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Autore: _Nat_91    20/07/2013    6 recensioni
{Sequel de La mia vita sei tu!}
Giugno 2012, l'estate è alle porte.
Bill ed Elisabeth sono ancora insieme, più innamorati che mai. I Tokio Hotel sono prossimi alla partenza del nuovo tour e le ragazze seguiranno i loro compagni. Ma durante questo viaggio una serie di eventi che causeranno molta sofferenza a molte persone...
Una nuova lunga storia d'amore, ricca di colpi di scena e new entry che causeranno molto scompiglio nelle vite di Bill ed Elisabeth.
La tempesta della vita si abbatte contro le rocce del cuore mettendo alla prova la resistenza di un Amore...
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buon giorno ragazze,
dopo tanto tempo siamo finalmente giunti alla fine di questa storia. Sembra ancora strano ma è così.
Come tutte già sapranno, recentemente dover scrivere l'ultimo capitolo è stato più difficile di quanto avrei mai potuto immaginare. Confesso che non era così che lo immaginavo ma non sono riuscita a fare di meglio ma spero che sia comunque di vostro gradimento.
Se comunque comunque ho ripreso a scrivere dopo tutto questo tempo è stato grazie a voi, grazie al vostro incoraggiamento e di questo non smetterò mai di ringraziarvi. Siete davvero le migliori!
Ora voglio ringraziare semplicemente chi ha commentato il precedente capitolo, gli altri ringraziamenti avverranno alla fine del capitolo; quindi:
- memy881, mimimiky, ImAnHurricanes_martina, Lia483 e Seryfenice per aver commentato il precedente capitolo.
Detto ciò, vorrei concludere dicendo che questo ultimo capitolo è per tutte voi...
Spero davvero che piacerà a tutte voi e sarei felicissima se alla fine tutte quante mi faceste sapere cosa ne pensate. Sarebbe molto importante...
Come canzone di chiusura ho scelto I Don't Wanna Miss a Thing degli Aerosmith... Mi ha colpito molto, mi sembrava adatta. Spero vi piaccia...

Il grande momento è arrivato! Vi lascio all'ultimo capitolo, all'epilogo de Il Destino del nostro amore...
 
...Buona lettura...
 
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Il Destino del nostro amore

 
 
 
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70. Epilogo - Il matrimonio

 
 
 
 
 
1 Giugno 2013


Il dolce canto degli uccellini accompagnò il risveglio di Elisabeth che, dopo essersi rigirata più volte nel letto, decise di alzarsi e prepararsi.
Si avvicinò alla finestra e scostò le tende lasciando che la luce del sole inondasse la camera; aprì le imposte e chiuse gli occhi respirando a fondo e godendosi la freschezza di quella tiepida giornata di primavera.
 
Un pianto leggero e soffuso richiamò la sua attenzione; si girò e raggiunse la culla posta vicino al letto ed un sorriso le si dipinse sul volto quando i suoi occhi incontrarono quelli lucidi ed assonnati di Cristal.
 
- Buon giorno tesoro mio -la salutò chinandosi e prendendo la figlia in braccio.
 
Le diede un bacio sulla fronte poi si sedette sul letto ed abbassò una spallina della sua camicia da notte scoprendo così un seno, vi avvicinò poi la bambina che smise subito di piangere ed iniziò a succhiare avidamente.
La mora non riuscì a staccarle gli occhi di dosso, come sempre, e seguì incantata ogni movimento della piccola.
Quando si staccò dal suo seno, se la mise sulla spalla e cominciò a batterle dolcemente una mano sulla schiena finché lei non emise un piccolo ruttino. In seguito Cristal cominciò a giocare coi capelli della madre ridendo e gesticolando; Elisabeth sorrise e le fece il solletico aumentando le sue risate.
 
- Ora è il momento di cambiarsi signorinella -disse infine poggiando la bambina sul letto.
 
Aprì i casetti della bambina e ne uscì una tutina, delle calzine, un pannolino e tutto il necessario per cambiarla. Quando si girò per tornare da lei, trasalì quando vide Peter appoggiato allo stipite della porta che le sorrideva dolcemente.
 
- Ciao papà, da quanto sei lì? -gli chiese prendendo di nuovo la bambina in braccio.
 
- Buon giorno piccola mia -le rispose baciandole la fronte e facendo lo stesso anche con Cristal- E buon giorno anche a te angelo mio. Ero salito per svegliarti ma quando ti ho vista giocare con la bambina sono rimasto incantato -poggiò una mano sulla guancia della ragazza e continuò- Nonostante tu abbia ormai ventun'anni, non riesco ancora a credere che hai già una figlia e che oggi ti sposi. Per i miei occhi sei ancora la mia bambina.
 
- Oh papà -esclamò lei colpita abbracciandolo con il braccio libero- Per te sarò sempre la tua bambina, anche quando avrò quarant'anni.
 
