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Autore: Wendy_BluHand    14/07/2013    9 recensioni
Conclusosi l'ultimo anno del liceo, tutti i compagni di classe si salutano. Ognuno dovrà intraprendere la propria strada. Ora, immaginate cosa accadrebbe se dopo cinque anni si ritrovassero tutti insieme (o quasi) per una vacanza. Immaginate che cosa accadrebbe se uno di loro ereditasse da una vecchia zia una villa enorme e se avesse la brillante idea di fare una rimpatriata con i suoi compagni del liceo. Immaginate che li inviti a trascorrere qualche giorno in quel luogo da sogno. Ma soprattutto immaginate che quella casa e le sue terre con giardino annesso, avessero qualcosa di strano, qualcosa di sinistro.
***
-Pronto? -
-Ehilà Sasuke! Come va? - chiese Naruto euforico.
-Ah, sei solo tu. - borbottò il giovane dall'atra parte della cornetta.
-Su, su! Non fare il timidone, tanto lo so che ti manco da morire. - replicò il biondo con un ghigno.
-Naruto, l'unica cosa che mi manca è il silenzio che c'era in casa mia prima che tu facessi squillare il telefono per dieci minuti. - ribattè cinico l'amico.
-Vorrai dire casa nostra. - puntualizzò Naruto.
Genere: Commedia, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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1. Il dipinto.

Sasuke non riusciva proprio a capire perchè diavolo si stesse infilando i pantaloni quella mattina e si stesse dirigendo verso la villa ereditata da quel baka di Naruto. Davvero, non riusciva a darsi una risposta. Avrebbe preferito restare a marcire da solo in casa per tutta l'estate piuttosto che passare due settimane con quei decerebrati dei suoi compagni del liceo. Era già abbastanza dover sopportare Naruto tutti i santi giorni. Evidentemente qualcuno lassù non doveva pensarla come lui, visto che aveva deciso di fargli passare quindici giorni d'inferno con gente che vedeva raramente e che sicuramente non moriva dalla voglia di rivedere. Riusciva quasi a sentirlo il caos che si sarebbe creato in quella villa. Naruto, Kiba e Rock Lee avrebbero fatto così tanto rumore e baldoria che i muri, in piedi da 300 anni, sarebbero venuti giù come panna montata. Mentre lui avrebbe voluto ucciderli tutti e tre e trucidarli senza remore. Per non parlare di Ino, la coinquilina di Sakura, avrebbe schiamazzato con la suddetta per tutto il tempo dando ordini a quel pigro di Shikamaru. I due stavano insieme da molto tempo e francamente Sasuke non sapeva come facesse quell'uomo. Sakura gli rispondeva sempre che lui non poteva capire. Decise che era meglio alzarsi e non pensarci o avrebbe preso il primo volo per Cuba, fuggendo da lì.

**

Naruto aveva contattato tutti i suoi compagni del liceo ma ovviamente non tutti sarebbero stati presenti. Chi per un motivo e chi per un altro, non potevano unirsi a loro. L'importante però era che quelli con cui aveva legato di più ci sarebbero stati. Erano abbastanza persone per una rimpatriata. C'erano Kiba, Rock Lee, Tenten, Neji, Hinata, Ino, Shikamaru e ovviamente Sasuke e Sakura. A Naruto andava bene così. Aveva voglia di rivederli tutti. Mentre il ragazzo pensava queste cose era ancora avvolto dal tepore del sonno, sdraiato su un letto a una piazza e mezza con un piede che penzolava fuori. Stava quasi per riaddormentarsi con un sorriso ebete stampato sul volto quando sentì la chiappa destra vibrare. Scattò come una molla e si mise seduto per poi verificare con un cipiglio di fastidio che era il suo cellulare a vibrare. Ci volle un minuto buono prima che mettesse a fuoco e leggesse il nome di Shikamaru scritto a chiari caratteri. Rispose.

    - Pronto?- disse cercando di reprimere uno sbadiglio.

    - Naruto? Sono Shikamaru. - la voce dell'amico sembrava seccata come al solito. Naruto sorrise.

    - Senti, io ed Ino siamo davanti il cancello di Villa Giulia, vieni ad aprirci. - aggiunse il giovane.


Naruto strabuzzò e gli occhi e gettò un'occhiata al piccolo orologio, posizionato sul mobile in mogano, che segnava le unidici del mattino. Si era decisamente svegliato tardi e la cosa peggiore è che fosse praticamente in mutande. Si alzò di scatto e bofonchiò:


    - Si, arrivo subito! - .

