09/07/2013
0 recensioniII fazione: i Ribelli.
Anche loro figli di Marcus, raccolgono tra le loro fila tutti i cloni che rifiutano la subordinazione e per questo venivano mutilati ed esiliati. Vi sono anche i cloni scartati perchè inservibili o danneggiati.Aaron Heteron
Il mio nome è Aaron.
O almeno lo è stato. Fu mio padre a donarmelo, così mi raccontarono gli istitutori quando fui abbastanza grande da comprendere, da capire a chi dovessi la mia vita e la mia fedeltà.
Presto imparai che tutti noi eravamo frutto del desiderio dello stesso uomo, che tutti eravamo fratelli, ma che alcuni lo erano meno di altri; ci insegnarono ad allontanare quelli che di noi non erano perfetti o che avevano idee diverse da tutti noi altri. Non riuscii a caprine il motivo in quel momento, ma ero giovane e riponevo troppa fiducia nell'amore e nella buona fede dei nostri istitutori, e di nostro padre.
Crescendo, fui indirizzato verso la carriera militare.
Non mi dispiaceva, in quel modo sarei riuscito a proteggere i miei fratelli che erano assegnati ad altro. Con me fu mandato un altro giovane, aveva idee rivoluzionarie e parlavamo spesso in segreto di pace e di amore.
Nessuno di noi poteva immaginare cosa ci sarebbe accaduto se fuori da quella stanza qualcuno fosse venuto a conoscenza dei nostri discorsi.
Quel momento di serenità finì presto, esattamente quando lui mi confidò di voler fuggire, di voler raggiungere gli umani che combattevano fuori dalle mura assieme a quelli di noi che erano stati ripudiati da nostro padre.
Svanì una sera assieme alla sua divisa, lasciando dietro di se' solo un biglietto con poche parole rassicuranti. Ero certo che ce l'avesse fatta, il suo piano era perfetto...
Lo ritrovammo poche settimane dopo, in una ronda nel deserto. L'istitutore ci disse che quel corpo senza braccia ne gambe non era più di nostro fratello, che era di un misero traditore.
Fui costretto ad abbandonarlo alla sorte decisa per lui dalla natura, ma giurai di fronte al suo volto freddo e senza più il sorriso che di lui tanto amavo che mai più avrei considerato miei fratelli coloro che lo avevano portato a quella fine. Avrebbe avuto per tutti la libertà che aveva desiderato per noi, e la vendetta verso quello che si professava come nostro padre.
Rimasi in silenzio per anni, da allora, raggiungendo quasi i vertici massimi del comando quando in una uscita di ronda mi ritrovai a difendere una giovane esiliata. Avevo rivisto nei suoi occhi spaventati il terrore del mio antico amico, ma anche la sua forza e la sua speranza.
Nel difenderla, ferii gravemente i soldati che di lei volevano approfittare; ci volle molto poco perché si arrivasse da quel fatto a me.
Fui catturato, mi fu data la possibilità di redimermi, di tornare ai ranghi più bassi con disonore sì, ma con la vita ancora sulle spalle.
Scelsi la libertà.
Per settimane sopportai dolori che non credevo possibili, fin quando credendomi stremato non mi privarono di una gamba e mi abbandonarono nel deserto.
Ero poco più di un pezzo di carne sanguinolenta quando degli esiliati mi raccolsero e mi donarono una nuova vita, un nuovo nome,
Sono un Heteron ora, uno degli altri.
Siamo reietti che nulla desiderano dalla società se non la sua caduta più rovinosa.
Raccolgo sotto di me tutti coloro che desiderano la libertà, che si oppongono al giogo del Padre e li trasformo in un esercito.
Ci riprenderemo ciò che ci è stato tolto, passo dopo passo, e non mi fermerò finchè anche l'ultimo torto non sarà stato pagato.
Charis Heteron.
Tic tac, tic tac..
Il battito del mio cuore è diverso dagli altri, è speciale, come mi dicevano da bambina. Eppure ha sete di vendetta, come quello dei miei compagni.
Il mio nome è Charis, figlia bastard di Marcus, come tutti quelli che,come me, sono stati buttati fuori.
Bastardi. Reietti. Sporchi.
Perchè sono stata buttata via come facevano gli Spartani con i bimbi deboli millenni prima?
Per il mio cuore. Anzi, mi correggo, per il mio non-cuore. Tra i miei polmoni vi era solo un muscolo inutile, troppo debole, destinato a rovinarsi in pochi giorni.
A pochi giorni dalla nascita mi mollarono nel deserto come un mucchio di spazzatura, perchè mi vedevano così.
Ma la mia buona stella ha deciso di farmi vivere, mi ha fatto incontrare un Heteron, un dottore; mi portò subito con sè e mi operò.
Tra i miei polmoni, al mio risveglio, c'erano ingranaggi, come quelli di un orologio, di quelli di due secoli fa, che pompavano sangue nel mio corpo, tutto coperto da un tessuto simile ad un muscolo.
Tic tac..
Ma il dottore non fu l'unico a salvarmi la vita. Una volta, nel deserto, da sola, fui accerchiata da un gruppetto di soldati, di Krono. Ovviamente, non avevano affatto buone intenzioni, probabilmente non vedevano una donna da giorni, chissà. Non sarei mai riuscita a difendermi se un soldato non fosse arrivato, rischiando la vita per me.
Rischiò molto, infatti.
Quando lo rincontrai, tempo dopo, Marcus lo aveva mutilato, gli mancava una gamba, era in fin di vita. I dottori del nostro gruppo lo salvarono, e gli misero una protesi in acciaio, più forte di qualsiasi altra gamba umana.
Ero in debito con lui, e l'unica cosa che potevo fare era prendermi cura di lui, ma Aaron, con il suo caratteraccio, cominciò ad approfittarsene, e continua ancora. Non che io accetti qualsiasi cosa, anzi, è più il tempo che passo a maledirlo e ad insultarlo che quello che passo in silenzio con lui.
Ma è mio amico, mi ha salvato, è il nostro capo, e io non posso far altro che combattere insieme a lui.