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Autore: gemellina    30/01/2008    7 recensioni
Il professor Paroceti era un uomo dall’aria piuttosto burbera e non faceva presagire nulla di positivo, tranne l’idea del suicidio visto come l’unica via d’uscita. Draco prese posto vicino al collega e ciò che vide non gli piacque per niente: il testo di Romeo e Giulietta troneggiava sul banchetto, ma fu quello che udì poco dopo che lo portò ad un’istantanea voglia di scagliarsi un’Avada Kedavra. “Giulietta era una puttana!” La storia sembrava ripetersi.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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frittata

- La frittata mi fa schifo!

 

 Aveva come l’impressione di aver chiuso gli occhi per circa una decina di minuti, ma il rumore di alcune uova rotte in una terrina gli suggerì che era quasi ora di cena e che Theodore sembrava assuefatto dalla sua passione per la cucina.

Draco prese a guardarlo, non aveva né intenzione di muoversi né di aprire bocca.

“Buongiorno principino”

“Uhm…”

“Stasera frittata!”, annunciò voltandosi verso l’amico con un sorriso preoccupante.

Draco inarcò un sopracciglio.

“Sai che la frittata mi ha sempre fatto schifo, no?”

“Certo che lo so”

“E allora? Perché la stai preparando?”

Theo tornò a sbattere le uova.

“Sai Draco? Visto che vivi come un vegetale mi sono preso la briga di fare su di te tutto quello che voglio…”

Draco era scandalizzato.

“Non reagisci, Draco.”

Il ragazzo non ribattè, si limitò solo ad accendere la televisione e immergersi completamente nella visione di una stupida soap serale.

 

                                                        ***

 

Aveva già visto due soap e un quiz e si disse che guardare la televisione era un buon metodo per annientare il proprio essere.

Poteva benissimo farsi carico dei problemi di quei personaggi e lasciare i suoi in un cantuccio della sua mente.

“Draco… c’è una Strillettera per te!”

“Chi è il mittente?”

“Alessio Ganelli, conosci?”

Si limitò ad annuire e prese ad ascoltare che ciò che aveva da urlargli Alessio Ganelli.

 

“DRACO, COME HAI POTUTO LICENZIARE QUELLA GRAN GNOCCA DI STEFANIA? TI SEI AMMATTITO? ESIGGO UNA SPIEGAZIONE… E DEVE ESSERE SERIA, NON TI INVENTARE CHE L’HAI LICENZIATA PERCHE’ NON TE L’HA DATA, OK? PERCHE’ NON CI CREDEREI! VOGLIO UNA RISPOSTA SODDISFACENTE, CHIARO?”

 

“Secondo me questo Alessio s’è fatto un’idea sbagliata della tua ex-segretaria”, asserì Theo avvicinandosi a Draco con un cucchiaio di legno per fargli assaggiare la sua salsa speciale che avrebbe accentuato il sapore dei fagiolini sbollentati.

“Alessio è un coglione e in questa salsa ci vorrebbe un po’ più di burro”.

“Burro?”

“Sì, la renderebbe più cremosa”

“Uhm… per una volta seguirò il tuo consiglio anche se di cucina non ne capisci niente”

Draco fece spallucce, “Fa come vuoi”, disse prima di farsi seppellire dai suoi amati plaid.

“Cosa intendi fare?”, riprese Theo dal suo angolo cottura.

“Riguardo alla salsa per i fagiolini sbollentati?”, domandò.

“No, riguardo la risposta che devi dare ad Alessio…”

Ci pensò un po’ su, l’unica cosa da fare era procurarsi della pergamena, una piuma, dell'’inchiostro e un gufo… sarebbe stato breve e conciso, d’altronde lui odiava le mille parole senza senso che il genere umano amava tanto.

Perciò, con un incantesimo d’appello richiamò ciò che gli serviva e si mise a scrivere la risposta esauriente per Alessio Ganelli.

“Theo, quando finisci con quell’affare... trasfiguralo in alcool!”

Theo rise sardonico, “Malfoy, non ti permetterò di distruggere il mio capolavoro di alta gastronomia…”

“Nott, è di alcool che stiamo parlando!”

Theo si voltò con un coltello da macellaio in mano, tanto che Draco pensò che volesse ucciderlo alla babbana.

“Draco, tu non puoi affogare i tuoi dispiaceri nell’alcool”

“Sì che posso, nella tua vita tu non hai fatto altro”

“Vuoi forse diventare come me?”, gli domandò con più severità di quanto avesse voluto.

Draco chiuse gli occhi, “Sì, voglio diventare come te, Theo! Ti ho sempre invidiato… non hai mai sofferto per amore…”

Il ragazzo castano sorrise amaramente e abbandonato il coltello da macellaio sul tavolo si avvicinò al suo amico isterico in preda a vaneggiamenti da uomo depresso.