    - E sbrigati! Non ti aspetterai che scavalchi con la gonna! - sentì Ino dire vicino a Shikamaru.


Il ragazzo s'infilò una tuta alla velocità della luce, scese tutte le rampe di scale della casa e uscì fuori correndo giù per la discesa. Vide Ino e Shikamaru di fronte al cancello con i trolley affianco.

    - Era ora! - esclamò Ino mentre Naruto faceva scattare via i lucchetti che tenevano unite le due ante del massiccio cancello.

    - Possibile che questo luogo non abbia un citofono? - chiese sempre l'amica con un cipiglio infastidito.

    - No,Ino! É una vecchia villa del 1750! Cosa ti aspetti?! - ribattè Naruto senza potere evitare di sorridere a trentadue denti. Battè una pacca sulla spalla di Shikamaru e li invitò ad entrare.

    Ino era la coinquilina di Sakura, quindi la vedeva abbastanza spesso dato che Sakura frequentava casa sua e di Sasuke e viceversa ma non poteva dire lo stesso per Shikamaru. Non lo vedeva all'incirca da un mesetto buono, nonostante fosse il ragazzo della bionda. Questo perchè Shikamaru era stato in erasmus per nove mesi in Corea e fra una cosa e l'altra era stato difficile incontrarsi.

    - Allora Shika, com'è andata?- chiese il biondo pimpante.

    - Abbastanza bene, una seccatura per quanto riguarda il viaggio in aereo e il tragitto da Incheon a Seoul ma per il resto tutto a posto. - rispose quello con le mani in tasca.

    - Non stare sempre a lagnarti, fossi potuta andarci io!- esclamò Ino – Wow Naruto! Questa casa è uno spettacolo!- aggiunse in seguito guardandosi intorno.

    - Bella vero? Dai, venite che vi mostro le vostre stanze.- disse il biondo, conducendoli al piano superiore.

Verso mezzogiorno il resto degli invitati cominciarono ad arrivare. Primi fra tutti Kiba e Hinata, seguiti da Neji con Tenten e ovviamente Rock Lee. Sakura e Sasuke arrivarono per ultimi, insieme.


    - Come mai ci avete messo tanto? - chiese Naruto sospettoso.

    - Colpa mia! Non trovavo più le mie chiavi di casa! Ino era già andata via quindi dovevo chiudere io a chiave.- rispose Sakura sedendosi fra loro due.

Il biondo sospettava da un po' di tempo a quella parte che i due se la intendessero. Non aveva mai chiesto niente a Sasuke su ciò che realmente provasse per l'amica anche perchè il moro avrebbe smentito tutto. Pranzarono tranquillamente tutti insieme ridendo, scherzando e ricordando i tempi del liceo. Quella sera decisero che sarebbero andati a cena in un ristorante nelle vicinanze della villa, li avrebbe guidati Naruto. Il biondo voleva assolutamente festeggiare la rimpatriata. Verso le otto ognuno si ritirò nella propria stanza per darsi una sciacquata e cambiarsi d'abito.


    - N-Naruto? - lo chiamò timidamente Hinata.

    - Dimmi tutto Hinata! - disse quello.


La ragazza gli rivolse un sorriso timido e disse: - No, è che...non mi hai ancora mostrato la mia stanza!- .


    - Oddio! Scusa! Vieni, te la mostro subito! - ribattè il biondo, afferrando la valigia di Hinata, effettivamente ancora posizionata in un salotto lì affianco e iniziarono a salire le scale.

    - Potevi dirmelo prima! - esclamò il ragazzo con un grande sorriso lucente.

    - Era già ora di pranzo, non volevo disturbare! - mormorò Hinata.

    - Tranquilla! Tu non disturbi mai! - replicò il giovane.


La povera ragazza dagli occhi perlacei avvertì il viso avvampare e abbassò lo sguardo, sperando che lui non se ne accorgesse. Arrivarono all'ultimo piano. Un corridoio lungo che contava lungo la parete all'incirca quattro porte. Quella di Hinata era l'ultima. Naruto l'aprì e portò dentro la valigia.


- Spero ti troverai bene. Purtroppo la casa è vecchia e le stanze dell'ultimo piano non sono molto grandi.- disse Naruto, scostando le tende e aprendo la finestra, l'unica della stanza.
- No, non ti preoccupare. Starò bene. - rispose l'amica con un sorriso.


