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Autore: Debbywriter    15/07/2013    0 recensioni
Kelly vive sulla terra, impegnandosi ad essere una brava studentessa e un’ottima figlia per suo padre. La giovane donna purtroppo non è molto brava a fare amicizie, ma tutto cambierà quando a metà anno arriveranno quattro misteriose ragazze nella sua scuola. La preside affida a Kelly, la ragazza più intelligente della scuola, il compito di aiutare le nuove arrivate a inserirsi in città. Megan, Emma, Amanda e Charlotte non sembrano sopportarsi, ma impareranno a convinvere per riuscire nella loro missione. Presto la ragazza scoprirà che le sue amiche non sono quel che sembrano e che gli unici suoi nemici non sono le cheerleader della scuola. Preparatevi a sognare di possedere fenomenali e devastanti poteri magici, con una scrittura semplice che piace a qualsiasi età...
Genere: Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Episodio 2 Presagi Buoni o cattivi, i presagi ci seguono. Come cani che corrono dietro la pallina o come ragazze che scappano... In un vicolo buio della città azzurra, le nostre magiche amiche correvano veloci e ostacolate dai loro lunghi e scintillanti abiti da sera. Inseguite dalla polizia di Manarka, arbusti viventi e vestiti da poliziotti, le ragazze cercarono una via di fuga dalla città. -Ferme!- urlò il capo dei cinque poliziotti. Quando la guardia mosse il suo ramo, una sfera di energia si materializzò dal nulla e colpì il balcone di un’abitazione, facendolo cadere davanti agli occhi impauriti di Megan e Charlotte. -Ah!- Le ragazze saltarono l’ostacolo. In quel momento Charlotte urlò: -Dobbiamo trasformarci!- -Non abbiamo tempo!- le rispose saggiamente Emma. -Una strega non accetta i consigli di una fata!- affermò Megan con fare dispettoso. Erano anni ormai che fate e streghe si odiavano così come angeli e stregoni. La riccia ragazza dal vestito viola come i suoi occhi si fermò a metà strada e circondò il suo corpo di fiamme veloci e ardenti. -Metamorfosi!- Urlò bruciando i suoi vestiti per lasciar spazio a un abbigliamento più consono a una strega. Mentre le fiamme circondavano Megan, un urlo di paura si fece strada in quel vicolo: -La prenderanno!- Amanda preoccupata non pensò neppure a trasformarsi, ma agì di impulsò per salvare quella che non sapeva neppure sarebbe diventata sua amica. -Tentacoli floreali!- Una barriera di alberi crebbe in un solo istante per ostacolare la corsa delle guardie, portando però Amanda a cadere a terra priva di sensi. Emma e Charlotte soccorsero l’amica dai capelli rossi e dagli occhi rosa. -Come ti salta in mente di fare una magia del genere senza trasformarti?!?- la rimproverò Emma. Intanto Megan completò la sua trasformazione, sprigionando tutta la bellezza della sua razza. Quei ricci ribelli erano diventati ordinati capelli mossi che non le sfioravano più nemmeno il volto, ai piedi calzava delle scarpe bizzarre, ma la sua appariscente gonna e il top rosso come il sole al tramonto distoglievano l’attenzione. Le parti preferite da Megan del completo erano le maniche, che erano semplici veli stile egiziano, e il rubino che oscillava al suo collo con una catenella. La polizia intanto riuscì a superare l’ostacolo creato dalla ninfa del bosco, facendo esplodere gli alberi con l’elettricità dei loro attacchi. In quell’istante la strega calmò velocemente le fiamme attorno a lei e ne accese di più spietate e potenti. -Accelerazione molecolare!- Così urlando, Megan fece apparire un muro di fuoco tra le ragazze e i poliziotti. -Presto prendete dell’acqua!- suggerì un poliziotto dall’altra parte del muro. Senza pensarci due volte, Megan allungò il braccio verso il muro di fuoco e, al posto di scottarsi, tramutò una singola fiamma in una lunga e lucida scopa. Tipico delle streghe cavalcarne una e infatti così fece, caricandosi sopra Amanda. In preda all’agitazione e all’adrenalina della fuga, le ragazze cominciarono a chiedersi cosa fare quando arrivarono davanti a un vicolo cieco. Eppure, fortunatamente, un uomo nascosto nell’ombra si fece avanti per mostrare la via alle quattro giovani fuggitive: Da questa parte!