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Autore: Celebien    27/07/2013    0 recensioni
tra i banchi di un prestigioso istituto si susseguono le avventure di un gruppo di studenti, raccontate attraverso gli occhi e le orecchie di una studentessa del primo anno che mischierà la sua vita con la loro tra pettegolezzi e voci di corridoio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Che fenomeno: oggi è il primo giorno al college e sono in ritardo, non posso essere tanto svitata! Mi chiamo Connie, ho compiuto diciotto anni qualche mese fa e sono una tranquilla ragazza di città senza una vita di particolare rilevanza: non sono popolare e non lo sono stata mai ma non me ne lamento, perché le persone popolari sono più che spesso al centro degli schermi del pettegolezzo e considerato il mio modo di essere, meglio che nessuno sappia troppo di me! Sono alta un metro e settanta, ho un fisico normale, forse con le maniglie dell'amore un po'  troppo pronunciate ma c'è chi dice che un po' di carne faccia bene e preferisco crederci, perché non sono pratica in fatto di diete ed attività fisica data la mia golosità e pigrizia. Uno dei miei più grandi difetti sono i capelli: sono ricci, troppo! E' da quando sono piccola che desidero i capelli lisci e fluenti come quelli delle ragazze pon-pon che passeggiano ancheggiando con dietro una sfilza di ragazzi idioti con la bava alla bocca, invece mi ritrovo questa massa di ricci che scendono a boccoli fin sotto le spalle più o meno, neri da quando ho deciso di tingerli. Comunque a forza di parlare di me si è fatto ancora più tardi, sono sul letto sotto le coperte che non hanno intenzione di lasciarmi andare nemmeno se fossi l'amante più focoso sulla faccia della terra, ma so dentro di me che devo darmi una mossa, ci manca solo che i professori si facciano un'idea sbagliata di me al primo giorno. Lascio il mio amante cuscino mettendomi seduta con  le gambe penzolanti e i ricci scombinati, sbadiglio poi metto la testa in giù e li scotolo non so precisamente per quale motivo, poi alzo di scatto la testa e subito in piedi, mi accorgo però di aver fatto una cretinata perché mi viene un capogiro che mi fa sedere nuovamente sul letto! Ormai tuttavia sono sveglia, e nonostante la mia voglia di abbracciare le coperte sia irresistibile, conosco il mio dovere di studentessa, quindi mi alzo definitivamente e mi avvio verso il bagno per una doccia veloce. Esco dalla doccia emanando vapore acqueo da tutti i pori oltre che dal box e mi accorgo di aver dimenticato le ciabattine post-doccia in camera e che mia madre ha tolto l'accappatoio per metterla nella stanza della lavanderia; ma avvertirmi no? Sbuffo e prendo dall'armadietto degli asciugamani una tovaglia da mare posta nel ripiano più in basso, poi un'asciugamano dove avvolgo i capelli bagnati e tampono per bene i piedi sul tappetino per evitare di seminare impronte bagnate per tutta la casa. Finalmente il miracolo è avvenuto: sono tornata in camera e dramma di tutti i drammi, non so cosa indossare! apro il primo cassetto del comodino dove tengo l'intimo e tiro fuori un reggiseno e uno sleep che non s'intonano di colore ma poco importa in questo momento e perbacco, un paio di calzini spaiati, l'ultimo paio rimasto nel cassetto visto che il resto è in valigia come gran parte dei vestiti. Si perché sono riuscita a vincere una borsa di studio dopo il liceo per il rendimento scolastico e il voto del diploma, ho un alloggio al college insieme ad un mucchio di altra gente che più diligentemente di me sarà già davanti i cancelli mentre io mi scervello per trovare qualcosa di decente da mettermi: probabilmente i calzini giusti delle due coppie spaiate saranno in valigia, che ho preparato ieri sera con una fretta indescrivibile, considerato che avevo dimenticato completamente che il giorno dopo avrei dovuto trasferirmi. Insomma indosso l'intimo e adesso devo pensare al resto. Fa caldo o freddo fuori? Considerato che siamo agli inizi di settembre dovrebbe fare caldo, apro la finestra per sentire l'aria ma dimentico di essere ancora in reggiseno e sleep e che vicino a me abita un ragazzo appiccicoso come la colla per via di una stupida cotta che ha verso la sottoscritta da quando entrambi avevamo circa sei anni, metto il braccio fuori ma guardo dentro la stanza e dallo specchio guardo il riflesso della faccia stupita di quel cretino a petto nudo che sicuramente si stava vestendo e ha visto me, la rincitrullita di turno. mi giro di scatto verso di lui fulminandolo e chiudo la finestra. Beh di sicuro adesso, dopo una figura del genere, fa caldo! torno all'armadio a due ante con cinque cassetti larghi posti