Chrysalis
Seduta
al cospetto
degli Déi, durante il banchetto imbandito per il ritorno di
Thor, Sif passa
distrattamente le dita tra i capelli neri, sfiorandone la consistenza
morbida,
ammirandone con la coda dell'occhio il riflesso nero nella luce dei
piatti che
scintillano. Non sono più dorati come i raggi del Sole,
eppure la loro bellezza
è rimasta la stessa, come le ha detto Frigga, come anche
Thor le ha fatto
capire una delle poche volte in cui l'ha vista come una donna e non
solo come
la guerriera che appare.
Il
Dio che, ridendo,
le ha tagliato una ciocca dopo l'altra sostituendole con dei capelli
magici non
è lì, ma la sua presenza resta nelle frasi a
mezza bocca scambiate dai
presenti, nell'espressione addolorata che la madre degli Déi
non riesce a
nascondere. Sif fissa nella mente l'attimo in cui Loki l'ha osservata,
beffardo,
dall'alto del trono appena conquistato e stringe un pugno in grembo.
Arriverà
il tuo momento, Loki. Quando
meno te lo aspetti.
Poi
arriva la notte,
Sif è sola coi suoi pensieri e non può evitare
che un sogno ricorrente -un
incubo- le si intrufoli nella mente, distruggendo le sue difese: Loki
le
rivolge un altro dei suoi innumerevoli sguardi altezzosi, di sfida, e
questa
volta la priva del suo corpo, rubandoglielo come si ruberebbe una
corona o una
spada. Ora davanti a lei c'è una sconosciuta in un involucro
che ha sempre
sentito su di sé ma che non ha mai visto davvero, e quella
sconosciuta la
guarda, le punta un dito contro, ride di lei con una scintilla malvagia
negli
occhi.
Mi
vestirò delle tue membra come di un
abito da sera, Lady Sif. Oro e smeraldi, sete preziose e pellicce, non
sono
altro che ornamenti, non valgono nulla in confronto a te, forgiata
dalla
guerra, temprata dalle battaglie eppure bellissima. Lascialo a me.
Diventerà
un'arma, ma sarò io ad impugnarla.
La
risata di Loki
continuava ad echeggiarle nella testa anche mentre si svegliava,
coperta di
sudore nel suo letto: il corpo c'era tutto, ma la sensazione di mancare
di una
parte di sè restava. Ed era con quella sensazione ancora
impressa che viveva le
sue giornate tra esercizi e passeggiate per Asgard, riflettendo,
aspettando.
****
In
una cella buia,
in un luogo che pochi Déi conoscono e che nessuno di loro ha
mai visto, Loki
siete in solitudine, osservando le pareti bianche della cella. Il sogno
è
ancora vivido nella sua mente -al contrario di tanti altri che ha fatto
finora-
tanto che, se sfiorasse i suoi capelli scuri senza aprire gli occhi,
potrebbe
pensare di avere ancora addosso l'abito di cui si è vestito,
rubandolo a Sif.
Ma il Dio degli Inganni che siede in un angolo, e nient'altro che un
inganno è
quello che ha appena costruito, plasmandolo nella forma di un dispetto
rivolto
a quella che è stata da sempre un ostacolo, nient'altro.
Loki sorride.
Arriverà
il tuo momento, Sif. Quando meno
te lo aspetti.
Il
Dio dallo sguardo
beffardo chiude ancora gli occhi, lascia che i sogni fluiscano nella
sua mente,
che la riempiano. Tra le tante immagini di guerra e distruzione caotica
che lo
accompagnano, ce n'è una che spicca in particolare: il viso
di Sif e la sua
espressione incredula nel momento in cui l'ha privata dei suoi capelli
d'oro,
filo per filo.
Sarà
l'abito più bello a cui io possa
aspirare, Lady Sif.
*****
Angolo
(dei pensieri sparsi) dell'autrice
Quello
che avete appena
letto è un piccolo esperimento Loki/Sif nato in gran parte
dalla lettura del
secondo numero di Thor: Dio del Tuono, in particolare la storia che
vede
protagonista Sif. Nel fumetto Loki le prende il corpo e lo usa per le
sue
macchinazioni, nella mitologia invece le taglia i capelli, ma dato che
nel film
non viene trattato nessuno dei due aspetti ho preso un po' di qua e un
po' di
là, mettendoli nel mio frullatore mentale assieme al trailer
di Thor 2 e al
finale di Thor. Risultato? Questa cosina qui, che come al solito spero
non sia
un delirio di OOC!
La
frase che si riferisce
al corpo di Sif come ad un abito da sera, ovviamente, è una
citazione
all'episodio del fumetto. Se non lo conoscete leggetelo,
perché merita quanto
il film, secondo me.
Grazie
come al solito alla
mia amanuense-nonostante-il-caldo TsunadeShirahime,
e a tutti i lettori che hanno letto i capitoli precedenti. Sappiate che
un
commento o una critica sono sempre benaccettissimi, anche pomodori
lanciati!
Non fatemi sentire sola, pipòl <3
Alla
prossima!
Nat