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Autore: _Elthanin_Riddle_    25/07/2013    6 recensioni
Mi ero auto-convinta del fatto che, dopo il matrimonio, Narcissa non avrebbe potuto ferirmi e/o umiliarmi in nessun modo, visto che, oramai, portavo lo stesso cognome del figlio e, in un certo senso, il suo.
Ovviamente, mi sbagliavo. Come si sbaglia quel tonto che dice che la Gravidanza è qualcosa di fenomenale.
Perché la Gravidanza e Narcissa non vanno mai prese sotto gamba. Mai.
Sequel de 'Quel Mostro di Suocera-Mangiamorte'
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Hermione Granger, Lucius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Quel Mostro di Suocera-Mangiamorte'
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                                                          QMSM: Viva la Gravidanza!

Ho deciso di far sentire anche Narcissa, per vedere cose che altrimenti sarebbero non viste. Questo capitolo è una prova, ditemi cosa ne pensate :)



Ci sono cose che non si possono evitare. Chiamatelo Fato, Destino o come vi pare, e illudetevi pure di poterlo cambiare. Tanto, se le Parche hanno deciso, non potete fare nulla per fermarlo. E, ahimè, era Destino che quella Mezzosangue facesse parte della mia famiglia. Ma nulla m’impediva di strapazzarla un po’.
 
 
Mi ero presa una sbronza solo una volta, anzi due. La prima quando quel mostro senza-naso era tornato, la seconda quando Lucius era stato ad Azkaban.
 Quella sera, il 25 Dicembre, presi la terza.
 Inutile dire che non era preventivata! Avevo solo riempito le bottiglie d’acqua e gli analcolici di pilloline sbronza-astemi e, dimenticandomene, avevo bevuto l'acqua della bottiglia che stava a tavola.
 Eh, sì, sono un fottuto genio.
 In realtà non volevo far ubriacare tutti, volevo solo sballare la Granger – mi rifiutavo ancora di pensare fosse una Malfoy – in modo che confessasse il tradimento.
 Perché lo sapevo, lo sapevo, che lei l’aveva tradito. E così a fine serata mi ritrovai a cantare stupide canzoni natalizie sul tavolo e per di più scalza. Il giorno dopo, Draco, che, chissà come, era rimasto sobrio, scoprì le mie pilloline.
 Ed io, ovviamente, finsi di non saperne niente. Avevo un vago ricordo della Granger che mi chiamava stronza, ma non ne ero sicura. Anche perchè, se fosse stato vero, voleva dire che io avevo ammesso che Draco l'amava. E non era prorpio possibile.
 Okay, lo ammetto, ne ero sicura. Sempre il 26, Draco m’informò che, secondo i calcoli, Hermione era entrata nel quarto mese.
 ‘E sai che me ne fotte, il bambino non è mio nipote!’, avrei voluto dirgli, ma non ero e non sono una persona volgare – a sua differenza –, quindi rimasi impassibile.
-         Cissy! Mi hanno ufficialmente dimessa, il che vuol dire che starò qui. Lucius ha detto che va bene!
Trillò mia sorella saltando sul letto, e facendomi tornare il mal di testa. Ci misi qualche secondo a capire ciò che aveva detto e una manciata di minuti per notare due cose: non stava avendo la fase post-sbronza e avevo un’alleata.
 Mi avvicinai a lei e sussurrai, con sguardo da folle: - Mi aiuterai a far confessare alla Granger che ha mentito?
Lei mi guardò storto.
-         E dai, Bella! Non posso chiederlo a ‘Dromeda.
-         Il bambino è di Draco.
-         No che non lo è! Si può sapere che avete tutti! Quella lì è una subdola arrampicatrice sociale! Ne rimanete tutti incantati, si può sapere che vi fa?! Solo io la vedo per quello che è!
-         Se solo tu la vedi per quello che è allora solo tu puoi ‘smascherarla’! Io me ne vado. Chiamami se ti passa.
Era troppo. Saltai giù dal letto, mi vestii in tutta furia e mi precipitai a casa di mio figlio.
 
