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Autore: Ehybastaldo_    10/07/2013    10 recensioni
Poi Liam ci richiamò all'attenzione.
"Ragazzi, voi siete la mia seconda famiglia e penso che dobbiate essere tra i primi a sapere di questa cosa." Disse serio.
I nostri occhi vagavano per la stanza, curiosi.
"Danielle è incinta?" Ipotizzò Niall.
Liam scosse la testa, divertito.
"Avete preso un altro cane insieme e stavolta si chiama Xanax!" Disse sicuro Harry.
Ma anche questa volta Liam scosse la testa, ridendo.
"Oh, allora avete preso casa insieme." Disse tranquillamente Louis.
"Quasi." Rispose vago Payne.
"Non avete comprato il cd delle Little Mix!" Ci voltammo tutti verso Zayn, sbuffando per quella continua storia sulla pubblicità del gruppo della sua ragazza. Peralda.
"No." Ridacchiò, unicamente, Liam "Veramente avremmo deciso di sposarci...Alle Hawaii. I nostri genitori consentono felicemente questa nostra scelta e vorrei anche il vostro appoggio." Disse serio.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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UNA RAGAZZA TUTTA CASA E CHIESA.

 
Quando mi svegliai quella mattina, la mia stanza rosa shocking era vuota.
"Louis?" Provai a chiamarlo con la voce impastata dal sonno. Delle risate attirarono subito la mia attenzione. Scesi dal letto e mi avvicinai alla finestra che, per fortuna, dava sulla piscina sul retro della casa. Sorrisi nel vedere i cinque babbuini spruzzarsi dell'acqua addosso, invocandomi un buon umore che non avevo mai avuto in quegli ultimi giorni.
Corsi velocemente verso il mio armadio, spalancando le ante e trovando immediatamente il mio costume color arcobaleno su uno degli scaffali. Mi spogliai e rivestii in un tempo record, strano anche per i miei standard.
Presi una delle tovaglie da mare che ci eravamo portati, da una valigia, e uscii dalla stanza con passo spedito, dritta alla piscina.
Ma durante il tragitto, qualcosa, o meglio qualcuno, attirò la mia attenzione. La porta della stanza di Liam, la più vicina alle scale che portavano al piano inferiore, era per metà aperta, mostrando Capy in tutta la sua bruttezza di prima mattina, farsi delle foto in camera con in dosso solo il costume.
Si stava davvero facendo un servizio fotografico?
"Ti stai facendo delle foto in costume a casa? Ora tuffati giù dal balcone!" Mi venne spontaneo da dire. La riccia sobbalzò alle mie parole, e rossa in faccia, venne nella mia direzione, sbattendomi, infine, la porta in faccia.
"Oh mamma che delicatezza" bofonchiai tra me e me.
"Buongiorno!" sobbalzai, cacciando un urlo e posando una mano sul cuore quando riconobbi la figura esile di Simone. Dio mio, quella ragazza -per quanto utile- era come un fantasma. Appariva e spariva in men che non si dica; te la ritrovavi dappertutto in qualsiasi momento.
"Simone, mi hai messo paura." L'avvisai, posando una mano sulla sua spalla, mentre lei cercò di reggere in piedi tutto il peso. Già, appoggiarmi a lei piena di lenzuola pulite non era stata un'ottima idea. Per poco non cascò all'indietro sulle scale. E poi chi avrebbe pulito casa?
Era quello il problema...Certo.
"Comunque, posso chiederti una cosa?" chiese titubante, mentre mi seguì lungo le scale. Non vedevo l'ora di sdraiarmi accanto al mio ragazzo a prendere un pò di sole e rilassarmi come meglio potevo. Certo, non era il mare. Ma meglio di rinchiudersi in qualche negozio di abiti da sposa.
"Certo, dimmi! Non sono sempre psicopatica, come hai potuto vedere." Cercai di farla rilassare, perché ogni volta che me la ritrovavo accanto, sembrava quasi impaurita da me. Ma non era lei il mio problema, per sua fortuna.
"Ho notato che non vai d'accordo con nessuna delle due ragazze. Come mai? Se posso sapere, è ovvio."
Aveva una vocina così carina; era tutta perfetta. E poi, anche se era ingenua, il fatto che mi sopportasse, era già un grande passo. Visto che Capy e Peralda non mi avevano dato nemmeno l'occasione di farmi conoscere meglio!
"Storia lunga." Sventolai una mano, stancamente.
"Questo è un modo carino per dirmi di farmi gli affari miei?" Sorrise, cogliendomi di sorpresa. Questa ragazza era più sveglia di quanto pensassi!
Ma dov'era stata fin ora?
"Comunque tranquilla, non insisterò. Solo che, almeno per Danielle, -rabbrividii al sentire quel nome, ricordando l'orrore che avevo visto pochi minuti prima. E certe cose di prima mattina non sono digeribili- mi sembra un tipo apposto. Una ragazza tutta casa e chiesa." Disse, posando poi le lenzuola sul divano, per dedicarsi a piegarle uno ad uno. Volevo aiutarla, davvero. Ma l'odore di cloro che proveniva dalla porta sul retro mi attirava di più, al momento.
Per poco non le scoppiai a ridere in faccia.
"Già. E' il tragitto che la frega, però." In poche parole, le feci capire chi era davvero Capy.
Mai giudicare un libro dalla copertina. Ma diciamoci la verità: Danielle non aveva nemmeno quella!
 
