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Autore: Superwoman_yeah    08/07/2013    12 recensioni
Marika è diversa da tutte le ragazze della sua età: non ama la moda, i ragazzi o le feste. Inoltre, nella sua classe, c'è un ragazzo che le rende la vita impossibile, un certo Louis Tomlinson. Non sa, però, che questo ragazzo le nasconde un segreto, che sarà la causa di molti disastri. E se tutto cambiasse?
 
Tratto dalla storia.
"Inizialmente ero corso in spiaggia, sicuro che l'avrei trovata, andava sempre lì quando qualcosa andava storto. Ma fui lieto di sapere che quel qualcosa non ero io. Continuai a guardarla negli occhi, amavo vederne il mio riflesso. Non c'era niente in quel momento... solo noi ed il rumore delle onde. Mi ritrovai a dover ammettere a me stesso quello a cui non avrei mai voluto credere. Ancora alzai lo sguardo verso il manto di stelle e subito lo riportai sul suo viso. Ribaciai nel modo più dolce possibile le sue labbra e mi maledissi chiedendomi ancora come fosse stato possibile che fra tante ragazze nel mondo mi fossi innamorato proprio di una tipa meschina e impossibile come lei."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Hope is the solution!

"Vorrei tanto ospitarti a casa mia, ma oggi i miei non sono fuori e diventerebbe complicato..." mi spiegò Louis.
"Non preoccuparti."
"E se andassi a dormire da Hope? Non ti dirà di no."
"Meglio di no, dopo tutto quello che è successo, non mi va." 
"Mi sa che è meglio se torni a casa, allora." 
"No! Non ci torno, non ora."
Non volevo avvicinarmi nemmeno lontanamente all'idea di tornare a casa, anche perchè non avrei avuto il coraggio di guardare mio padre in faccia e chissà se poi lui mi avrebbe aperto la porta.
"Allora dovresti alloggiare in un hotel. E' l'unica soluzione."
"Non ho soldi." ero disperata.
"Nemmeno io. Prova a chiedere a Hope lei ne ha sempre." 
"Scherzi? No, nemmeno per sogno." lo guardai perplessa.
"E' l'unica soluzione, capirà." cercò di convincermi Tomlinson.
Continuammo per un po' a discutere: per me non se ne parlava di chiedere soldi a lei, ma lui non trovava altra via di uscita. Alla fine mi decisi, tanto ormai non poteva andare peggio. Non nascondo che più volte optai di tornare indietro, ma ogni volta Louis mi costringeva a proseguire.
Dopo aver tirato un enorme respiro per la vergogna, feci la proposta ad Hope. Fui lieta di sapere che era dalla mia parte. L'amavo: mi aveva salvata.
"Tenete non sono molti, ma potrete affittare almeno una camera per una notte. Non una buona, ma almeno l'avrete." spiegò cedendomi il denaro.
"Grazie, ti adoro!" gridai saltandole addosso.
"Oh, figurati... questo ed altro per gli amici." 
Ero contenta di averla conosciuta, non avrei mai pensato esistesse una come lei. Era proprio il tipo di amica che avevo sempre desiderato. Una di quelle da film che dici 'Tanto non esiste' e quando te la ritrovi vicino quasi non ci credi.
"Aspetta, ora che ci penso cosa intendi con 'potrete'? Perchè parli al plurale..." domandò Louis
"Hai intenzione di lasciarla da sola? Insomma Louis..." si lamentò Hope.
"No, solo che i miei sono in casa e che posso inventarmi?"
"Non preoccuparti hai già fatto abbastanza." lo rassicurai, sorridendogli.
"Se proprio vuoi rimango, insomma mi inventerò qualcosa."
"No, no, non preoccuparti." continuai.
"Va bene, però ti accompagno."
"Ok..." risposi incerta.
"Bene, credo di poter andare." dopo queste parole Hope  mi abbracciò e diede un bacio a Louis sulla guancia, sembrava imbarazzata. Prima che lei chiudesse la porta strinsi la mano di Louis, era strano mi venne spontaneo. Non mi andava che lei gli stesse così azzeccata e non capivo il perchè di questo mio comportamento. Lei rimase un po' turbata, ma non lo diede a vedere. Louis invece spalancò gli occhi dalla meraviglia, restò molto sorpreso, però continuò a comportarsi normalmente e mi sorrise solo. 
Dopo un po' arrivammo fuori all'hotel, faceva molto freddo quella sera.
"Mi dispiace, che tu debba tornare da solo, con questo freddo." ammisi con i capelli in aria per il vento.
"Figurati... Vuoi che ti accompagni dentro?"
"No, me la caverò." lo rassicurai facendogli l'occhiolino.
"Va bene." disse continuando a fissarmi. 
Poi di colpo mi abbracciò e mi baciò la testa, accarezzandomi dolcemente i capelli, mi sentivo protetta fra le sue braccia. Anche se non capivo quel suo comportamento.
"Ci vediamo." mi salutò.
"Certo."
Provavo una sensazione strana, avevo il cuore che batteva forte, pur stando solo tra le sue braccia. Entrata nell'hotel presi la chiave e mi diressi in camera. Era orribile ma dovevo arrangiarmi. Comunque, la mia mente fu troppo occupata per concentrarmi su quelle pareti mal ridotte, al pavimento impolverato o alla copertura non del tutto pulita. Infatti, passai tutto il tempo a pensare a lui. Mi sentivo persa senza averlo vicino ed era una strana sensazione, l'avrei voluto accanto a me. Quasi non ci credevo perchè fino a poco tempo fa neppure lo sopportavo. Dopo aver riflettuto su quello che stava accadendo, Finalmente abbandonai i miei pensieri e mi addormentai.
 
