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Autore: IDirectioner    11/07/2013    1 recensioni
Vaiolet Sweet è una ragazza di 18 anni e abita a Londra. Un giorno festivo incontrano un ragazzo ubriaco che cerca di attirare la sua attenzione. Il giorno dopo era ancora un giorno festivo e questo ragazzo va a scusarsi con Vaiolet e scopre una cosa interessante...
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-"Buongiorno bambina." Disse mio padre alzando le serrande della mia stanza.
-"Buongiorno." Risposi con voce roca.
-"Vestiti che andaimo a fare colazione fuori e poi alla scuderia."
-"Mi porti alla scuderia?" Amavo i cavalli e mio padre aveva una scuderia con venti cavalli di ogni razza.
-"Certo! Ora vestiti però. Tieni, mettiti questi:

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e sbrigati." Disse porgendomi i vestiti.
"D'accordo." Risposi alzandomi dal letto.
Una volta vestita andai andai di sotto per uscire.
-"L'hai rifatto il letto?" Mi chiese mio padre vedendomi.
-"Ehm.. No." Dissi.
-"Allora lo rifai dopo. Ora andiamo che è tardi." Prese il giubbino e si diresse varso la porta. Perchè si portava il giubbino non lo so, fuori faceva caldo.
-"Ma io ho fame!" Protestai incrociano le braccia.

-"Mangerai lì. Muoviti!"
-"Eh va bene.." Brobottai uscendo dalla porta.
Entrammo in macchina. Io e mio padre facevamo sempre un gioco quando ero più piccola.
-"Papà. Te lo ricordi quando giocavamo con la mamma a 'cosa vedo fuori dal finestrino' per non farmi sentire male in macchina?" Chiesi spezzando il silenzio.
-"Certo, come scordarlo." Rispose cacciando un sorriso a trenatdue denti.
-"Bhe. Mi manca.." Dissi abbassando la testa. Mi mancava davvero farlo. Il gioco eh!
-"Sai: stavo pensando la stessa cosa pure io. Vogliamo giocarci?" Sapevo che me lo avrebbe chiesto.
-"Certo."
-"Allora inizio io. Fuori dal finestrino vedo vedo... Una macchina blu."
-"Ahahahah la vedo pure io. Fuori dal finestrino vedo... Un semaforo rosso." Dissi indicandolo a papà che non stava guardando dove andava.
-"Oddio ahahahahah. Fuori dal finestrino vedo... Delle macchine che passano." Scemo.
-"Ma grazie quello lo saprei dire pure io. Io invece vedo... HARRY?" Cosa ci faceva fuori città?
-"Chi è Harry?" Chiese mio padre.
-"E' un amico.. Guadra è dentro quella macchina nera."
-"Ah. Devo subito conoscerlo." Disse. Stava per suonare il clacson, mi avrebbe fatto fare una brutta figura davanti a tutti ma ormai era troppo tardi:
-"EHI HARRY. SI TU, DEVO PARLARTI." Disse mentre suonava il clacson. Io mi nascosi sotto il sedile per non farmi vedere. Che demente che è...
-"Ehm, siamo nel bel mezzo della strada. Come parliamo?" Domandò lui. Come un cazzo Harry!
-"Seguimi. Ti offro un cafè." Propose mio padre. Bene, perfetto.
-"Va bene." Disse Harry richiudendo il finestrino.
-"Papà che ti è saltato in mente?" Chiesi spazientata rialzandomi da sotto il sedile.
-"Voglio conoscere le persone che frequenta mia figlia." Disse schiacciando l'accelleratore visto che il semaforo era diventato verde.
-"Cosa? Ma io e lui non stiamo insieme. Siamo solo amici." Esclamai. Oddio mio quanto lo odiavo.
-"Non importa. Proteste mettervi insieme e io devo sapere con chi ti ci metterai. Potrai sposartelo e io devo sapere chi è tuo marito oppure potrai farci dei fi.."
-"Okokok, vacci piano." Lo bloccai. Faceva scorrere la vita troppo in fretta.
-"Arrivati." Disse. Finalmente. Sesi dalla macchina e corsi da Fulmine. il mio cavallo:



è bellissimo lo so.. Cel'ho da quando ho compiuto cinque anni. Mio padre me lo regalò e mi ci affezionai subito. Nonostante la sua età io ci gareggio ancora e vinco. Ma quando vinco non sono felice perchè ho battuto gli altri giocatori ma perchè lui è ancora qui con me e spero che sia così per sempre.
-"Ehi bello.. Hai fame? Io si tanta." Chiesi a Fulmine. Si ok è strano lo so ma sembra che mi capisce o viceversa.
-"Aspetta vado a prenderti delle carote e dell'acqua fresca." Dissi, lui nitrì facemìndomi sorridere.
-"Eccomi qui. Tieni bello bevi." Dissi e lui bevve. Aveva una sete.. 
Poi gli avvicinai le carote. Una volta che aveva finito di mangiare gli misi la sella e lo feci uscire un po' per farlo correre. Ci salii sopra e iniziò a correre fuori dalle stalle. Era così felice che l'avevo fatto uscire che veniva pure a me da sorridere. Andammo nel bosco per rinfrescarci un po' in un ruscello dove ci venivamo sempre. Dopo un' ora di corsa tornammo alla scuderia, gli levai la sella e lo portai in un prato recintato con gli altri cavalli. Aveva una famiglia tutta sua: due figli e la ''moglie''.
-"Papà io ho fa..." Mi bloccai vedendo che c'era pure Harry, me n'ero completamente dimenticata.
-"Vaiolet ciao. Non sapevo che fosse tuo padre.." Cazzo chi sa che gli avrà detto.
-"Ah, si. Mio padre è convinto che noi due stiamo insieme.."
-"Oh no Signor Sweet io e sua figlia siamo solo amici." Cercò di spiegargli lui.
-"Primo chiamami Bob e secondo potrebbe accadere che vi fidanziate poi vi sposiate e farete dei figli quindi io devo sapere con chi si mette insieme mia figlia, suo marito e il pa..."
-"Si va bene papà vuoi sapere con chi passerò il resto della mia vita. L'ho capito."
-"Ora però ho fame, che c'è da mangiare?" Dissi avvicinandomi al frigo.
-"C'è il cafè e UNA fetta di torta." Rispose mio padre alzando la voce sulla parola 'una'.
-"Uff, va bene." Presi il cafè, me lo misi in una tazza e una fetta di torta. Misi il tutto in un vassoio e andai da Fulmine.
-"Oh, papà. Posso prendere una fetta di torta anche per Fulmine? Adora le torte!" Chiesi facendo la faccia da cucciolo.
-"Eh va bene. Harry vai con lei, ti mostrerà Fulmine." Disse mio padre.
-"D'accordo." Disse Harry alzandosi dalla sedia.
Arrivati nel recinto Harry esclamò un 'wow' vedendo tutti quei cavalli correre o nitrire o mangiare o coccolarsi fra di loro.
-"Fulmine." Lo chiamai facendo sobbalzare il ragazzo.
-"Ehi piccolo, ti va un po' di torta?" Lui nitrì così glela avvicinai sorridendo.
-"Posso chiederti una cosa sul cavallo?" Chiese Harry spezzando il silenzio che si era creato.
-"Spara."
-"Perchè questo nome, cioè Fulmine." Lo sapevo.
-"Perchè ha una macchia sul finaco che assomiglia ad un fulmine, vedi?" Dissi mostrandogliela
Il cavallo nitrì infastidito che Harry mi si fosse avvicinato così tanto. Nona avevo mai avuto un ragazzo e Fulmine ora era geloso.
-"Ehi, non preoccuparti. Tela tratto bene." Disse Harry accarezzandogli il muso. A quelle parole mi passarono tanti pensieri nella testa che non riuscivano a fermarsi: come sempre.
-"Però, sembra un tatuaggio." Pensò Harry ad alta voce.
-"Lo so, molti credono che sia così ma ci è nato con quella macchia."
-"E' da tanto che cel'hai?" Ridomandò.
-"Si. Da quando è nato mio padre me lo regalò per il compleanno. Il mio quinto compleanno."
-"Wow. Ehm lo so che faccio tante domande ma perchè parli con lui." Oh si ragazzo fai troppe domande.
-"Io e lui ci capiamo. Lui è il mio migliore amico, mi capisce. Se sto male vengo quì e se è necessario anche a piedi pur di vederlo. Ora che la scuola è finita ho la possìbilità di vederlo di più e questo mi rende felice. Lo rende felice."
-"Oh." Esclamò lui.
-"Vaiolet, è ora di andare." Disse mio padre.
-"Io rimango un' altro po'. Ci vediamo dopo." 
-"Va bene. Puoi anche dormirci quì poi domani rivieni." Oddio quanto lo amo.
-"D'accordo, grazie papà."
-"Harry tu torni o ti stai con lei?" Richiese mio padre.
-"Ehm... Rimango con Vaiolet." Disse guardandomi facendomi arrossire.
-"Va bene. Ma non fate pazzie. Sapete a cosa mi riferisco.."
-"Si papà." Dissi stanca.
Entrai nel recinto facendo aspettare Harry fuori nel caso che qualche cavallo lo aggredisse e presi Hell. Il cavallo più buono e affidabile in quel recinto per farci salire sopra Harry.



-"E questo chi è?" Chiese lui spiazzato.
-"Hell." Dissi scendendo dal cavallo.
-"Ah. Ora io dovrei salirci sopra?"
-"Non farti ingannare dal nome. L'ho chiamato così perchè mi ricorda l'inferno."
-"Si. Ed è la più affidabile di tutti i cavalli quì dentro."
-"Se lo dici tu mi fido."
-"Dai, sali." Lo incoraggiai.
Lui scavalcò la staccionata e si avvicinò piano accarezzandogli il muso. Hell abbassò la testa in segno di fiducia così presì il ragazzo per un polso e lo feci salire.
-"Visto? E facile." Lo incoraggiai.
-"Per adesso." O dio deve sempre pensare al negativo.


*                       *                       *
 

-"Sei stato bravissimo." Dissi a Harry dandogli una pacca sulla spalla.
-"Bhe, ecco, non per vantarmi ma è vero." Disse ridendo.
-"Ahahahah."
-"Vaiolet." Mi chiamò
-Si?" Risposi girandomi.
Mi travolse in un abbraccio poi disse:
-"Sono stato davvero bene oggi, grazie."
-"Anche io." Ribattei ricambiando l'abbraccio.
-"Sta sera vuoi rimanere qui?" Chiesi sperando per un si.
-"Va bene. Sempre se non do fastidio al signorino qui dietro." Rispose staccandosi da me e indicando Fulmine.
Ridacchiai poi feci no con la testa.

*                       *                       *
 

-"Buonanotte." Mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
-"Buonanotte piccolo cavallerizzo." Risposi. Lui rise poi andò a mettersi sotto le coperte abbracciandomi forte.


  
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