Entrambi risero appena prima che la loro attenzione fosse attirata da Cristal che continuava ad allungarsi verso il nonno. Peter la prese subito in braccio e la lasciò giocherellare con i bottoni della sua camicia.
L'uomo guardò la nipote e non poté impedire alla sua mente di compiere un viaggio nei ricordi, a quando la sua Elisabeth non era altro che una bambina sgambettante che gironzolava per casa giocando, combinando guai o facendo i capricci.
Ed ora invece lei era diventata una magnifica donna che gli aveva regalato una magnifica nipote.
 
Senza dire niente, prese la roba della bambina dalle mani della mora poi le baciò la fronte.
- Sono fiero di te, piccola mia -le disse prima di avviarsi verso la porta- Mi occupo io di cambiare Cris. Tu pensa a prepararti per questo giorno così importante per te, figlia mia.
 
Elisabeth lo fissò leggermente confusa finché non sparì chiudendosi la porta alle spalle poi si voltò verso l'armadio; si avvicinò all'anta socchiusa su cui era appesa una gruccia che sorreggeva un vestito nascosto da un'enorme busta bianca.
 
Il suo vestito da sposa.
 
L'agitazione cominciò ad impadronirsi di lei, poggiò una mano sul petto e distinse chiaramente i battiti accelerati del suo cuore.
Quel giorno si sarebbe sposata, sarebbe diventata la signora Kaulitz e lei non riusciva ancora a crederci.
Era terribilmente emozionata e nervosa; il grande giorno era arrivato e tutti i suoi sogni stavano per diventare realtà. Stava per sposare il ragazzo che amava, quel ragazzo con cui aveva condiviso gli ultimi anni della sua vita, quel ragazzo che le aveva stravolto la vita e rubato il cuore, quel ragazzo che le aveva donato una figlia stupenda.
Stava per unirsi per sempre alla sua metà, stava per unirsi per sempre a Bill.
 
- Liz cosa ci fai lì impalata? -le chiese la sua migliore amica con le braccia incrociate sotto il seno.
 
- Jen non ti avevo sentita -si scusò la mora.
 
- Sì lo avevo intuito -le disse comprensiva avvicinandosi prima di sorriderle- ma non è questo il momento di sognare a occhi aperti. Hai tante cose da fare oggi ed ogni singolo istante è importante per tutti noi quindi adesso vieni con me, dobbiamo trasformarti nella sposa più bella del mondo.
 
Elisabeth scoppiò a ridere ma si lasciò trascinare dall'amica fuori dalla stanza; entrambe si guardarono negli occhi e questo calmò la mora che, con grande euforia, lasciò che sua madre e le sue amiche la aiutassero negli ultimi preparativi per quel giorno che avrebbe cambiato la sua vita.
 
 
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Le ore trascorsero velocemente ma il caos continuò comunque a regnare sia a casa di Bill ed Elisabeth sia a casa dei Trümper, dove il vocalist aveva trascorso la notte prima delle nozze e dove ora aspettava con ansia il momento di avviarsi verso la chiesa.
Ormai mancava davvero poco e lui era tremendamente nervoso. Le mani gli sudavano, l'agitazione gli attanagliava lo stomaco, la cravatta gli sembrava troppo stretta e non riusciva a respirare. Allentò appena il nodo ed iniziò a camminare per la stanza nel tentativo di scaricare il nervoso che quel giorno si era impadronito di lui.
 
- Bill calmati! -esclamò Tom quasi più nervoso di lui- Stai solo per sposarti.
 
- Solo? -replicò il vocalist ironico- Non mi sembra qualcosa di poco rilevante.
 
- Certo che no -rispose il fratello poggiandogli una mano sulla spalla- È solo l'ufficializzazione del tuo stato civile. In fondo è come se tu e Liz foste già sposati, avete anche una figlia. Questa è solo la cerimonia ufficiale per qualcosa che già esisteva da prima quindi stai calmo e sorridi. Oggi la legherai per sempre a te -concluse facendogli l'occhiolino.
 
Bill annuì, Tom aveva ragione. In effetti era come se loro fossero già sposati, quel giorno avrebbero semplicemente reso pubblico e legale ciò che li legava.
Quelle parole cancellarono ogni suo timore ed ogni sua paura e sentì solo un'immensa gioia pervadergli l'anima.
 
- Grazie Tom -disse allora il vocalist abbracciando il fratello- Sai sempre come aiutarmi.
 
Il chitarrista gli sorrise poi cominciò ad osservarlo in silenzio.
In quegli ultimi mesi Bill era cambiato molto sotto ogni aspetto. Fisicamente aveva tagliato i capelli abbandonando anche la tinta nera ed ora i suoi capelli erano a spazzola e del loro colore naturale. Anche il filo di trucco che aveva usato fino a diversi mesi prima era completamente sparito. Tralasciando il piercing al sopracciglio, ora aveva un volto acqua e sapone come un normalissimo ragazzo di ventitrè anni.
 
Caratterialmente invece era maturato parecchio dopo la nascita di sua figlia Cristal.
Era un padre molto attento e premuroso, non lasciava quasi mai Elisabeth da sola con la bambina, la aiutava in qualsiasi cosa e si alternava con lei nelle notti in cui la piccola si svegliava.
Adorava sua figlia e quando era con lei i suoi occhi brillavano di gioia ed amore puro ed incondizionato.
 