*Il giorno seguente*
Non sapevo come andare a scuola, sarei dovuta tornare a casa a prendere le cose di nascosto e poi, inoltre, avrei dovuto dare spiegazioni alla preside e non mi andava. Spiegai tutto ad Hope e lei mi rispose che mi avrebbe coperta fingendo di non saperne niente; avevo due debiti con lei. La mattinata fu lunga e noiosa, rimasi meravigliata nel sapere che il proprietario non mi aveva ancora sfrattata. A quanto pare, Hope mi aveva fornito i soldi per due giorni credendo bastassero solo per uno. Nel pomeriggio finalmente sentii bussare. Non aprii finchè non fui sicura fossero Hope e Louis. Avevo una paura terribile di trovare mio padre o peggio ancora la polizia.
"Fortuna che siete voi." affermai risollevata vedendoli sull'uscio della porta.
"Chi pensavi fosse, l'amante? Magari Jake..." disse ridendo la mia amica. 
A Louis non faceva affatto ridere, mi fece un'occhiataccia e mi sentii in imbarazzo. Avrei voluto ammazzarla, ma ricordai che mi aveva salvato per due volte.
"Ho visto Ryan, gli mancavi." dissi facendole l'occhiolino. Si, volevo vendicarmi.
"Oh, è finita tra noi. La nostra storia è roba passata." spiegò con voce bassa, si vedeva che voleva la smettessi. Ma aveva pur sempre cominciato lei.
"Tra me e Jake non è mai iniziata." spiegai più a Louis che a lei.
"Ok, finitela, parlate dopo dei vostri amanti o quel che sono." intervenne Tomlinson.
"Non ci tengo a continuare." biasimò Hope.
"Questo è per te." disse il ragazzo, dandomi un panino col salame.
"Si, sappiamo che non sai cucinare." mi sorrise dolcemente la biondina. Sembrava aver dimenticato già la nostra piccola discussione.
"Oh, grazie. Non so come farei senza di voi."
"Sai, non puoi continuare a mangiare così, non voglio ritrovarti pelle ed ossa." rivelò Louis.
"Sei peggio di mio padre!" feci per prenderlo in giro.
"Fai come ti pare." sembrava essersela presa.
"Scherzavo. Sono contenta che tu ti preoccupi per me." precisai tirandogli la cravatta fino a farlo arrivare con il naso vicino al mio.
"Davvero?" mi stuzzicava guardandomi negli occhi, mentre si mordeva il labbro.
"Si, tanto." spiegai a bassa voce, imbarazzata. Ero rossa come un peperone.
"Va bene, ora staccatevi -Prese parola Hope dividendoci-Allora Louis ti vuoi muovere? Devi portarmi al parco a fare il giro sul London Eye, ricordi?"
Giuro che l'avrei ammazzato, sapevo che non potevo stare solo io con lui, ma ero io quella che aveva portato al parco, sul London Eye e a mangiare il gelato e non poteva farlo anche con lei. Odiavo il fatto che facesse le stesse cose con tutte. Normalmente non dissi niente sulla questione, sarei apparsa ridicola.
"Ma dopo vieni da me, vero?" gli domandai prendendolo per il braccio.
"Posso venire io al posto suo, questa sera." affermò prima che Louis potesse rispondere.
"Scusa Hope, ma io voglio lui." ammisi sorridendo a Louis.
"Va bene, allora ci vediamo stasera." ricambiò il sorriso Tomlinson.
Passai due a dormire, l'altra decisi di passarla vedendo la tv e fu la scelta giusta. Appena la accesi vidi che il telegiornale della città parlava di me, mi venne un colpo al cuore. Mio padre mi stava cercando e quindi la polizia sarebbe venuta anche nel mio albergo, sempre se non se ne fosse accorto per primo il proprietario. Inoltre mi dispiaceva averlo fatto preoccupare, chissà come stava. Ero stata una cogliona. Dopo poco bussarono alla porta, avevo paura. Ero sull'orlo di una crisi di panico. Rimasi in silenzio, cercando di fare il minimo possibile rumore. Risentii battere i pugni contro la porta.
"Marika, ci sei?" Era la voce di Louis. 
Gli aprii la porta insicura, ma fortunatamente era davvero lui. Non ero mai stata così felice di vederlo.
"Certe che se ci fosse stato un assassino fuori la porta, pronto ad ammazzarmi, avrebbero benissimo potuto pensare che tu fossi la complice."
"Ma quante fantasie..." presi le mie difese.
"Ah certo, mica eri tu quella a morire."
"Hai deciso di cambiare look?" cambiai argomento vedendo che portava gli occhiali. 
"No, solo che dovevo metterli. Sto male?" chiese preoccupato.
"No. Sei dannatamente sexy." ammisi scherzando, anche se lo era per davvero.
"Se me lo dici tu..." mi guardò insicuro.
"Posso provare i tuoi occhiali? Mi piacciono." senza opporre resistenza me li porse. Tanto alla fine avrei vinto io e li avrei avuti in un modo o in un altro.
"Stanno meglio a me." disse con tono scherzoso, dandosi arie.
"Ma va, io ho molto più stile." mi opposi, reggendo il gioco.
"Più stile di me? Impossibile, cara."
"Zitto, prima che ti stacco le bretelle dalla camicia e te le attorciglio al collo."
"Che tipa violenta, però." 
Scoppiammo a ridere entrambi.
"Sono nei guai, la polizia mi sta cercando e verrà qui." Decisi di dirgli la verità.
"Diamine Marika. La devi smettere, basta nasconderti."
"No, non dire cazzate Louis! Facciamo calmare le acque e ti giuro che vado da mio padre e recupererò tutte le lezioni che ho saltato a scuola." in verità ero terrorizzata all'idea di vederlo e cercavo sempre di rimandare.
"Ok, ma non ti stancherai a stare qui da sola?"
"Mi divertirei di più se tu fossi con me qualche volta e non sempre azzeccato a Hope." affermai dandogli le spalle. 
In verità, ora, non mi interessava più di tanto con chi stava, ma volevo allontanare il più possibile l'argomento "Tornare a casa".
"Ma se stiamo insieme solo a scuola ed è l'unica volta che siamo usciti!"
"E' il tuo modo per rimorchiare ragazze portarle sul London Eye? Mi pare che tu lo faccia con tutte!" non ero riuscita a stare zitta.
"Sai Marika, mi hai rotto il cazzo! L'hai detto tu che non abbiamo impegni o mi sbaglio?" disse con tono incazzato mentre se ne stava andando. Io, gli volevo bene e non volevo perderlo di nuovo. Non mi andava di litigare sempre con lui, anche perchè aveva ragione.
"Fermo, Louis. Scusami, solo che sono gelosa!" gli urlai senza neppure pensare a quel che dicevo, ma fu la prima cosa che mi venne in mente. Lui si girò di scatto.
"Tu saresti gelosa di me?" domandò stupito mantenendomi il mento con le sue dita. Stavo morendo di vergogna, ma ormai l'avevo detto.

