…I will never bother
you
Never speak a word
again
I will crawl away for
good…
(…Non t’importunerò mai
Non dirò mai più una parola
Striscerò via, una volta per tutte…)
You Know You’re Right
Una scintilla.
Una cazzutissima scintilla.
Porca puttana.
Mica me l’avevi detto, Jashin-sama.
Che sarei finito così.
Peggio di un ratto.
Che tu sia maledetto, misero mortale.
*-*-*-*
“Hidan…”
“Guarda che dico sul
serio, cazzo! Ne ho le palle piene di questa
marmaglia. Quand’è che quella sottospecie di boss che ci ritroviamo si deciderà
ad affidarci un lavoro vero??!”
“Hidan…”
“Solo perché sono
l’ultimo arrivato, è così?? Maledetto, eretico
arrogante. Ma non temere. Verrà il giorno in cui noi
tutti saremo giudicati, e allora ogni nodo tornerà al pettine. Ogni fottutissimo nodo!”
“Hidan…”
“Che poi, chi cazzo l’ha deciso che il capo era lui??
Non si degna manco di farsi vedere in faccia e pretende la nostra ubbidienza?? Proprio non capisco perché uno
come te non si sia mai ribellato. Un’altra missione del genere e gliela faccio
vedere io, a quel figlio di puttana senza faccia!”
Avrebbe aggiunto altro, Hidan.
Se due tentacoli dalla presa ferrea
non l’avessero scagliato contro la vicina parete.
“Ora stammi a sentire, piccolo estremista invasato. Fin quando non trovo
un modo per farti fuori del tutto, tu dovrai stare alle mie regole. Non me ne
frega nulla di quello che pensi. Nulla, capisci? Tutto ciò che devi fare è
chiudere il becco e muovere il culo.
E ringrazia che il Leader non può sentirti, altrimenti la tua immortalità
sarebbe già andata a puttane.”
Il dolore.
Lo sentiva.
Terribile, squisito afrodisiaco nelle vene.
“Te lo scordi che io faccia la fine degli altri, vecchio spilorcio. Non ho in
programma di tirare le cuoia, nel prossimo futuro.”
I tentacoli avevano accentuato la presa.
“Vediamo se riesco a
farti cambiare idea.”
*-*-*-*
Almeno lui aveva vinto.
Aveva quello che voleva.
Poco male se i mocciosi della Foglia li avevano giocati.
Niente più cuori per Kakuzu.
Sei solo un illuso.
Lo sei sempre stato.
Pensi che ti lascerò
in pace, solo perché te ne sei andato?
Patetico vecchiaccio.
Il fantasma della mia voce ti perseguiterà in eterno.
*-*-*-*
“Tu non fai che
parlarne. Del tuo dono. Ma sei davvero sicuro che sia
qualcosa di cui vantarsi?”
“E questo che vorrebbe
dire?? Io sono immortale, idiota. Sono un gradino più
in basso degli dèi. E tu mi chiedi se c’è da
vantarsene?!?”
Quegli occhi verdi si erano spenti.
Senza un perché.
“L’idiota sei tu. Non
capisci una cosa elementare.”
Si era irrigidito.
“Ah, sì?? E che cazzo
sarebbe, sentiamo?”
Kakuzu aveva scosso la testa.
“Te ne accorgerai. Hidan. Prima
di quanto credi.”
*-*-*-*
Solo.
Sotto le macerie.
Maledettamente vivo.
Per quanto ancora?
Sarai contento,
adesso.
Fottuto
bastardo.
Tu l’hai sempre
saputo.
Non l’avevano avvertito.
Nessuno di loro.
Non il suo compagno, non il suo
Signore.
Ed ora che la pace sarebbe venuta, per loro tutti, lui restava lì.
Solo, con la sua logorrea immortale.
Con i suoi dèi dalle dita di sangue.
Sarai contento, adesso.
Mi hai messo a tacere.
Per l’ultima
Forse aveva avuto ragione.
Sin dal principio.
L’aveva sempre saputo.
Brucia all’inferno, Kakuzu.
E ridi
del mio silenzio.
.Fin.