Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
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Autore: Queen    22/07/2013    2 recensioni
"Se ti senti pronta ad affrontare da capo questa storia... a ripetere ogni singolo giorno fino a giungere nuovamente a questo epilogo ed hai la consapevolezza che potresti... anzi quasi sicuramente fallirai e rivivrai questo dolore ancora e ancora... se sei pronta a questo... allora afferra la mia mano e vedi di non lasciarla se non vuoi ritrovarti persa tra gli ingranaggi del tempo..."
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Homura Akemi, Kyoko Sakura, Sayaka Miki | Coppie: Kyoko/Sayaka
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2


Egoismo




Tic... Tac...


Il silenzio che riempiva la stanza era rotto dal continuo ticchettio dell'orologio che scandiva il tempo.


Tic... Tac...


Distesa sul letto, con la mente completamente offuscata ripeteva dentro di sè quel suono... ma la sua voce proveniva da lontano, era come un eco...


Tic... Tac...


ad ogni battito però, la sentiva sempre più vicina finchè, di colpo, non aprì gli occhi.


Ora sentiva chiaramente quel suono. Girò la testa nella direzione da cui proveniva; era solo il suo solito orologio a muro che, immancabilmente, compiva il suo lavoro e segnava l'inesorabile scorrere del tempo.


Un momento... il suo orologio? Si trovava quindi nel suo appartamento?

Cosa ne era stato di Walpurgis? E della battaglia? E di...


-Sayaka!- esclamò alzandosi di colpo dal letto con il cuore che le saltò in gola.


-Finalmente ti sei svegliata... -


Quella voce così familiare proveniva dall'altro lato della stanza. Lentamente e trattenendo il respiro si girò e vide Homura seduta su di una sedia al tavolo della cucina che sorseggiava un pò di acqua.


-Homura...- pronunciò il suo nome con un filo di voce. Rapidamente riordinò i confusi pensieri che le vorticavano nella testa -il viaggio nel tempo...- pronunciò quasi icredula portandosi una mano alla bocca – ma allora... accidenti che giorno siamo? Quanto manca alla notte di Walpurgis? Devo sbrigarmi altrimenti...-

-Ehy, ehy calmati!- esclamò Homura vedendo l'amica in preda all'agitazione -manca all'incirca un mese alla notte di Walpurgis...-

-Un mese...- bisbigliò tra se e se Kyoko prima di cadere nuovamente in allarme -Oh no! La mia soul gem! Devo purificarla subito altrimenti...- disse materializzando la pietra nella sua mano sinistra. Quando la vide però, rimase di stucco; ardeva di un rosso intenso. Era perfetta, immacolata.

-Ma... cosa...-

-L'ho purificata io- Homura pronunciò quelle parole alzandosi dalla sedia -ma non credere che l'abbia fatto per simpatia... - si affrettò a chiarire mentre si passava una mano lungo i suoi capelli corvini -portarti con me per poi vederti trasformare subito in strega... sai che seccatura... me la sono voluta risparmiare- si avviò verso la porta -d'ora in avanti dovrai cavartela da sola- concluse poi uscendo.


-Che tipa...- si limitò a commentare Kyoko facendosi cadere all'indietro sul letto. Fissò per qualche minuto il soffitto, in silenzio. Nella sua mente ancora stava rivivendo gli utlimi attimi di quella terribile battaglia. Alzò la mano e prese a guardarne il palmo; avvertiva ancora la sensazione del contatto con il corpo sempre più freddo di Sayaka... quel corpo che fino ad un attimo prima era così pieno di vita...

Come per scacciare quel pensiero, strinse il pugno e lo battè con forza sul materasso. Non era il momento di pensare a queste cose. Aveva avuto una seconda possibilità e l'avrebbe sfruttata al meglio.

Guardò fuori dalla finestra. Era notte fonda, ora come ora non avrebbe potuto fare niente. Rimandò tutto al mattino seguente.


-Ragazze muovetevi altrimenti arriveremo tardi a scuola!-

-Eccoci Hitomi arriviamo!- risposero all'unisono Sayaka e Madoka.

Era una mattina qualunque, le tre amiche si stavano dirigendo a scuola; Madoka e Sayaka perdevano tempo giocherellando e Hitomi le riprendeva divertita. La solita routine mattutina.


Kyoko stava osservando la scena dall'altra parte del ruscello, nascosta dalla penombra degli alberi. Iniziò a provare un pò di malinconia e nostalgia vedendo Sayaka correre e divertirsi con le sue due amiche.


-Sayaka oggi, dopo la scuola, andrai a trovare Kamijo?- chiese d'un tratto Hitomi.


Il viso di Kyoko si contorse in una smorfia di rabbia "ancora quel violinista da stapazzo..."