Bill era diventato un uomo maturo e responsabile e Tom era davvero orgoglioso di lui.
 
- Io la amo Tom -affermò il vocalist deciso verso di lui- e voglio passare con lei il resto della mia vita.
 
- Bene, allora muovi quel culo e scendi -rispose il gemello- Hai una bella pollastrella da accalappiare.
 
Si avviò verso la porta sorridendo divertito ma la voce del fratello lo fermò.
- Tom, almeno oggi potresti cercare di evitare le tue stupide battutine ed essere normale? -gli chiese speranzoso.
 
- Ehi -esclamò falsamente offeso-  Ti risulta che io sia mai stato normale? -gli chiese poi sarcastico- Sono Tom Kaulitz fratellino caro, ricordalo.
Detto questo gli diede le spalle ed uscì.
 
Il vocalist sorrise scuotendo la testa; già, suo fratello aveva ragione, lui era incredibile, era unico ed era proprio per questo che lo amava così come era.
Tom sapeva come farsi voler bene ed era proprio quel suo carattere spigliato e libertino che lo rendeva così speciale.
 
- Ma ti vuoi muovere? -gli chiese il chitarrista aprendo di nuovo la porta- Guarda che non scherzavo quando ti dicevo di muovere il culo. Dobbiamo andare.
 
Bill annuì poi si guardò un po' intorno infine uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Con un sorriso sulle labbra e la felicità nel cuore raggiunse la sua famiglia ed i suoi amici ed insieme a loro si avviò verso l'inizio della sua vita coniugale.
 
 
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Un leggero bussare distrasse Elisabeth dai suoi pensieri.
Hannet entrò nella stanza con Cristal in braccio e subito si avvicinò alla figlia.
 
- Qualcuno qui si è svegliato e voleva la sua mamma -le disse dandole la bambina.
 
La mora sorrise stringendola a sé e cominciando a dondolarla un po' prima di guardare quei suoi occhioni azzurri e baciarle la fronte. In risposta la bambina sorrise cominciando a muoversi contenta facendo ondeggiare il suo vestitino bianco.
 
- Sei bellissima tesoro -disse Hannet guardando commossa la figlia.
 
- Grazie mamma -disse Elisabeth fermandosi davanti allo specchio- Jen mi ha fatto un'acconciatura perfetta. È proprio come l'ho sempre immaginata.
 
Era relativamente semplice ma elegante, proprio come piaceva a lei. Era un'acconciatura semi raccolta con molti punti luce e morbide onde perfette ricadevano sulle sue spalle e ai lati del suo viso.
Il trucco delicato ma incisivo metteva in risalto l'azzurro dei suoi occhi e la morbidezza della sua pelle.
 
Era davvero bellissima e Hannet era orgogliosa di sua figlia.
Le si avvicinò da dietro e, guardandola dallo specchio, le poggiò le mani sulle braccia, ancora coperte dal morbido tessuto della vestaglia.
 
- È ora Liz -le disse sorridendo- È giunto il momento di indossare il tuo abito da sposa.
 
La mora annuì poi le chiese se potesse tenere la bambina mentre si cambiava; la donna allora la prese in braccio ed uscì lasciandola da sola.
Elisabeth si avvicinò all'armadio ed aprì l'enorme busta che nascondeva l'abito; lo fissò per qualche secondo poi lo tolse dalla gruccia e l'appoggiò sul letto. Si tolse la vestaglia senza smettere di guardare il vestito infine lo prese ed abbassò la cerniera.
 
La porta che veniva prima aperta e poi richiusa la fece spaventare ma si calmò quando vide sua madre.
- Sono anni che desidero aiutarti ad indossare il tuo abito da sposa ed ora che il fatidico giorno è arrivato mi rendo che sei cresciuta, che sei diventata una donna stupenda e sono fiera di te tesoro mio -le disse la madre commossa abbracciandola.
 
- Grazie di cuore mamma -disse la mora stringendola forte- Sono le stesse parole che ha detto anche papà.
 
- È solo la verità figlia mia -si asciugò velocemente gli occhi e si schiarì la voce prima di continuare- Forza, muoviamoci col vestito, non facciamo aspettare oltre quel povero ragazzo.
 
Elisabeth annuì felice e determinata poi con delicatezza indossò il suo abito da sposa lasciando poi che sua madre le chiudesse la cerniera sulla schiena. Entrambe si guardarono riflesse nello specchio e sorrisero emozionate, infine la madre la fece voltare e la scrutò con attenzione.
 
- Allora, la cosa nuova ce l'hai e mi sembra anche quella vecchia, quella blu e quella prestata giusto? -le chiese seria prima di vederla annuire- Perfetto, allora manca solo questo.
 
Prese la sua borsa e ne uscì una custodia di velluto che aprì con delicatezza. Al suo interno giaceva un bellissimo bracciale in oro bianco decorato con perle bianche e piccoli diamanti.
 
- Mamma è stupendo! -esclamò Elisabeth sfiorandolo appena.
 
