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Autore: jas_    12/07/2013    20 recensioni
Aprii gli occhi di scatto e spostai il cuscino, mettendoci un attimo a far riabituare i miei occhi assopiti alla forte luce che entrava dalla finestra vicina a me. Mi guardai intorno e sussultai: quella non era la camera di Molly, né tantomeno la mia.
Un altro movimento mi fece voltare di scatto alla mia sinistra, un ragazzo seminudo dormiva sereno nel mio stesso letto. Prima di rendermene veramente conto urlai, guardando poi il mio di corpo: indossavo solo la biancheria intima. Cominciai improvvisamente a sentire caldo, mi passai una mano tra i capelli in preda al panico e cercai di ricordare gli avvenimenti della serata precedente.
Ricordavo la festa, i diversi cocktail che Molly mi aveva portato, quelli che invece mi ero arrangiata io a prendere, la pista affollata, quasi soffocante, io che non trovavo più Molly e cercavo di uscire da quella trappola umana e... Due mani che mi cingevano i fianchi, poi il vuoto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Right side, wrong bed'
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Capitolo 19


 
 
«Sono un'asociale» piagnucolai, portandomi l'ennesima manciata di caramelle alla bocca.
Louis sorrise, e lo capii da come il suo petto - sul quale ero appoggiata - si mosse.
«Non è vero, sei una ragazza simpatica, intelligente, bella, non capisco perché qualcuno non vorrebbe esserti amico. Ah, e ho dimenticato che sei pure altruista, visto che hai deciso di aiutare tua madre, gesto a mio parere coraggioso.»
Mi portai una mano sul viso, «non me lo ricordare.»
La mano di Louis prese ad accarezzarmi dolcemente i capelli ed io mi rilassai immediatamente a quel contatto, «non me ne intendo di feste di beneficenza di gente altolocata ma gli inviti che hai imbustato, erano imbustati bene» osservò.
Risi ed alzai lievemente la testa, il giusto per riuscire a vedere quegli occhi azzurri e furbi guardarmi.
«Che c'è?» domandò Louis sulla difensiva.
«Anche una capra sarebbe in grado di mettere dei biglietti in una busta.»
Lui sembrò pensarci su un attimo, «le capre non hanno le mani, spiegami come fanno» disse serio.
Scoppiai a ridere e gli posai un bacio sul collo, visto che più in su non riuscivo ad arrivare.
«Questo era per dire che qualunque cosa sia successa tra te e Molly si risolverà, perché tu non sei asociale.»
Annuii cercando di convincermi delle sue parole nonostante fosse alquanto difficile per me perché ciò che avevo detto lo pensavo davvero.
Sospirai e mi tirai su, stiracchiandomi leggermente e facendo scricchiolare la schiena indolenzita.
«Ma perché avete litigato tu e Molly, precisamente?» mi domandò Louis.
Ringraziai Dio per essere di spalle così che lui non potesse vedermi, rimasi in silenzio alcuni secondi pensando a cosa dirgli. Ovviamente quando gli avevo raccontato della mia accesa discussione con la mia - in quel momento non molto - migliore amica, avevo accuratamente omesso i particolari riguardanti Harry così da non rovinarmi con le mie stesse mani ma mi ero concentrata di più sul fatto che mi avesse nascosto cosa le era successo. In realtà il fatto che non mi avesse raccontato immediatamente delle sue avventure con Niall e Zayn mi aveva innervosita fino ad un certo punto, ciò che mi aveva fatta rimanere più male era stata la crudeltà con la quale Molly mi aveva sputato in faccia di aver visto Harry e Josephine insieme. Mi aveva spiacevolmente sorpresa dato che non la credevo così meschina.
«Cosa intendi?» cercai di temporeggiare, voltandomi verso Louis
Lui mi guardò per un istante in silenzio, «spero che tu non sia così furiosa con lei solo perché non ti ha detto di essere andata con Niall al bar di Zayn» spiegò, «se no saresti piuttosto permalosa, lasciatelo dire. Ma conoscendoti c'è qualcos'altro sotto...»
Lo guardai impalata e preoccupata. Cosa potevo dirgli? Ecco Louis vedi, credo di essere leggermente interessata al tuo migliore amico che - per la cronaca - ho baciato il giorno prima che ti conoscessi, e Molly sapendo ciò mi ha volutamente e crudelmente sbattuto in faccia di averlo visto limonarsi con poco contegno Josephine-apro-le-gambe-a-chiunque.
«Niente di importante» mormorai.
«Sicura di non dover dirmi niente?»
Ad ogni parola di Louis ero sempre più confusa, parlava come se oltre che a quello che sembrava voler sapere da me ci fosse altro ma non riuscivo davvero a capire cosa stesse cercando di fare.
Sospirò, «okay non ti va di parlarne, capisco.»
Lo guardai dispiaciuta, non mi piaceva mentirgli ma non potevo dirgli la verità e rischiare di perderlo, era l'unica persona che mi rimaneva in quel momento.
