Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Sam27    09/07/2013    8 recensioni
La bocca di lui le sfiorò i capelli, scendendo verso la fronte e avanzando pericolosamente. Quando sarebbe bastato un soffio per far incontrare le loro bocche Fred si fermò. Rimasero così per un po', gli occhi persi in quelli dell'altro.
-Baciami- sussurrò Hermione.
-
Fred/Hermione, un'idea che mi frullava nella testa da un po'.
-
Ginny guardò Harry, Harry piantò gli occhi verdi in quelli castani di lei. Entrambi trasudavano tristezza e rabbia. Pansy afferrò la manica del Bambino-Che-E'-Sopravvissuto e lo trascinò via. Blaise afferrò delicatamente la mano della ragazza e le stampoò un bacio sulla guancia.
-
E se la coppia più amata (al meno secondo me) fosse in crisi? E se entrambi ricorressero ai modi più infimi per riprendersi l'altro?
-
La professoressa McGranitt scrutò il ritratto di Silente inorridita. Un ballo? Ad Hogwarts? Tradizioni Babbane? Principessa e principe del ballo? No! Assolutamente no!
-
Un ballo per Natale, meno famoso del Ballo del Ceppo, più eccitante di un semplice Ballo di Fine Anno.
-
-Io l'amo ancora, Lav- le confidò con le lacrime agli occhi. Lavanda se l'era aspettato. Lo sapeva da sempre eppure fu un colpo al cuore.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Harry/Pansy, Lavanda/Ron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
32. Epilogo

Hermione sbadigliò e si tirò a sedere di scatto.
La colpì il solito smarrimento mattutino.
Si trovava in una stanza circolare, le pareti di un bianco cangiante, il letto matrimoniale a baldacchino arancione, l’armadio, il comodino e gli scaffali color sabbia, tutto pareva mettere allegria e la finestra si affacciava su una soleggiata strada di Londra.
Dopo la verità la colpì come un fiume in piena. Era il 21 Giugno. Il primo giorno d’Estate. Il giorno del suo matrimonio e di quello di George e Angelina.
Le sue mani accarezzarono le morbide lenzuola mentre i suoi occhi non trovavano la rassicurante figura di Fred. Ma certo! Doveva essere stato alzato fino a tardi per il suo addio al celibato e di certo non era tornato a casa, non poteva vedere la sposa prima del matrimonio. Stupide tradizioni babbane a cui lei teneva particolarmente.
Scese dal letto ed infilò le pantofole, poi uscì dalla stanza ed entrò in cucina.
-Ben svegliata, eh!- esclamò Ginny servendo la colazione.
-Ciao cara!- esclamò Angelina sorseggiando un bicchiere di succo di zucca.
-Ohhh! Aspettavamo solo te!- cinguettò Lavanda.
-Ci aspetta un lungo lavoro …- sorrise Luna allungando molto la “u”.
-Buongiorno anche a voi ..- borbottò Hermione prima di iniziare a mangiare.
Appena posò la forchetta, finite le uova al bacon, si sentì afferrare per un braccio: era Ginny.
-Gin ma cosa ..- non fece in tempo a finire la frase che si smaterializzarono al piano di sopra.
Nel bagno: una stanza molto grande, provvista di vasca, box doccia, lavandino, wc, mobile con tutti i trucchi disponibili e pressoché inutilizzati, più profumi e spazzole di ogni tipo.
Presto le raggiunsero anche le altre (Angelina al braccio di una fischiettante Lavanda), prima ancora che Hermione potesse dire alcunché.
-Quindi che si fa?- domandò Angelina.
-Shhh ragazze che siete in condizioni pietose! Lasciate fare a noi!- esclama Ginny fremente.
Hermione diede un’occhiata al grande specchio e dovette convenire che avevano ragione.
Sia lei che Angelina erano reduci della festa della sera prima, le occhiaie si facevano sentire, i capelli erano incollati al viso, le palpebre pesanti dal sonno, le mani tremanti per la tensione.
-A me Ginny cara, sarebbe meglio- disse Lavanda squadrando prima la Weasley e poi la Lovegood con occhio critico ma non dicendo nulla.
-Questa te la lascio passare solo perché oggi è il matrimonio della mia migliore amica e voglio che tutto sia perfetto …- le sibilò Ginny e fece per aggiungere altro ma venne bruscamente interrotta.