- Questo è un regalo di tua nonna -le disse mentre lo sfilava dal cuscinetto e lo legava al polso della figlia- Me lo diede poco prima di andarsene dicendomi di consegnartelo solo il giorno del tuo matrimonio come suo regalo di nozze.
 
- Oh nonna, grazie -sussurrò commossa guardando il bracciale risplendere sotto i raggi del sole prima di abbracciare calorosamente Hannet- Grazie anche a te mamma.
 
La donna le sorrise poi, dopo un ultimo sguardo, le baciò la fronte ed uscì dalla stanza dicendole che l'avrebbe aspettata al piano inferiore.
 
Elisabeth guardò prima il braccialetto poi la sua immagine riflessa allo specchio, infine osservò una foto che ritraeva lei, Bill e Cristal stretti in un dolce abbraccio e sorrise felice.
 
Quella era la sua famiglia, quella era la sua favola, quella era la sua vita.
 
Prese il velo e se lo sistemò sulla testa, infine si recò verso la porta ed uscì dalla camera scendendo lentamente le scale.
Peter, quando sentì i passi della figlia, si avvicinò subito ai piedi delle scale ma si immobilizzò quando la vide.
Era meravigliosa in quell'abito da sposa mentre faceva attenzione a dove metteva i piedi e, quando lei gli sorrise, lui vide dentro i suoi occhi una luce di pura felicità ed amore che lo colpirono.
Gli sembrava di rivedere lo sguardo dolce ed innamorato di Hannet il giorno in cui si erano sposati, ma quella davanti a lui non era sua moglie, ma sua figlia, la sua bambina, la sua piccola donna.
 
- Sei...sei bellissima Elisabeth -confessò il padre emozionato- Mi hai tolto il fiato.
 
- Grazie papà -sussurrò la mora arrossendo.
 
Il padre le prese una mano e l'attirò a sé stringendola con forza, come faceva sempre quando lei era una bambina.
Quando la lasciò andare, le baciò la fronte e le gote rosse poi le porse il braccio che lei accettò più che volentieri.
Elisabeth si guardò intorno non vedendo però nessuno, neanche sua figlia.
 
- Cristal? -gli chiese infine mentre uscivano di casa.
 
- È con tua madre e tua sorella -le rispose aiutandola a scendere i gradini- Marie è già andata avanti portandole con sé.
 
La mora annuì continuando a camminare verso l'enorme berlina nera parcheggiata davanti al giardino.
Quando Jason la vide non riuscì a trattenere il suo stupore davanti a tanta bellezza e le baciò la mano non appena le si fermò davanti.
 
- Sei un incanto scricciolo -le disse facendole l'occhiolino prima di schiarirsi la voce ed assumere un atteggiamento più professionale- Si accomodi signorina -disse infine aprendole lo sportello della macchina.
 
Lei salì a bordo e sia il padre che il cugino la aiutarono con il vestito prima di raggiungere i rispettivi posti.
Non appena Jason mise in moto e si avviò verso la chiesa, Elisabeth strinse la mano del padre, seduto al suo fianco, che le sorrise dolcemente poi cominciò a guardare il paesaggio al di là del finestrino.
 
Il suo sogno stava per diventare finalmente una meravigliosa realtà.
 
 
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La chiesa era bellissima, ampia e soleggiata; costruita in stile barocco, era uno dei simboli di Amburgo dotata anche di una torre alta 132 metri da cui si poteva godere di un bellissimo panorama della città.
Oltre alle navate ed alle ampie vetrate, la grandiosità della chiesa era legata anche al meraviglioso altare ed ai suoi tre organi.
Era davvero il luogo perfetto per il suo matrimonio e le decorazioni che erano state apposte per quel giorno rendevano tutto ancor più magico ed idilliaco.
 
Bill era lì, immobile, nervoso ed emozionato, che guardava gli invitati prendere posto felici e sorridenti.
Gordon e Tom erano al suo fianco per supportarlo in quell'attesa che sembrava infinita.
Tutti e tre salutavano tutte le persone che entravano e si avvicinavano a loro e parlarono un po' anche con Georg, Gustav e Simon, che quel giorno era venuto accompagnato da una ragazza che finalmente lo aveva aiutato a dimenticare Elisabeth.
Tutto sembrava andare per il meglio per lui e per tutte le persone a cui teneva.
 
Bill trasalì quando sentì qualcuno toccargli la spalla.
 
- Buon giorno caro -lo salutò Hannet- Sei ancora più bello del solito.
 
- Grazie Hannet, anche tu sei splendida -gli sorrise il vocalist prima di prendere sua figlia in braccio- Ciao piccola mia.
 
Le baciò la fronte mentre la bambina sorrideva contenta.
Tom le accarezzò la manina poi si rivolse al fratello.
 
- Bill, prendo io Cris -gli disse prendendosela in braccio- Elisabeth è arrivata.
 
Il cuore del vocalist cominciò subito a battere più forte e l'agitazione si impadronì di lui.
Le persone ancora in piedi si accomodarono senza mai smettere di guardare verso l'ingresso, curiose di vedere finalmente la sposa.
Ma tutto il brusio degli invitati e le ansie di Bill sparirono non appena partì la sinfonia della marcia nunziale.
 