 

Bleeeh;
Dai che questa volta subito ho aggiornato. u.u
In verità, avevo scritto il capitolo da ieri, ma mi scocciavo di postarlo. lol
Vabbè, comunque sto avendo nuove idee per la storia e non so se le svilupperò in un'altra FF (Facendo finire prima questa ovviamente) o qui. Comunque credo che se le userò la storia cambierà del tutto. Certo ci vorranno ancora un bel po' di capitoli perchè non posso lasciare tutto di punto in bianco e mettermi di nuovo all'opera. e.e
Sapete, pensandoci a scrivere questo spazio mi sento un po' Miho Obana ovvero la scrittrice del manga Kodomo no Omocha, tradotto in italiano come "Il giocattolo dei bambini" (L'anime si chiama "Rossana). Decisi di leggerlo perchè amavo il cartone, anche se all'inizio il titolo non mi convinceva. HAHAHA
Ringrazio ancora di averlo letto, perchè è una storia stupenda e dopo un po' di volumi la storia cambia del tutto (Odio per gli anime che cambiano tutto >.<). Se l'altra volta vi consigliai di leggere quel libro, ora vi consiglio di leggere questo manga perchè è un capolavoro. Ricordo che ne divenni patita, volevo essere assolutamente uguale a Sana e desideravo recitare in un film dove interpretavo lei. Divenni anche ossessionata con il Giappone e imparai anche alcune sue tradizioni e leggi. HAHAHA
Vabbè questo fu 2 o 3 anni fa, se non 4 lol. Ma ammetto che se mi chiedessero di recitare il suo ruolo accetterei ad occhi chiuso (Tanto nessuno me lo chiederà mai lol) e a volte i viene voglia di rileggerlo, magari lo farò e la voglia di andare in Giappone comunque mi è rimasta. Comunque tornando a Obana, anche lei faceva una nota a fianco ai disegni dove scriveva tutto quello che gli passava per la mente (Per questo, amavo anche leggere la parte dedicata ai suoi pensieri lol).
Invece, tornando a noi comunque poi si vedrà che fare con la storia...
Oggi la nota è più lunga del solito lol
Ps. Grazie per tutti i complimenti che mi fate. Vi adoro. <3
 
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