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Autore: berenis    11/07/2013    8 recensioni
«Ne ho passate tante per stare con te, mia piccola Her, ma devo ammettere che ne è valsa la pena. A partire dal fatto che per riuscire ad avere il pieno consenso di tuo fratello c'è voluta Megan. Chi l'avrebbe mai detto che avrei avuto entrambi gli Styles tutti per me?» ridacchiò Louis.
Ma infondo, l'amore è la saggezza dello sciocco e la follia del saggio, no?
SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10.

 
M’inginocchiai di fronte a lei, che era seduta per terra a gambe incrociate.
Continuava a guardarmi con quella espressione preoccupata di cui, per tutta la giornata, raramente si era liberata.
Continuai a rimanere in silenzio ancora per un po’, con gli occhi puntati sui test tra le mie mani, indecisa sul da farsi.
Danielle si spazientì e mi prese il volto con una mano costringendomi a guardarla.
«Allora?» mi ripeté, questa volta con un tono deciso.
Strinsi gli occhi cercando da qualche parte il mio coraggio che era finito chissà dove, poi li aprii e guardai dritta dentro i suoi.
«Sono tutti e tre positivi, Dani» dissi lentamente e con un filo di voce, come se qualcosa avvolto alla mia gola tentasse di soffocarmi.
Lei non rispose.
Tolse la mano dal mio viso, abbassò la testa e poi la sentii singhiozzare.
Senza pensarci due volte lasciai cadere i test a terra e l’abbracciai stringendola forte.
«Andrà tutto bene, vedrai — sussurrai accarezzandole i capelli — Io sono qui e potrai sempre contare su di me.»
«Liam mi odierà» disse lei tra un singhiozzo e l’altro.
«Oh, no, Dani, ti sbagli. Conosci Liam, non potrebbe mai odiare chi ama più di ogni altra cosa.»
«Allora mi lascerà!» continuò.
«Non lo farebbe! Sono convinta che capirà, che ti starà accanto, e che ti amerà ancora più di prima» cercai di rassicurarla, anche se nemmeno io stessa ero del tutto certa che lui avrebbe reagito così. Più che altro ci speravo.
«Non… Non deve saperlo, per il momento. Non voglio che lo sappia nessuno, hai capito?» disse alzando la testa e guardandomi.
Il trucco sugli occhi le era tutto colato, così mi alzai, presi dell’ovatta e lo struccante e la pulii.
«Ho capito — risposi — però dobbiamo trovare il modo di far sparire questi test» dissi rimettendoli nelle varie confezioni.
«Ce ne liberemo domani, tu per il momento continua a tenerli nel cassetto» rispose alzandosi in piedi e asciugandosi le lacrime con il dorso della mano destra.
Annuii e li raccolsi da terra.
Aspettai ancora qualche minuto che lei si calmasse del tutto, poi l’abbracciai forte e le sussurrai ancora “vedrai che andrà tutto bene”.
Danielle mi ringraziò accennando un sorriso, mi diede la buonanotte e andò in camera sua al piano superiore, mentre io tornai nella mia stando attenta a non fare rumore.
Riposi nel cassetto i test, mi buttai sul letto e iniziai a fissare il soffitto.
Quella sarebbe stata una lunga nottata.