Arrivata a bordo piscina, trovai la sdraio accanto a quella di Louis vuota. Stampai un veloce bacio sulle labbra del mio ragazzo, prendendo posto al suo fianco.
"Fa caldo oggi." Dissi, giusto per fiatare. Lui per tutta risposta, tirò con forza la mia sdraio, avvicinandola alla sua, facendomi ridacchiare. Ultimamente l'avevo un po’ trascurato, davvero. Mi mancavano le nostre coccole e forse ora era arrivato anche il momento giusto.
"Ti va se ti spalmo un po’ di crema?" Mi chiese premuroso. E chi era quell'idiota che non accettava subito una simile richiesta?
Mi misi a pancia in giù, chiudendo gli occhi quando Louis prese a massaggiare la parte alta della mia schiena. Aveva le manine d'oro, l'avevo sempre detto, però così era anche più piacevole.
Con un ghigno, che udii, sganciò il pezzo di sopra del costume, divertendosi a sfiorare la mia pelle come meglio sapeva fare. Inutile mentire che tutti quei gesti stavano provocando uno strano effetto in me. Ma comunque non gli diedi la soddisfazione, e rimasi zitta, mentre lui con professionalità continuava il suo lavoretto.
Il sole che riscaldava il mio corpo, la vitamina D che penetrava la mia pelle, l’aria fresca che accarezzava i miei capelli e…
"Sophyyyyy!!!" Effettivamente lo stronzo che rompeva le palle ci mancava. Per me, lo stronzo; all’anagrafe, Zayn Jawaad Malik.
"Che vuoi, talebano?" Dissi, senza nemmeno degnarmi di aprire occhio.
Louis intanto scese più giù con le mani, prendendo a massaggiare anche le mie natiche belle piene. Certo, a confronto con il suo, il mio sedere non era nulla di che!
"Stavo parlando con Perrie..."
"Uhm, interessante. Fammelo aggiungere alla lista di cose di cui non me ne frega un cazzo." Lo interruppi, scatenando le risa di Louis che, sono sicura, dopo esser stato fulminato con lo sguardo dall'amico, si bloccò immediatamente.
"Fammi parlare, per piacere! Stavo dicendo, stavamo pensando di andare a fare shopping tra sole coppie." Sbarrai gli occhi, alzandomi di poco sulle braccia e guardando il moro, più scuro del solito, quel giorno.
"Che ti sei bevuto di prima mattina? Come se non sapessi l'amore profondo che nutro per la tua amichetta e quell'altra." Gli ricordai.
Lui alzò gli occhi al cielo e incrociò le braccia al petto.
"Allora dimmi tu che possiamo fare! Io mi annoio a stare tutto il giorno sdraiato al sole." Disse con fare arrogante.
Ci pensai su e alzai le spalle "Andiamo a mare!" Dissi la mia.
Il moro alzò gli occhi al cielo. A mare ci si poteva fare i tuffi, una passeggiata, comprare un gelato... Cristo, eravamo alle Hawaii!
"Potremmo andare in giro per i negozi." Fece la sua proposta Niall, venendo subito assecondato dal pakistano.
"Oppure...-feci finta di pensarci- A mare!" Riprovai, nella speranza che qualcuno appoggiasse la mia idea.
"Io direi di andare al mercatino che abbiamo visto venendo qui, l'altro ieri." S'intromise Liam.
"Io propongo il mare." Provai ad insistere, senza risultati.
"Potremmo andare a mare, invece." Oh mio Dio! Qualcuno finalmente appoggiava la mia idea?
Scattai dalla sdraio, facendo spaventare anche Louis, correndo ad abbracciare il riccio, che preoccupato mi diede una piccola pacca sulla schiena.
"Vuoi andare a mare pure tu?" Mi staccai di poco, con gli occhi che brillavano.
Lui scosse la testa, sorridendo "No, volevo solo che ti alzassi dalla mia sdraio." Mi avvertii.
