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Autore: sharleenmaglione    27/07/2013    4 recensioni
I fatti avvenuti prima sono gli stessi dei libri originali; ho modificato gli ultimi eventi per dare un'opportunità a Piton e al suo amore per Lily.
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Minerva non pore a trattenere un sorriso nel vedere Severus attraversare il prato, verso le serre, dove con gran disappunto della professoressa di erbologia, strappava un fiore magico per portarlo a Lily.
 
Lily rideva e lo metteva al centro del tavolo. A volte il piccolo Harry lo appellava senza rendersene conto e ci tuffava dentro il viso, per riemergere sternutendo per le spore.
 
...spesso quando era Piton a tenerlo in braccio, Harry gli strizzava dispettosamente il naso adunco o gli tirava i capelli
“Non è cambiato affatto! Si è già guadagnato una settimana di punizione ancor prima di aver messo piede a Hogwarts”
 
E Lily rideva, e rideva… E avrebbe voluto tuffarsi tra le braccia forti di quell’uomo che la faceva sentire viva
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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L’aveva avuta tra le mani la felicità. Ed ora? Punto e a capo. Se non peggio.
Possibile che fosse qualcosa di così fugace, di così instabile, che non ci fosse modo di trattenerla?
Si era comportato nel modo più corretto, l’aveva trattata come una principessa, perché a lei non bastava?
Severus era ritornato nel suo inferno personale.
 
Questa volta, però, non riusciva a capacitarsene.
Dove aveva sbagliato? Il punto era proprio che lui non aveva sbagliato nulla.
Allora era lei che semplicemente non era la donna che lui credeva? Era lei che non era il suo amore, il suo destino, il suo riscatto?…
Aveva passato, sprecato, anni per qualcosa di idealizzato, qualcosa che in realtà era solo una delusione?..
Ah, passare una vita, la sua vita precedente, a combattere per lei, a proteggere quel ragazzo per lei, a ribellarsi al male per lei….e ora lei che era sempre buona e giusta con tutti, proprio con lui era stata così scorretta!
 
Stava impazzendo. Non solo dal dolore. Severus stava letteralmente impazzendo. Vagava per casa, non si presentava al lavoro. Per settimane aveva ignorato un placebo per i suoi dolori così stupido, così vigliacco… lui che conosceva tutte le pozioni possibile…aveva lì a portata di mano i mezzi, gli ingredienti…poteva auto prodursi un filtro per dormire, uno per calmarsi, uno per lenire il dolore…palliativi abbastanza giustificabili questi….ma non bastavano…li prendeva, oh si, li prendeva. Non si stimava affatto per questa sua debolezza, ma il dolore per l’aver perso qualcosa, o peggio, il dolore nel constatare che tutto quello in cui si credeva e per cui si è lottato non solo può svanire in una nube di fumo, ma può anche lasciarti impregnate le mani di delusione…
Ho amato qualcosa di deludente, di imperfetto, di fallace. Tutto il bene non è bastato.
 
A Severus tremavano costantemente le mani, era scosso da conati. Erano settimane che rifiutava di alimentarsi…dannazione, stava diventando come suo padre, schiavo di una dipendenza che gli toglieva ogni dignità…suo padre diventava violento. Lui non avrebbe mai alzato un dito su Lily. Ma la sua sofferenza lo stava divorando dall’interno. Lasciarsi morire sarebbe stata una viltà, come sopravvivere alle giornate? Come? Lui che era spesso stato vicino alla morte, avrebbe dovuto apprezzare questa sua nuova opportunità di vita…
 
Eppure il dolore acceca l’uomo, lo priva di ogni logica. Non vedeva soluzione alla sua sofferenza.
Aveva provato a cercare Lily per parlarle, avere almeno una spiegazione. Era andato da Silente, e Silente aveva risposto con quella sua solita irritante pacatezza, che non poteva costringere Lily a farsi vedere, se lei non voleva. Allora Piton si era precipitato a Grimmauld Palace; Sirius gli aveva impedito di entrare e l’aveva mandato via ridendo. “Credevi davvero che Lily sarebbe stata con te, con te, Mocciosus? Pensavi forse di poterla rendere felice? Sei un folle! Non ti vuole vedere, non vuole che la cerchi. Conservati un minimo di dignità Severus, se ce l’hai mai avuta… sparisci. O forse preferisci sentirti dire queste parole da lei? Se è questo che vuoi…”
“ Lily non sarebbe mai così piena di sé, lo sai bene. Di quello che dici tu, m’importa poco. Voglio parlare con lei. Fammi entrare! ” Sirius sfoderò la bacchetta, pronto ad attaccare.
“ No! ”
Lily era apparsa in cima alle scale.
 
A Severus, nonostante tutto, s’illuminò il volto nel rivederla. Sirius vacillò. Probabilmente anche lui pensava che Lily sarebbe stata come suo solito dolce con Piton, lei non avrebbe saputo mandarlo via… invece la voce di Lily fu lenta e distaccata “ Severus, ti prego di lasciare questa casa. Non intendo più vederti, ti ringrazio per esserti preso cura di me, ma credo sia meglio per noi non…non vederci più. Non mi cercare. Ti prego ”
Lily si girò e spari dalla sua vista. Piton sentiva un fischio nelle orecchie e un vuoto che aleggiava intorno a lui come uno spettro.
“ Sentito la signora? ” latrò Sirius, con un ghigno soddisfatto. “ E ora, se permetti…chiudi la porta uscendo. ”
E si avvio su per le scale balzando sugli scalini due a due.
Severus rimase immobile per un attimo. Uscì e su chiuse dietro la porta, come in trance. Poi lo assalì un lacerante sospetto. Sirius e Lily. Insieme.
 
Gli abitanti di quel quartiere di Londra, quella notte, giurarono di aver sentito la calma della notte squarciata da un urlo straziante. Ma quando si erano affacciati alle loro finestre, non avevano visto nulla, nulla. Solo un bambino che stava alla finestra a dispetto dell’ora aveva detto ai genitori di aver visto un uomo pallido come un vampiro, avvolto in un mantello nero, sparire nel nulla come per magia. Questa visione fu liquidata dai suoi genitori Babbani come una semplice fantasia di un bambino che resta sveglio quando dovrebbe dormire…
 
Per Piton era stata la notte che lo aveva affondato nel suo baratro. 
  
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