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Autore: Shady89    22/07/2013    0 recensioni
"Lacrime di dolore che ancora non gli davano tregua"
Genere: Drammatico, Mistero, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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LA TANA


Fu il trambusto della folla per le vie di Diagon Alley a svegliare George. Conosceva bene quel mormorio di prima mattina e se non fosse stato per il dolore pulsante alla testa l’avrebbe quasi sicuramente gradito. Ogni tanto qualcuno si fermava anche davanti al Tirivispi Weasley. Davano una sbirciata oltre la vetrina, leggevano il cartello di avviso e poi borbottando qualcosa se ne andavano seccati. George sapeva che non poteva continuare così, ma per il momento aveva altre più importanti priorità. “Si, come ubriacarti” penso ironico tra sé e sé.
Afferrò la bacchetta magica e in un istante il seminterrato gli vorticò attorno per andare a sostituirsi alla tranquilla cucina della tana.
Capì subito di non essere stato molto furbo ma ormai il danno era fatto. Sua madre era già impegnata tra un fornello e l’altro a preparare il pranzo e appena lo vide la sua espressione mutò in modo preoccupante.
<< GEORGE WEASLEY! Si può sapere dove diavolo sei stato tutta la notte? >>  chiese furiosa mentre un coperchio le sfuggiva di mano andando a finire rumorosamente a terra.
<< Lo sai che ero al negozio, hai l’orologio della famiglia per queste cose >> rispose il ragazzo portandosi una mano alla testa << E per favore non urlare >>.
<< Oh si che lo so! Il problema è che non mi risulta sia possibile controllarlo nel sonno. Quindi la notte vorrei non dovermi alzare per vedere che fine hai fatto >>
Con un colpo di bacchetta il coperchio schizzò come un razzo dentro al lavandino spruzzando acqua ovunque.
<< E mi sbaglio o questo è odore di alcol? >>
Non dovette neanche avvicinarsi più di un passo che il tanfo di whisky incendiario la investi facendole storcere il naso.
George voleva scappare.
<< Oh si! Come pensavo, vai a lavarti prima che torni tuo padre >> disse sbrigativa << e fai in fretta, oggi vengono Harry e Hermione, quindi cerca di essere presentabile. Del tuo comportamento ne parleremo dopo >>
Ma non fece in tempo a finire la frase che il signor Weasley entrò allegro in cucina.
<< Parlare di cosa Molly? >> chiese sorridendo << Ciao George, che fine avevi fatto? Fai preoccupare tua madre così >>
Saluto con un bacio la moglie e si mise a sbirciare nel forno.
<< Ma che profumino! Hai sfumato l’arrosto con del vino cara? >>
<< No, quello è tuo figlio che di notte va a lavorare in distilleria >> disse la signora Weasley lanciando uno sguardo accusatorio a George.
<< Ah… capisco. Credo sia meglio parlarne caro >> disse in tono serio il signor Weasley. Poi in silenzio si avvicinò alla credenza, tiro fuori una boccetta di vetro con all’interno un liquido bluastro e ne verso due gocce in un bicchiere d’acqua che fece apparire magicamente.
<< Tieni, con questo starai meglio >> disse porgendo il bicchiere a George << Andiamo in soggiorno >>.
George mandò giù tutto in un sorso e lo seguì.
<< Va già meglio vero? >> chiese tranquillo il signor Weasley mettendosi a sedere sul divano.
<< Direi di si, molto meglio. Però mi è venuta voglia di cannella.. è normale? >>
Il signor Weasley si lasciò scappare una risata.
<< Immagino proprio di si. Pensa che a me fa venir voglia di muschio, ma poi passa quasi subito, tranquillo >>
George si ritrovò a pensare alle occasioni in cui il padre, come lui, avesse avuto bisogno di bere un po’. Eppure non ricordava di averlo mai visto ubriaco.
<< Sai George, capisco che questo è un brutto periodo per te. Capisco perché non riesci più a mandare avanti il negozio di scherzi. E capisco anche perché un po’ di whisky possa essere un modo efficace di allontanare i pensieri. Tra qualche mese sarà passato un anno, lo so. Ma io e tua madre non vogliamo vederti così. Non possiamo perdere anche te, capisci? >>
L’ultima frase fece sussultare il ragazzo.
<< Lo so papà. Hai ragione, ma se ti dicessi che Fred si è portato con lui tutta la mia felicità? Lo sai che non sono neanche più in grado di evocare un Patronus? >> Sospirò.
 << Lui è in ogni ricordo felice… e ora che se n’è andato ogni ricordo si trasforma in dolore >>. Ci fu un lungo silenzio. Poi con voce calma e rassicurante il signor Weasley cerco di fargli capire che le cose non stavano proprio così. 
<< Credo che tu ti stia sbagliando George. Fred non ti ha portato via niente. E di sicuro adesso non vorrebbe vederti in questo stato. Lui è proprio li con te, nei tuoi ricordi. E ti assicuro che non ti lascerà mai. Per questo devi ricordarlo con gioia e non con dolore. I ricordi sono tutto quello che di più caro hai di lui. Non trasformarli in qualcosa che non sono >>
George fu colpito da quelle parole più di quanto si aspettasse. Sapeva che suo padre aveva ragione ma prima di poter aggiungere altro dalla cucina arrivarono distinte le voci di Harry e Hermione.
<< Dai ora vai a darti una sistemata >> disse il signor weasley alzandosi e dando al ragazzo una pacca sulla spalla.
<< Voglio vederti a tavola tra mezz’ora! >>. E così si diresse in cucina a dare il benvenuto agli ospiti.
George in un certo modo si sentiva meglio. Qualcosa in lui l’aveva riportato alla realtà. Erano bastate quelle poche parole a fargli capire che Fred non se ne fosse affatto andato. Fred l’avrebbe accompagnato per sempre e lui come minimo avrebbe dovuto fare lo sforzo di essergli riconoscente per questo. Così decise di affrettarsi e risalì veloce le scale fino al bagno, una doccia era proprio quello che ci voleva per scacciare via i brutti pensieri.







Note: eccomi con il secondo capitolo, spero vi piaccia. Domani avrò tempo di sistemare il terzo. Come avrete notato non sono capitoli molto lunghi, questo perché il racconto in sé arriva a sei capitoli. Quindi invece di pubblicare un mattone da 6000 parole preferisco dividerlo in comode rate da 1000 parole circa xD
Ma non disperate, ho già in mente il prossimo racconto! Infatti preferisco racconti brevi ma ben strutturati a capitoli infiniti di trame inconsistenti!
Un saluto!


  
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