Ringhiai a denti stretti, mentre notai Harry prendere il mio posto, accanto a quello di Louis. Pestai un piede per terra, cocciuta.
Volevo andare a mare. Era tanto difficile da capire?
"Uffa, siamo alle Hawaii e davvero non sappiamo che fare?" Liam si lasciò cadere sul bordo piscina, posando le mani sotto il mento, pensieroso. Evitai di ripetere la mia idea, tanto non venivo considerata per niente.
"Scusate ragazzi -alzai la testa, trovando Simone indaffarata a posare un vassoio pieno di bicchieri e una bottiglia di acqua ghiacciata sul tavolino- Vi ho sentito parlare, involontariamente. Se volete, un posto interessante qui c'è." Disse.
I ragazzi, come me, prestarono subito attenzione alla riccia, che di nuovo per quel giorno aveva ben poco di riccio.
"Dicci pure, siamo tutti orecchie." La incitò Niall, guardandola con occhi sognanti. Che si fosse preso una bella sbandata il biondino?
"Ehm…ci sarebbe una fattoria, proprio a qualche chilometro da qui. Potreste andare a cavallo, fare una degustazione di formaggi e vini locali, insomma una bella gita." Spiegò rossa in viso. Forse non le piacevano tutte quelle attenzioni.
"Ma anche no! Io devo andare a fare la ricostruzione alle unghie." Solo allora notai Perrie al fianco del suo ragazzo, aggrappata come un polipo.
"E poi, ieri Dani ha detto anche che dovevate finire di sistemare le ultime cose del matrimonio." Si rivolse a Liam, che sospirò.
Simone ci dileguò con un semplice 'Scusate, finisco il mio lavoro." E si allontanò.
Mi avvicinai agli altri, senza dar conto all'unica persona che si truccava per fare un bagno in piscina, Perald.
"Scusate, ma se proprio dobbiamo fare qualcosa, andiamo a questa fattoria. Da quello che ho capito ci si diverte con varie attività." Dissi e quasi tutti annuirono. Poi spostai lo sguardo sulla ragazza che ci aveva dato l'idea, intenta a raccattare  alcune cose che i ragazzi avevano lasciato per terra non lontano dalla piscina.
"E ci portiamo anche lei. E' simpatica." Tornai a fissare i ragazzi.
"Ma sei pazza?!" Squittì la Winx "Una cameriera con noi? E se ci vedessero i paparazzi?" Insistette, restando sulle sue. Evidentemente nessuno provò a mettersi in mezzo per non finire a prenderle.
"Se ci vedessero? Se ti sentissero. Ma ti rendi conto di quello che dici? Fai schifo. Che a te piaccia o no,  l’ho invitata io e lei viene con noi. Se ti sta bene, bene, se no puoi anche rimanere qui. Simone, -si voltò verso di me, confusa- andiamo a prepararci, per oggi, la casa se la pulisce sua maestà Perald dai capelli rosa." Mi avvicinai alla ragazza, prendendola per un braccio.
"Oh no, davvero, non posso, ho un sacco di cose da fare qui, e poi, io sono solo una cameriera, come ha detto la tua amica." Evitai di darle una sberla, più per il fatto che mi aveva definito amica di quella che per il no. Poi sottovoce aggiunse: “Perald, il cane di mio zio si chiama così.”
Inutile dire che iniziai a ridere, ma dovetti ricompormi in fretta, gli altri mi guardavano curiosi.
"Vai a vestirti per una gita in fattoria. Ci vediamo qui tra una decina di minuti. Tutti i ragazzi sono felici di averti con noi per un giorno." Ok, forse non gli avevo dato tempo a nessuno di parlare, ma comunque non erano di certo come Peralda.
"Ok." Disse solamente, prima di sparire dietro l'angolo.
E io che volevo andare al mare...
 