- -Tu chi sei?- chiese Megan sospettosa. -Non importa seguitemi!- Le ragazze rimasero ferme, ma quando una guardia urlò: -Eccole là!- seguirono lo sconosciuto senza far domande. Un altro giorno di sole per Blue Wind High School, ultime notizie del momento? Ieri la polizia ha trovato tracce di un grosso animale all’interno della scuola... bisogna avere paura? -Kevin Don!- l’urlo della preside chiuse gli annunci mattutini. Passeggiando nel cortile della scuola, Kelly sorrise e pensò: -Kevin si sarà inventato un altro dei suoi scherzi!- Improvvisamente un saluto catturò l’attenzione della ragazza studiosa. Charlotte vide da lontano Kelly e corse da lei: -Ciao, Kelly!- -Ciao ragazze!- Rispose vedendo arrivare il resto del gruppo. -Avete sentito gli annunci?- chiese Megan. -Sì, chissà se è ancora nella scuola!- rispose Emma. -Io spero di no! Odio gli animali grossi che ti sbavano addosso!- affermò Amanda schifata all’idea di vedere un grosso animale. -Ma dato che sei una ninfa non ti dovrebbero piacere tutti gli animali?- le chiese dubbiosa e sotto voce Charlotte. Amanda fece una faccia strana e poi rispose: -Tesoro, sono cresciuto con gli unicorni, non con le scimmie.- Entrando nell’edificio, Kelly espose la sua opinione:-Io non ci credo molto in realtà, un giorno Kevin ha detto che un prof era stato mangiato da una rana e invece quel prof c’è ancora...- -Aahh! Odio chi dice le bugie!- disse Charlotte tralasciando vedere il furore in quegli occhi verdi come l’erba dei prati. Intanto Vanessa e le sue arpie camminarono per il corridoio e quando arrivarono davanti alle nostre amiche esclamarono: -Guarda! Le sfigate che non sono invitate alla mia festa di stasera!- Con passo deciso proseguirono il loro cammino, ridendo come iene nella giungla. -Lasciatele perdere quelle oche!- disse Kelly avviandosi in classe. Eppure Megan e Charlotte c’erano rimaste male e così si voltarono a fissare Vanessa. La ragazza urlò contro a un ragazzo alla fontanella : -Levati devo bere io!- Megan allora sussurrò diabolicamente a Charlotte: -Dovresti darle una lezione!- La sirena dai corti capelli castani non era vendicativa in genere, ma amava la sincerità e la giustizia più di ogni altra cosa al mondo. -Corrente marina!- L’acqua della fontanella si mosse in un potente getto sulla maglietta di Vanessa. -Ah! Uffa!- Tutti nel corridoio si misero a ridere, lasciando a Vanessa l’unica possibilità di scappare via imbarazzata. Le arpie della reginetta della scuola soffocarono le loro imminenti risate e, per qualche strano motivo, si voltarono verso Megan per lanciarle un’occhiata. Forse la risata della nostra strega dispettosa riusciva a sovrastare tutte le altre. A pranzo, le cinque ragazze si sedettero allo stesso tavolo. -Cosa dite che sia questa cosa verde?- chiese Amanda con la nausea alla bocca. -La cuoca dice che è carne!- le risponde Kelly. -E da queste parti la carne è di questo colore?- continuò Megan. -Normalmente no!- Le ragazze si misero a ridere. -Fortuna che sono vegetariana!- esclamò Amanda. All’improvviso, arrivò Vanessa per rompere la quiete nella mensa. -So che siete state voi a bagnarmi la maglia!- -Spero tu stia scherzando! E’ stata la fontanella- Le risponde Charlotte. -Sarà, ma voi nascondete qualcosa e io scoprirò il vostro segreto!- urlò Vanessa. -Non disturbarti troppo a pensare o le rughe che hai sulla faccia si faranno sempre più evidenti!- le rispose Megan. -Piccola strega insolente!- Megan non tollerava che il termine “strega” venisse usato come una qualche sorta di offesa e così, dominata dall’ira, si alzò in piedi bruscamente e, senza nemmeno farlo apposta, risvegliò la spietatezza dei suoi caldi poteri. Nell’istante in cui la mora ragazza tirò un pugno al tavolo, la carne esplose come una bomba e macchiò i vestiti di Vanessa ed Emma. -AH!