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Autore: PanCake__    18/07/2013    2 recensioni
[...] “Okay Serena, ho trovato una cosa strana. Appena finisci di guardare questo video che hanno girato a Verona, SCRIVIMI subito”[...]
[...]“ Amanda, ti avevo detto che avevo visto qualcosa di biondo” quasi urlai
“ E io una testa strana!!!”[...]
QUESTA È LA STORIA CHE È SUCCESSA A ME E AD AMANDA QUANDO SIAMO ANDATE A MILANO. NON È QUELLO CHE CREDETE, NON SIAMO STATE FORTUNATE. :)
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Potevo dire di amare, nel verso senso della parola, WhatsApp. Era l’unico strumento di comunicazione che avevo sul telefono, che ogni due secondi non si bloccava o mi mandava in tilt il cellulare.
Potevo inviare foto, video e messaggi a tutto spiano senza spendere un soldo, ed era anche per quello che tartassavo Amanda di materiale sui One Direction, come lei d’altronde faceva con me.
Da quando eravamo andate al “concerto”, non riuscivo più a smettere di pensare a loro. Era diventato un casino unico, e non riuscivo più ad uscirne.
Anche se era passata una settimana, io non riuscivo a disintossicarmi di quel momento.
Anche se triste, era stato veramente bello ed emozionante.
Mi sentivo strana, come se qualcosa non stesse tornando. Come se avessi un peso enorme sullo stomaco che mi impediva di pensare.
Ma a cosa?
Una vibrazione mi fece voltare la testa, visto che ero coricata sul letto, e presi il cellulare sul comodino.
Messaggio di Amanda.
“Tata con questo io impazzisco”c’era scritto, con in allegato un video di Harry Styles nei suoi momenti più sexy.
Lo guardai, un pò estasiata, forse colpa anche della canzone abbastanza sessosa.
“Sti cazzi. Guardati questo” fu la mia risposta dopo aver cercato un video su Zayn dove c’erano raffigurati i pezzi del TMH tour, che avevano svolto i ragazzi, in cui lui faceva le note più alte.
Era un cantante eccezionale, e ogni volta che lo ascoltavo mi venivano i brividi.
“Sono morta! Il mio Zayn non lo batte nessuno. E di questo ne vogliamo parlare?” Sul mio telefono apparve un video, che come prima immagine aveva un culo veramente troppo perfetto.
Louis era “madre natura” in versione maschile.
Era un uomo, perché ormai si classificava così, veramente troppo buono, simpatico e bello. Da qualche mese a questa parte aveva smesso di sorridere, o almeno da come lo vedevamo noi, ma sapevamo lo stesso che la solarità per lui avrebbe sempre circolato nelle sue vene.
Era l’eterno Peter – Pan mica per niente.
Mi guardai l’ennesimo video ad occhi sgranati con il cuore che batteva a mille.
Avevo tanto sognato che quei ragazzi potevano diventare miei, e invece neanche avevo incrociato un loro capello.
OTTIMO.
“Okay Serena, ho trovato una cosa strana. Appena finisci di guardare questo video che hanno girato a Verona, SCRIVIMI subito”
Mi spaventai alla vista di un messaggio del genere, ma come sempre aprii il video in cerca di capire che cosa aveva cosi tanto “turbato” la mia migliore amica.
La ripresa durava all’incirca cinque minuti, e per metà video non si vedeva altro che delle ragazzine urlanti che correvano. Non riuscivo a capire dove stessero andando, so solo che sembravano Forest Gump appena si era tolto i ganci dalle gambe.
Erano dei fulmini e urlavano a più non posso.
Mi ritrovai a sbuffare di tanto in tanto, finchè il fiato divenne di netto, CORTO.
Un pullman arancione con delle striature gialle stava attraversando la strada, per poi andare dietro all’Arena.
Quel pullman.
IL PULLMAN.
Da quel video, avendolo fatto fermare e ripartire mille volte, avevo notato che i ragazzi si vedevano. Stavano salutando dall’interno, e sorridevano.
Non seppi bene cosa feci in quel momento, ma mi ritrovai a digitare il numero di Amanda sul telefono, pronta per chiamarla.
“Cristo Amanda”mi veniva da piangere
“Serena ascolta. Il pullman era il loro. Ho visto che ce ne erano due. Uno di sicuro avrà portato i ragazzi, l’altro gli attrezzi come ci aveva detto quel signore. Solo che trovo strana una cosa. Il secondo pullman che è arrivato, è andato diritto verso il Mediolanum, il primo invece è venuto verso di noi in un certo senso. Serena io quel posto lo conosco, e per entrarci devi passare per forza dove stava andando il primo pullman”era agitata lei, e tremavano le mani a me.
Possibile che delle vent’enni erano ridotte cosi?
“Ti ricordi cosa ti avevo detto?”chiesi io con il fiatone nonostante non avevo corso
“Ehm, no. Ma cosa centra adesso?”
“ Amanda, ti avevo detto che avevo visto qualcosa di biondo”quasi urlai
“ E io una testa strana!!!”
“Esatto!”
“Quindi questo vuol dire che…” lasciò la frase a metà
“Corri immediatamente qui. Veloce”
 
