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Autore: crisbygsgs    27/07/2013    3 recensioni
Jane ha 19 anni e lasciato la sua città per trasferirsi a Londra con i suoi genitori. Qui conoscerà molti nuovi simpatici amici e l'amore della sua vita. Le sue migliore amiche, rimaste nella sua città natale, la raggiungeranno nella meravigliosa capitale e insieme condivideranno emozioni e giornate, come una volta.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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'it's time to wake up! lalalalalalalala. It's time to wake up! lalalalalalalalala.'

odiavo quella suoneria, eppure era una delle poche che riusciva a svegliarmi. 

Erano le 9 del mattino, era arrivata l'ora della mia corsetta del mattino. 

Mi alzai, presi i vestiti da jogging e raggiunsi il bagno. Mi lavai la faccia e i denti velocemente, mi spazzolai

i capelli e li legai in una stretta coda. Tornai in camera e mi misi le scarpe da ginnastica, presi il mio iPod e scesi 

in cucina. Mia madre stava bevendo il caffè e quando mi vide arrivare vestita in quel modo si mise a ridere. 

'tu che vai a correre? stai scherzando vero?' mi prese in giro.

'no mamma, vado a correre.' le dissi, addentando una fetta biscottata.

'ieri sera siamo rientrati tardi, non hai sonno?' mi chiese.

'un po', ma mi passerà. Adesso se non ti dispiace ti lascio, devo andare.' 

'certo, vai. Attenta a non perderti!' urlò, mentre ormai stavo chiudendo la porta dietro di me. 

Fuori l'aria era fresca e il sole non era troppo forte. Accesi il mio iPod e azionai la riproduzione casuale, dopodiché 

cominciai a correre. Le canzoni andavano avanti e con loro le mie gambe e i miei pensieri. Da giorni ormai pensavo sempre

alle stesse cose, alle mie amiche, alla mia città, ai miei parenti. Mi mancavano tutti, molto, anzi troppo. Anche se la

sera prima avevo conosciuto dei ragazzi molto simpatici, nessuno poteva riempire il vuoto che avevano lasciato le mie 

amiche. Anzi, non era vuoto quello, perché loro c'erano, c'erano sempre e sempre ci saranno, ma era nostalgia, una forte

nostalgia. Stavo correndo ormai da un'ora e solo allora mi sono accorta di non sapere dove ero. Il panico stava prendendo 

il posto dei ricordi nostalgici e l'ansia continuava ad aumentare. Decisi che la cosa migliore da fare era tornare indietro,

prima o poi avrei riconosciuto la strada e sarei tornata a casa, ma non fu così, più andavo avanti più mi perdevo. Ad un 

certo punto vidi un ragazzo arrivare, era alto, con una faccia abbastanza familiare... l'avevo già visto. Socchiusi gli 

occhi per focalizzare meglio il volto. Quando si avvicinò un po' di più cappi che era Grammy e cominciai ad andargli 

incontro. Quando mi riconobbe, fece un sorriso e mi salutò.

'ciao Jane! come stai? come mai da queste parti?' domandò.

'hem... come vedi ero andata a correre ma la musica mi ha preso troppo e non davo importanza alla strada che facevo e...'

'ti sei persa!' completò lui.

'si. Mi aiuteresti a tornare indietro? ti prego!' lo supplicai.

'certo, ma solo se ti ricordi il mio nome!' mi sfidò.

'beh, sai ho una mente molto grande e ben sviluppata. Tu sei Grammy!' dissi fiera.

'peccato che hai sbagliato. Sono Grimmy, non Grammy. Però visto che sono buono ti riporto a casa dai.' 

'oddio scusa. grazie!' dissi ridendo. 

'allora, hai corso molto, sei stanca? vuoi che ti porti in groppa?' scherzò.

'no no, non ti preoccupare riesco ancora a camminare, grazie dell'offerta, ma rifiuto. Tu invece, dove stavi andando

di bello?' chiesi.

'stavo tornando a casa. Ero andato a trovare un collega di lavoro, stiamo organizzando una grande festa per un nostro caro amico' rispose.

