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Autore: sick0fnialler    18/07/2013    17 recensioni
«Ciao, come ti chiami?» Sussurrò Paige sedendosi accanto ad un ragazzino che cercava di arrampicarsi sui rami di una quercia.
«Zayn.» Rispose lui, con una voce fredda ed impenetrabile.
«I tuoi genitori dove sono?» Domandò la bimba, guardandosi intorno.
«In cielo, dall'Autunno dello scorso anno.» Replicò il presunto Zayn, con un velo di malinconia che sovrastava il suo sguardo.
«Anche i miei, magari si conoscono.» Disse Paige, cercando di sorridere.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The look of love
Is in your eyes
A look your smile can't disguise.
The look of love
Is saying so much more than just words
could ever say
And what my heart has heard well it takes
my breath away.
Diana Krall - The look of love.

2. Just one look.

 
«Finalmente sei tornata!» Esclamò Paige mentre la sua migliore amica si avvicinava frettolosamente a lei.
«Ero andata a salutare Ebony! Lei ha il pass per il backstage!» Rispose Grace, afferrandole il braccio. 
«Tu entri con noi?» Proseguì successivamente, osservando Dianna, la quale rispose con un sonoro 'si' ed un enorme sorriso sulle labbra.
Entrando nello stadio, Paige si rese conto di quanto quel luogo fosse lontano dalle sue aspettative.
Non era claustrofobica, ma quando si ritrovava in mezzo a tante persone, riusciva a  perdere il controllo della situazione fin troppo facilmente.
Vedere più di 100.000 ragazze spingersi a vicenda per ottenere un posto vicino al palco, era esagerato, perchè lei si sarebbe trovata a suo agio in un angolino, lontanto da tutto e da tutti, o meglio ancora, nella sua stanza, con le sue cuffiette ed il suo iPod.
Nonostante tutta quella confusione, Paige riuscì a notare e ad apprezzare ogni singolo dettaglio architettonico che caratterizzava il luogo in cui si trovava.
Nella parte superiore e sui lati dello stadio, vi erano le tribune e gli spalti, con dei seggiolini leggermente rialzati fila per fila, mentre nella parte inferiore, vi era il cosiddetto "parterre", di fronte al quale era stato allestito il palco dove la band avrebbe tenuto il concerto.
«Grace, perchè non abbiamo preso la tribuna gold invece del parterre? Dovrò rimanere in piedi tutto il tempo!» Si lamentò Paige, osservandola con un'espressione indecifrabile.
«Perchè qui siamo proprio sotto al palco! Non vedi?» Rispose la bionda in tono ovvio.
«Avrei preferito non vedere.» Sussurrò Paypay, abbassando la voce.
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"5...4...3..."
Tutte le ragazze facevano il countdown, mentre Paige cercava di estraniarsi dal resto della folla,  in un disperato tentativo di isolarsi dall'ambiente circostante.
"2..1..0."
Un boato echeggiò nello stadio, mentre uno schermo trasmetteva dei videoclip che dimostravano com'erano i componenti della band al di fuori delle telecamere.
«Non è fantastico?» Domandò Grace, sperando di ottenere una risposta positiva da parte della sua migliore amica.
«Certo tesoro, ho la pelle d'oca.» Rispose sarcasticamente Paige, ricevendo uno sbuffo dalla bionda.
Si sentiva a disagio. Lei non era andata lì perchè amava quella band, anzi, si sentiva anche in colpa per aver sottratto un posto ad una Directioner che aspettava  il momento giusto per poter incontrare i suoi idoli.
Quello era il difetto più grande della ragazza con gli occhioni azzurri : si preoccupava troppo.
Prima di fare qualcosa, pensava e ripensava alle ripercussioni che le sue azioni avrebbero potuto avere sugli altri.
Non pensava a se stessa, quello mai.
Lei diceva di star bene, e la gente le credeva, perchè davanti ad un sorriso come il suo, era impossibile non crollare.
In realtà, era solita sfoggiare il tipico sorriso di chi era distrutto dentro. 
Aveva solo sedici anni, ma conosceva il dolore in un modo non adatto ad una ragazza della sua età.
Era stata privata della sua adolescenza, perchè essere adottata da due sconosciuti, e dover delineare questi ultimi come "genitori", faceva male, soprattutto perchè quello di Paige, era un animo puro.