- -Che schifo!- Vanessa scappò ancora una volta, forse cominciò a pensare di non esser così inarrestabile nella sua scuola? Megan intanto fissò la stessa mano, sbattuta sul tavolo, e pensò: -Come ho fatto?- Emma si alzò nervosa, continuando a fissare la sua nuova macchia sulla canottiera bianca come il latte, e senza pensarci troppo si arrabbiò con Megan: -Sta più attenta la prossima volta!- Così dicendo, la ragazza dai modi fini e aggraziati si avviò verso i servizi appena fuori la mensa. -Emma aspetta! Vengo con te!- le disse Amanda. La mensa smise di rimanere in silenzio e il baccano tornò a trionfare. -Non capisco... Perché Emma se l’è presa con te? Non puoi esser stata tu!- affermò Kelly pulendo il tavolo con un fazzoletto. -Già!- continuò Charlotte, guardando amareggiata la ragazza. Intanto in bagno, Emma cercò di pulire la maglia con una salvietta umida. -Emma, come ha fatto?- -Non lo so... So solo che da quando siamo sulla Terra i nostri poteri sono aumentati!- -Dici che questo c’entra con Kelly?- -Credo di sì. Dopo tutto su Manarka i nostri poteri funzionerebbero solo se ci trasformassimo, o almeno fino al raggiungimento della maggiore età sarebbe così!- -Bè a me non dispiace esser un po’ più forte! Non con dei mostri che ci danno la caccia!- Affermò Amanda, sedendosi sul bancone dei rubinetti. -Già e questa macchia non vuole venire via!- -Bè sono un’esperta... quella non verrà via con un po’ d’acqua!- Emma fissò la macchia dallo specchio con aria dispiaciuta, ma poi: -Ho un’idea: controlla che non ci sia nessuno!- La ragazza dai capelli rossi chiuse gli occhi e disse a bassa voce: -Senso fiorente!- Nella sua mente vide tutto sfocato, ma riuscì ad abbattere i muri del bagno con la sua semplice immaginazione. -Ci siamo solo noi!- Emma allora, sicura di poter usare i suoi poteri senza esser vista, passò un dito sulla macchia, affermando: -Polvere di fata!- La macchia scomparì, catturata da una polvere luccicante, ed Emma si sentì soddisfatta. Nello specchio improvvisamente però, comparì l’immagine dell’uomo che aiutò le ragazze a scappare. -Stratega!- -Ragazze, finalmente!- L’immagine nel vetro non appariva nitida, anzi lampeggiava come se non ci fosse campo per ricevere la chiamata. -Abbiamo trovato l’erede al trono!- Ammisero entusiaste le creature. -Brave, purtroppo non è una buona idea portarla qui!- -Ma era questo il nostro compito!- disse Amanda. -Lo so, ma le cose si stanno complicando.- L’immagine si sfocò ancor di più. -Stratega!- Urlò spaventata Emma. -Proteggetela! Non fatevi scoprire!- L’immagine svanì dallo specchio e ciò lasciò un senso di amarezza nelle ragazze. Intanto, Charlotte incuriosita da Vanessa chiese a Kelly: -Senti ma perché Vanessa ce l’ha così tanto con te?- -Non saprei, alle elementari eravamo amiche. Festeggiavamo addirittura il compleanno insieme!- ammise grattandosi la nuca. -Come mai?- -Bè perché siamo nate lo stesso giorno!- -Quindi se oggi nel corridoio dicevano che è la sua festa. Vuoi dire che oggi è il tuo compleanno?- chiese entusiasta. -Già, è così!- -Auguri!- dissero le ragazze in coro. -Stasera allora dobbiamo organizzare un pijama party!- affermò Charlotte. -Non saprei... è da tanto che non festeggio il compleanno!- -Organizzo tutto io! Dimmi solo se si può fare a casa tua!- -Certo, credo di sì!- -Allora ci vediamo stasera! Vado a dirlo anche alle altre ragazze!- Charlotte, corse veloce fuori dalla mensa, trascinando Megan dietro di sé. Rimasta sola, Kelly afferrò il vassoio e svuotò il suo contenuto nel cestino. Intanto, la ragazza pensò: -Forse questo è l’inizio di un’amicizia speciale!- Improvvisamente, Tom corse verso Kelly lasciando che la sua chioma di capelli castani chiaro ondulasse nell’aria. -Auguri Kelly!