sotto: apro l'anta di sinistra e sono rimasti appesi solo un paio di shorts di media lunghezza, non di quelli che ti lasciano il sedere di fuori come se indossassi delle culotte, sono color sabbia con una cintura in quoio intrecciata più scura, li prendo senza cura e con le stesse maniere li lancio sopra il letto; apro poi tutti i cassetti fino a quando non trovo quello delle maglie bianche dove ce ne sono due piegate finemente, dallo stile completamente opposto: una è semplice, con le maniche corte e la scollatura leggera a girocollo leggermente più largo, sul davanti c'è una semplice stampa colorata che dà molto l'idea dell'estate mentre l'altra è un top a monospalla lungo, bianco candido e costituito da cotone trasparente e volant che coprono abbastanza bene. Santo cielo non devo andare ad una festa in spiaggia quindi prendo la maglia semplice e scaravento anche quella sul letto. Indosso il tutto e mi metto davanti al secondo specchio, quello grande che prende tutto. Scarpe? Credo che un paio di ballerine vadano più che bene però rischio che mi facciano male i piedi dopo mezza giornata. Apro la scatola degli stivali e ne tiro fuori un paio neri che fanno al caso mio: sbarazzini, senza tacco, semplici! li indosso e ora che guardo meglio, coprono gli orrendi calzini spaiati. guardo la mia figura riflessa, dovrei essere pronta però manca qualcosa, un tocco finale: di nero ho solo gli stivali (e i capelli ma quello è un dettaglio poco rilevante) dovrei abbinarci qualcosa: apro l'anta destra dell'armadio dove sono appese la giacche e i coprispalla, ne adocchio uno di cui avevo quasi dimenticato l'esistenza e lo provo: non è male, potrebbe andare: è stile tallieur ma sulle spalline ha delle borchie non troppo esagerate, se abbottono il bottone centrale divento un insieme di semplicità e glemour, mi piace può andare! Collana lunga dello stesso colore delle borchiette, un filo di matita nera  e mascara, lucidalabbra corallo e una pruzzata di profumo! Pronta. Oddio manca la borsa, ieri non l'ho preparata! Panico, no Connie niente panico, è tutto sotto controllo: apro il baule delle borse e fortunatamente ho sotto tiro quella a tracolla nera con lo strappo che fa molto università, la prendo al volo e mi dirigo di nuovo verso l'armadio, apro il secondo cassetto dove tengo diverse cosucce che mi porto dietro quando esco come la pochette dei medicinali, fazzoletti, chewingum, spazzolino da denti più dentifricio da viaggio e altre cose, la pochette degli assorbenti per evitare di soccombere a scene ridicole in pubblico, portafogli. Dalla scrivania prendo l'astuccio delle penne, un paio di quaderni e li lancio nella borsa insieme a tutto il resto e questa volta sono pronta veramente!
Non arrivo a fare colazione, figurati se perdo tempo con il ritardo in cui mi ritrovo: trascino il trolley pesante quasi quanto me verso la porta d'ingresso e solo ora mi rendo conto che la casa è vuota, deserta! Ecco perchè non mi sono svegliata in tempo!  Sbuffo perchè sono rimasta male che nessuno mi accompagni al college per il mio primo giorno, prendo le chiavi della mia bimba e quelle di casa, mi fermo davanti alla porta dove stà attaccato un biglietto giallo canarino con su scritto qualcosa con un pennarello: "Tesoro della mamma e di papà, scusaci se non ti stiamo accompagnando, ho provato a svegliarti anche con le cannonate ma non c'è stato verso. Devo scappare ad accompagnare tuo fratello a scuola e tuo padre è volato a lavoro questa mattina presto ma ti manda un grosso bacione. Siamo tutti fieri di te e non ti preoccupare che ti verremo a trovare quando meno te lo aspetterai! Baci mamma, papà e Nick.
PS: ciambellona alla crema, vedi di non rimpinzarti troppo di schifezze e di non fidanzarti con nessun drogato o futuro terrorista d'America, altrimenti chi li sente questi due vecchi brontolare e disperarsi tutto il tempo, già la paura li rende insopportabili!" Scoppio a ridere rumorosamente, sono tutti matti in questa casa! prendo il foglio e lo metto in borsa, quindi apro la porta, esco di corsa di casa e mi raccomando di chiuderla bene, non si sa mai ai ladri venga la brillante idea di venire a derubare casa proprio oggi! Mannaggia ai vecchietti che perdono un'ora per entrare ed uscire dall'ascensore, non riesco a scendere il trolley per dieci rampe di scale, ho bisogno dell'ascensore adesso! Sento montare l'ansia, sono davvero troppo in ritardo! Finalmente si sono decisi a liberarlo: esco come una furia a cavallo dal palazzo e mi dirigo verso la macchina che apro con il comando a distanza, salgo e via alla volta della città verso la mia nuova casa.
  
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