Le
parole che non ti ho detto
Ventesimo
capitolo:
Zayn
fece un altro respiro profondo e poi entrò nel negozio
di fiori. Erano passati quattro giorni e finalmente aveva preso
coraggio e si
era deciso ad uscire di casa e a riprendere in mano quella situazione.
-
Posso esserle utile?- lo accolse la voce di una ragazzina
al bancone che doveva avere dodici anni, due trecce ed un sorriso vispo.
-
Sto cercando il proprietario del negozio.. è qui?- si
avvicinò al bancone vedendo la ragazzina annuire e correre
nel retrobottega.
-
Il nonno arriva, sta sistemando delle cose.- annuì
iniziando a picchiettare nervoso le dita sul legno.
-
Mi stavi cercando?- si voltò velocemente trovandosi
davanti quell’uomo stempiato, pochi capelli bianchi e
l’aria da saggio.
-
Senta io..tutta questa storia..- fece un gesto con la mano
e continuò. -..non credo di riuscire a sopportarla ancora
per molto. Ho bisogno di sapere.
È passato più di un
anno e io credo di aver raggiunto il limite di sopportazione e..-
-
E come l’altra volta io le dirò: non è
mio dovere svelare
una cosa che vuol restare nascosta agli occhi di tutti.-
sbuffò massaggiandosi
il collo esasperato.
-
Può almeno giurarmi che non è uno stupido scherzo
di un
ragazzino?- domandò sperando di ottenere almeno una risposta
alle mille domande
che non lo lasciavano in pace.
-
Non è uno scherzo, e non è un ragazzino.- una
certezza ed
un nuovo indizio.
-
Ed è un uomo, giusto?- insistette ancora sperando di
avvicinarsi ancora di più alla soluzione. O almeno alla
prova che quello che
stava pensando da giorni fosse corretto.
-
Non è una donna.- grugnì trattenendosi dal
prendere quel
vecchio per le spalle e scuoterlo. Sentì la risata divertita
della ragazzina al
bancone e si voltò verso di lei.
-
Anche tu sai chi è?- domandò con gli occhi
spalancati per
la sorpresa quando quella annuì tutta sorridente.
-
Ti pago, giuro che ti pago se me lo dici.- si avvicinò di
nuovo al bancone iniziando a tirare fuori il portafoglio dalla tasca
posteriore
dei jeans quando il proprietario del negozio lo fermò
prendendogli il braccio.
-
Non sono cose che possono essere comprate col denaro. È
tutto troppo puro per essere inquinato da..-
-
Ma io devo
sapere. Devo sapere perché sto impazzendo. Ho bisogno
di un nome! Non ce la faccio più con tutti questi segret..-
-
Liiiiam.- si voltò di scatto verso la ragazzina che
sorrideva ed indicava qualcosa alle sue spalle.
-
Iris.- sentì quella voce alle sue spalle e si
girò di
scatto vedendolo deglutire e..- Zayn.- ricambiò il cenno di
saluto e poi tornò
a guardare l’anziano che teneva un’espressione
neutra ed imperscrutabile.
-
Grazie per l’aiuto.- mormorò lasciando poi
velocemente il
negozio buttandosi sulla strada affollata della città.
-
Zayn!- si fermò di colpo cercando di rallentare il battito
del cuore, fece una smorfia quando si trovò davanti Liam che
gli porgeva un
fiore.
-
Stai scherzando?- fu la prima cosa che riuscì a dire
sentendo già le lacrime spingere per uscire. Liam scosse il
capo continuando a
fissarlo indeciso. - Un tulipano giallo?- fece un’altra
domanda ottenendo un
altro movimento del capo del castano.
-
C-Ci sono..così tante cose che devo dirti.- annuì
invitandolo a continuare. - Ma non so da dove iniziare. Non volevo
scappare via
così quella mattina, io..- Zayn sollevò un
sopracciglio fissandolo scettico.
-.. sì, volevo scappare via così quella mattina.-
si corresse Liam fissando il
ragazzo che invece non distoglieva lo sguardo dal fiore. - Ma.. quando
mi sono
svegliato..era troppo, Zayn. Mi sentivo soffocare e..-
-
E hai deciso che la soluzione migliore era lasciarmi lì
come un idiota senza scrivermi nemmeno un biglietto, davvero geniale.-
borbottò
maledicendosi per la voce che indicava già un pianto
imminente.
-
Non capisci. Tu non puoi capire.- sollevò le spalle e poi
guardò qualche passante per distogliere la sua attenzione da
quel discorso così
da evitare di scoppiare a piangere proprio davanti all’ultima
persona che
doveva vederlo in quello stato.
-
L’ho voluto per..ti ho voluto per così tanto
tempo. Zayn,
non puoi capire. Aver ottenuto tutto così
all’improvviso. Non mi sono pentito.
È stata la miglior serata di tutta la mia vita e lo rifarei
ancora ma..-
-
Anche per me.- mormorò non riuscendo a fermarsi. -
è stata
la miglior serata anche per me.- spiegò meglio riportando
per un momento lo
sguardo sul castano che gli sorrideva dolcemente.
-
Non so come spiegarti meglio ma.. ci sono cose che non ti
ho detto e..non mi sento ancora pronto per..-
-
Ti prego, Liam.- non si era nemmeno reso conto che stava
piangendo, non fin quando l’altro ragazzo gli aveva
accarezzato una guancia
avvicinandosi ancora di più.
