Capitolo 6: 27 Luglio 2003 – Mullingar, Westmeath, Irlanda
Era il suo secondo compleanno a Mullingar; tutto sembrava perfetto: i suoi genitori non lavoravano, i suoi amici erano lì, nel giardino di casa sua, e tutto era pronto.
Georgia aveva preparato una tavola piena di patatine, pizza e dolci e aveva gettato in piscina due o tre di quelle sedie gonfiabili che gli invitati e la festeggiata usavano per tuffarsi o sdraiarsi un po’.
Caroline, Niall e Alex stavano su una di quelle sedie e parlavano di Miss Price e dei suoi sbalzi d’umore quando Josh si tuffò dal trampolino e li fece capovolgere.
– JOOOSH!
– Sì, Caroline? – scoppiò a ridere e portò sua sorella giù con lui, verso il fondo della piscina.
Caroline agitava le gambe e cercava di divincolarsi, ma Josh era più forte di lei… La riportò subito su e, quando lei cominciò a tossire, la fece sedere sul bordo piscina.
– Caroline? Caroline? Stai bene?
– Sì sì – tossì ancora un po’ e poi diede un pugno al braccio del fratello – Non farlo mai più!
Dopo qualche secondo di silenzio, Josh si voltò verso di lei e le chiese: – Tu l’hai detto agli altri?
– Non ancora… Tu?
– Io sì, ma ho detto loro di non dire nulla, specialmente a Greg…me l’ha giurato… – Caroline continuava a stare zitta, a testa bassa – Quando glielo dirai?
– Non lo so, dopo.
– Dopo quando?
– Dopo la festa! – si alzò e andò dentro casa, Josh non la seguì e, quando vide Niall che tentava di farlo, lo fermò e gli disse: – Sta solo andando in bagno, non ti preoccupare.
– Ah, okay… – era un po’ perplesso, ma non insistette...
Quando ormai tutti se n’erano andati ed erano seduti al tavolo in giardino dove fino a poco prima c’erano cibo e bibite, Caroline decise di parlare ad Alex e Niall; aveva già informato gli altri suoi amici di ciò che stava per accadere, ma loro erano i suoi MIGLIORI amici e avevano bisogno di più attenzione.
– Vi devo dire una cosa… – non li stava guardando in faccia, ma già sapeva che loro la stavano osservando in quel momento e avevano un’espressione preoccupata e sorpresa allo stesso tempo – La settimana scorsa, quando il capo di papà è venuto a cena, ci ha detto che ci dobbiamo di nuovo trasferire…
Alex aveva aperto la bocca per parlare e chiederle quando e dove dovessero andare; Niall, invece, la aprì e restò zitto.
– Tra due giorni. Doncaster.
– E…dove sarebbe?
– Nel Regno Unito.
A quel punto, anche Alex restò a bocca aperta senza dire una parola.
– È arrivata mia mamma. – Alex abbracciò Caroline e le disse: – Ci scriveremo ogni settimana e passeremo questi due giorni insieme… Mi mancherai molto…
– Anche tu…
Dopodiché, salutò anche Niall e andò via.
– Niall?
Lui era ancora in silenzio e la guardava, semplicemente la guardava. Poi, si avvicino a lei e la abbracciò forte.
– Scriverai anche a me?
– C-c-certo… – sull’orlo del pianto, strinse più forte colui che l’aveva fatta sentire a casa fin dai primi giorni lì a Mullingar.
– E poi, quando saremo grandi, andremo a Londra.
Annuì.
– Caro?
– Sì?
– Ti voglio bene.
– Anch’io ti voglio bene, Niall…
Due giorni dopo, i Butler partirono…ancora. Alex e gli Horan vennero a salutarli.
Greg salutò tutti con un abbraccio; Bobby strinse la mano ad Al e Georgia, scompigliò i capelli a Josh e batté il cinque a Caroline; Alex abbracciò forte la sua migliore amica e salutò con un sorriso e un “Buon viaggio!” gli altri, mentre Niall riservò a tutti un enorme abbraccio e un bacio sulla guancia bagnato dalle lacrime.
Quando fu il turno di Caroline, non la lasciava più e lei ricambiava, tanto che dovettero dividerli.
In macchina, Josh teneva stretta sua sorella mentre lei guardava fuori dal finestrino piangendo e “accarezzando” il bracciale che Niall le aveva appena regalato.
– Odio Doncaster. – sussurrò.
– Anch’io. – rispose suo fratello.