*  *  *
 
Arrivati in questa grande fattoria, decidemmo subito di rinfrescarci con un bel bicchiere di vino, quindi, tutti a fare degustazione. Era un enorme struttura in legno, piena di animali domestici, e i due coniugi che la gestivano erano davvero dolci e garbati. Ci spiegarono un sacco di cose, come assaggiarlo, come odorarlo, e i vari odori che contiene il vino, compreso pipì di gatto e crine di cavallo.
Per smaltire l’alcool, e anche per non appisolarci, decidemmo di fare subito una bella passeggiata con i cavalli.
Dopo aver riso quasi un quarto d'ora grazie al cavallo di Danielle, che si era gustato i capelli della tizia, aiutata da Louis, salii sul cavallo che avremmo condiviso per tutta la passeggiata. L'equilibrio non era il mio forte, e poi stare abbracciata al mio ragazzo non era una cosa che mi dispiaceva più di tanto.
Avvitai le mie braccia allo stomaco di Louis, prestando attenzione a non cadere ad ogni ondeggiamento del cavallo. Non ci ero mai salita, però era sempre stata una cosa che mi ero ripromessa di fare. E poi vedere Peralda litigare con le mosche che provavano ad attaccarsi alla sua faccia, era una scena esilarante.
"Stasera sei mia." Sentii Louis, mentre girava leggermente il volto per lasciarmi un bacio a stampo.
"Con piacere." Risposi con un sorriso a trentadue denti.
Visto che il piano era andato a farsi benedire, non mi restava che pregare l'Onnipotente di aiutarmi come meglio poteva. Non mi restava che aspettare qualche segnale dall'alto.
Nemmeno fossi stata letta nel pensiero, Capy e il suo cespuglio si incastrarono tra i rami di un albero. Inutile dire che la scena fu comica, soprattutto quando anche Liam e Perrie provarono ad aiutarla, staccandogli una buona quantità di capelli. Quel giorno sarebbe ritornata a casa –e avevo seri dubbi- con la testa pelata.
"Ragazzi, non siete per niente delicati. Mi avete fatta urlare talmente tanto di dolore che mi fa male la gola." Disse una volta libera massaggiandosi la parte lesa.
"Scommetto che le fanno male anche le ginocchia." Dissi rivolta a Simone, che cavalcava il cavallo proprio al nostro fianco. Peccato che la strega mi sentì.
"Cosa stai insinuando?" Mi chiese rossa fino alla punta dei capelli. Non era stupida, l'aveva capito. Le ginocchia potevano essere rosse per un motivo...
"Cosa che? Io parlavo con lei, mica con te!"
"Ragazze, per favore, almeno oggi, non litigate." Sbuffo Harry, leggermente più indietro di noi col suo cavallo, sperando di tagliare una nuova lite.
In effetti ci riuscì, ma solo perchè la nostra guida si era fermata e ci aveva fatto scendere dai cavalli.
"Allora, qui potete fare ciò che più vi piace. Come vedete, in fondo c'è un campetto da calcio, le mucche e i vari animali stanno nella stalla e poi ci sono i vari volatili da quella parte." Per ogni genere di cosa, indicò un punto.
"Andiamo nella stalla?" Chiesi con voce tenera a Louis che accettò subito. Afferrò la mia mano e convincendo gli altri, entrammo nella stalla.
C'erano mucche, asini, maiali, pecore e una grande puzza. Coprii il mio naso, osservando Peralda fare una faccia disgustata e chiedere a Zayn se poteva prenderla in braccio. Ma cosa...? La cosa peggiore fu che il suo ragazzo l'assecondò, prendendola in groppa sulle spalle. Come se cavalcare il cavallo non le era bastato!
"Amore! Amore! Fammi una foto così." Capy si mise davanti al cancello di una mucca, posando le braccia in una strana posizione.
Anche Simone prestò il suo cellulare a Niall, chiedendogli di farle una foto. Il biondino sembrò diventare più rosso delle mammelle della mucca. Ok, dovevo rivedere i miei modi di fare certi paragoni.
Quando la riccia riprese la macchinetta tra le mani, osservò attentamente la foto, per poi sogghignare.
