Capitolo 5: Nuovi incontri
- Uff! Che antipatico quel tizio! Fortuna che la missione è finita, eh
Nee-sama? -
- Eccome…se andava avanti con quel ringraziamento ancora una volta…il mio
Kunai avrebbe potuto “scivolare”…-
- Hahahaha!! –
Yumiko e Mizuiko, finita la missione, stavano tornando a casa, esauste dopo
il lungo viaggio fatto con Ebizu, che dopo quella sera si era comportato in
modo eccessivamente zelante, chiedendo continuamente della salute delle due.
Il punto cruciale era stato quando l’uomo si era accorto del pallore di
Yumiko e si era professato in mille consigli e presunte cure:
- Ma Akatoshi-sama…il suo pallore non è normale, è sicura di stare bene? -
- Sì, tutto a posto Minazuki-san…-
- Sa ho letto un libro dove il rimedio migliore era…-
Continuando per mezza giornata fino a che la ragazza, esasperata non gli
aveva urlato che stava perfettamente e di smetterla di assillarla.
- Yumiko-chan? Stai bene? Perché ti sei fermata all’improvviso? -
Mizuiko rimase interdetta nel vedere la sorella impalata con gli occhi
chiusi, come in attesa di qualcosa.
- Sono in 4…un Jounin e 3 Genin…- tese l’orecchio – a giudicare
dell’argomento della discussione si devono essere persi…sono…Ninja di Konoha! -
mormorò lei aprendo gli occhi
- Nee-san…e tu come fai a saperlo? – le chiese la sorella a metà fra
l’interdetto e il terrorizzato.
- Non…non lo so…io…sento i flussi di chakra e di cosa stanno parlando…-
- Credi che c’entri qualcosa con i tuoi…ehm…cambiamenti? –
- Non ne ho la più pallida idea. Andiamo ad aiutare quei Ninja…non siamo
lontani dal villaggio, li possiamo portare là! – insistè Yumiko
- Va bene…- l’assecondò Mizuiko, ancora scettica.
Raggiunsero i 4, il Jounin, un ragazzo piuttosto carino, due ragazzini
spaventati e una ragazza, i cui occhi chiarissimi quasi bianchi, facevano
notare la sua appartenenza al Clan Hyuga, uno dei due clan più forti di Konoha.
- Non sappiamo proprio come ringraziarvi…davvero, se non ci foste state
voi…non so perché, eppure la mappa è corretta! – si lamentò il Jounin tirandola
fuori.
- Uhm…- Mizuiko esaminò la cartina per poi sorridere e continuare – Non è
stata colpa sua, questa cartina è di 7 anni fa…infatti qui una volta c’era un
piccolo villaggio, ma dopo la guerra è stato distrutto e la foresta ha preso il
suo posto! –
- Uff…grazie infinitamente ancora! Ci sapreste accompagnare al villaggio
più vicino allora? A quanto vedo siete ninja della Pioggia…-
- Certo – annuì Yumiko, sorridente – ma ci vorrà almeno un giorno per
arrivarci…-
- Sensei, io ho fame! – disse ad un certo punto la ragazzina
- E io sete! – continuò uno dei ragazzi, un bimbetto con i capelli castani
- Io ho…yawn…- sbadigliò il terzo, che aveva i capelli rossi e un bel po’
di lentiggini sul viso
- Ragazzi…- tentò di rimproverarli il Jonin, fermano da Mizuiko che sorrise
e disse:
- Allora accampiamoci, è quasi sera! –
- Oh, va bene! Possiamo sapere i vostri nomi? – si informò il Jonin
- Io sono Yumiko Akatoshi, molto piacere! –
- E io sua sorella Mizuiko! Voi? –
- Tenzou Amagashi – si presentò lui
- Yachiru Hyuuga! – decretò la ragazza con un velo di superiorità nella
voce.