Si guardò intorno, effettivamente la camera non era particolarmente grande e neanche molto illuminata. Le pareti erano di un rosso cupo. Il letto era accostato sulla destra ed era a una piazza e mezza. Le coperte erano giallo ocra e ai piedi della testata c'era un baule color mogano. Sulla parete di fronte c'era l'unico armadio della stanza, mogano anche quello. Hinata non avrebbe avuto nulla da ridire se non fosse stato per un quadro, appeso accanto alla finestra.


Non appena lo vide, sbarrò gli occhi e un brivido le percorse tutta la schiena. Fece qualche passo indietro, sfiorando per sbaglio la mano di Naruto.


- Stai bene? - le chiese il ragazzo con una nota di preoccupazione nella voce.
- S-si. É solo che quel quadro...- mormorò Hinata in risposta, lanciando un'occhiata spaventata alla parete di fronte a loro.


Il biondo si avvicinò al quadro e lo scrutò per un attimo. Incorniciato da una cornice dorata c'era il volto di una bruttissima vecchia. I suoi occhi erano piccoli e neri ed esprimevano una certa cattiveria che sembrava trapelare dalla tela. I capelli bianchi erano tirati su da uno chignon. Il viso era una rete di rughe ma la cosa più brutta era la bocca, se così poteva essere definita. Sembrava più uno squarcio deforme, trasversale che lasciava scoperti degli orribili denti aguzzi.

Anche Naruto indietreggiò, sembrava quasi non riuscire a staccare gli occhi dalla tela. La prima volta che che era entrato in quella stanza, non aveva notato il quadro.


- Effettivamente è brutta forte! - esclamò il biondo, voltandosi verso Hinata.


La ragazza sembrava leggermente scossa, era rimasta impalata al centro della camera, non aveva mosso un muscolo. La cosa preoccupò un po' Naruto che dolcemente le chiese:


-Vuoi che lo porti fuori dalla stanza? - .


Hinata annuì e mormorò un ringraziamento. D'altronde, chi è che avrebbe dormito con quell'orrendo dipinto che ti fissava?! Nessuno.

Il giovane fece per sollevare il quadro ma si rivelò inaspettatamente pesante. La fortuna volle che in quel momento uscisse dalla sua stanza Rock Lee, che stava proprio affianco a quella di Hinata.


- Ehi, Lee! Puoi aiutarmi un attimo con questo quadro? - chiese Naruto.
- Certo, arrivo subito! - rispose il ragazzo dal caschetto moro.


Rock Lee era un giovane allenatore di arti marziali, quindi la forza non doveva mancargli. Riuscirono a sollevare insieme la tela e la portarono in corridoio, dove l'appesero alla parete.


- Inquietante la signora. - disse Rock Lee con un sorriso – effettivamente neanche io dormirei in quella stanza con un quadro del genere. - .
- Lee stai sanguinando!- esclamò ad un tratto Naruto, guardando le mani dell'altro.


Il moro si guardò i palmi delle mani e notò che c'era sangue su entrambi.


-Forse ti sei tagliato.- mormorò Hinata una volta che tutti e tre entrarono in bagno.
-Può darsi! Magari è stata qualche scheggia. - replicò Lee sciacquando le mani sotto l'acqua.


La ragazza prese il disinfettante e quando si avvicinò a Rock Lee, vide qualcosa di rosso anche sulle mani di Naruto. Inspiegabilmente avvertì un senso di malessere alla bocca dello stomaco.


- Naruto, credo che anche tu abbia del sangue sulle mani. - gli fece notare l'amica.
- Oh, si! Mi sarò macchiato con il sangue di Lee. Probabilmente avrò toccato la cornice proprio dove si è tagliato. - rispose, sciacquando a sua volta le mani sotto l'acqua – Visto, non ho nessun taglio - .

Hinata si sentì sollevata e porse il disinfettante a Lee che rifiutò. - No, non ne ho bisogno. Non ho nessun taglio sulle mani. Nessuna ferita.- una nota di perplessità avvolgeva la sua voce.

La ragazza s'irrigidì e Naruto guardò stupito prima le sue mani e poi quelle di Rock Lee.



Allora di chi era quel sangue?



Nessuno dei tre era in grado di rispondere. Naruto non aveva nessun taglio, Rock Lee nemmeno, Hinata non l'aveva nemmeno toccato...la cosa diventava sinistra. Anche perchè il protagonista di quella tela era una vecchia orrenda, non una fatina e ciò contribuiva a fomentare l'alone di paura e di mistero.