"Amore mio, ma non sono bella così?" Chiese al suo prossimo marito.
Lui annuì, ma, accidenti alla mia boccaccia, lo anticipai.
"Sei bella e profumata come un essere marino." Louis mi guardò male, provando a tapparmi la bocca con una mano, mentre mi stringeva a sé.
"Cioè? Una sirena?" Aveva la fronte aggrottata, cosa che le rendeva il naso più grosso del suo normale stato.
Riuscii a staccare la mano di Louis dalla mia bocca "Un misto tra lo scorfano e una cozza." Sentii Harry ridere, e lo ringraziai mentalmente di aver apprezzato il mio commento.
"AAHH!" l'urlo di Simone attirò la nostra attenzione e quando ci spostammo per vedere cosa fosse successo, la trovammo col viso coperto di latte e la mucca che muggiva, come a presa per il culo. Scoppiammo a ridere, mentre Niall le passava un tovagliolo.
Uscendo dalla stalla, respirai a pieni polmoni un po’ di aria pulita. In fin dei conti era un bel posto; forse era stata una buona alternativa al mare. Ma ci saremmo andati prima di rientrare a Londra!
"Uh, le galline! Voglio vedere come fanno le uova!" Harry ci sorpassò, andando davanti all'immensa rete che ospitava di tutto e di più. Oltre le galline, infatti, c'erano diversi volatili dentro.
"Potete entrare." Ci avvisò la guida, aprendo il cancello.
Stringendo la mano di Louis, seguii gli altri. C'era ogni tipo di uccello, dal colorato a quello classico giallo. Le galline e i vari galli, qualche tacchino -credo-, delle papere e uno struzzo. Quello faceva davvero paura.
"Si può cavalcare?" Chiese Niall alla guida con occhi lucidi. Ma quella negò subito con la testa.
"Dio mio, ma dove mi avete portata? E' tutto uno squallore qui dentro!" Si lamentò, ancora, Perrie.
"Perchè non mangia un pò dei suoi trucchi e diventa bella dentro?" Mi voltai spaventata, non aspettandomi per niente una simile frase da...Simone?
Ora me la potevo anche sposare!
Al mio fianco, Louis scoppiò a ridere e si piegò a metà.
Ok, era divertente. Ma non più di tanto. Il mio ragazzo cominciava a perdere colpi.
Lo lasciai alle sue inutili risate e mi avvicinai alla guida che intanto spiegava a Zayn, Harry e Liam come una gallina faceva l'uovo.
Si spremeva, no? Come si faceva un uovo?
Notai un gallo guardarmi da lontano, sembrava uno sguardo arrabbiato. Ma forse era una mia impressione.
Passarono pochissimi minuti prima di ritrovarmi inseguita da un gallo, per chissà quale motivo!
Le mie urla scatenarono solo risate su risate, mentre notai le due amichette per la pelle cercarsi di tenere in piedi perché anche loro stavano piegate in due. Ridevano per disgrazie altrui?
La corsa sembrava non finire più, così per arrangiamento, mi gettai tra le braccia di Louis che, però, cadde.
Pensai, schifata, a come avessi ridotto la maglia bianca del mio ragazzo, ora steso sotto di me, intento a fulminarmi con lo sguardo. Con fare dolce, gli stampai un bacio sul naso, aiutandolo poi a rimettersi in piedi.
La guida si scusò come meglio poteva, ma erano pur sempre animali. Mica era colpa sua se quelli non ascoltavano i loro padroni.
"Ma che minchia vi ridete voi? Almeno non sono io quella sfigata che rischia di perdere i capelli prima di questa sera, o peggio che si fa una foto con una mucca!" Mi rivolsi a Capy, che smise subito di ridere.
E non continuai la ramanzina solo per non rovinare la giornata agli altri, mi limitai a girarmi verso la guida che provò a spiegarmi l'accaduto.
"Sarà stata la stampa rossa che hai nella maglia. Non vedo altra soluzione." Disse. Guardai la mia maglia e fulminai Harry con lo sguardo. Era stato lui a regalarmi quella maglia e nonostante l'avessi odiata per i primi giorni, alla fine mi avevano convinto di prenderla e basta. Ecco i risultati.
Il riccio si grattò la testa, alzando le spalle.

