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Autore: wonderwall_98    11/07/2013    5 recensioni
- Ma mi spieghi perchè uno stupido tatuaggio è così importante per te?
- Non è uno stupido tatuaggio, Josh.
- E allora mi spieghi che significato ha per te?
- Raccontarti ora tutta la mia storia sarebbe una follia.
- Kayle, io ti amo.
- Anche io, Josh. Ma se questo amore non bastasse?
- Come, non bastasse?
Tiro un lungo sospiro.
- E poi, perchè non lo urli al mondo se mi ami? Io posso farlo, guarda.
- Josh, no.
- Invece sì. - dice, accostando le mani alle labbra.
- Gente, mondo, ascoltate bene: io amo la qui presente Kayle Anderson, ma lei no. Sarò sempre un povero sfigato che continuerà ad amarla, mentre nel suo cuore c'è qualcun altro... - urla a squarciagola con le lacrime agli occhi.
Dio, non avevo mai visto roba del genere. Un ragazzo che piange per me, per una ragazza. Mi scende una lacrima se solo penso in quanto poco tempo siamo cambiati, per poi innamorarci.
Josh tira un calcio al bidone, poi si passa le mani tra i capelli. E' arrabbiato stavolta, non triste. Ma io lo amavo sul serio, e non potevo fargli questo. Non avrei permesso a niente e a nessuno di portarmelo via, non avrei mai voluto che la storia si ripetesse.
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Two: "The sky is my limit"

{Kayle}

- Sei carina. - Josh mi accarezza la guancia rivolta a lui. 
- Non ci provare.
Prima che potesse andare oltre, gli blocco la mano e gliela rimetto al suo posto. 
- Non ci sto provando!
Josh si mette seduto a gambe incrociate scuotendo la testa. 
- Si, come no? - dico, imitandolo. 
Una volta messa comoda, nella sua stessa posizione, lo fisso dritto negli occhi. 
- Perchè fai le stesse cose che faccio io? 
- Perchè? Perchè, ah perchè... 
Non sapevo cosa rispondere, e avevo decisamente fatto una bella figura di merda. 
Josh si piega in due dal ridere, cadendo di nuovo nella sua posizione iniziale, mantenendosi la pancia per le troppe risate. 
- Cosa ti prende? - lo guardo allibita. 
- Sto morendo... - continua a ridere, sempre più fragorosamente. 
- Si, come no?
- Ma la smetti, tu e questo "Si, come no?"? - Josh mi fa il verso. 
- Gne gne gne. 
- Come? Com'è che hai detto? Gne gne gne? - dice ridendo, e affogandosi, stavolta.
- Cos'ho detto di male? - sono sempre più allibita. 
- Di male, niente. - Josh tossisce sempre più forte. 
- E allora?
- Senti, lascia stare, ok? 
- Ma sei fatto, per caso?
- N... no... non p... pens... penso. - dice, non riuscendo a parlare per le risate. 
- Perfetto. - alzo gli occhi verso il cielo. 
Lo guardo e poi faccio capolino su di lui, per vedere cos'avesse. 
Lui mi guarda.
- Cosa c'è?
- Volevo vedere se stessi bene. 
- Ti pare che sto bene?!
- Non lo so, l'avrei chiesto a te.
- Okay, no. Non sto bene, mi sono affogato!
- Oh. 
Non so che fare, mi sento anche leggermente in imbarazzo. Lui continua a guardarmi, come per dire: "che cazzo aspetti?". Ma non so davvero che fare, brutta situazione. Questo da un momento all'altro si sentirà male, me lo sento. No, ma no. Perchè mai dovrebbe? Oh Dio, no, da quando è successo tutto quel che è successo, sono diventata... non so, più pessimista, apprensiva, vulnerabile, irascibile, negativa... sarà normale, penso. Se poi sto diventando pazza, non lo so!

