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Autore: Superwoman_yeah    23/07/2013    10 recensioni
Marika è diversa da tutte le ragazze della sua età: non ama la moda, i ragazzi o le feste. Inoltre, nella sua classe, c'è un ragazzo che le rende la vita impossibile, un certo Louis Tomlinson. Non sa, però, che questo ragazzo le nasconde un segreto, che sarà la causa di molti disastri. E se tutto cambiasse?
 
Tratto dalla storia.
"Inizialmente ero corso in spiaggia, sicuro che l'avrei trovata, andava sempre lì quando qualcosa andava storto. Ma fui lieto di sapere che quel qualcosa non ero io. Continuai a guardarla negli occhi, amavo vederne il mio riflesso. Non c'era niente in quel momento... solo noi ed il rumore delle onde. Mi ritrovai a dover ammettere a me stesso quello a cui non avrei mai voluto credere. Ancora alzai lo sguardo verso il manto di stelle e subito lo riportai sul suo viso. Ribaciai nel modo più dolce possibile le sue labbra e mi maledissi chiedendomi ancora come fosse stato possibile che fra tante ragazze nel mondo mi fossi innamorato proprio di una tipa meschina e impossibile come lei."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Memories.

Quella mattina mi sveglia presto. Notai che mio padre era nel più profondo del sonno e non sembrava aver voglia di svegliarsi: sicuramente non aveva sentito la sveglia. Decisi di lasciarlo riposare, così gli rimboccai le coperte e postai l'orologio per le 7.30, anche se abitualmente si svegliava un'ora e mezza prima. Ma questa volta avrei preparato tutti io, così non avrebbe risentito del ritardo. Volevo si rilassasse al massimo, erano successe tante di quelle cose ultimamente e sapevo che molto del suo stress era dovuto a me, volevo quindi farmi perdonare. Riconoscevo anche che era stato davvero male per la mia fuga e non volevo farlo sentire una delusione, perchè non lo era ed inoltre era l'unica persona che mi era rimasta. Da quando la mamma se ne era andata si era sempre preso cura di me e mai mi aveva fatto notare la sua tristezza, anzi era sempre stato pronto a consolarmi e a spiegarmi che lei ci guardava dal cielo, seppure fosse il primo a soffrire della sua mancanza. Lo ammiravo perchè aveva saputo crescermi al meglio senza l'aiuto di nessuno e non si era mai neppure avvicinato all'idea di affidarmi ad un familiare. Nessuno della famiglia viveva a Londra e lui aveva paura che stare lontana dalla mia città, dalla mia scuola, dalle mie abitudini e soprattutto da lui, avrebbe potuto influire sulla mia crescita. Continuò così ad allevarmi senza farmi mancare niente e cercando di darmi tutto l'affetto possibile. Capivo il bene che mi voleva, soprattutto, quando sbirciando dalla porta lo vedevo piangere e disperarsi vicino la foto di mia madre e un attimo dopo quando tornava in cucina con gli occhi completamente asciutti mi parlava di quanto bello fosse il tempo quel giorno, di quanto il suo umore fosse sereno e mi spiegava che anche il mio lo doveva essere, perchè in un bel giorno come quello nessuno avrebbe dovuto tenere il broncio o addirittura essere triste. Lo riguardai e tirai un lungo sospiro chiedendomi se fossi una figlia abbastanza brava per lui. Scesi le scale e mi diressi in cucina, erano solo le 6. Decisi di rinfrescarmi e di schiarirmi le idee con un bagno rilassante. Tornai così in camera mia e riempii la vasca di acqua e sapone. Mi spogliai e mi immersi nella schiuma. Passai un po' del tempo a giocarci e a soffiare le bollicine, mi divertivo a vederne la stanza invasa. Poi appoggia la testa al muro e cercai per un momento di non pensare ai miei problemi, ma fu impossibile. In fondo si sa che quando cerchi di non pensare ai dilemmi, in verità lo stai già facendo. Mi venne in mente quando Louis entrò nella vasca con me e tutto quel che potei fare fu ridere per i ricordi. Ripensai a lui divertito che mi stuzzicava ed io invece che terrorizzata tentavo inutilmente di cacciarlo. Feci tornare anche la mente indietro nel tempo, a quel giorno in cui entrata in classe, lo trovai pronto a prendermi in giro per le occhiaie ben visibili. Poi ci fu il giorno di quella festa, di cui non ricordavo nulla e ancora lui che il giorno dopo stranamente si preoccupava di me. Stranamente, dopo poco ci ritrovammo a dover provare per una recita di cui nessuno dei due voleva far parte. Ancora invase i miei pensieri e ricordai quando mi liberò