Una ragazza dai fluenti e scintillanti capelli biondi si era appena materializzata lì con loro.
-Fleur!- esclamò Angelina saltellando sul posto.
-Ciao ragazze! Scusate il ritardo .. ma Victorie questa mattina non si voleva alzare e Dominique continuava a piangere, ha tenuto Bill sveglio tutta la notte ..-
-Oh come stanno le due .. – iniziò Luna.
-Non c’è tempo! Abbiamo sì o no un matrimonio per il quale preparare due spose?- strillò Lavanda e nella stanza calò un tormentato silenzio.
-Innanzitutto mentre noi prepariamo i sali per il bagno, i trucchi, l’acconciatura ed i vestiti voi due vi farete una doccia fredda .. ma che dico fredda? Ghiacciata! Per svegliarvi. Chiaro?- continuò Lavanda in un tono che non ammetteva repliche.
Le due spose si guardarono un po’ preoccupate ma annuirono, Angelina uscì per andare nella stanza di sopra, Lavanda e Fleur per cercare il necessario, Luna e Ginny per prendere un po’ d’aria fresca.
Hermione si spogliò e si infilò sotto l’acqua “ghiacciata”: sì, una doccia era proprio ciò che le ci voleva.
E dopo i trattamenti sembrarono non finire più: fecero fare loro un bagno caldissimo, tra sali e oli profumati di vario tipo, successivamente fecero indossare loro un accappatoio e sedere su due comode sedie, iniziarono così la manicure e la pedicure, poi provarono pettinature fino a trovare quella giusta e la cosa si ripeté per gli accessori, impiegarono circa mezz’ora per perfezionare vestito e scarpe.
Circa un’ora e tre quarti dopo poterono osservarle da ogni angolazione possibile con occhio critico.
-Perfette! – esclamò Lavanda battendo le mani.
-Ginny! Luna!- chiamò Fleur.
Le due ragazze entrarono ed osservarono le amiche, non riuscendo a trattenere un sorriso compiaciuto.
-Perfette!- confermò anche Luna, lo sguardo sognante.
-Ma il merito è anche vostro- disse Lavanda amabile.
-Sul serio?- chiese Luna.
-Ma certo! Stando fuori dai piedi avete già contribuito, pensate che casino sarebbe venuto se foste state con noi .. – sospirò Lavanda con un occhiolino.
-Vi prego trattenetemi ..- sibilò Ginny.
Angelina la prese in parola e le strinse un braccio.
La giovane Weasley chiuse gli occhi, inspirò ed espirò forte, poi li riaprì e sorrise raggiante a tutte.
-Ora possiamo guardarci?- domandò Hermione titubante.
-Ovviamonte!- disse Fleur.
Si girarono e non poterono non dare, almeno in parte, ragione a Lavanda. Non erano irriconoscibili, non erano talmente belle da non sembrare loro .. Ma Fleur e Lavanda avevano fatto in modo di far risplendere tutta la loro bellezza, di esaltarla e renderle magnifiche, ma pur sempre loro stesse.
Angelina indossava un vestito che le arrivava fino al ginocchio in diverse pieghe, di color Lavanda Rosata, il corpetto era tenuto su da un nastro legato dietro il collo e incrociato sul davanti, sopra la sottogonna più chiara era posta una gonna di color Ametista. Le paperine di quest’ultimo colore terminavano a punta e con un fiocchetto. I capelli erano legati nelle solite treccine, perfette, ma raccolti ulteriormente in uno chignon elaborato; il viso era stato truccato lievemente di un rosa pallidissimo e le lunghe ciglia risaltate dal mascara molto scuro.
Hermione portava invece i capelli lucenti e appena crespi ingentiliti in una lunga treccia legata da un nastro bianco. Gli occhi nocciola risaltati dalla matita, il rossetto rosso fuoco, il trucco leggero e blu alice. L’abito le arrivava fino ai piedi (calzati da un paio di scarpe blu chiaro e con il tacco) era bianco ed il corpetto le incorniciava il seno, aprendosi sulla schiena in uno strappo, alla vita era legato un nastro blu fiordaliso e la collana di perle regalatagli da sua madre le attorniava il collo.
Improvvisamente suonò il campanello.
-Dev’essere Alicia!- esclamò Lavanda correndo di sotto.
Hermione si ammirò allo specchio, cosa che di solito non amava fare per niente, ma doveva ammettere che be’ ..