Erano passati all’incirca venti minuti prima che la mia migliore amica arrivasse a casa mia.
Avevo acceso il computer alla velocità della luce, e avevamo fatto alcune ricerche su quei due pullman, e come avevamo pensato, non ci sbagliavamo.
Ma eravamo molto perplesse.
Di sicuro quelle teste erano le loro, ma non ne sapevamo con certezza, visto che avevamo visto poco o niente. Ma il cervello, dopo pochi istanti mi si illuminò.
« Amanda, vammi a prendere la macchina fotografica. Subito!» dissi io con tono determinato e conciso
« Dove sta?»
Vedere la mai amica che stava sudando freddo, e che stava correndo per la casa mi faceva ridere. Almeno mi stavo tranquillizzando.
« In mansarda, sul comodino, in alto a destra» dissi con le mani tremanti davanti al computer portatile
Amanda corse da me, con il fiato corto, e mi porse ciò che avevo chiesto.
Attaccai tutti i cavetti, aprii tutte le cartelle possibili immaginabili, e solo quel giorno l’aggeggio elettronico mi stava dando dei problemi. Era lento come non mai.
Ce l’aveva con me, me lo sentivo.
Aprii il primo file, che contenevano esclusivamente delle foto.
Feci lo stesso con il secondo, nel quale c’erano dei video fatti da Amanda, la quale aveva ripreso delle ragazze che stavano facendo un Flash Mob.
Per poi aprire la cartella contenenti i video fatti da me.
« Apro questo» avvisai la mia amica, che comodamente si prese una sedia e si sedette al mio fianco, curiosa di sapere cosa avevo intenzione di fare
Urla. Ragazzine che correvano, piangevano, alcune che cadevano, una aveva perso addirittura il cellulare, e poi, l’inimmaginabile.
Forse era un segno.
Il video ritraeva tutto il percorso del pullman arancione, per poi riprendere la cosa bionda che io avevo visto quel giorno al concerto.
Non mi ricordavo nemmeno di aver fatto quel filmato, per quello credevo che fosse tutto segno del destino.
« Amanda, cazzo! È Niall» urlai io, facendo balzare in aria la bionda
Sentivo il suo cuore battere a mille, che mischiato con i miei battiti non facevano una bella musica. Sembravano dei tamburi messi insieme, che facevano una melodia sfalcata e inascoltabile.
« Te l’ho detto che avevo visto una testa strana» sbraitò Amanda
« Non urlare che i miei dormono. Rimandiamo indietro il video e guardiamo bene tutto» sembravo una poliziotta in CSI Miami. Era bella quella situazione. Stavo indagando come una pazza, e mi stavo divertendo.
Feci ripartire il video, dal punto in cui il pullman arrivò davanti all’obbiettivo, e ogni volta che facevo quel procedimento, rimanevo sempre più sbalordita.
Era lui, ne ero sicura.
Appoggiato con la spalla al sedile davanti al suo, canottiera bianca e di conseguenza aveva la schiena attaccata al vetro oscurato, che però con il riflesso del sole riuscivo a vedere bene tutto, e il viso girato verso di … ME.. o NOI.. oppure verso tutte le ragazze impazzite.
Infatti mi sembrava strano che guardasse proprio me, anche se la direzione era quella.
« Dio, Sere. Li abbiamo visti» sussurrò la mia migliore amica, con una mano davanti alla bocca e una che reggeva la fronte
« E la tua testa strana? Strano che qui non si vede niente» ero veramente perplessa, anche se nel mio corpo circolava l’euforia allo stato puro.
Tremavo da quanto ero felice. Avevo anche i brividi.