“Sei davvero sicuro che io non abbia mai sofferto per amore?”

“Forse per Daphne…”

“Esattamente Draco, ho sofferto per Daphne, e tu non ti puoi ridurre come mi sono ridotto io, per Hermione”

La vena sulla fronte di Draco prese a pulsare violentemente e la guance gli si tinsero di rosa.

“Non pronunciare quel nome…”, ruggì tra i denti.

Theo si ritrovò ad essere parecchio perplesso.

“E come dovrei chiamarla? Tu-Sai-Chi?”, chiese con una buona dose di sarcasmo.

Draco sembrò pensarci, “Sì, da ora in poi… lei sarà Tu-Sai-Chi!”

Si alzò dalla postazione sul bracciolo del divano e, ripreso il coltello da macellaio- tornò al suo angolo cottura, mentre il pazzo continuava a fare zapping con il suo telecomando.

Era nervoso, era nel pieno di una quasi crisi che sarebbe potuta diventare isterica con troppa facilità.

“Sai Draco? Io penso che tu non abbia problemi con l’amore… io credo che tu abbia problemi mentali”

“Theo?”

“Sì?”

“Lo vedi quel bellissimo coltello?”

Theo guardò il coltello che stava tagliuzzando del prezzemolo.

“Sì, perché?”

“Ficcatelo in culo!”

 

 

                                                                  ***

 

Era stato tutto un errore. Lo sapeva. Continuava a guardare quel maledetto telefono con la voglia matta di comporre il suo numero e dirgli che era stata una stupida e che era stata tutta colpa sua e che lui non avrebbe mai dovuto soffrire a quel modo.

 

“Cosa stai leggendo?”, domandò curioso Ron notando la sua migliore amica assorta da quel romanzo.

“Il telefono squilla sempre due volte”, rispose lei pacata anche se dentro avrebbe voluto urlare.

“Bel romanzo”, disse lui accovacciandosi accanto a lei e sgranocchiando dei biscotti che Blaise aveva lasciato provvidenzialmente sul piano cottura vicino al caffè.

“Tu lo hai forse letto?”, domandò preoccupata per ciò che le aveva appena confessato Ronald!

Lui non leggeva, se non era severamente costretto!

“Sì, me l’hanno regalato Bill e Fleur”

“Uhm… e cosa ne pensi?”

“Che devi prendere quel dannato telefono e farlo squillare per la seconda volta…”

Hermione abbassò lo sguardo, incapace di dare ragione, per una volta, al suo amico di sempre.

“Non… non posso”

“Perché non puoi?”, chiese.

“Perché io…”

“Non sai darmi una risposta, vero?”

La ragazza annuì, mentre il libro, con un tonfo sordo, cadeva sul pavimento.

“Sai perché non puoi? Perché hai paura e sei troppo orgogliosa…”

“Dici?”

“Dico”

Era totalmente assorta nei suoi pensieri, mentre qualche lacrima silenziosa si faceva spazio lungo le sue guance.

Ron aveva ragione, come ce l’aveva quello stupido romanzo.

“Credo che tu abbia ragione…”, ammise, e quando Ron l’abbracciò forte si sentì immediatamente meglio.

Forse non aveva più paura…

 

                                                        ***

 

Nella sua lussuosa dimora, Alessio Ganelli, stava festeggiando con cinque ragazze piacenti e quasi nude il suo compleanno, quando un gufo gli planò sul divano di pelle.

Bruscamente prese il messaggio che teneva tra le zampe e quando aprì la lettera ciò che vi era scritto lo lasciò perplesso, sconvolto e molto arrabbiato, tanto che fece agitare anche il gufo che prese a portare scompiglio tra le ragazze rovinando le costose e arzigogolate acconciature, fare la cacca dentro al ponch e graffiare il povero Alessio Ganelli.

 

 

Imbestialito come non mai non si preoccupò del fatto che le sue donne lo avessero abbandonato dedicandogli frasi poco gentili.

Diede un’altra occhiata alla lettera prima di lasciarla cadere sulla moquet.

 

 

Perché era una troia!

 

                            Draco Malfoy

 

 

 

 

 

 

Vi prego di scusarmi per il ritardo con il quale sto aggiornando, ma stranamente ho avuto molta più ispirazione per: Chi l’avrebbe mai detto?

 

Detto questo spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento.

Purtroppo non posso soffermarmi con i ringraziamenti, spero comunque che abbiate il buon cuore di farmi sapere cosa ve n’è parso di questo capitolo.

 

Vi ringrazio immensamente!

 

Kisses

 

 

 

 

        

                           

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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