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Autore: Elyis    11/07/2013    3 recensioni
Reika Heilas è una ragazza strana. Amante dei Pokèmon spettro, il suo sogno è di poterli catturare tutti. Ma c'è un segreto, che lei nasconde e che deve, al contempo, proteggere: il tesoro delle Rovine d'Alfa, un luogo misterioso caduto sotto gli occhi di Natural, il capo del Team Plasma di Unima, luogo di nascita della protagonista.
L'aiuto di uno sbruffone dai capelli rossi (un po' OOC) per lei sarà fondamentale, ma il suo passato trafelato renderà l'avventura dei due unica, inimitabile e, assolutamente, da leggere. ;)
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Nuovo personaggio, Silver
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Butch e Cassidy, la coppia che scoppia!
 


-Per te c’è un guaio.
-Fanne un paio!
-Per infettare il mondo con la devastazione!
-Per rovinare le persone di ogni nazione!
-Per denunciare la bontà della verità e dell’amore!
-E per estendere il nostro potere sopra le stelle!
-Cassidy!
-E Butch, ovviamente.
-Siamo il Team Rocket, giriamo il mondo per tutto il giorno e tutta la notte!
-Arrendetevi subito o perderete sicuramente!
-Esattamente!
Reika e Silver poterono osservare due persone camminare nella loro direzione. Erano un uomo dai capelli color acquamarina e una donna dai lunghi codini di un’arancione alquanto appariscente.
Le loro uniformi nere, entrambe con inserti bianchi e con una grande R magenta stampata sul davanti, lasciavano chiaramente intendere che i due erano membri del Team Rocket, un’organizzazione criminale dedita al furto e alla cattura di Pokèmon destinati a traffici illeciti.
-E voi chi sareste?- Fece Reika, strabuzzando gli occhi.
-Ma come, non hai sentito il nostro motto? Noi ci alleniamo, facciamo prove su prove, andiamo a letto tardi la sera per recitarlo in modo sublime e veniamo ricompensati così?! – Fece Butch, il ragazzo con i capelli verdognoli.
-No, sì, è che mi avete preso alla sprovvista…- Rispose l’allenatrice, quasi dispiaciuta.
-Piantala di giocare Reika.- Disse allora Silver, serio. –E voi, che ci fate qui?- Fece con rabbia, rivolgendosi alla coppia di reclute del famigerato Team Rocket.
-Semplice, ragazzino!- Rise Cassidy, con una vocetta piuttosto stridula. –Noi stiamo cercando un certo Lucius.
Reika e Silver si guardarono, cercando di captare i pensieri l’una dell’altro. Quando la mora vide il compagno ammiccare, capì all’istante cosa l’amico le stava suggerendo e corse in direzione del laboratorio delle Rovine d’Alfa, lo stesso che avevano appena lasciato.
-Che codarda. Disse Butch. –Che ne dici Cassidy? Questo qui lo facciamo fuori subito o dopo?- Chiese ironicamente accennando al rosso, che scoppiò in una fragorosa risata.
-Sul serio pensate di farmi fuori?- Fece, scuotendo il capo.
-Noi no, ma Houndoor si.- Rispose Cassidy, facendo uscire il Pokèmon dalla sua sfera.
-Mossa sbagliata, carina.- Disse Silver, enfatizzando la parola “carina”. –Croconaw, è il tuo turno!
Quando il Pokèmon Mascellone si materializzò sul campo di battaglia, Cassidy intuì che non avrebbe vinto quella sfida facilmente.
“Almeno Butch non dovrebbe avere problemi”, si disse, osservando il Pokèmon avversario passarsi una zampa sulla cresta, rossa come i capelli del suo allenatore.
-Houndoor, usa Smog!- Urlò la donna, lasciando che dalla bocca di Houndoor fuoriuscisse un gas denso e violaceo che, oltre ad offuscare la vista dell’avversario, rallentò i suoi movimenti.
-Non farti sopraffare da una mossa del genere, Croconaw! Vai con Pistolacqua!- Disse Silver, tossendo. Era sicuro che Croconaw ce la potesse fare, l’aveva allenato a fondo proprio per superare spiacevoli inconvenienti come quello.
Io sono il numero uno.”, pensò, godendo nel vedere l’Houndoor di Cassidy messo alle strette dai getti d’acqua sparati a grande velocità dal suo Pokèmon.
Il Pokèmon Buio era circondato dall’acqua del nemico. Cercò un paio di scappatoie, supportato dai continui “schivalo!” di Cassidy, ma ad un certo punto, dopo un infinito numero di colpi, si trovò costretto a cedere, cadendo a terra esausto dopo che Silver ordinò a Croconaw di concludere lo scontro con morso.
Nel frattempo Reika aveva quasi raggiunto il laboratorio delle Rovine d’Alfa.
Ad ogni passo avvertiva la terra battuta scomporsi sotto le suole delle sue scarpe, un modello apposito per la corsa che sua madre le aveva regalato il giorno prima della partenza per Johto, e creare delle nuvole di polvere che andavano a disperdersi nell’aria.
-Fermati e lotta, mocciosa!- Le urlò Butch, con il fiatone.
-Sei scemo?- Rise lei, di rimando. –Non ti lascerò raggiungere il laboratorio così facilmente!
-Ma se mi ci stai portando tu? Ti credevo più sveglia, bambinetta!- Fece Butch, per poi guardarsi attorno e notare che il sentiero che da un po’ stavano percorrendo non era altro che quello che portava al centro della zona boschiva circostante le rovine. –Tu brutta…!