- Toshirou Aburame…- disse il moro
- Gekkou Nara! – esclamò il rosso
- Accidenti…voi tre appartenete a dei clan molto famosi, complimenti! Le
vostre innate se non ricordo male sono il Byakugan, il controllo degli insetti
e quello delle ombre, vero? –
- Sì! –
- Voi avete qualche innata, per caso? – domandò Tenzou, incuriosito
Entrambe le ragazze sorrisero beffarde: eccome se ce l’avevano!
Mizuiko stappò la sua borraccia e con due dita attirò a se una piccola
quantità d’acqua, manipolandolo fino a creare una rosa liquida che riluceva
piano alla luce del sole che tramontava.
- Che bello! – esclamò ammirata Yachiru, con gli occhi che brillavano
- Non manipolo solo l’acqua, ma qualsiasi altro fluido, a mio piacimento…-
spiegò la ragazza, mentre con un movimento veloce e preciso rispediva l’acqua
nella borraccia.
- E tu, Yumiko-san? – domandò Gekkou, curioso di scoprire un’altra
meraviglia.
Yumiko si guardò in giro, ma non vide nulla di ciò che cercava, così intimò
agli altri di allontanarsi un poco per sgombrarle un po’ di terreno e,
concentrando il Chakra in una mano, sferrò un fortissimo pugno per terra,
facendola tremare e creando una leggera spaccatura.
I ragazzi rimasero un po’ delusi, ma
- Questo lo sapete fare pure voi, ma quello che controllo non si vede ad
occhio nudo, almeno non subito…- e appoggiò le mani a terra.
Subito non successe nulla, ma poi la terra là dove si era creata la
spaccatura cedette e un fiume cristallino fuoriuscì dall’apertura, formando un
drago che inondò la piccola radura di mille riflessi d’arcobaleno.
I bambini e Tenzou rimasero letteralmente di sasso, mentre lei spiegava:
- Io controllo l’esatto contrario di mia sorella, cioè gli elementi
cristallini…se non sono nelle vicinanze attingo dai minerali del sottosuolo,
poiché anche loro sono cristalli…avrei potuto anche usare il ciondolo che ho al
collo, ma non avrei potuto fare nulla di così bello, vero? –
- Accidenti…che meraviglia! – esclamarono i piccoli Ninja, battendo le
mani.
- Però non voglio assolutamente sminuire Mizuiko, lei sa fare meglio di me
a elaborare le forme, ma con la scarsa quantità d’acqua che avevamo non è
riuscita a mostrarvi le sue vere capacità e l’acqua sotterranea è a molti metri
di profondità, avrebbe privato la zona di falde acquifere…- ammonì la ragazza
mentre faceva tornare il drago da dov’era venuto.
- Tu sei troppo buona Nee-sama! L’acqua non fa riflessi così! – protestò
Mizuiko
- Umpfh, smettila che non è vero! –
Nota
dell’autrice: ALLELUJAAAAAAAA!!!
Hidan: ERETICA!
BESTEMMIATRICE IMPUDENTE CHE NON SEI ALTRO!
Kakuzu: Deficiente, non ha
nemmeno pronunciato il nome del tuo Jashin!
Hidan [rivolto a lui]:
NON OSARE PRONUNCIARE IL SUO SANTO NOME, TU, INFEDELE!
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Mizuiko: La vuoi
smettere di urlare, pittosto?
Pain: Ti si sente in
tutto il covo, cretino!
Oooook, lasciamo stare
le controversie pazzoidi della mia mente malata e pensiamo a criticare la più
grossa boiata mai scritta dalla mia tastiera o meglio dalle mie manine che
ultimamente hanno le unghie dipinte di viola, chissà perché…l’alleluja che ha
fatto tanto incapperare Hidan è precisamente per aver ritrovato l’ispirazione
di scrivere grazie prima di tutto alla mia Nee-chan che mi manda sempre nuovi
spunti e ad un mio amico a scuola che si è entusiasmato da morire per questa
storia e mi spinge sempre a continuare con la sua pazzia stratosferica…GRAZIE
RAGAZZI, VI ADORO!