- Andiamo... che mi guardi lì impalata? Aspetti che muoia? - Josh alza la testa per parlare, dopodiché la risbatte per terra, com'era prima. 
- N... no, no. Ora vado a vedere in quella casa se trovo qualcosa. 
- Ma perchè, non è casa tua quella?
- Ehm, no. 
- Okay, sbrigati. 
Mi giro e lo fulmino con lo sguardo. Ma tu guarda questo presuntuoso del cazzo! Devo anche sbrigarmi, ma 'fanculo. Se me le fa girare, non ci vado proprio lì dentro.
Mi avvicino alla porta, e già sento l'adrenalina scorrere nelle mia vene. Mi si fa la pelle d'oca, e un brivido mi percorre tutto il corpo. Dal capello più sottile che mi ritrovo in testa, alla spina dorsale, per poi arrivare... alle unghie dei piedi, sì. 
Mi avvicino alla maniglia, e subito dopo me ne pento. Cazzo, non so che fare. Ma no, non mi tirerò indietro. Non farò la figura dell'idiota che crede nei fantasmi o in quant'altro, no. Non davanti a uno figo come Josh. Così, mi faccio coraggio e apro la maniglia del portone che mi trovo davanti. Ma... non si apre. Ah, no. Si apre... per sfortuna mia. Una volta aperta, metto il piede destro sul ciglio della porta, e dopo aver fatto un lungo respiro, entro. Mio Dio, questa casa è... ha un aspetto terrificante. E'... è come dire... sinistra. Tetra, buia, spenta, abbandonata... senza vita. Per fortuna, vedo subito un mobiletto. Lo apro e scopro che quello è un vecchio armadietto dei medicinali. E' pieno di medicine e medicinali, appunto. Guardo bene dentro, per vedere se ci fosse qualcosa di adatto a lui. Ma questo coso è pieno di roba! Mamma di solito quando ho la tosse mi dà l'Efferalgan. Ma quella che ha Josh non è tosse da raffreddore, quella è tosse di un cretino che si è affogato per ridere. Va be', non so cos'altro prendere. Tutti questi altri medicinali non li conosco e non ho proprio voglia di mettermi a leggere le istruzioni. Tra l'altro, anche se volessi, non potrei! Già è tanto che riesco a leggere i nomi, ma quelle cosette scritte piccole piccole... chi riuscirebbe a leggerle con questo buio?! Se il ragazzo pensa che io mi metta a leggere tutte le cose scritte dietro alle medicine, per vedere quale delle tante faccia al caso suo... beh, ha proprio perso la testa. Okay, prendo questo, l'Efferalgan, si accontenterà... si DEVE accontentare. Esco fuori correndo, già avevo perso troppo tempo lì dentro e... a dir la verità, ero un po' preoccupata per lui. 
- Hey, attenta che cadi! 
- Ma dico... cosa sei? Il diavolo in persona? - dico, completamente su di lui.
- Io te l'avevo detto, stai attenta...
Bene, perfetto. Il mio corpo è completamente sul suo, il suo completamente sotto il mio. Posizione non decisamente comoda, anzi, per niente. 
Ma nessuno dei due ha il coraggio di spostarsi, nessuno dei due prende l'iniziativa di levarsi da dosso. Che situazione imbarazzante, Dio. 
Okay, lui non si sposta? Bene, lo farò io.
- Oh, ferma. Non muoverti per nessuna ragione al mondo. 
- Cosa... cosa c'è? - okay, lo ammetto. Sono terrorizzata. 
- Un ragno, ma tu non muoverti, ok? Ferma, ferma, eh. 
- Oh Dio, no, levamelo di dosso, ti prego! - lo supplico. 

- Dammi una buona ragione per farlo. 
- Ho paura dei ragni, sono gli insetti che mi terrorizzano di più, ti prego, ti supplico. 
- Mhm... non basta. 
- Cazzo, sbrigati!
- Calmati, e poi si vedrà. 
Dio, odio questo ragazzo. Ma... eppure, c'è qualcosa che... non saprei spiegare, qualcosa che mi attrae continuamente verso di lui. 

Josh mi avvicina sempre di più a sè... no, basta, non so quanto resisterò. 
- Scherzetto! - mi dice, una volta che le nostre labbra si trovano a un picometro di distanza. 
- Ma vaffan...
Josh mi bacia. 
No, non glielo permetterò. Non posso fare questo a Kyle. Se una volta l'avrei fatto, quando non stavo ancora con Kyle, bhè... ora non lo farei per nessuna ragione al mondo. Ormai non so più quella ragazza, no. Non esco più col primo che capita, col primo che mi trovo davanti. E mai più lo sarò. 
- No, Josh. - dico, mettendogli una mano in petto per allontanarlo da me. - Non te lo permetterò, non posso farlo, non è giusto! - mi scende una lacrima. 
- Ma che diavo....
Non gli dò il tempo di finire la frase, che subito mi stacco da lui e mi alzo. Non capisco perchè non l'abbia fatto prima, che stupida. Dovevo immaginarla una cosa del genere, sono una stupida. Corro il più lontano possibile, dovunque ma lontano da lui. Destinazione: THE SKY IS MY LIMIT. 


To be continued. ♥







  
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