*   *   *

Liam fu quello ad aprire la porta di casa.
Eravamo sudati, puzzolenti e chi più ne ha, più ne metta. Però, in fin dei conti ci eravamo davvero divertiti. Anche alla fine, quando ci eravamo divisi in due squadre e ci eravamo messi a giocare a calcio.
Impossibile dimenticare la scena epica dell'urlo acuto di Perrie di quando si era spezzata un'unghia; peggio ancora quando Louis fu preso in pieno nelle parti basse, facendolo perfino piegare in due dal dolore. Zayn aveva preferito fare l'albitro -cornuto- e il resto della giornata l'avevamo passata tra le risate.
Senza un buon motivo, quelli che stavano davanti, ovvero Niall, Harry e Liam, smisero di ridere.
Mi affacciai da dietro le spalle possenti di Harry scorgendo la figura minuta e brutta della scodella piantata sul divano del nostro salotto, con una gamba a cavallo e le braccia conserte sotto il seno.
"Buonasera, eh!" Disse incazzata.
Il suo sguardo sosteneva il mio, e forse sapevo anche il motivo.
"Tesoroooo!!" Urlarono le due pettegole andandola ad abbracciare "Ci sei mancata." Si gettarono sulla Scodella.
Alzai gli occhi al cielo: se prima mi toccava combattere con due, adesso erano tre le pazze.
Le tre si separarono e gli occhi castani di Eleanor puntarono nei miei.
"Metallo nelle scarpe, ti dice qualcosa?" Mosse una mano vicino l'orecchio, come a farmi capire che aveva scoperto tutto.
Agh! Infilzarle delle graffette nelle scarpe forse non era stata un'idea geniale. O si?
"Davvero? -s'intromise Louis- Questo vuol dire che non sai dove metti i piedi." Il mio eroe si meritava un premio con tanto di fiocco, quella notte!
La mora sembrò sbuffare, ma prima che potesse fare o dire altro, sorpassai tutti con la scusa di dovermi fare un bagno rinfrescante. La giornata era stata abbastanza pesante, oltre che divertente. Non volevo che la scodella me la rovinasse!
 
Dopo essermi fatta una doccia con i fiocchi, l'odore di quella che sembrava essere una pizza mi guidò per tutto il corridoio, quasi volassi.
Ancora con i capelli umidi, prestai attenzione a non cadere dalla scala. Ma una botta mi fece alzare lo sguardo, curiosa: Louis era completamente spiaccicato su Harry e i miei occhi, come la bocca, si spalancarono, confermando delle stupide leggende metropolitane che avevo letto sul loro conto.
"Madonna, Louis! Pesi un botto!" Si lamentò il riccio scrollandoselo di dosso non appena mi vide.
Cazzo...Perchè non avevo mai creduto a tutte le dicerie che leggevo su internet?
"Larry Stylinson..." Mormorai sottovoce. Ma non tanto piano perché Harry mi guardò male.
"Chi?" Mi chiese.
Alzai lo sguardo di scatto, ritrovandomi il riccio e il mio ragazzo guardarmi confusi.
"Non conoscete Larry Stylinson?" Chiesi e mi guardarono ancora più sconcertati di qualche secondo prima.
"Ragazzi, la pizza è pronta!" Venne Niall raggiante, senza smettere di ballare su un piede. Si accorse subito della tensione che c'era tra noi e subito smise.
"Che è successo qui?" Provò a chiedere.
Così, presa dalla curiosità, stavolta feci la domanda al biondo "Tu conosci Larry Stylinson?" Chiesi.
Niall scosse la testa, dopo aver aggrottato la fronte, e un ghigno uscii dalle mie labbra.
"Ho la vaga idea che debba presentarvi una persona...Un vostro amico, in realtà." Mi avviai alla cucina con un enorme sorriso stampato sulle labbra.
Il mio ragazzo era gay? E se fossi io, adesso, la copertura?
 


SAAAAAAAAAAAAALVE :)
Ma non siamo belline piccine piccio'?(?)
No, ok. Questa me la potevo risparmiare lol
 
Comunque, abbiamo aggiornato prima, avete visto? **
L'abbiamo fatto solo perchè ci riempite di complimenti,
oltre ad aver messo la storia tra le seguite/ricordate e preferite.
Ma lo sapete che siete tutte belle? La la la la.
Si siamo felici, io (Sofia) perchè stasera ci sarà il compleanno
della mia migliore amica e abbiamo in mente tante sorprese per lei,
e Simona (Arimi_chan) perchè il 13 andrà al concerto dei Mars.
Ma non vedete pure voi questi unicorni?
Va beeeeeeeene, la smetto uu
Ma voi ci lasciate una piccola recensioncina? E cosa ne pensate del
colpo finale? ahahah Aspettiamo di leggere le vostre ipotesi uu
 
Adieu, Sofia e Simo.
   
 
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