-Scherzone!- Disse ridendo, ma questa piccola distrazione la portò ad inciampare su una radice, gesto che la fece cadere rovinosamente a terra.
-Vedo che non ridi più.- Le disse Butch, osservandola. Il piede della ragazza si era infatti incastrato sotto la radice, impedendole di rialzarsi e fuggire.
Il verde si stava avvicinando lentamente e, inginocchiatosi accanto a lei, prese a sussurrarle qualcosa all’orecchio.
-Ti conviene fare la brava e darmi una mano ad uscire di qui, dato che sei completamente indifesa.
Reika si mise a ridere e scoprì il ciondolo della sua collana, ovvero la Lunaball che conteneva Yamask. –Scherzone, di nuovo! Siamo due a zero, caro mio!- Rise ancora, ed esortò il Pokèmon spettro ad uscire dalla sfera.
-E quello che razza di Pokèmon è?!- Fece Butch, sbigottito, mentre osservava lo spiritello nero svolazzare attorno alla sua allenatrice. I minuscoli occhi, circondati da una circonferenza rossa con un puntino nell’angolo in basso a destra, si muovevano velocemente osservando il paesaggio circostante come se cercassero qualcosa.
-Potresti darmi una mano, per favore?- Chiese Reika al suo piccolo amico che, grazie a Psichico, fu in grado di liberare il piede della mora, permettendole di rialzarsi in un attimo.
-Shuckle, è il tuo momento!- Urlò allora la recluta del Team Rocket. Dal raggio incandescente emesso dalla Pokèball si materializzò Shuckle, un Pokèmon simile ad una tartaruga. Quest’ultimo, senza aspettare l’ordine del suo allenatore, si lanciò a tutta velocità contro Yamask con l’intenzione di colpirlo.
L’attacco, seppure andò a buon fine, non sortì alcun effetto. Shuckle aveva infatti utilizzato Facciata, una mossa di tipo normale assolutamente inefficace sui Pokèmon di tipo spettro.
-Yamask, psichico!- Un’aura blu avvolse il Pokèmon Muffa, che si sentì sollevare da terra. Lo spiritello stava infatti utilizzando i suoi poteri mentali per controllare il corpo dell’avversario e, dopo averlo completamente immobilizzato, lo fece cadere a terra provocandogli seri danni.
-Shuckle, rialzati e usa Frana!- Butch non riuscì a finire la frase che il Pokèmon ripartì all’attacco, ancora con Facciata, attacco che anche quella volta non andò a segno.
-Stupido, stupido!- Urlò allora il verde, facendolo rientrare.
-Non dovresti trattarlo così!- Disse Reika.
-L’hai visto anche tu, non mi ascolta, non mi ubbidisce! Questo Pokèmon è inutile, avrei fatto meglio ad abbandonarlo prima!- A queste parole la ragazza uscì completamente dai gangheri.
-Sei solo uno stupido! Non puoi permetterti di abbandonarlo, anche una canaglia come te deve avere un cuore!- Gli rispose, mentre nella sua mente riviveva le immagini dell’abbandono di Litwick da parte del suo padrone.
-Hai ragione, mocciosetta, non sono altro che uno stupido…- Disse Butch. –E’ che… No, niente. Non so neanche perché te ne stavo per parlare, noi siamo nemici. Beh, questa volta mi hai battuto, ma la prossima volta non andrà così!
La recluta del Team Rocket corse via, ma Reika in quel momento avrebbe giurato di aver visto un sorriso prendere forma sul suo viso e qualche lacrima scappargli dagli occhi.
-BUTCH! ECCO DOV’ERI! ANDIAMO, ANDIAMO!
La mora si incamminò e, mentre era occupata a chiacchierare con il suo Yamask, andò a sbattere contro un ragazzo, che l’abbracciò maliziosamente.
-Non pensavo fossi così felice di vedermi.
-Che? No scusi io…SILVER! Che ci fai qui?!- Disse, più imbarazzata che mai.
-Sei tu che mi sei corsa incontro. Non pensavo ti fossi mancato così tanto.- Sorrise beffardo.
-Smettila! E tu Yamask non ridere!- Urlò Reika, stizzita. –Piuttosto, ti andrebbe di spiegarmi quella cosa?
I due, tornati sul percorso che congiungeva Amarantopoli alle Rovine, si sedettero su dei massi dove, anche se un poco riluttante, Silver cominciò il suo racconto.
 
“Tutto sommato posso fidarmi.”

 
 
 
Notepad:

Ciao a tutti :)
Scusate per questo abnorme periodo di assenza ma dire che ho avuto molti impegni è dire poco… Diciamo che volevo partecipare a un concorso di scrittura creativa ma ahimè!, non sono riuscita a terminare la fiction che avevo in mente di proporre in tempo…
Tuttavia, avete appena visto l’entrata in scena di alcuni nemici fissi di Reika e Silver, ovvero i super-mitici Butch e Cassidy! Certo, non sono il nostro trio preferito, che non credo comparirà in questa fiction… ma sono pur sempre loro! :D
Infine, ci tenevo a dirvi che non c’è stato niente di meglio che scrivere questo capitolo tenendo in sottofondo Double Trouble interpretata dai doppiatori dei nostri cari Jessie, James e Meowth :D
*noi prenderemo Pikachu!*

Un abbraccione e un biscottino :3

Elyis

PS: Lucius, dall'omonimo videogioco, è quel maledetto bambino nonchè braccio destro di Satana [Cit. necessaria, NDElyis]  che si diverte ad uccidere tutti i membri della sua famiglia. Pazzerellone! ;) 
   
 
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