dopo che le bulle mi avevano picchiata e lì fu la prima volta che mi strinse la mano. Quando mi portò le bibite e poi mi accompagnò a vedere quel paesaggio stupendo e dopo rifece tutto il tragitto a piedi solo per tornarci col motorino e non farmi stancare. Quando mi portò il cappuccino e il cornetto a casa vedendo che non mi ero presentata a scuola, poi mi portò sul London Eye e mi consolò sapendo cosa stavo passando. Quando mi accompagnò al centro commerciale e poi sulla spiaggia e poi mi invitò a dormire a casa sua e si finse malato. Il giorno dopo litigammo tantissimo e poi finimmo per fare l'amore. Poi mi presentò ai suoi amici e pian piano arrivammo a dove eravamo ora. Certo che strano, pensare che solo pochi mesi fa non lo sopportavo. Che ragazzo impossibile da capire che era. Non potei fare a meno di ridere ripensando a quante ne avevamo passate, ma forse quello era solo l'inizio per noi. Uscii dalla vasca e mi vestii, scesi in cucina e preparai la colazione per mio padre che quando si svegliò fu lieto della sorpresa. Anche a scuola la giornata proseguì per il meglio e in men che non si dica potei udire la campanella che segnava il pranzo. Andando fuori nel campo, vidi Louis. Era seduto sulle scale poste all'entrata, era pensieroso.
"Hei..." accennai.
"Ciao, Marika." rispose senza neppure voltarsi, teneva gli occhi fissi al cielo.
"A cosa pensi?"
"A cosa cambierebbe se avessi il coraggio di fare alcune cose..." finalmente si voltò e mi guardo freddo in viso.
"E allora perchè non lo fai?"
"Perchè è meglio così."
"Stai bene? Mi sembri triste..."
"Sono solo stanco."
"Di cosa?"
"Dell'amore." affermò sospirando.
Rimasi sorpresa da quelle parole, non avrei mai pensato fosse innamorato. Era bravo a non farlo capire.
"Posso chiederti una cosa, Louis?"
"Dimmi..."
"Una volta mi dicesti che sarebbero venuti i tuoi amici e che mi sarei dovuta fingere la tua ragazza. Lo facesti solo per mettermi in difficoltà, vero? Era tutto falso."
"No..."
"E perchè allora?"
"Facciamo una cosa, te lo dirò dopo la recita."
"Eh? Va bene, se proprio vuoi..."
Iniziò a fissare le sue gambe che faceva dondolare avanti e indietro.
"Sei strano, Louis."
"In che senso?"
"Sei cambiato."
"No, sono solo innamorato." rivolse di nuovo lo sguardo al cielo.
"Come fai ad esserne sicuro?"
"Come? Sai... avrei tutti i motivi al mondo per mandare a fanculo questa ragazza e mollare tutto, ma semplicemente non lo faccio."
"Perchè?"
"Perchè quando ami qualcuno, tutto il resto va in secondo piano Marika. Allora non ti importa se ti fa stare male o bene, ti importa solo che lei sia con te."
"Ma non ha senso..."
"Ma non ti hanno mai detto che l'amore un senso non ce l'ha? L'amore arriva e basta, non dà spiegazioni."
"L'amore arriva e basta, non dà spiegazioni." continuai a riflettere su quelle parole anche quando fui nel mio letto.
"L'amore arriva e basta, non dà spiegazioni." quelle parole continuarono a frustare la mia mente anche quando fui nel letto, tentando di dormire.
Quella notte il mio sonno fu molto leggero, dopo poche ore, infatti, mi ritrovai di nuovo con gli occhi spalancati a fissare il soffitto. Non capivo cosa mi stesse accadendo, ma certamente stava cambiando qualcosa dentro di me. Sbuffai, scesi dal letto e mi diressi in bagno dove mi rinfrescai un po' il viso, rendendo la vista meno ombrata. Poi, scesi le scale facendo meno rumore possibile e in cucina mi preparai del latte caldo con cioccolata. Continuai per alcuni istanti a riscaldarmi vicino la fiamma, finchè la bevanda non fu pronta. Appoggiai il bicchiere su un piattino e trasportai il tutto sul tavolo. Continuai a girare il latte e a vederne il mio riflesso dentro. Appoggiai le mani sotto al mento e tirai un lungo sospiro. Mi girai, non appena udii dei passi.
"Non riesci a dormire, Marika?" vidi venire mio padre dalla sua camera.
"No..." risposi sorseggiando il latte.
"Cosa ti affligge?"
"Non lo so, ma ultimamente mi sento strana."
"Bene, sappi che prima o poi passa."
"Eh? Prima o poi passa cosa?"
"No, voglio solo spiegarti che è come quando fissi il sole: all'inizio ti bruciano gli occhi, ma poi passa." 
Spense la luce e si diresse di nuovo verso la sua camera. Davvero non capivo cosa volesse intendere. Ancora confusa lascia la tazza ancora quasi colma di latte e risalii le scale per tornare nel mio letto. Continuai a chiedermi cosa volesse dirmi mio padre con quelle parole.