***

La mattina seguente Louis mi svegliò con un’infinità di baci e per un momento mi dimenticai della sera precedente, poi quando andammo in cucina per fare colazione e mi accorsi che Danielle cercava di evitare lo sguardo di tutti quanti, tornai alla realtà.
Louis mi chiese varie volte se sapevo cos’avesse lei, e fu difficile mantenere il segreto con lui, ma comunque non glielo svelai.
Mi limitai a dire che la sera precedente non era stata molto bene e che forse continuava ad avere mal di stomaco, e lui parve credermi.
Verso le undici i ragazzi lasciarono Danielle e me di nuovo da sole perché dovevano fare alcune commissioni, e lei si sfogò nuovamente ricominciando a piangere.
Riuscii a farla calmare giusto pochi minuti prima che i ragazzi tornassero.
Nel pomeriggio Louis mi chiese di andare a fare un giro con lui, ed io accettai molto volentieri.
«Dove mi porti, mister occhi blu?» gli domandai con fare teatrale girandogli attorno.
«Al parco, poi a prendere un gelato, e se vuoi in giro per negozi, miss zucchero filato» mi rispose lui con un tono di voce lento e sensuale.
«Miss zucchero filato!?» domandai corrugando le sopracciglia e poi scoppiando a ridere.
«Sì!»
«Ma come ti è venuto?»
«Non sapevo che cosa dire e quando ho guardato in cucina, ho visto il barattolo dello zucchero sul tavolo e mi è venuto zucchero filato, non lo so perché!» disse facendo spallucce e mettendosi a ridere con me.
Scossi la testa sorridendo, era sempre il solito.
Prima di uscire, senza farmi vedere presi un sacchetto nero della spazzatura, corsi in camera mia e frettolosamente ci buttai dentro i test senza nemmeno guardare, poiché tenevo sempre d’occhio la porta per paura che qualcuno arrivasse.
Chiusi il sacchetto e lo misi dentro la mia borsa, poi scesi le scale e raggiunsi Louis lentamente, come se niente fosse.
Lanciai un’ultima occhiata a Danielle che era sul divano abbracciata a Liam mentre uscivo di casa.
Cominciammo a passeggiare e appena trovai un pattume mi affrettai a gettarci dentro la busta nera senza farmi vedere da Louis, che era attento a guardarsi attorno.
Quando me ne liberai, mi sentii molto più tranquilla.
Londra era veramente bella. Le poche volte che c’ero stata mi era capitato di vederla sempre coperta di nuvole, e la pioggia improvvisa m’impediva di coglierne i particolari e la rara bellezza, che in quel momento, invece, riuscii ad ammirare, col sole che mi riscaldava la pelle e il cielo sereno che m’infondeva tranquillità.
Passeggiammo a lungo passando accanto a parchi verdi pieni di bambini che giocavano.
Quando arrivammo ad una gelateria, decidemmo di fermarci.
Louis si voltò verso da me e sapevo già cosa mi avrebbe chiesto, così dissi: «Cioccolato e vaniglia.»
Lui mi sorrise ed entrò a prendere i due coni, mentre io mi sedetti a un tavolino lì fuori.
Tornò con due enormi gelati e mi porse il mio che cominciai a mangiare con golosità.
Scoppiai a ridere quando mi accorsi che Louis si era sporcato tutta la bocca.
«Cos’hai da ridere?» mi domandò non capendo.
Gli indicai la bocca e lui si toccò, per poi guardarsi la mano.
«Oh, devo essere fantastico» commentò, ed io annuii con veemenza continuando a ridere.
Mi alzai dalla mia sedia sporgendomi sul tavolino verso di lui.
Cominciai a baciarlo e poi leccai il gelato che gli era rimasto sulla bocca, per poi passarmi la lingua sulle mie labbra e tornare a sedermi.
Louis rimase sorpreso dal mio gesto, glielo leggevo negli occhi, e non potei far a meno che mettermi a ridere di nuovo.
«Pulisciti meglio la bocca, va là» gli dissi poi porgendogli un fazzoletto.
Lui fece come gli dissi senza smettere di togliermi gli occhi di dosso e sorridere maliziosamente.
Scossi la testa, poi sentii il telefono vibrare nella tasca dei miei pantaloncini, così lo tirai fuori e guardai il display illuminato: Mamma.
Risposi un po’ allarmata, non mi aveva mai chiamata nel pomeriggio.
«Mamma?» domandai.
«Tesoro, ho una notizia meravigliosa» sentii dire dall’altro capo del telefono.
«Cioè?»
«Ieri ho incontrato Alicia al supermercato, abbiamo parlato un po’ e mi ha detto che Megan ha deciso di venire a vivere con lei. Her, Megan è tornata.»
Sentii un tonfo al cuore. Spalancai la bocca ma non riuscii ad emettere alcun suono. Al sentir pronunciare quelle parole, ricordi che mi ero accertata di aver chiuso a chiave in un cassetto, improvvisamente m’invasero, anzi, travolsero.
Mi accorsi che Louis mi guardava stranito con un sopracciglio alzato, dovevo avere un’espressione davvero sconcertata.
«Tesoro? Sei ancora lì?» la voce di mia madre mi risvegliò dal mio improvviso stato di trance e scossi la testa.
«S-Sì. Ti richiamo stasera, adesso ho da fare, okay? Ciao mamma, ti voglio bene» risposi frettolosamente senza nemmeno lasciarle il tempo di rispondere.
Poggiai il telefono sul tavolo e rimasi a fissarlo per minuti interminabili.
«Her, stai bene?» mi domandò Louis dopo un po’.
Annuii distratta, ma lui parve non essere convinto.
«Cosa ti ha detto tua madre?» continuò.
«Che una mia vecchia amica è tornata ad Holmes Chapel» risposi guardando il mio ragazzo negli occhi.
“Devo dirlo ad Harry” pensai.
Proprio in quel momento mi accorsi di un flash proveniente dalla mia sinistra e mi girai di scatto, scorgendo un paparazzo intento a fotografarci.
Mi alzai velocemente dalla sedia e lo stesso fece Louis.
«È meglio se andiamo, vieni — disse lui afferrandomi la mano e camminando con passo veloce — Anche se ormai ci siamo comunque aggiudicati la prima pagina dei giornali di gossip di domani!»