La ragazza si fermò, colta alla sprovvista da quella domanda -Beh... si... pensavo di farci un salto...- si limitò a rispondere diventando un pò rossa in viso.

-Ma non sarebbe ora di dichiararsi eh?-

-Hitomi!!! Ma cosa dici?- rispose in preda all'imbarazzo Sayaka, poi prendendo per mano Madoka -Avanti andiamo è tardissimo!!!- e prese a correre verso la scuola.

-Sayaka piano!- si lamentò inutilmente Madoka.

Hitomi rise un pò tra se e se -è così buffa quando si imbarazza- e riprese il cammino verso la scuola.


Kyoko, scossa da un moto di gelosia, tirò un pugno contro un albero "Sayaka..."


Le lezioni terminarono e, come da programma, Sayaka si diresse verso l'ospedale. Stava percorrendo il cortile dell'edificio immersa nei suoi pensieri, quando improvvisamente lo spazio intorno a lei iniziò a distorcersi.

"Ma cosa stà succedendo..."

Il paesaggio era cambiato e degli strani esserini le aleggiavano intorno. Voleva gridare, anzi forse lo stava già facendo ma non riusciva ad udiere il suono della sua voce; tutti i rumori erano sovrastati dal grido acuto e stridulo che riecheggiava in quello spazio. Alzò gli occhi e proprio sopra alla sua testa vide la figura che stava emettendo quei suoi; una sagoma indefinibile, un essere deforme...

Doveva scappare ma la paura aveva preso possesso del suo corpo e le impediva ogni movimento.

Lo strano essere gridò ancora più forte poi materializzò degli oggetti che scagliò nella sua direzione.

Era la fine. Le gambe si rifiutavano ancora di muoversi. A quel punto la ragazza cadde in ginocchio a terra e si coprì con le braccia in attesa dell'impatto.


Impatto che però non arrivò.


Un'ombra che l'avvolse ed un rumore metallico.


Sorpresa ma ancora impaurita, Sayaka aprì gli occhi e tentò di sbriciare da una fessura tra le braccia, ancora in posizione di difesa, cosa stesse succedendo.


Lunghi capelli rossi raccolti in una coda. Una ragazza con in mano una lancia che la guardava con la coda dell'occhio. L'aria spavalda ed un pocky in bocca... un pocky? In quella situazione?


-Tutto bene Sayaka?- ma la sua attenzione fù subito attirata dalla strega che emise un altro grido, come se si fosse stizzita per l'intromissione.

-Ah, già questa scocciatura...- disse rivolgendosi alla strega -la sistemo subito tranquilla-

Prese la lancia con entrambe le mani, chiuse gli occhi e generò intorno a Sayaka una barriera poi fece un balzo e quando si trovò all'altezza della creatura allungò la sua lancia trapassandole il petto.


La strega emise un ultimo grido di dolore poi scomparve e con lei anche quella distorta dimensione svanì.


Sayaka era ancora a terra. Tirò un sospiro di sollievo poi alzò lo sguardo per studiare la figura che l'aveva salvata. Quella ragazza ora non indossava più quello strano vestito rosso; sembrava una ragazza qualunque e anche la lancia era sparita. La vide mettersi una mano in tasca, estrarre il pacchetto dei pocky e prenderne uno poi chinarsi a terra per raccogliere qualcosa, uno strano oggetto nero, che mise subito in tasca.

Sgranocchiando il dolcetto si avvicinò a Sayaka e le porse il pacchetto.

-Ne vuoi uno?- le chiese sorridendo

Rimase un pò colpita da quel gesto e senza pensarci accetto l'offerta.


Camminavano fianco a fianco. Sayaka era ancora troppo scossa dall'accaduto così Kyoko si offrì di accompagnarla a casa.

Tra di loro però regnava il silenzio. Silenzio dettato da ragioni completamente differenti; Sayaka era un pò diffidente verso quella ragazza, le aveva salvato la vita è vero... però era confusa a riguardo, pensava che i mostri esistessero solo nei racconti dell'orrore ed invece solo pochi minuti prima si era trovata al centro di una scena degna del miglior horror e poi cosa poteva dire di lei? Cosa la rendeva diversa da quel mostro? In fondo anche lei aveva qualche strano potere... però alla fine sentiva di potersi fidare... era qualcosa che non capiva, le nasceva da dentro; un sentimento indefinibile ma che le dava questa certezza.

Nella mente di Kyoko invece frullavano ben altri pensieri. Si sentiva tesa, imbarazzata. Era abituata ad avere Sayaka al suo fianco... ma questa situazione era così strana... era Sayaka ma non era Sayaka... aveva il suo aspetto ma era come se fosse un'estranea... che cosa poteva dirle? E dire che con la SUA Sayaka parlare era così facile, veniva naturale, quasi come respirare.