 
 
Elisabeth era appena scesa dalla macchina con l'aiuto del padre ed ora guardava incantata la chiesta e la statua di San Michele posta all'ingresso principale.
 
- Sei pronta tesoro mio? -le chiese il padre vedendola annuire- Allora entriamo.
 
Le baciò la fronte prima di sistemarle il velo poi le porse il braccio ed insieme si avviarono verso l'entrata. Più si avvicinavano ed il suono dell'organo diventava più forte, più l'emozione le faceva tremare le gambe.
Ma ogni paura, ogni angoscia, ogni timore scomparve non appena i loro occhi si incrociarono.
 
Bill era bellissimo in quello smoking nero, fermo davanti all'altare che la guardava con uno sguardo pieno d'amore.
 
Elisabeth era un'incanto! Sembrava una di quelle apparizioni divine ma lei non era un'apparizione. Lei era lì, davanti a lui, bella come non mai in quell'elegante abito di chiffon bianco decorato da perline sul petto e senza maniche. Dalla vita in giù si allargava in stile imperiale e terminava con una coda a strascico cappella.
Sembrava davvero una principessa!
 
Quando lei e suo padre lo raggiunsero, Peter lasciò la mano della figlia nella sua e gli sorrise.
- Ti affido mia figlia -gli disse sottovoce- Prenditene cura.
 
Il vocalist annuì deciso poi si voltò verso di lei.
- Sei bellissima Liz -le disse alzandole il velo.
 
- Grazie -rispose arrossendo- Anche tu lo sei.
 
Continuarono a guardarsi con amore e dolcezza finché il sacerdote non lì salutò prima di dare iniziò alla cerimonia.
 
- Fratelli e sorelle -esordì rivolgendosi ai presenti- Oggi siamo qui riuniti per celebrare l'unione di Bill Kaulitz ed Elisabeth Johnson nel sacro vincolo del matrimonio.
 
Tutti ascoltarono attentamente le sue parole lanciando anche qualche sguardo ai due giovani ragazzi che, di tanto in tanto, si guardavano sorridendo emozionati.
 
Dopo aver interrogato i due sposi riguardo la libertà della loro scelta, la fedeltà futura del loro impegno e l'amore e l'educazione dei propri figli, il sacerdote arrivò al momento tanto atteso.
- Carissimi Bill ed Elisabeth -disse in tono solenne- oggi siete venuti nella casa del Padre perché il vostro amore riceva il suo sigillo e la sua consacrazione davanti al ministero della Chiesa e davanti alla Comunità. Voi siete già stati consacrati mediante il Battesimo, ora il Signore vi benedice e vi rafforza con il sacramento nunziale perché vi amiate l'un l'altro con amore fedele ed inesauribile ed assumiate responsabilmente i doveri del matrimonio. Pertanto vi chiedo di esprimere davanti alla Chiesa le vostre intenzioni.
 
Bill si voltò e prese la mano destra di Elisabeth.
- Tu mi hai cambiato la vita solo con uno sguardo -le disse con dolcezza- e non potrei più fare a meno di te ed è per questo che io, Bill Kaulitz, accolgo te, Elisabeth Johnson, come mia sposa e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute ed in malattia, e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita.
 
Gli occhi della mora cominciarono a luccicare di una gioia immensa ed indescrivibile ma non si lasciò vincere dalla sua emozione e prese la mano destra di Bill.
- Non potrò mai dimenticare il nostro primo incontro -gli disse felice- né come la mia vita sia cambiata grazie a te da quella notte. Giorno dopo giorno sei entrato nel mio cuore e sei diventato parte di me ed è per questo che io, Elisabeth Johnson, accolgo te, Bill Kaulitz, come mio sposo e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute ed in malattia, e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita.
 
Il sacerdote alzò le mani beneficendo la loro unione.
- Non osi l'uomo separare ciò che Dio ha unito.
 
L'uomo infine fece un cenno col capo a Katie che, felice ed imbarazzata, si avvicinò all'altare portando il cuscinetto con gli anelli, che furono subito benedetti dal sacerdote.
Bill prese l'anello e guardò Elisabeth.
 
- Elisabeth, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà.
 
Glielo infilò delicatamente nell'anulare destro prima che lei facesse la stessa cosa con lui.
 
- Bill, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà.
 
Allora il sacerdote rivolse una preghera affinché il Signore benedisse questa loro unione, poi sottoscrisse con loro ed i testimoni il certificato di matrimonio, infine li dichiarò marito e moglie.
 
Bill guardò finalmente sua moglie e sentì la felicità scoppiargli nel cuore.
Senza attendere oltre, si chinò su di lei fino ad imprigionare le sue labbra in un dolcissimo bacio.
E proprio in quel momento un applauso generale si levò nella chiesa sovrastando anche quel tenero "ti amo" che i due neosposi dissero guardandosi negli occhi.
 
Mentre gli invitati cominciavano ad uscire, le famiglie degli sposi si avvicinarono per congratularsi con loro.
 