Sobbalzò e con lei le altre.
Ginny le lanciò uno sguardo preoccupato e Angelina scosse la testa.
-NON PUOI VEDERE LA SPOSA PRIMA DEL MATRIMONIO!- sentirono urlare Lavanda.
-Ricordatemi di non farla arrabbiare, opsione plausibile: comprare tappi per le orecchie ..- sussurrò Fleur.
Si udirono una serie di rumori pesanti per le scale, come di due persone che si rincorrono. Dopo un volto lentigginoso, i capelli rossi, gli occhi verde-azzurro; un ragazzo in smoking e con un sorriso furbo dipinto sulle labbra si affacciò sulla soglia.
-George!- esclamò Angelina portandosi entrambe le mani alla bocca.
-Porta sfiga!!!- disse Lavanda parandosi davanti a lui e agitandosi freneticamente per non fargli vedere null’altro.
-Oh zitta Brown! Non sono un babbano, sono un mago, uno dei migliori direi e non credo in queste cose. Sono un Malandrino, un Weasley e un Grifondoro e non ho intenzione di andarmene!-
Lavanda aprì la bocca per ribattere, ma subito dopo la richiuse, scosse la testa e si fece da parte.
George prese Angelina fra le braccia, la sollevò da terra e la fece volteggiare in aria.
-Sei quasi più bella di me- le disse con un occhiolino.
Lei scoppiò a ridere, radiosa e gli scoccò un bacio sulle labbra.
George osservò bene tutti i presenti e si soffermò su Hermione.
Lui represse a stento una risata, la Grifondoro aggrottò le sopracciglia.
-Non ci credo!! E’ questa sarebbe la secchiona che ho sempre preso in giro?- si liberò un sorriso malizioso, le prese una mano e la fece girare su se stessa.
Hermione gli sorrise.
-Fred è più ansioso di come io l’abbia mai visto. Quindi cerca di non farlo svenire, bellezza!-
Tutti scoppiarono a ridere e George se ne andò, non prima di aver dato un altro bacio ad Angelina ed aver regalato a tutte loro un altro dei suoi malandrini sorrisi.
 
Fred sospirò, prese un bel respirò e … e niente! Proprio non ce la faceva a calmarsi! Ma come faceva George? Lo vedeva lì, a regalare sorrisi fantastici a tutti, a salutare gli ospiti.. Mentre lui non riusciva nemmeno a spiccicare una parola che rispondesse al balbettio confuso di suo padre riguardo a un oggetto babbano dei Granger ..
-Sì, papà credo proprio tu abbia ragione! A dopo eh?- disse incrinando appena gli angoli della bocca e sperando bastasse.
-Ehi Gred!- esclamò poi salutando il fratello.
-Dimmi Forge!-
-Le ragazze ..?-
-E’ la decima volta che me lo chiedi! Sono bellissime e non è ancora il loro turno di arrivare, abbi pazienza eh?- disse George scuotendo la testa e poggiandogli una mano sulla spalla.
-Come fai a essere.. così.. non sei ansioso, non hai .. paura George?- domandò Fred abbassando appena la voce.
-Sì ne ho, così come ne hai tu. Però sorrido e se convinco gli altri che non sono agitato finisco per non esserlo veramente!-
-Ottimo metodo, Georgie! Perché non ci ho mai pensato io?- chiese Fred battendosi una mano sulla fronte.
-Perché io sono sempre stato il più intelligente- rispose semplicemente George.
Scoppiarono entrambi a ridere.
-Dai vieni a salutare la famiglia!- disse poi Mordente avviandosi verso i primi banchi.
Li erano seduti il signor Arthur, un’ansiosa Ginny che aveva “abbandonato” Hermione, Ron al braccio di Lavanda, Bill e Fleur che tenevano a bada due bambine capricciose, Teddy in braccio ad Harry, Charlie con un nuovo tatuaggio, e poi lui … Percy. La buona notizia di Bill e Arthur: sì, era Percy. Sotto forma di fantasma. Non era riuscito ad attraversare “la luce” perché si sentiva troppo vigliacco ad abbandonare tutti dopo averli appena ritrovati, ma aveva trovato solo dopo mesi e mesi il coraggio da tornare dai suoi e scusarsi ulteriormente. Ora era pronto ad andare avanti, ma non si poteva più. Sarebbe rimasto ad Hogwarts come fantasma, a vegliare su Prefetti indecisi e Caposcuola determinati.