Fortunatamente fu Sayaka a rompere quel silenzio.

-G-Grazie...- disse con un pò di imbarazzo.

-Figurati...- rispose.

Poi sembrò tornare il silenzio.

"Avanti Kyoko, dì qualcosa..."

-Ah... immagino che tu non ci abbia capito molto di quello che è successo prima vero?-

Sayaka scosse la testa.

-Sei stata aggredita da una strega...- iniziò a spiegare –quelle maledette attirano gli esseri umani nei loro labirinti e li fanno fuori... ecco diciamo che più o meno è così...- disse con un pò di imbarazzo, non era brava a spiegare – ma per fortuna... - riprese poi rapidamente con la sua solita sicurezza per nascondere l'imbarazzo -... esistiamo noi maghe che... sdeeeng! Le facciamo fuori!-

Sayaka rise leggermente, coprendosi la bocca con la mano, quasi come per non volerla offendere.

Kyoko rimase a guardarla, com'era bella quando sorrideva. No, proprio non poteva sopportare l'idea di vivere in un mondo in cui gli era negata la gioia di quel semplice gesto; l'avrebbe difesa a qualsiasi costo.


Ora che la tensione tra le due si era allentata, Kyoko porse la mano a Sayaka dicendo -Comunque piacere, io mi chiamo Kyoko-

Sayaka fissò la sua mano, era titubante-

-Ehy rilassati! Sono una maga non un alieno! Una ragazza come te solo... capace di fare qualche trucchetto, mica ti mangio- concluse sorridendo e addentando un altro pocky.

Sayaka sorrise e le strinse la mano -piacere mio! Il mio nome è...- poi si bloccò e ritrasse la mano -Tu sai già il mio nome... perchè... - aveva un'aria piuttosto terrorizzata.

"aaahhh accidenti a me!" pensò Kyoko "senza pensarci prima l'ho chiamata per nome...ed ora che faccio..." poi ebbe un'idea.

-Beh ci mancherebbe... sono una maga no?- disse quest'ultima frase con fare scherzoso e strizzandole l'occhio.

Sayaka sembrò tranquillizzarsi, in fondo ci stava come spiegazione, visto quello che era capace di fare sicuramente scoprire il nome di una persona doveva essere un gioco da ragazzi per lei.

Ripresero a camminare e questa volta riuscendo a conversare del più e del meno.


Accompagnata Sayaka, a Kyoko non restava che tornarsene a casa.

Camminava svoggiando un gran sorriso, quel breve contatto le aveva fatto schizzare l'umore alle stelle! Niente e nessuno poteva guastarglielo!


O almeno così credeva.


-Bella storia quella delle maghe che azzeccano i nomi...- era la voce di Homura, come al solito era comparsa all'improvviso -stavi per farti scoprire...-

-Ehy ma... che fai mi pedini?-

-Controllo solo che tu non mi sia d'intralcio... - fece una pausa, poi riprese -Sayaka Miki non deve trasformarsi... visto che sei qui renditi utile allo scopo...-

Kyoko rimase sorpresa nel sentire quelle parole -Ma cosa significa... che centra ora la trasformazione di Sayaka?-

-Se lei si trasforma trascinerà con se anche Madoka... per salvarla non devo permetterlo... infondo è una cosa che torna anche a tuo vantaggio, no?-

-Ti sbagli!- urlò Kyoko, poi riprendendo la calma -che si trasformi o meno per me non fà differenza... anzi forse è meglio! Una maga ed una umana... saremmo solo un peso l'una per l'altra... condividere lo stesso destino invece... sarebbe la cosa migliore!-

-Sei solo una stupida egoista- rispose fredda Homura passandosi la mano sui capelli -pensavo che ti stesse a cuore la sua felicità... invece tutto questo lo stai facendo solo per te stessa...-

-Non sputare sentenze! Tu non sai niente!- Kyoko tratteneva la rabbia a stento -certo che mi stà a cuore la sua felicità ma... io... - si bloccò di colpo e le lacrime iniziarono a scendere bagnandole il viso -io...- continuò tra i singhiozzi -... ho bisogno di averla al mio fianco...- stava ammettendo il suo egoismo? Che Homura avesse ragione?

-Dovresti pensare a qual'è la cosa migliore per lei e non per te se ti stà davvero a cuore... ma alla fine a me non importa quello che farai, l'unica cosa che conta è che non ci vada di mezzo Madoka...- concluse andandosene.


Kyoko rimase così da sola abbandonata ad un silenzioso pianto.

-Però tu... tu sei più egoista di me visto che non ti fai scrupoli ad utilizzarci come pedine per il tuo scopo... - parole sussurrate nel pianto dirette a chi ormai non poteva sentirle.


-Fine capitolo 2-





  
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