- È stato bellissimo! -esclamò Hannet in lacrime abbracciando la figlia- Tu sei bellissima! E tu Bill benvenuto ufficialmente nella nostra famiglia -concluse abbracciando anche lui.
 
Anche gli altri seguirono il suo esempio ed il vocalist cercò di consolare la madre che non riusciva a smettere di piangere per l'emozione. Quando alla fine riuscirono ad uscire dalla chiesa, furono investiti da una pioggia di auguri e riso colorato.
E quando Tom, seguito a ruota da tutti gli invitati richiese un nuovo bacio, Bill ed Elisabeth non si fecero attendere e si unirono un nuovo bellissimo bacio.
 
- Ti amo signora Kaulitz -le sussurrò il vocalist.
 
- Ti amo anch'io mio caro marito -le rispose lei attirandolo nuovamente a sé.
 
 
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Dopo le foto davanti la chiesa, gli sposi e gli invitati si erano recati nel ristorante scelto per il ricevimento.
Bill ed Elisabeth avevano approfittato della bella giornata per organizzare tutto all'aperto circondati dal verde del prato ben curato e dalla bellezza delle varie fontane. Era davvero perfetto per festeggiare quell'evento così importante.
Anche il menù scelto era ottimo e tutti stavano trascorrendo una bella serata tra cibo, musica e risate.
 
Mentre finivano di mangiare il primo piatto tra una chiacchiera ed un bacio, Elisabeth fece segno a Bill di guardare nella direzione del fratello e, quando vide quella scena, sorrise intenerito.
 
Jennifer aveva in braccio Cristal che, inizialmente, stava giocando con un tovagliolo prima di voltarsi verso Tom ed iniziare a tirargli le treccine.
Il chitarrista si finse sconvolto ed arrabbiato poi prese la bambina ed iniziò a farla volteggiare ed a farle le pernacchie sulla pancia facendole sgambettare e ridere di gusto. Anche la ragazza rise scuotendo la testa e continuò a mangiare.
 
- Ascolta Jen -disse sedendosi e richiamando la sua attenzione- che ne dici se proviamo anche noi ad avere un figlio?
 
Alla mora andò di traverso il boccone che stava mangiando e cominciò a tossire; allora lui le battè gentilmente una mano sulla schiena e le passò un bicchiere d'acqua.
 
Quando si riprese, lo guardò sconvolta.
- Ma sei pazzo a farmi una richiesta simile in questo modo? -gli chiese incredula- Stavo per soffocare.
 
- Ma se ti è solo andato di traverso un boccone di pasta -le rispose ironico prima di tornare serio- Allora?
 
- Tom non mi sembra il caso di affrontare un discorso simile in questo momento -gli rispose lei guardandosi intorno.
 
Il chitarrista sorrise quando vide che era arrossita e si avvicinò al suo orecchio.
- Così non ci sentirà nessuno -le sussurrò suadente- Seguire gli ultimi mesi di gravidanza di Eli e poi stare con Cristal mi ha fatto scoprire un lato di me che non credevo di avere -si fermò accarezzandole una guancia e guardandola negli occhi- Ne avevamo parlato mesi fa ma ora è cambiato qualcosa e...e vorrei davvero avere una famiglia con te.
 
Jennifer lo guardò sorpresa e commossa, non riusciva a credere a ciò che aveva sentito eppure lui era lì e la guardava serio e speranzoso in attesa di una risposta.
Prese il suo volto tra le sue mani e si avvicinò alle sue labbra prima di fermarsi.
 
- Spero soltanto che non prendano da te tutti i difetti o mi ritroverò presto con i capelli bianchi -gli rispose sorridendo ed annullando la distanza che li separava.
 
Tom sorrise sulla sua bocca prima di infilarle una mano tra i capelli ed avvicinarla più a sé.
- Avremo una famiglia perfetta, avremo la felicità che ti ho promesso -le disse facendo sfiorare le loro fronti.
 
Si guardarono negli occhi per diversi istanti poi la loro attenzione fu catturata da Cristal che cominciò a strofinarsi gli occhietti con le sue piccole manine. Entrambi sorrisero dolcemente prima di sentire una mano poggiarsi sulle loro spalle.
 
- Vi disturbo? -chiese Elisabeth sorridendo.
 
- Assolutamente no Liz -rispose subito Tom- Tutto bene?
 
- Sì tranquillo -gli rispose indicando poi il marito poco più lontano- Io e Bill stiamo facendo il giro dei tavoli per vedere se va tutto bene. Poi ho visto che Cris stava per addormentarsi e sono venuta a prenderla per metterla nella carrozzina, almeno potrete muovervi tranquillamente.
 
- Ma figurati -disse subito Jennifer prendendo la bambina dalle braccia di Tom per darla alla madre- Stare con lei è un immenso piacere per noi.
 
- Lo so e questo mi fa piacere -replicò la mora sistemandosi la bambina sulla spalla.
 
- Ecco che arriva il mio dolce fratellino -disse il chitarrista ironico.
 
Bill li raggiunse poco dopo, circondò la vita della moglie con un braccio e baciò la bambina sulla fronte.
- È tutto apposto? -chiese infine al gemello ed alla ragazza.
 