 
-         Q-quindi vuole andare a fare shopping per il bambino?
-         E’ maschio? -, chiesi, innocentemente. Lei alzò le spalle:
-         Non lo so ancora.
-         Andiamo, compreremo qualcosa per te, allora!
La presi a braccetto e ci smaterializzai. Dovevo ricordarmi di far disinfettare gli abiti, non volevo che quella me li infettasse con la sua… ‘Narcissa! Smettila di pensare parole così orribili! Lei è anche peggio!’, mi ripresi da sola.
 Le comprai un paio d’abiti davvero orrendi, tutti piumette e colori bruciati, e la vidi mordersi le labbra per non protestare.
-         Ahi!- esclamò, quando le tirai un capello.
-         Come, cara? – avevo la voce così mielosa che dovetti trattenermi dal vomitare.
-         Io… devo averlo immaginato.
-         Oh. Ci vediamo domani! - 'Ma anche no'
 
 
 
-         Ora vedrai! Vedrai che io avevo ragione! E voi tutti vi ricrederete…! -, canticchiavo allegramente, mescolando il calderone con Bella che mi guardava male, dal suo posto sul tavolo.
Ero un po’ fuori, lo ammetto.
Ero riuscita a corrompere il ginecologo affinché prendesse un po’ di liquido amniotico della Granger, durante la visita, convincendola che era indispensabile.
E, inoltre, lei ci sarebbe stata male.
 Due piccioni con una fava.
 Misi qualche goccia del liquido, un capello di lei e uno del mio adorato bambino.
Dopo il risultato del test avrebbe chiesto il divorzio.
E sarebbe stato tutto mio.
-         E lui la lascerà sola-sola-sola… E dalla mammina tornerààà! –
-         Cissy… sta bollendo!
 Veloce spensi il fuoco sotto al paiolo e riempii una boccetta. Aspettavo con ansia il verde, ma divenne blu.
-         Ci vuole un po’… inoltre il verde si fa con blu e giallo… -, borbottai, speranzosa. Passarono cinque minuti e iniziai a scuotere l'ampolla.
-         Qui c’è scritto che se è blu il test è positivo. -, disse Bellatrix leggendo le istruzioni dal libro che avevo comprato. Mi guardava con un sopracciglio inarcato e un mezzo sorriso in volto.
-         NON PUO’ ESSERE POSITIVO! -, urlai, mettendo la boccetta su una credenza e lanciandomi verso mia sorella.
E facendo la cazzata del secolo.
 Lei era molto più forte e alta di me e riuscì a bloccarmi. Io le morsi una mano e lei cadde all’indietro, contro il tavolo. Mi si scagliò contro e finii in uno dei pentoloni allineati contro il muro, stordita. Quando mi ripresi le diedi un calcio e lei ricambiò con tanto amore. Caddi a terra e mentre lei si allontanava, trionfante, le afferrai la caviglia e ci ritrovammo a rotolare per terra, con i capelli di una nelle mani dell’altra.
 - Ammettilo… non vuoi perdere tuo figlio… - , ansimò lei mentre ci tiravamo i capelli a vicenda e rotolavamo sul pavimento della stanzetta nei sotterranei adibita per le pozioni. Mi ritrovai in piedi senza sapere come.
- Io non lo perderò mai! – sbottai, tentando di darle uno schiaffo.
- Bella questa! -, rise lei.
Smisi di fare forza e lei si sbilanciò all’indietro, così mi ci gettai contro. Atterrò con un tonfo sul pavimento, di schiena e mi ci lanciai addosso, ma mi sollevò facendo forza con le gambe e le braccia e mi ritrovai io con schiena al pavimento. Impegnata a graffiarle il volto con una mano, allungai l’altra sul tavolo e, cercando qualcosa da darle in testa, feci rovesciare il calderone. Continuammo a picchiarci, come non avevamo mai fatto da bambine.
 Fu così che Lucius ci trovò. Mentre ci  tiravamo i capelli e coperte di pozione blu.
 Non appena lo vide, Bellatrix mi lanciò di nuovo in un calderone e corse a prendere la boccetta, rimasta, chissà come, intera.
- Guarda! -, rantolò, senza fiato, - Vero che se un test – capisci tu che test – è blu è positivo?! -
Mio marito guardò alternativamente me e lei, ricoperte di rivoltante pozione vischiosa blu, e annuì.
-         La mia vita è finita! -, rantolai, nascondendomi nel calderone come meglio potevo.
E non immaginavo di avere ragione.

  
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