho ripubblicata qui.
beh, spero di aver reso al meglio i vostri OC, e scusate se sono apparsi tutti poco, nel terzo capitolo vedrò di farli comparire meglio, promesso.
lascio intanto il secondo capitolo nelle mani della mia Lola ~
spero vi sia piaciuto,
K u r u m i
  
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