«Lou io...» mormorai, in difficoltà.
Lui mi sorrise rassicurante e mi accarezzò una guancia, «stai tranquilla, davvero. Non fa niente.»
Lo guardai incerta, «okay» dissi poi.
Mi alzai dal letto alla ricerca del cellulare e trovai alcune chiamate perse di Molly e una di Steve, dovevo richiamarlo al più presto.
«Sai, ho parlato con Harry» esordì, ecco cosa stava cercando di sapere. Sicuramente quella testa bacata gli aveva detto tutto, l'avevo sempre pensato che quei troppi capelli in testa gli limitassero l'arrivo di ossigeno al cervello.
«E...?» domandai timorosa, riavvicinandomi al letto e sedendomi ai piedi di esso.
«E... So tutto» disse Louis, atono.
Ero nella merda, mi preparai psicologicamente ad una sua sfuriata più che giustificata ma non arrivò nulla, il silenzio. Alzai timidamente lo sguardo e vidi gli occhi cristallini di Louis guardarmi con comprensione, «non sei arrabbiato?» mormorai timorosa.
Lui scosse la testa lasciandosi scappare un lieve sorriso, «cioè, mi hai mentito e questa non è una bella cosa ma diciamo che ti capisco.»
Nel sentire quelle parole il peso del mio cuore si alleggerì di un quintale circa, tirai un sospiro di sollievo che durò un tempo decisamente lungo e mi sembrò di tornare a vivere, quasi. Louis non era arrabbiato, mi ripetei mentalmente ancora incredula.
«Mi ha detto cos’è successo tra di voi alla mia festa e a quel matrimonio ma che ora non vi parlate più. Non ho intenzione di fare da pacere, sono affari vostri quelli, ma Harry mi ha assicurato che ormai tra voi due non c'è più nulla e che quindi posso stare tranquillo che a lui non interessa se io sto con te» spiegò.
In poche parole Harry era passato dall'intasarmi la segreteria al fregarsene completamente di me, mi aveva dato il via libera con Louis, non gli interessava di cosa ne sarebbe stato di noi ma quella notizia non mi tranquillizzò come pensavo avrebbe fatto in realtà. Tuttavia mi sforzai di mostrarmi felice e sorrisi a Louis prima di buttargli le braccia al collo e baciarlo con trasporto, forse troppo. Mi sentivo in colpa per fingere così ma il mio unico scopo era non ferire Louis, non avrei mai retto vedere quel viso perennemente sorridente e allegro, triste a causa mia.
«Sicura che a te non dia fastidio che io sia amico di Harry?» mi domandò poi Lou, con ancora le sue labbra quasi sulle mie. Scossi la testa decisa, «no» sussurrai, lui sorrise allietato dalla mia risposta e mi baciò di nuovo, attirandomi a lui con forza e facendomi perdere l'equilibrio. Gli caddi addosso a peso morto e lo sentii ridere, «sei un danno» mi prese in giro, spostandomi i capelli dietro le spalle e riprendendo a baciarmi con sempre più trasporto. Sentii le sue mani percorrermi tutta la schiena fino ad arrivare alla cintura, mi attirò ancora di più a lui facendomi sentire chiaramente che mi voleva. Ma io volevo lui? Ero pronta?
Le sue mani si insinuarono sotto la mia maglietta mentre sentivo il suo respiro farsi sempre più accelerato, la mia mente era da un'altra parte, cercavo di valutare i pro e i contro di ciò che stavo facendo. Se era davvero giusto per me, e l'unica risposta che mi veniva in mente a quella domanda aveva gli occhi verdi, le fossette ai lati della bocca e i capelli ricci.
«Louis non posso» dissi decisa, staccandomi bruscamente da lui.
Mi sentii il suo sguardo addosso, «ho... Fatto qualcosa di sbagliato?» domandò mortificato, avvicinandosi a me che nel frattempo mi ero alzata dal letto.
Lo rassicurai scuotendo la testa, «è che...»
Louis non mi lasciò finire la frase, mi attirò a lui e mi abbracciò, accarezzandomi dolcemente i capelli.
«Non fa niente, non farei mai niente senza il tuo consenso. Mai.»





-


 

Ehilà!
Sono arrivata a casa tipo un'ora fa ma ho dovuto fare un paio di cose prima di mettermi al computer (tipo riempire la piscina perché sto collassando dal caldo ahaha)
Il capitolo è un po' corto e un po' schifoso, lo so (in realtà non me lo ricordavo così corto e schifoso ma pace).
Louis scopre di Harry, ve l'aspettavate una reazione così?
State tranquille che i problemi arriveranno comunque, tra un po' ahahahaha
Grazie mille per le recensioni e i complimenti che mi fate, grazie per aver aggiunto la storia tra le ricordate/seguite/preferite e... Basta ahahaha
Il prossimo aggiornamento non so quando sarà, lunedì me ne torno a Parigi ma non credo avrò il tempo per aggiornare anche se trovo l'adattatore per quelle prese orrende, al massimo il prossimo capitolo lo posto tra due settimane.
Farò il possibile per farvi aspettare di meno, prometto!
Alla prossima!
Jas



 




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