Si scambiarono delle occhiate eloquenti mentre il silenzio era calato fra di loro. Hinata si sentiva male, cominciava a non piacerle quella situazione...e sapeva anche il perchè.


- Che ansia! - esclamò Rock Lee a un certo punto – Certo che è strano. Comunque non pensiamoci adesso o faremo tardi. Andiamo a cambiarci, dai. - .

Gli altri due annuirono e tutti e tre uscirono dal bagno. Naruto si diresse al piano di sotto, nella sua stanza. Era rimasto leggermente turbato da quello strano avvenimento. Quella villa ora gli appariva più sinistra e misteriosa. Non aveva tutti i torti quando pensava che non ci sarebbe potuto abitare da solo lì dentro ma non per la grandezza della casa. Un pensiero minaccioso gli cresceva nella mente. Era un bene che i ragazzi fossero lì con lui anche se qualcosa gli diceva che anche se loro non ci fossero stati, non sarebbe stato ugualmente solo.


Scosse la testa e si chiuse la porta della sua camera alle spalle.



**


Hinata si vestiva lentamente, ancora sotto shock. Sussultava a ogni singolo rumore e si guardava intorno intimorita. Quella vecchia le riportava alla mente brutti ricordi. Non era la prima volta che la vedeva.

Ricordava benissimo di averla sognata quando era bambina e più di una volta. Si svegliava la notte, terrorizzata e la sua mamma la tranquillizzava sempre. Sognava che quell'orribile vecchia abitava in una torre, all'ultimo piano. Questa torre si trovava in una strana campagna piena di tulipani. Ricordava che lei stava giocando in un giardino sotto la torre con sua sorella. Poi, all'improvviso usciva la vecchia che le invitava a fare merenda nella torre. Le due bambine accettavano ma una volta entrate le portava al piano di sopra, nell'ultima stanza. Le spingeva dentro e chiudeva la porta a chiave. Restavano sole, al buio e piangevano forte. Nell'oscurità avvertivano un bruttissimo fetore... sembrava carne in putrefazione. Poi, udivano i passi della vecchia che saliva le scale per arrivare da loro. E le due bambine sapevano che sarebbe finita male. E proprio in quel momento si svegliava.

A volte invece, sognava di essere da sola, senza Hanabi ma la successione dei fatti era sempre la stessa.


Si stava pettinando i capelli quando qualcuno bussò alla porta. La ragazza sobbalzò ma si tranquillizzò quando udì la voce di Rock Lee.


- Hinata sei pronta? Così scendiamo insieme.- .
- Si, arrivo! - rispose prontamente la ragazza, alzandosi e aprendo la porta.
- Andiamo! - esclamò l'amico con un sorriso.


Entrambi scesero di sotto non senza prima gettare un'ultima occhiata al quadro, Hinata notò che non c'erano macchie di sangue sulla cornice. Fu sicura che anche Lee se ne fosse accorto perchè lo vide accelerare il passo innervosito.


Era una fortuna che entrambi fossero sullo stesso piano.

*Angolo di Natsumi213*


Salve a tutti! Volevo scusarmi se ho fatto un po' di ritardo ma non sono stata molto a casa in questi giorni e ho scritto quando ho potuto. Comunque questo è il primo effettivo capitolo! :)

Spero possa piacervi! Spero che la vecchia sia abbastanza brutta! XD

Comunque volevo ringraziarvi per il seguito che state dando alla mia storia! Grazie infinite!

A questo proposito volevo ringraziare tutte coloro che hanno commentato il prologo, ossia: naruhinafra, kiel_violet, Yume94, sashinaru, SH99, Tata_cuccioletta! <3 Poi volevo ringraziare coloro che hanno inserito la storia fra le seguite, alias: FeverSkating, giulietta_crazy, I am not a babbeo, iris1996, kiel_violet, kikkab, MaySama, naruhinafra, sakura92, sashinaru, SH99, shiva85, titticullen4ever! Grazie mille! <3 Poi volevo ringraziare chi ha inserito la storia fra le preferite e le ricordate. Oana98, Tata_cuccioletta, tOkiOsa, Yume94 per le preferite e sashinaru per le ricordate. Grazie mille a tutte! Ci tenevo a citarvi tutte! ^_^

Credo di non avere altro da dire, il che strano visto che sono logorroica! XD Forse perchè mi avete fatto emozionare con così tanti seguiti! XD <3

A presto! :)

Kiss! :*

  
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