Il matrimonio sarebbe cominciato a momenti, pochi minuti e le spose sarebbero state condotte dai padri all’altare.
-Ma mamma non è ancora tornata da quella SPA babbana?- domandò il signor Arthur a Fred che si dirigeva verso l’altare.
Lui cercò di non mostrare l’improvvisa carnagione pallida e nascondere il proprio balbettio. –Ma certo! Dev’essere in .. bagno! Ora andiamo a chiamarla io e George!- e detto questo raggiunse il fratello, lo prese per un braccio e si smaterializzò con esso.
-Ma che succede?- domandò George tenendosi all’armadio della vecchia stanza di Ron per non cadere.
-La mamma- disse Fred con un sorriso divertito.
-Oh già!- ridacchiò George.
Corsero in soffitta: lì, fra ragnatele, il buio stagnante e l’odore malsano, c’era un vecchio spettro che osservava una donna immobile e seduta su una comoda poltrona.
I due gemelli si scambiarono un cenno d’intensa, tirarono fuori le bacchette e le agitarono in un movimento ben delineato.
La signora Molly aprì piano gli occhi, cercando di abituarsi all’oscurità, poi si sgranchì i muscoli indolenziti e infine si riprese del tutto dall’incantesimo delle Pastoie Total Body. Solo allora un lampo di consapevolezza le attraversò gli occhi.
-VOI DUE! COSA ..- iniziò diventando rossa e minacciosa.
-Mamma ce la fai dopo la predica, eh?- disse Fred.
-Sì! Il nostro matrimonio è alle porte!- esclamò George mentre la trascinavano delicatamente, o meno, di sotto.
-Esatto e poi pensa che l’abbiamo fatto per te: era il nostro regalo- aggiunse Fred.
-Sì sì! Pensa: nessuno stress pre-matrimonio .. geniale vero?- domandò George.
Molly sembrava sul punto di iniziare nuovamente a sgridarli ma nel frattempo i due gemelli si erano smaterializzati sull’altare e perciò si rassegnò a raggiungere il marito.
 Lee raggiunse George, Bill Fred e videro i signori Granger e Jonhson sparire fra la folla.
Poco dopo una musica dolce ma allegra si diffuse in tutto il giardino, simile al canto della fenice la melodia ebbe il potere di far calare fra gli astanti un eccitante silenzio. Gli sguardi di tutti erano rivolti a dove, da lì a poco, sarebbero apparse le spose in tutto il loro splendore.
Ed infatti arrivarono. Sorridenti, illuminate, graziose come non mai, belle ma soprattutto felici. Hermione e Angelina rivolsero a tutti cenni di saluto mentre, altezzose e leggiadre, camminavano per il sentiero presente fra le due file di sedie sulle quali sedevano comodi gli ospiti. Ginny e Alicia le aspettavano, per far loro da testimoni, così come i loro quasi mariti ed i testimoni di questi ultimi.
Avanzarono ancora, poi un ultimo abbraccio ai padri, primi veri uomini della loro vita.
George tese una mano, che Angelina afferrò con calore e si sorrisero. Il sorriso più bello. Quello riservato solo alla persona che si ama.
Fred guardò Hermione raggiante e appena titubante.
“Ce la farò?” si chiese d’impulso.
La guardò meglio. Era più bella che mai, la sua cara secchiona.
“No, ce la faremo” si corresse.
Sì, ce l’avrebbero fatta, perché si erano aspettati per tutta la vita.
Hermione ricambiò il sorriso e gli strinse forte la mano, comunicandogli con quel contatto e con gli occhi tutto ciò che non potevano dirsi.
Il prete li guardò, loro annuirono.
E la musica cessò: la cerimonia ebbe inizio.