Non era capace di mentire, e questo la rendeva autodistruttiva, visto che mentiva a se stessa quando cercava di autoconvincersi del fatto che l'amore che provavano i suoi genitori adottivi, era paragonabile a quello che erano in grado di provare i suoi genitori biologici.
«O mio Dio, eccoli! Ti prego Paypay, sto per svenire!» Urlò Grace, facendo finta di cadere per terra.
«O mio Dio, gli Uan Dairecscion, vi amo ragazzi!» Replicò Paige, facendo sorridere la sua migliore amica e Dianna, che nel frattempo non si era allontanata da loro.
Nonostante tutta la gente che la circondava, lei si sentiva sola, perchè nessuna di quelle ragazze riusciva a capirla.
«Ti sei mai sentita sola in una stanza affollata?»
Questa era una delle tante domande a cui Paige non sapeva rispondere.
Lei non sapeva di essere sola, perchè le persone cercavano di starle accanto, ed anche se questo non serviva a placare la sua tristezza, la ragazza riusciva ad apprezzarlo ugualmente, perchè tutto quell'interesse, significava che era importante per qualcuno.
«Paige, girati.» Sussurrò Grace scuotendo leggermente l'amica, che oramai era assorta nei suoi pensieri.
Nell'esatto momento in cui la ragazza si voltò per rispondere alla bionda, uno sguardo si intrecciò al suo, facendole dimenticare tutte le ragazze che aveva intorno.
«Zayn ti sta guardando..» Mugugnò nuovamente la sua migliore amica.
«Zayn..?» Domandò Paige, cercando di staccarsi da quello sguardo magnetico che non voleva abbandonarla.
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«Venite qui, subito.» Affermò Zayn, riferendosi ai manager e ai componenti della band.
Tutti si avvicinarono al divanetto sul quale era seduto il ragazzo dalla pelle ambrata, cercando di capire il perchè di tutta questa urgenza.
«Cosa c'è?» Domandò uno dei collaboratori, sperando di ottenere una risposta sensata da parte di colui che aveva davanti.
«Voglio che facciate salire quella ragazza sul palco, durante Little Things.» Rispose fermamente Zayn, indicando una ragazza con dei lunghi capelli neri e due enormi occhioni azzurri, la cui profondità era paragonabile a quella dell'oceano.
«Ma sei impazzito? Non è nella scaletta!» Rispose Harry, un componente della band, guardandolo senza parole.
«O fate salire quella ragazza, oppure non canto più.» Fu l'ultima cosa che il ragazzo riuscì a dire prima di entrare nel suo camerino, sbattendosi la porta alle spalle.
«Fatela salire! Prima ho dovuto cantare il suo assolo perchè non riusciva a dire una parola.» Disse Niall, il biondino, cercando di calmare tutte le persone presenti nel backstage.
I concerti erano diventati monotoni oramai, per quanto questo fosse possibile.
Sul palco erano tutti felici, ed ogni volta inventavano qualcosa di nuovo per far sorridere le fans, come Harry, che un giorno indossò una coroncina di fiori durante un concerto.
Al contrario di ciò che la gente è solita vedere, nel backstage, non accade mai nulla di nuovo.
I ragazzi sembrano non esistere, ed è giusto, perchè tenere dei concerti ogni notte è molto stancante.
I manager sapevano che tipi erano i componenti di quella band, perchè loro erano in grado di farsi riconoscere ovunque.
Niall era l'unico irlandese : fiero della sua patria come nessun'altro, sempre sorridente e tremendamente attratto dal cibo.
Poi c'era Liam, il responsabile : lo definivano il "papà" del gruppo, ma in realtà era semplicemente premuroso e fin troppo attaccato alla band, i cui componenti erano diventati dei fratelli per lui.
Louis era il cosiddetto Peter Pan : incapace di accettare l'età che aveva, perchè lui voleva sentirsi "forever young", proprio come la canzone.
Harry, invece, era il più giovane di tutti, anche se la sua altezza non combaciava con la sua età : occhi di un verde smeraldo che sembravano trapassarti l'anima, labbra di un colore roseo mai visto prima e ricci che somigliavano ad un cespuglio, piuttosto che ad una chioma di capelli.
Infine, c'era Zayn : ragazzo misterioso, che cercava di nascondere qualsiasi cosa di sè, ma che veniva tradito dal suo stesso sorriso e dal suo sguardo. Bastava osservarlo mentre sorrideva di  sua spontanea volontà per capire quanto fosse dolce.
«Ma chi è questa ragazza?» Domandò Josh, il batterista della band.
«Paige..» Affermò Zayn, cercando di ritornare alla realtà.
 
♡♡♡

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