***

Corsi in casa velocemente cercando Harry a destra e sinistra, e quando lo vidi mi affrettai a raggiungerlo.
«Harry — dissi riprendendo fiato — devo dirti una cosa.»
«Oh sì, credo proprio che tu debba!» mi rispose mio fratello con un tono di voce arrabbiato e uno sguardo severo.
Mi prese per il polso ed io guardai gli altri corrugando le sopracciglia come per chiedere cosa gli prendesse, e in risposta ricevetti solo un’alzata di spalle da parte di Niall.
Mi trascinò in camera sua e si voltò verso di me tenendo in mano un oggetto che subito non riconobbi.
«Quando diamine avevi intenzione di dirmelo!?» urlò arrabbiato.
Mi accorsi solo ora che teneva tra le mani uno dei test. Doveva essermi scivolato dalla confezioni mentre li mettevo nel sacchetto della spazzatura.
“Merda.”
«Harry non…» non mi lasciò nemmeno il tempo di spiegare che m’interruppe con altre domande. In quel momento capii a cosa si riferisse quando mi disse che credeva proprio che avrei dovuto parlargli.
«Di quanto sei!? È di Louis? Ma che diavolo ti è saltato in mente? E lui, poi!? Dovevate prendere precauzioni almeno, cazzo! Sei stata una stupida, Hermione. Mamma lo sa? Dio, quell’altro se la vedrà con me…!»
Non l’avevo mai visto così arrabbiato in vita mia. Era furioso, tra l’altro per una cosa che nemmeno avevo fatto.
«Harry vuoi calmarti!?»
«Ma come cazzo fai a dirmi di calmarmi!?» urlò esasperato.
M’infuriai. Come poteva pensare che fossi così irresponsabile!?
«Harry non sono incinta! Non sono miei i test!» ribattei sfinita.
Lui rimase in silenzio.
«E allora perché era in camera tua?» mi domandò apparentemente più tranquillo.
«Perché dovevo tenerli nascosti. Sono di Danielle. — confessai — Voleva che rimanesse un segreto ma ora temo non sia possibile dato che l’hai urlato.»
Spalancò gli occhi.
«Danielle è incinta?»
«Sì.»
«Non… tu?»
«No, Harry! Non io! E non so neanche come ti sia potuto venire in mente. Ti sembro così stupida e incosciente? Sto con Louis da due settimane e non siamo mai andati oltre ai baci. Non ho mai avuto un ritardo e poi sarebbe praticamente impossibile!» risposi acida.
«Io…scusa» sussurrò lui.
«No. Non lo so se ti scuso, Harry. Non sono quel tipo di ragazza e tu dovresti saperlo.»
«Ho solo avuto paura. Mi sono sempre fidato di te, ma temevo che ti fossi lasciata trascinare.»
«No, Harry. Louis è il ragazzo migliore del mondo e certamente non mi porterebbe a letto dopo così poco, o se anche gli venisse in mente, io non glielo lascerei fare» continuai cercando di tranquillizzarmi un po’.
La cosa che mi dava più fastidio, forse, era il fatto che dubitasse del suo migliore amico.
«Ho capito. Mi dispiace, scusa» disse abbassando la testa e fissando il pavimento.
«Bene. Ora liberati di quel test» risposi semplicemente, per poi correre in camera mia e sbattere la porta dietro le mie spalle.
Mi passò completamente la voglia di dirgli di Meg.
Anzi, decisi che per il momento non l’avrei fatto.
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Okay. Io credo di non avere assolutamente niente da dire su questo capitolo.
Lascio la parola a voi.
Volevo solo dirvi che vi adoro, con tutto il mio cuore.
Mi avete fatta arrivare a più di 70 recensioni e nel capitolo precedente me ne avete lasciate 10, proprio come desideravo.
Per questo mi piacerebbe averne ancora di più. È possibile? Avanti, sono curiosa di sapere che cosa ne pensate del fatto che Danielle sia incinta, di cosa secondo voi succederà, di chi sia Megan, della sfuriata di Harry e del fatto che Her, poi, gli tenga nascosta la telefonata di Anne.
Scusate se metto il capitolo solo adesso, ma ci ho messo davvero tanto a scriverlo, e senza la mia Harriett_ probabilmente non ci sarei neanche riuscita.
Beh, la smetto, che ho scritto anche troppo.
Fatemi sapere!
Un bacio,
true. :)
   
 
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