'interessante' dissi

'se vuoi puoi venire! è un ragazzo molto carino il mio amico, ed è pure single!' 

'certo che vengo! se è single poi!' scherzai.

Grimmy sorrise. 'sul serio dai, se vuoi vieni. Ti farò conoscere molta gente speciale!'

'speciale in che senso?' domandai.

'speciale, potrai scoprirlo solo se vieni.' disse facendo il misterioso.

'certo Grimmy. Quand'è la festa?' mi informai

'oh, ti avviserò io, un mese buono manca, ancora!' mi disse.

'ok, non ti prometto niente, ti farò sapere.' 

'ok, comunque siamo arrivati. Eccola, quella è casa tua!' mi informò

'oh, hai ragione! devo ancora abituarmi. Grazie mille, sei stato gentile! Ti sono debitrice!' gli dissi.

'beh, potresti non esserlo più dicendomi che verrai alla festa, semplice.' rispose.

'quanto sei insistente! ok, ci penserò su, promesso. Ci vediamo sta sera! ci sarai?' gli chiesi.

'penso di sì, insomma se non vengo Marcel mi uccide!' disse ridendo.

'ok, allora a sta sera! E grazie di nuovo!' 

'non c'è di che! Ciao!' mi salutò.

Suonai al campanello. Mia madre aprì.

'per fortuna sei tornata! Stavo per andare a cercarti! Che fine hai fatto?' mi domandò mia madre preoccupata.

'mi ero persa, ma per fortuna ho incontrato Grimmy per strada e mi ha accompagnata fino a casa! è tutto ok!' cercai di

rassicurarla.

'la prossima volta devi portarti il cellulare, mi hai capito? ti avrò chiamata 20 volte, poi ho scoperto che l'hai lasciato

di sopra, in camera!' mi rimproverò lei.

'scusami! adesso però vado a farmi una doccia!' 

--

Verso le 15 arrivarono alcuni addetti ai lavori e finalmente montarono il mio amato nuovo letto. Poi la mia vecchia scrivania fu 

messa dalla parte opposta del letto, attaccata al muro e il mio armadio nell'angolo di fronte alla porta. 

Ora la mia camera era meno vuota, ma non mi piaceva ancora. Cominciai ad attaccare tutte le foto di me e delle mie amiche su una

bacheca posta sul muro, tra l'armadio e la scrivania. Ogni foto fece risvegliare in me un vecchio ricordo. Senza accorgermene lasciai 

che la nostalgia mi invadesse e lasciai cadere a terra tutte le foto che avevo ancora in mano. Feci due passi indietro e una lacrima 

mi rigò la guancia. Mi chinai a raccogliere le foto cadute e tra queste una catturò la mia attenzione. Eravamo Kate, April ed io da

bambine mentre ci tenevamo per mano e sorridevamo all'obbiettivo. Mi ricordo benissimo di quel giorno. Kate aveva perso il suo primo

dente, infatti nella foto lo spazio vuoto che il dentino aveva lasciato si vedeva molto bene. Lei era felice e noi lo eravamo per lei.

Suo papà ci scattò la foto e disse: 'quando diventerete grandi e vedrete questa foto, vi ricorderete della vostra infanzia e 

della vostra amicizia'. Aveva ragione. Presi la foto e decisi di mettere quella nella mia nuova cornice. Sì, ci stava troppo bene. 

Misi la foto sul comodino di fianco al letto e presi il cellulare. Avevo voglia di sentire le mie amiche, così cercai nella rubrica 

April e la chiamai. 

'pronto?' rispose.

'hei April, sono io, Jane'. 

'hei Jane! come stai? oddio Kate è Jane vieni qua!' sentii dei rumori strani, stava cercando di mettermi in vivavoce.

'Kate è lì con te?' chiesi.

'si che lo sono! Ciao bella, come stai? lo sai che ci manchi molto?'mi disse.

'io sto bene dai, voi? mi mancate troppo, non posso descrivervi quanto.' 