Fu come il matrimonio di Bill e Fleur, o forse più felice, perché nessuno si aspettava di veder arrivare Voldemort da un momento all’altro. Fu una festa in pieno stile Weasley: in particolar modo quando i gemelli baciarono le loro spose e la signora Weasley svenne, così che Hagrid dovette andarle a fare aria ma nel contempo rovesciò qualche sedia e chiese scusa a tutti urlando; o quando il signor Granger ed il signor Arthur erano talmente ubriachi che iniziarono a cantare “Il mio calderon bollente” costringendo una Fleur piuttosto schifata a rifugiarsi in bagno; o ancora come Draco suscitò le simpatie di tutti rendendo la festa uno splendore; o Ron che, piuttosto brillo, si dichiarò a Lavanda dicendo di amarla di fronte a tutti gli invitati. Ma il momento più bello fu quando rimasero solo gli amici più intimi ed i parenti più stretti, la sera, quando ancora si faceva festa, gli ubriachi giacevano addormentati o nei bagni e i bambini erano a letto già da un po’. Allora la festa si calmò e i reduci della baldoria si strinsero in un cerchio ed iniziarono a parlare, osservando le stelle sopra di loro.
-Ragazzi, qual è il vostro desiderio più grande?- domandò Luna, felice come non lo era da tempo.
All’inizio nessuno volle rispondere, ma poi ognuno disse la propria. Un po’ per il Wisky, un po’ per la voglia di sfogarsi, un po’ per l’atmosfera che si era creata.
E nessuno di quei desideri sembrò stupido e irraggiungibile ma solo giusto. Giusto sì, per chi di loro lo aveva proferito. Sembrò normale che a Luna sarebbe piaciuto passare mille altre sere così, semplici, con loro, a divertirsi. A nessuno parve strano che Draco avrebbe voluto riscattare se stesso ed essere amato dagli altri per ciò che era. Non una persona si stupì che Harry avrebbe solo voluto avere una famiglia, che poi erano loro.
Ma il desiderio che più colpì fu quello di Fred che, dopo un breve sguardo d’intensa con George disse:- Vorrei solo che ognuno trovasse dentro di sé la propria risata e non smettesse mai di mostrarla agli altri-
Non tutti capirono, ma io sì. Compresi ciò che voleva dire Fred e non pare anche a voi che fosse, dopotutto, il desiderio giusto per lui? Pensateci. La propria risata. Quella che si ha da bambini, cristallina e tenera, decisa ma nel contempo titubante.
Credo che tutti la trovino alla fine la propria risata, io ho trovato la mia quand’è nata Rose, la mia primogenita e ce l’ho ancora viva dentro di me adesso, mentre Fred mi mette una mano sulla pancia e si stupisce dei calci poderosi di Hugo, dicendo che un giorno diventerà un gran battitore.
Il mio desiderio era questo: scrivere un libro. Perché in quell’anno ho imparato molto. Dapprima ad amare, a non giudicare. E spero che a qualcuno tutto ciò serva.
Ogni tanto Rose, dalla sua tenera età di sei anni chiede come ci siamo conosciuti. Ed io rido, mentre Fred dice che vide una so-tutto-io con un cespuglio di capelli e i denti davanti troppo grandi aprire la porta del suo scompartimento e chiedergli se avesse visto un rospo.
Anche lei ride, incerta, ma con la sua risata.
Spero che abbiate capito.
Ora vi lascio, che fra poco arrivano Harry e Ginny, dovreste vederla! E’ diventata bella grossa e fra poco nascerà Lily Luna Potter.
Ecco, sento il campanello suonare.
Ricordatevi di sorridere, come io non ho fatto per troppo tempo.
Sinceramente,
Hermione Jean Granger



Ci ho messo un po' a pubblicare quest'epilogo e credo ve ne siate accorti.
Perchè? Perchè ho dato molto per questa FF e mi dispiaceva lasciarla. Sono stata mooolto a rimuginare sugli errori, sulle coerenze, sui verbi, sulla trama in sè del capitolo e spero di aver scelto le frasi e le parole giusto. Spero che capiate e che vi piaccia.
Questa, come ho già detto a molti di voi, è una Fremione nata un po' per caso. Nata eprchè avevo voglia di scriverne una nuova ed amo follemente sia Fred, sia Hermione, così ho provato a vedere come stavano insieme e be.. il risultato mi è piaciuto.
Vorrei ora ringraziare tutti voi lettori silenziosi che mi avete seguita fin proprio alla fine ;)
Ma sopratutto i recensori accaniti.
Quali:
Julia_Fred Weasley
Emmadeffe
April16
__avatar__
Dark Flower
_sofs_

E tutti gli altri che non ho citato ma ringrazio tantissimo!!
Baci
Marty
n.b.= se vi interessa sto scrivendo una Drinny, una storia con Julia_Fred Weasley (la trovate da lei) ed una originale che pubblicherò a momenti..



  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sam27