- gli disse allungandole un regalo con la mano. -Te lo sei ricordato?- -Certo che sì! Come potrei scordarlo?- Kelly rimase colpita e senza parole, chiunque avrebbe potuto vedere che le luccicavano gli occhi. -Dai, aprilo!- La ragazza scartò la scatola coperta da un involucro viola e da un fiocco azzurro, e all’interno trovò una brillante catenina d’oro. -E’ bellissima!- ammise con un nodo alla gola. -Già e prima o poi potrai abbellirla aggiungendoci medaglioni.- -Grazie mille davvero!- -Lascia che te la metta!- Tom si posizionò alle spalle della sua migliore amica e posizionò la collana attorno al suo collo. -Sai, Vanessa mi ha invitato alla sua festa, ma non ho intenzione di andarci!- -Come mai?- gli chiese girandosi verso di lui. -Ti tratta sempre male e mi da fastidio!- -Hai un gran cuore, Tom!- Kelly gli donò un rapido e improvviso bacio sulla guancia e lui diventò rosso come un pomodoro. Quella sera le ragazze, sedute a terra circondate da piume e cuscini, si riscaldarono nei sacchi a pelo e nei loro pigiami. -Facciamo un gioco che ho scoperto su Internet! Amo Internet è meglio di mille sfere di cristallo!- esclamò Megan per calmare la serata, che fin poco prima era stata dominata da una lotta con i cuscini. -Cioè?- chiese Emma. -Nel nostro paese si chiama: Pozione o Soggiogazione, qui è Obbligo o Verità!- -Oh no, quel gioco da stupide che amano fare le streghe?- pensò Charlotte sbuffando. -Da dove venite ragazze?- chiese Kelly incuriosita. -Dall’Illinois!- affermò Emma, ricordandosi di aver letto di quel paese. -Parto io, la mia domanda è per Kelly.- esclamò Amanda. -Aiuto!- -Il tuo cuore batte per Tom?- le chiese facendo gli occhioni dolci. -Ahaha no. E’ come un fratello per me... - -anche se oggi è stato molto carino con me- pensò nello stesso preciso istante in cui rispose. -Tocca a te!- esclamò Megan. -Emma, a chi hai dato il tuo primo bacio, Obbligo o verità?- -Verità. Ho dato il primo bacio a un ragazzo della mia scuola: Steve!- -Oh non ci credo! L’angelo dell’ultimo anno?- esclamò Amanda sbalordita. -Sì!- ammise Emma con amarezza. -L’angelo? E’ così bello?- chiese Kelly, provando a capir qualcuno dei discorsi strambi delle sue nuove amiche. Le ragazze si misero a ridere e Charlotte disse a Kelly: -Fidati, quel ragazzo sa come volare!- -Ora tocca a me. Megan qual è la cosa più stupida che hai fatto, obbligo o verità?- -Mmm...fammi pensare... Obbligo!- -Ooh!- -Dovrai mangiare un bustina di zucchero!- -E questa sarebbe una penitenza?- chiese Kelly confusa. -Megan odia tutto ciò che è dolce!- le spiegò Charlotte. -Davvero?- Megan aprì la bustina e la mandò giù con disgustato. -Bleh!- -Ahahah!- -Charlotte, quale dei tuoi fratelli preferisci?- -Ma non posso fare una preferenza, mi trasformerebbero in una sardina! Scelgo Obbligo.- -Dovrai immergere la faccia nella torta!- Charlotte si sporcò e ascoltò le risate delle sue amiche. -Ora vado a pulirmi la faccia!- Nell’acqua del lavandino, dopo essersi lavata la faccia, Charlotte vide il futuro. -Cosa?- C’è Kelly che pedala a bordo della sua bici e scappa da qualcosa. Kelly urla e un’ombra l’attacca. -Oh no!- Un rumore poi catturò l’attenzione di Charlotte. -Trasformazione!- L’acqua la circondò e mutà la sua camicia da notte, facendola diventare un corto vestitino azzurro ed elegante. Camminò lentamente, fin là dove aveva udito il rumore. E nella cucina vide il padre di Kelly aprire un sacco di patatine. -Era solo lui...- pensò Charlotte imbarazzata. Velocemente, si ritrasformò ed entrò in camera. -Charlotte è successo qualcosa?- -No, non ti preoccupare Kelly.- Charlotte per la prima volta mentì, ma chiaramente si leggeva la paura sul suo volto. Poco dopo quella notte, tutte si addormentarono nei propri sacchi. Tutte, tranne Charlotte. I presagi si possono ignorare, ma ti terranno sempre sveglia!
  
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