-
Non riesco a trovare il coraggio di dirtelo.- chiuse gli
occhi lasciando cadere nuove lacrime quando sentì quella
frase sussurrata
contro alla sua guancia. - Ho paura, Zayn.- si lasciò
sfuggire un singhiozzo
stringendo le mani sulle braccia di Liam che gli tratteneva il viso tra
le sue.
- So che è stupido e che ormai sappiamo entrambi
che..sappiamo entrambi tutta
la storia.. ma ho paura.- annuì sentendo le labbra di quel
ragazzo sulla
guancia a raccogliergli le lacrime.
-
M-Mi sei m-mancato.- strinse le dita ancora di più contro
alla stoffa della giacca del castano e aprì gli occhi
rivelando due macchie
nocciola bagnate di lacrime.
-
Non piangere per questo.- Zayn scosse il capo chiudendo di
nuovo gli occhi quando sentì una mano di Liam tra i suoi
capelli.
-
E tu..p-prometti che c-ci metterai..p-poco.- balbettò tra
i singhiozzi inchiodandolo sul posto quando rivelò di nuovo
i suoi occhi
chiari.
-
A risolvere tutto questo casino?- scosse di nuovo il capo lasciando
un braccio di Liam per cancellarsi le lacrime, l’altra mano
che teneva il fiore
e il ragazzo con la paura di perdere entrambi.
-
A t-trovare il c-coraggio.- il sorriso che gli rivolse gli
fece perdere qualche battito del cuore e lo costrinse a ricambiare il
gesto.
-
Se tu prometti di aspettarmi.-
Annuì
velocemente stringendogli una ciocca di capelli tra le
dita per poterlo avvicinare ancora di più. - Per sempre,
Liam. Ti aspetterò per
sempre, se è necessario.-
Sospirò
felice quando sentì quelle braccia attorno alla sua
vita e strofinò il viso contro al collo del ragazzo
rabbrividendo quando quello
iniziò a lasciargli dei baci sui capelli.
-
Tu non hai idea, Zayn, di quello che mi fai.- sorrise
contro al suo collo stringendo il tulipano e la giacca di Liam.
-
Amore disperato.- mormorò contro alla sua pelle
riempiendola subito dopo di baci mentre il castano lo stringeva ancora
di più.
-
Avrei voluto darti un bucaneve ma non è ancora il periodo
giusto.-
-
Posso aspettare.- disse sicuro allontanandosi un poco per
guardarlo negli occhi. - Te l’ho detto che posso
aspettare..anche per quello.-
Liam
annuì spostando una mano dalla schiena del ragazzo per
potergli accarezzare una guancia.
-
Non ti farò aspettare ancora per molto.- sussurrò
contro
al suo orecchio arrossendo e muovendo piano la mano tra i suoi capelli
neri.
-
Non importa, Liam.- lo sentì dire contro alla sua spalla.
- Posso aspettare fino alla fine del mese, posso aspettare tutto il
tempo in cui
mi hai osservato in silenzio. Posso farlo perché voglio aspettare te.- appoggiò
le mani sulle sue spalle
allontanandolo.
-
Tu.. tu sei..- gli prese il viso tra le mani e appoggiò le
labbra sulle sue in un gesto disperato.
Continuò
a baciarlo con sempre più foga quando lo sentì
ricambiare il gesto e stringere le dita di una mano tra i suoi capelli
mentre
l’altra che teneva il tulipano stava appoggiata sul suo collo
facendolo
rabbrividire.
-
Vorrei..- iniziò staccandosi per riprendere fiato
appoggiando la fronte contro quella del moro che continuava a
sorridere.
-..dirti tutto, ora..ma non..- venne zittito da un altro bacio e fece
scorrere
le mani fredde sotto alla maglietta del ragazzo che tremò
contro di lui.
-
E ora devo proprio andare perché..i miei.. non voglio
scatenare l’ennesima guerra e..- lo vide annuire e lo
baciò un’altra volta sentendo
il suo sorriso contro le labbra.
-
Ma possiamo continuare a vederci, e mandarci messaggi e
fare questo.- continuò non riuscendo a staccarsi da quel
corpo che s’incastrava
perfettamente con il suo.
Lo
strinse un’ultima volta, gli lasciò un bacio sulla
fronte
e s’incamminò verso casa venendo però
fermato dal moro che lo chiamò
raggiungendolo.
Lo
guardò mentre quello aveva un’espressione strana e
pensierosa in viso.
-
Perché i fiori?- gli domandò dopo qualche minuto,
il
tulipano che rigirava tra le dita.
-
Perché riescono a parlare al posto mio.- rispose come se
fosse la cosa più semplice del mondo, l’altro
annuì alzandosi sulle punte per
baciarlo ancora.
-
Il geranio rosso.- gli mormorò contro alle labbra Zayn. -
Te l’ho regalato per un motivo.- arrossì ed
annuì piano quando si ritrovò di
nuovo specchiato in quegli occhi nocciola.
Zayn
sorrise, gli lasciò un altro bacio sulle labbra
soffermandosi più volte a mordergli il labbro inferiore e
poi lo salutò con un
bacio sulla guancia lasciandolo solo con gli sguardi curiosi dei
passanti.
Angolo
Shine:
Come
promesso, sabato ed ho aggiornato.
Spero
con questo briciolo di fluff possiate perdonarmi :’(
A
mercoledì, grazie a tutti.