'stiamo bene dai. raccontaci un po' di londra! com'è?' si incuriosirono.

'mi credete se vi dico che ci sono stata solo una volta in centro? anzi ci sono passata solo una volta!'

'ma perché? sei stupida! oddio, se io fossi lì l'avrei già perlustrata tutta!' disse April emozionata.

'devo ancora fare delle salde amicizie qui. Comunque sta sera vado con i miei vicini al concerto di Marcel, un'altro mio vicino. 

Suona in un gruppo e sta sera si esibiscono in un pub!' dissi emozionata.

'bene, siamo felici per te! Sono belli i ragazzi lì?' domandarono incuriosite.

'non molto! Però sapete che stavo pensando ad una cosa? Che ne dite se venite e vedete voi stesse con i vostri occhi?' domandai

'ci stai per caso invitando da te?' domandò Kate emozionata.

'si!' risposi.

'non sai da quanto aspettiamo questa cosa!' disse April.

'bene, allora quando potete venire?' domandai.

'io non prima di due settimane' disse April 'sto facendo un corso di disegno!' 

'oh, brava! ok, allora avviso mia mamma che arrivate tra two weeks?' domandai felice.

'fatta!' risposero.

Parlai con loro per un'ora. Mi raccontarono di Finn, un ragazzo che ci provava con April, però lei lo respingeva. Kate disse che Finn

era troppo carino e dolce, ma April continuava a ripetere che non le piaceva. Mi mandarono pure la foto, era un ragazzo alto, con i capelli

marroni e gli occhi azzurri. Era carino, però non abbastanza per rubare il cuore della mia amica. 

Finita la chiacchierata corsi di sotto, alla ricerca di mia madre. La trovai in cucina, stava preparando la cena. 

'ciao mamma!' dissi allegra.

'come mai tutta questa allegria?' mi chiese.

'April e Kate vengono da noi tra due settimane!' dissi sorridendo.

'sul serio? è una cosa bellissima! dove dormirete?' chiese lei.

'in camera mia, non ti preoccupare ci sistemeremo per bene!' risposi. 

'ok, però c'è ancora tempo.. come mai non vengono prima?' domandò.

'April segue un corso di disegno...' dissi.

'oh, che ragazza intelligente, non è come te che non fai niente dalla mattina alla sera!' mi prese in giro.

'mamma, ma come è buon questo sugo!' 

'non cambiare discorso banana!' scherzò

'troverò anche io il mio posto nel mondo' le dissi.

'come sei saggia!'

'lo so mamma, lo so! che ore sono?' chiesi.

'le 18.45, perché?' domandò.

'ooh no, mamma alle 19.30 Grace e John passano a prendermi! Vado a vestirmi!' 

Salii di corsa le scale ed entrai in camera. Cominciai a tirare fuori tutti i vestiti dall'armadio, niente mi andava bene. 

Mi decisi infine per dei pantaloncini a vita alta e una maglietta bianca a maniche corte, sotto misi le mie converse bianche. 

'Jaadee, a tavola, è pronto!' urlò mia madre.

Di corsa scesi e mi misi a tavola con i miei. Mangiai la pasta in fretta e furia, tra quindici minuti sarebbero arrivati a prendermi. 

Finito di cenare, se così quel pasto poteva definirsi, corsi in bagno e mi spazzolai i capelli. Presi un piccolo elastico con

un fiocchetto e mi legai la parte superiore dei capelli. Mi truccai un come tocco finale mi misi il mio amato profumo sopra. 

Presi poi la borsa e ci misi dentro i soldi, le chiavi e il cellulare e scesi in salotto. 

'sei pronta?' disse Grace. 

'hei, siete già qui?' dissi sorpresa.

'sì, sono qui da 10 minuti ormai, sei lenta a prepararti.' disse mia madre.

'sei uno schianto!' scherzò John.

'John, ti prego!' gli dissi e con gli occhi cercai di indicargli i miei genitori.

'ah ah, ti ho vista Jane!' disse mio padre.

'per favore, andiamo?' dissi imbarazzata. 

