Emma quella mattina non aveva proprio voglia di alzarsi, se non fosse stato per la promessa fatta a Julie di andare a fare shopping insieme, sarebbe rimasta a letto almeno fino alle due del pomeriggio.
La sera precedente era stata alquanto stancante: come tutti i venerdì, il fratello e lei erano andati a mangiare una pizza da Nando’s  e avevano fatto tardi aspettando che il migliore amico di Louis, Harry, finisse di lavorare e tornare a casa. Ma la definizione ‘’stanchezza’’ deriva dal fatto, che in tre in moto non è proprio l’ideale, soprattutto con vigili in circolazione. L’avevano scampata bella e nonostante tutto si erano divertiti, come sempre.
Si alzò decisamente controvoglia e si trascinò in bagno ancora mezza addormentata. Non ci mise molto a svegliarsi completamente quando, aprendo la porta del bagno, si ritrovò un riccio a torso nudo che si girò di scatto non appena sentì la porta aprirsi..”Oh mio dio Harry, scusami..”disse solo, prima di richiudersi frettolosamente la porta alle spalle per poi poggiarsi a peso morto su di essa , scacciando un lungo sospiro. Dopodichè torno in camera e si rituffò sul letto portando le mani dietro la nuca. Aveva sempre avuto una cotta per Harry, fin da bambina pensava che lui fosse un ragazzo estremamente dolce, forse perché ogni volta che gli parlava riusciva a sprofondare nei suoi bellissimi occhi color verde smeraldo.
La porta del bagno si aprì nuovamente,e poco dopo si ritrovò un Harry, ormai vestito,in camera “Buongiorno comunque’’ la salutò, facendole scacciare subito quei pensieri poco casti sul soggetto stesso che stavano minacciando di impossessarsi della sua mente.. “Potevi dirmelo di volermi vedere senza maglia eh, ti avrei accontentato prima..”continuò il riccio con un ghigno sul viso “Ma fammi il piacere Styles” rispose la ragazza, lancandogli un cuscino sul volto per poi  precipitarsi in bagno e richiudersi  la porta alle spalle. Riusciva a udire il suono meraviglioso della risata di Harry attraverso la porta e questo la fece sorridere come una bambina. “EMMA, SCACCIA I PENSIERI, VIA I PENSIERI..” si ripetè mentalmente prima di andare a farsi una rilassante e più che meritata doccia calda.
Dopo trenta minuti esatti uscì dal bagno in accappatoio e asciugandosi i capelli con un asciugamano blu corse in camera sua chiudendo la porta a chiave. Recuperò i suoi jeans, buttati la sera prima da qualche parte sul pavimento,estraendone il cellulare dalla tasca posteriore. Compose il numero della sua migliore amica e poggiò il telefono sul letto in vivavoce e andò a perlustrare l’armadio in cerca di qualcosa di carino da mettere.Julie rispose dopo qualche squillo con la voce ancora impastata dal sonno “Non dirmi che stavi ancora dormendo ,JULIE” la rimproverò l’amica. Si sentirono dei strani rumori e un tonfo acuto risuonò nel auricolare del telefono, la mora afferrò subito il telefono “Julie, tutto apposto” niente, non un suono, non una parola..”Julie..” riprovò. “Cazzo merda questo letto maledetto, ajaaa il culo” ed ecco che la finezza della sua migliore amica risuonò per tutta la stanza “Letto del cazzo” . Emma scoppiò a ridere ributtando il telefono su letto e ritornando alla sua missione, diete un'altra occhiata all’armadio e dopo qualche minuto di riflessione decide di aggiungere un'altra cosa alla sua lista delle cose da fare: RIORDINARE L’ARMADIO”.
”Julie, non so cosa mettermi, aiutami” si lamentò “E quando mai..” rispose l’amica. Dai rumori che si udivano Emma capì che si era appena chiusa in bagno. Sbuffando prese un leggins nero e una felpa del fratello, che non gli aveva più restituito e che era di circa tre taglie in più della sua, e optò per lo stile sportivo(come sempre). Poggiò i vestiti che aveva scelto sul letto “Vans o converse?” domandò ??Vans” rispose subito l’amica.“Julie comunque ti avevo chiamato per avvertirti che non posso dormire da te stasera” disse estraendo il piccolo phon dal guardaroba. “Ma grande stronza me l’avevi promesso” rispose l’amica che aveva appena iniziato a spogliarsi per fare la doccia. “Mi dispiace Ju, ma sono arrivati i nuovi vicini e mamma li ha invitati a cena per dargli il benvenuto, vuole che ci siamo tutti.” Disse chiaramente dispiaciuta e annoiata dal fatto che dovesse essere per forza presente.” Niall James Horan, quante volte devi ripeterti che si usa bussare prima di entrare in bagno??!” ed ecco che Julie iniziava a litigare con il fratello provocando una fragorosa risata da parte dell’amica. Niall era il tipico ragazzo dolce, dalla faccia da cucciolo, era il contrario della sorella, aveva i capelli castani,che però tingeva biondi e questo lo rendeva forse più simile a Julie, e gli occhi azzuri. I fratelli Horan erano in continuo conflitto, non facevano che litigare per ogni minima stronzata, ma infondo in fondo si sapeva che si amavano tantissimo, insomma, con una sorella ama un fratello e viceversa. Dopo un po’ di urla la bionda riprese finalmente il telefono tra le mani e degnò un po’ di attenzione all’amica che la stava aspettando pazientemente per riattaccare e riuscire ad asciugarsi i capelli “Oh dai Em, sarà per la prossima volta tranquilla..comunque, già li conosci?” domandò incuriosita “No in realtà so solo che hanno due figli, una ragazza di un anno più piccola di noi e un ragazzo di 22 anni.” Rispose legando i capelli e lasciando qualche ciuffo fuori in modo da poterli asciugare meglio “Capisco, beh dai forse il ragazzo è carino :3 go Emma go..” scherzò Julie asciugandosi “Ma smettila” rispose Emma ridendo “Vabeh, come si chiamano almeno lo sai?” “I nomi no, però è la famiglia Malik, scusami Ju devo scappare, non fare tardi “ detto questo riattaccò e riuscì finalmente ad asciugarsi i capelli.
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EMMA.


JULIE.


Eeeeeee Niall :33