CAP 2

UN GENIO, UNA VOLPE, UN PAZZO E UN CALCOLATORE

Terminato il discorso di apertura la preside Tsunade si diresse verso il suo ufficio con al seguito la sua giovane segretaria Shizune. Durante il tragitto la più giovane chiese alla più anziana “ siete davvero sicura di voler lasciare in camera insieme quei quattro ragazzi?” “ricorda Shizune nulla avviene per caso, ma tutto secondo ragione e necessità, ho avuto modo di osservare da vicino ognuno di quei ragazzi pertanto posso affermare con estrema certezza che hanno bisogno uno dell’altro per crescere e maturare, inoltre ne vedremo delle belle e di sicuro non ci annoieremo” detto questo la preside entrò nel suo ufficio lasciando la sua segretaria confusa a causa delle sue parole. Nel medesimo istante dalla parte opposta dell’edificio quattro ragazzi molto diversi fra loro si recarono verso la stessa camera. Ognuno di loro aveva aspettative diverse su come sperassero fossero i loro compagni. Naruto si augurava di essere in camera con qualche individuo allegro che sapesse riconoscere il valore di un sorriso o di una risata, Itachi sperava di fare amicizia con un personaggio fuori dagli schemi che supportasse la sua pazzia, Sasuke pregava tutti i kami di non essere finito in stanza con qualche pazzo psicopatico visto che per quel ruolo bastava già suo fratello ed infine Gaara malediceva la preside per via della faccenda della camera condivisa dato che preferiva di gran lunga la solitudine. Purtroppo per loro il destino o qual si voglia chiamarlo caso non era d’accordo con i loro desideri infatti aveva fatto in modo di arricchire e vivacizzare la loro permanenza. “ otuto senti visto che siamo insieme cosa ne dici di seppellire la nostra ascia di guerra e di comportarci civilmente?” chiese il più grande dei fratelli uchiha al minore, “ direi che possiamo contrattare un accordo di pacifica convivenza ma sia chiaro lo faccio solo per un mio interesse personale” rispose il più giovane sorprendendo l’altro per via delle numerose parole dette, con un sorriso che sembrava più un ghigno Itachi rispose al fratello “come siamo diventati chiacchierone non è che ti stai umanizzando fratellino?” “non dire scemenze” rispose il più giovane prima di aprire la porta della loro stanza. Non appena entrarono vi trovarono al suo interno un ragazzo dalla pelle chiara, dagli accesi capelli rosso fuoco e da dei bellissimi occhi color acquamarina. “ ciao io sono Itachi Uchiha mentre il ragazzo che è con me è mio fratello sasuke, tu chi sei?” chiese il pazzo(mi riferisco a Itachi) all’altro ragazzo, “mi chiamo Gaara Sabaku no, ora visto che ci siamo presentati gradirei non essere disturbato da degli scocciatori come voi” rispose il rosso prima di mettersi le cuffie nelle orecchie e far partire la musica. “certo che è molto simpatico il nostro compagno” disse Sasuke riferendosi a Gaara, “mi ricorda qualcuno di mia conoscenza” rispose il fratello prima dei sfoderare il suo sorriso più bastardo, per poi proseguire “magari saremo più fortunati con l’altro nostro compagno” “ sempre che non sia un pazzo o uno psicopatico” disse sasuke prima di essere interrotto da una voce sconosciuta, “ perché dovrei essere pazzo o psicopatico?” chiese Naruto subito dopo aver fatto ilo suo ingresso nella stanza, “sai come è, data la scuola non mi stupirei se lo fosse” rispose il giovane Uchiha, Naruto ignorando totalmente l’ultima affermazione del ragazzo che aveva parlato disse “ io sono Naruto Namikaze voi chi siete?” “ io sono Itachi Uchiha, il ragazzo fissato con i pazzi è mio fratello sasuke, mentre capellinonmiinteressanulladivoirossofuoco si chiama Gaara Sabaku” rispose il più grande, “come ti permetti razza di maleducato di prendermi in giro così, io ti uccido” rispose Gaara lanciando un occhiata omicida a Itachi, “ e io gli do una mano razza di pazzo psicopatico rompi scatole” aggiunse un Sasuke visibilmente infastidito dalla parole del fratello, “allora è vero che sei fissato con i pazzi e gli psicopatici” disse naruto attirando l’attenzione su di se, “razza di un dobe come osi insultarmi” disse il più giovane degli Uchiha rivolto a Naruto, “oso eccome razza di teme bastardo, inoltre ho solo detto la verità” rispose il ragazzo biondo. I due passarono tutto il resto della giornata a picchiarsi e a insultarsi facendo divertire un mondo itachi e Gaara che nonostante la loro iniziale antipatia scoprirono di avere molti più interessi in comune di quanti pensassero.