'certo!' disse Grace sorridendo. 

'arrivederci futuri suoceri!' salutò John. 

'arrivederci signori!' disse Grace. 

'arrivederci e state attenti!' disse mia madre.

'ciao mamma, ciao papà, ci sentiamo!' dissi io e chiusi la porta. 

In macchina Grace parlava al telefono con Jesy. John invece continuava a fissarmi sullo specchietto.

'che guardi?' chiesi irritata.

'hai visto come sto simpatico ai tuoi?' disse.

'simpatico.' gli dissi facendogli la linguaccia.

'dai, lo sai che scherzo.' cercò di tranquillizzarmi.

'per fortuna!' dissi.

'ma quando dico che sei bella, non scherzo mai!' mi dipinsi di rosso in faccia.

'ok, grazie...' dissi imbarazzata. Mi fece un occhiolino e guardò la strada. 

'Allora, Jesy è lì, il locale è quasi pieno, ci ha tenuto un tavolo!' disse Grace, mettendo via il cellulare.

'bene, Nick, è arrivato?' domandò John.

'no, arriverà un po' in ritardo, ha alcune faccende da sbrigare.' rispose Grace. 

Arrivati al pub, la musica era alta e si sentiva da fuori. Era uno di quei club, vecchio stile, poco costoso, ma molto frequentato.

'Ragazzi teniamoci per mano o ci perdiamo!' disse Grace prendendo la mia mano e quella di John. 

Jesy ci stava venendo incontro e ci accompagnò al tavolo. 

'finalmente siete arrivati!'disse felice. 

'allora, ordino da bere? cosa prendete?' chiese John.

'un cocktail, il solito John!' disse Grace.

'lo stesso per me!' continuò Jesy.

'Jane, prendilo anche tu, non te ne pentirai!' disse Grace.

annuii. 

Dopo venti minuti arrivò Josh con i drink. 

'ci hai messo molto' gli fece notare Grace.

'lo so, c'è una fila enorme e poi due tizie hanno litigato, mamma che figata!' rispose.

'Marcel e gli altri ragazzi stanno per esibirsi!' disse Jesy emozionata!

'Allora gente che si sa divertireeeee! Siete pronti per un po' di muscia live? un po' di sano rock?' disse un ragazzo sul palco,

con il microfono in mano.

La folla impazzì e tutti si cominciarono ad urlare.

'bene, allora invito a salire su questo palco i 'Free Fall'!!' disse urlando. 

Salirono di corsa quattro ragazzi e ognuno di loro si mise nella sua postazione. Suonarono e cantarono per due ore con una piccola 

pausa tra un'ora e l'altra. La loro musica era molto bella, un rock forte e puro, che ti entrava nelle vene e nella testa. 

Piano piano i nostri drink continuavano ad aumentare. Il tasso di alcol nel sangue era alle stelle e noi ci sentivamo bene, eravamo

fuori di noi, ballavamo come se fosse il nostro ultimo ballo della vita. L'ultima canzone che i 'Free Fall' suonarono fu dedicata 

a Jesy, era una canzone d'amore, era lenta, non era rock, ma alla gente è piaciuta lo stesso. Durante quella canzone sono uscita fuori

a prendere una boccata d'aria. 

'hanno finito?' chiese una voce.

'hem, sì, cioè è l'ultima canzone.' risposi. 

'come mai sei uscita, non ti piacciono i concerti Jade?' domandò. 

Rimasi paralizzata, ero nuova, nessuno ancora mi conosceva lì, eppure questa persona sapeva il mio nome.

'chi sei?' domandai terrorizzata.

'bho!' disse Grimmy spuntando dal buio.

'vaffanculo, mi hai spaventato!' urlai.

'scusami, volevo farti uno scherzo. A quanto pare sono in ritardo giusto? ooh vedo che vi siete divertiti molto anche senza di me!' disse.

'hai fatto bene a venire, ci serve una persona in grado di guidare.' gli dissi, tirandogli una pacca sulla spalla e facendolo entrare dentro

per andare a tirare fuori i nostri amici.
  
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