 

Bleeeh;
Heii, dall'ultimo capitolo è passata una settimana e un giornoo (Almeno credo). Ok, voglio essere sincera... l'avevo già scritto, ma visto che i capitoli li salvo sulla pen drive mi scocciavo di caricarlo. Comunque, credo che per pubblicare il prossimo ci metterò un po' più tempo perchè ancora devo iniziarlo e come già vi dissi e come potete vedere ho deciso di ampliare la parte descrittiva. LALALA 
Comunque fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo :)
Parliamo di cose importantiiiiiiii: Oggi sono 3 anni dalla formazione dei One Direction. c: Davvero sono fierissima di loro e ho rivisto tutti i video diary oggi. Sembra strano dirlo, ma mi hanno cambiato la vita, ma credo voi capirete perchè sono sicura che provate le stesse emozioni. Comunque... che ne pensate di Best Song Ever? Io ho aspettato l'uscita in radio per ascoltarla (Ma ognuno era libero di fare come voleva, quindi non apriamo discussioni) Il video mi è piaciuto moltissimo. Mi sembrava di rivedere i cinque ragazzini all'epoca di X Factor o dell'Up All Night. Quelli che erano liberi di fare quello che volevano e non erano macchine per fare soldi (Haimè, mi dispiace dirlo, ma è un po' la verità). Ciò non cambia che sono in grado di farmi sorridere sempre. Cambiando discorso, l'altro ieri sono stata ad una festa. Dio, mi sono divertita un mondo abbiamo ballato, ballato fino allo sfinimento... c'erano ragazzi carinissimi e tutti erano socievoli, anche se non li conoscevi si comportavano da amici. C'era un ragazzo identico a Zayn e gli ho fatto un video lol
Vabbè poi abbiamo anche fatto amicizia. Forse, non vi importa, ma volevo dirlo. HAHAHA
Vabbè alla prossimaaaaa.
Baci. <3
 ps. Se mi volete sotto i link :)
 
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