- Sì, fratellino -riprese il chitarrista poggiando poi le mani sullo stomaco- A parte il fatto che sto morendo di fame.
 
- Non cambierai mai eh? -affermò il vocalist ridendo- Comunque stanno per servire il secondo.
 
- Oh che bello -rispose lui contento prima di stringere la mano della fidanzata e voltarsi verso il fratello- Però di una cosa ti sbagli Bill: sono cambiato e ho chiesto a Jen di avere un bambino.
 
Sia Bill che Elisabeth si sorpresero a quelle parole ma subito dopo si congratularono con loro e li abbracciarono, felici di questa confessione, felici che anche loro due avessero deciso di realizzare i loro sogni ed i loro progetti per il futuro.
 
Dopo la bella notizia, gli sposi sistemarono Cristal nella carrozzina poi si accomodarono al loro tavolo e continuarono a festeggiare insieme alle loro famiglie ed ai loro amici.
 
 
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Era ormai l'una di notte quando Bill ed Elisabeth giunsero a casa loro.
 
La serata era stata davvero perfetta; dopo cena i neosposi avevano aperto le danze con un lento a cui erano poi seguie altre canzoni più dolci o ritmate.
In seguito, avevano mangiato la bellissima torta nunziale che Simone e Hannet avevano fatto preparare, avevano aperto i regali e ringraziato tutte le persone che avevano condiviso con loro quel giorno così importante.
A fine serata, stanchi ma felici, tutti gli invitati avevano rinnovato i loro auguri agli sposi e se ne erano andati.
 
Ed ora Bill ed Elisabeth erano finalmente pronti a varcare la soglia di casa come marito e moglie ma il vocalist la fermò, aprì la porta entrando la carrozzina con dentro la bambina addormentata poi uscì di nuovo fuori e, seguendo la tradizione, prese la mora in braccio e varcò nuovamente la soglia di casa.
Quando la fece scendere, lei lo guardò negli occhi e lo baciò con dolcezza ma ben presto il fuoco della passione divampò in entrambi.
Bill la fece voltare e le abbassò la cerniera del vestito sfilandoglielo con una lentezza disarmante; poi rimase a contemplare in silenzio il suo corpo coperto da una sensuale lingerie bianca.
Era bellissima!
 
Le gambe lunghe e toniche, l'addome di nuovo piatto, il seno sodo e pieno. Era perfetta nonostante avesse partorito meno di tre mesi prima.
 
Infine il suo sguardo si perse nei suoi occhi azzurri, così accesi e brillanti, e non riuscì più a trattenersi. Le prese il voltò e la baciò con passione, con desiderio...con amore.
 
Anche Elisabeth aveva contemplato la bellezza di suo marito ed ora non voleva altro che perdersi tra le sue braccia e lasciarsi amare come solo lui sapeva fare.
 
Gli sciolse la cravatta e gli sbottonò la camicia togliendogliela subito dopo poi con una mano gli accarezzò lentamente il petto provocandogli una serie di brividi di piacere.
 
Il vocalist intrecciò le dita con le sue e lentamente iniziò ad avvicinarsi al suo viso guardandola negli occhi; la baciò con dolcezza, abbandonando la foga di prima, deciso a godersi quegli istanti di tenera passione prima di lasciarsi travolgere da una nuova ondata di passione.
 
- Non vorrei mai interrompere questo momento amore mio -disse Elisabeth mordendosi il labbro inferiore- ma credo che dovremmo mettere Cristal a letto prima di dedicarci a noi.
 
- Hai ragione piccola -annuì Bill lasciandole un ultimo bacio sulle labbra prima di avvicinarsi alla carrozzina.
 
Lentamente e con delicatezza prese in braccio la bambina, che si mosse appena senza però svegliarsi, ed insieme a sua moglie salì in camera da letto e ripose Cristal nella sua culla.
Entrambi le diedero un bacio sulla fronte poi restarono lì, fermi davanti alla culla, ad ammirare la bellezza e l'innocenza di quella creatura che avevano concepito insieme.
Bill abbracciò in silenzio Elisabeth da dietro senza mai distogliere lo sguardo dal visino della bambina.
 
- Nostra figlia -sussurrò lui sognante e con amore- È bellissima!
 
- È così piccola e così dolce -continuò lei stringendosi con più forza al marito.
 
- Liz -disse il vocalist dopo diversi minuti di silenzio- voglio un altro figlio.
 
La mora sorrise a quella richiesta, poi si rigirò tra le sue braccia e lo baciò appena.
- E ne avremo altri amore mio -gli rispose accarezzandogli una guancia con dolcezza- Ma non adesso -aggiunse infine.
 
Lo fece arretrare fino a farlo cadere sul letto, si sedette a cavalcioni su di lui ed infilò entrambe le mani tra i suoi capelli.
- Abbiamo appena avuto una figlia -continuò poi mordendogli il lobo dell'orecchio- ed ora voglio solo rilassarmi e dedicare anima e corpo a lei...e a te -concluse prima di baciarlo- Ti amo Bill e non smetterò mai di farlo.
 