L’estate era alle porte, e io mi ero dovuta mettere una coperta addosso per il freddo che quella situazione mi aveva creato. ASSURDO.
« Dammi il tuo cellulare. Avevi mica ripreso anche tu?» da grande potevo fare il detective. Dovevo prendere in considerazione assolutamente questa ipotesi.
La bionda rovistò nella sua borsetta per poi estrarre il telefonino.
Presi il mio cavetto, in quanto avevamo il cellulare uguale, e attaccai tutto al computer.
E ancora una volta non mi sbagliavo. Ero un fottuto genio.
« Credo che tu abbia visto Harry» dissi con tranquillità, mentre la mia amica stava ritornando in camera mia, visto che era appena andata in bagno.
« Io ho visto chi?» scandì bene ogni singola parola, e si era portata pure un dito al petto
« Il tuo amore. Harry Edward Styles»
« Non ci credo. Levati. Fammi vedere» ci mancava poco che mi buttasse giù dalla sedia.
MALEDETTA.
« O porca miseria. Te l’ho detto che l’avevo visto. Te l’ho detto. Fammi rivedere quello di Niall»
Eseguì ogni suo “ordine”, e la lasciai fare.
Continuava a far ripartire i filmati, andava avanti e indietro con il mouse, cliccava tasti a destra e a sinistra. Non stavo capendo nulla, mi stava mandando in crisi tutto quel suo movimento.
« Serena. Sono sicura. Niall ti ha visto»
Ci mancava poco che mi venisse un mancamento.
« C-c-cosa?»
« Guarda qui – indicò lo schermo con un dito – Questo video l’ho fatto io. Quindi tu non ti sei accorta di nulla, e il video tuo è fatto da un’altra angolazione. Comunque, guarda bene gli occhi suoi. Si intravedono un poco. Lui guarda la folla, e poi – stoppa l’immagine – guarda te. C’è lui che guarda dalla tua parte. Tu sei chinata verso la macchina fotografica e quindi tu no lo hai visto, ma lui, e stai attenta Sere, ti sta guardando.»
Ora ero io quella sconvolta.
« Non è possibile»
« Ha pure un cellulare in mano»
«Non dovresti dirmi queste cose. Lo sai che poi mi faccio mille castelli in testa» giuro che avevo i lacrimoni agli occhi in quel momento
« Serena lo sai che non sono una tipa che dice queste cose. Ma cavolo, questo è vero. Guardalo, guarda i suoi occhi. Guarda dove sei tu. Sta guardando te. Non dico che ora si ricordi di te, ma almeno ti ha vista, dannazione»
Ero sul punto di cedere. Ero sul punto di credere alle sue parole.
« Amanda, prendimi per pazza, ma io ho un’idea» mi alzai dalla sedia, e la guardai diritta negli occhi.
Lei era spaventata, e agitata.
Non pensavo di fare quest’effetto alle persone.
« Andiamo in Spagna. Al prossimo concerto. C’è dopo domani. Non voglio entrare, facciamo esattamente come a Milano. Andiamo e basta. Prenotiamo l’aereo e tutto»
« Serena, è troppo tardi. E con l’albergo?»
« Tuo cugino lavora in Spagna giusto?»
La mia amica annuì con la testa.
« Bene, chiamalo e digli che per due giorni staremo da lui»
 

 Cheeeeeeeeo:)
Scusate l’immenso ritardo, ma non ho avuto tempo in questi giorni! Ho trovato lavoro, da circa tre settimane e quindi sono abbastanza occupata. Comunque eccomi qui, e spero che vi piaccia anche questo capitolo.
Grazie alle due meravigliose persone che hanno recensito. È un po’ poco ma siamo solo all’inizio!
Speriamo che vada tutto bene come in “Mistakes” ( Prima FF).
Ricordo che questo è veramente successo a me e ad Amanda. Però dal capitolo 3, è pura immaginazione!
Un bacione,
Grazie a tutte.
 
Twitter: @Sam94tha

 

  
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