- Ti amo anch'io Elisabeth e ti amerò per sempre -le confessò lui baciandole la fede nunziale prima di impadronirsi delle sue labbra.
 
Quella notte si amarono con dolcezza e passione ponendo il sigillo finale a quella promessa che si erano scambiati quel giorno.
Quella notte si unirono nel corpo e nell'anima decretando la giusta fine per un amore iniziato anni prima.
Quella notte diventarono un essere solo, un marito ed una moglie legati da un destino che aveva giocato loro molti scherzi, che aveva posto davanti a loro molti ostacoli da superare.
 
Entrambi avevano commesso diversi errori in passato, errori che avevano rischiato di rovinare tutto, ma alla fine ne erano usciti più uniti di prima perché il loro amore era forte.
Più forte delle avversità, più forte delle tempeste, più forte di tutto.
 
E quella notte il loro amore aveva vinto sul passato, sul presente e sul futuro.
Perché era vero, candido, forte e puro.
Perché Bill ed Elisabeth erano destinati ad essere una cosa sola.
Quella notte avevano vinto semplicemente perché era quello il destino del loro amore.
 
 
 
 
...Fine...



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Ed eccoci qui, è davvero finita! Queste ultime parole mi sono uscite da sole e sinceramente non ho voluto cambiare neanche una virgola di tutto questo. Ma spero vi siano comunque piaciute.
Prima di passare ai ringraziamenti, volevo mostrarvi l'abito da sposa e l'acconciatura di Elisabeth.
Che ne pensate? Personalmente quest'abito mi ha colpito molto più degli altri.

Ma ora è arrivato il momento dei ringraziamenti finali.
Ringrazio di cuore  memy881, mimimiky, _Vesper_ e Seryfenice per la loro costanza nel commentare tutti, o quasi, i capitoli della storia! 

Ringrazio di cuore tutte quelle che hanno commentato sporadicamente (grazie anche a te aquarius perché se sono qui è grazie a te) o che hanno anche letto la storia in silenzio. 

RingrazioRingrazio di cuore quelle che mi hanno supporato e seguito su Destiny's Stories, ringrazio anche Francesca A., Chiara D'A., Francesca Ce, Francesca Ca ed Angy I. per aver commentato lì vari capitoli.

Ringrazio di cuore coloro che hanno inserito la mia storia tra le preferite:
- Adelaide89;
- alyna13;
- Angy Emptiness;
- bek;
- Dark_Passion;
- Derkleine_Geisterfahrer;
- Diosmira;
- Dolcescrittrice;
- Fededudette;
- frappy_twilight;
- ImAnHurricanes_martina;
- Jiada95;
- klerkaulitz89;
- memy881;
- mimimiky;
- One direction four ever;
- raggiodisole90;
- serechelon78;
- Seryfenice;
- Stellina_Batuffolo;
- Whisperme;
- _Lucky_;
- _MINA_;
- _Vesper_;
- _VoCaLiSt_.
 



Ringrazio di cuore coloro che hanno inserito la mia storia tra le seguite:
- aquariusff;
- auroramyth;
- Bibliophile;
- Chiaretta_Vampiretta;
- Dan;
- Dark_Passion;
- Derkleine_Geisterfahrer;
- Diosmira; game_girl;
- ImAnHurricanes_martina;
- JCMA;
- Jiada95;
- lady vampira;
- LadyLupin3;
- Lia483;
- Mysticbaby98;
- PiccolAngy;
- raggiodisole90;
- sere_96;
- Victoria Blood.



Ringrazio di cuore coloro che hanno inserito la mia storia tra le ricordate:
- Beatrix_LoveMusic;
- Bibliophile;
- Derkleine_Geisterfahrer;
- dreamgirl_90;
- lady vampira;
- raggiodisole90;
- sere_96;
- Seryfenice;
- Victoria Blood;
- _Vesper_.



Ringrazio davvero ognuna di voi per il vostro supporto, i vostri complimenti e le vostre parole. Non saprei davvero in che altro modo esprimervi la mia gratitudine.
Quindi grazie, grazie davvero! 

Alcune di voi mi hanno chiesto se ci sarà un nuovo sequel o una storia su Tom e Jen ma, onestamente, non ne ho idea. Ammetto che le idee per un ipotetico sequel le avevo, anche se confuse, ma ora non sono più sicura se lo scriverò o meno. In ogni caso sarebbe stato relativamente indipendente da "La mia vita sei tu!!!" e da "Il Destino del nostro amore" perchè l'avrei incentrata su Cristal. Ma per ora vorrei prendermi una pausa anche perchè ho un altro progetto: dedicarmi alla mia prima storia originale "Un soffio di vita".
Non so quando ma questa storia arriverà, ho deciso di scriverla tempo fa e lo farò. Qualcuna di voi vorrà essere informata quando la posterò? Se lo vorrete, fatemelo sapere che sarò ben felice di farlo. 

Bene, ho detto tutto. E' arrivato il momento di salutarvi.
Questo viaggio con voi è stato bellissimo e non lo dimenticherò...
Grazie ancora a tutte voi!

A presto ragazze...
Con immenso affetto, un bacio...

Nat 
   
 
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