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Autore: Rayon_    28/07/2013    14 recensioni
Era una ragazza con i capelli scuri e pieni di riflessi, ed un paio di occhi stupendi. Non erano i classici azzurri. Al centro erano color miele, poi sfumavano con dei raggi verso l'esterno, diventando verdi, mille tonalità di verde, per poi tornare scuri sul perimetro. Una ragazza semplice, normale.
Bellissima ai miei occhi.
Lei è la protagonista della mia storia. Una storia che parte da zero, forse dall'odio. E che con il tempo, con i momenti, con le emozioni si trasforma. In un sentimento, in un amore.
Una storia, ma non una qualsiasi. La storia che dimostra che l'amore, quello vero, dura per sempre ed è infinito, proprio come quello che cantano i cantanti e che scrivono gli autori.
Se vi va di accompagnarmi in questo viaggio sarò qui, ogni sera, per raccontarvi una parte di questa storia.
Mi piacerebbe avere qualcuno che riesca a sognare con me.
-Harry.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Love is forever.
  














 
7 Aprile 2018.
Come promesso, eccomi qui anche oggi. Come va?
Qui tutto bene, la storia continua ad andare avanti, e ne ho preparato un nuovo pezzo da raccontarvi. Pronti?
 
 
Flashback.
 
Pov Cloe.
E sbam, mi ritrovai davanti un ragazzo alto, biondo, con due oceani al posto degli occhi, ed un sorriso che lo faceva sembrare un bambino di due anni al giorno di Natale.
La situazione era piuttosto imbarazzante, non sapevo precisamente cosa fare o dire, ma fortunatamente ci pensò lui.
-Ciaao!-
Il suo urlo entusiasta mi face fare un salto indietro, poi mi ripresi e sorrisi debolmente al biondo.
-Ciao!- Risposi porgendogli la mano. -Io sono Cloe.-
Aspettai qualche secondo che mi stringesse la mano senza molto successo, infatti ricevetti solo uno sguardo stranito. Cosa c'era di strano nel porgere la mano per prendentarsi?
Fatto sta che prima che potessi concludere i miei pensieri mi ero già trovata stretta tra le sue braccia, senza sapere come muovermi.
Riuscii solo a percepire il rossore salire nelle mie guancie, e non mi venne neanche in mente di ricambiare l'abbraccio tanto ero a disagio.
-Niall, non ti pare di essere un po' affrettato?-
Sentii Maura ammonirlo da dietro.
Lui si staccò da me e fece spallucce con uno sguardo innocente.
Era davvero carino, pensai.
Poi vidi Maura spostarsi accando a me sbuffando, probabilmente per l'incoscienza del figlio.
Non che mi dispiacesse quell'abbraccio, anzi, era un gran figo come ragazzo, e avrei dovuto conviverci per un bel po', mica male come idea no?
Ok no, non dovevo pensare così, sarebbe stato mio fratello, non ci potevo provare.
-Va beh, entriamo dai.-
Niall si girò di spalle, aprì la porta e dopo essere entrato mi fece segno con la mano di passare, semore con quel sorriso stampato in faccia.
-Grazie.-
Riuscii solamente a sussurrare.
Per ora mi piaceva come ragazzo, fratello; era carino, dolce e gentile.
Mi fermai sull'entrata, e di nuovo si formò un piccolo triangolo silenzioso tra me, Maura, e Niall.
-Niall, che ne dici di mostrarle la camera? Magari vuole riposarsi o mettersi un po' a posto.-
In quel momento stavo adorando Maura per due motivi. Sia perchè aveva interrotto quell'imbarazzante silenzio, e poi perchè non vedevo l'ora di potermi rilassare un po'.
-Oh si certo, vieni Cloe!-
Ricambiai il sorriso di Maura, e poi seguii il ragazzo lungo un corridoio e su per una rampa di scale, fino ad arrivare alla seconda porta a destra.
-Allora, quella che abbiamo appena passato è la mia camera, quella infondo al corridio è dei miei, cioè.. Si vabbè hai capito, e questo qui di fronte è il bagno.-
Annuii sorridendo per come parlava. Essendo di Mullingar aveva ovviamente un forte accento irlandese come me, il che era arricchito anche da una buona dose di imbarazzo, di dolcezza e di stupidità. Ed era buffo.
E poi improvvisamente mi venne in mente che non ci eravamo neanche presentati. Cioè, io di lui sapevo solo che si chiamava Niall, non sapevo neanche il cognome della mia nuova famiglia. Ero messa bene vah.
Presi un po' di coraggio, un sospiro e per la prima volta in quella giornata fui io ad iniziare una conversazione.
-Comunque, non ci siamo ancora presentati.-
Dissi con la voce leggermente spezzata, con un' alzatina di spalle, e cercando di non guardarlo negli occhi.
-Mi scusi milady.- Rispose lui assumento un'aria buffamente seria.
-Io sono Niall, Niall James Horan.-
E nel frattempo vidi che si era inchinato e che mi stava baciando al mano con una faccia piuttosto idiota.
Risi per quella scena piuttosto ridicola, e anche lui si rialzò con un grande sorriso in viso.
-Io invece sono Cloe.-
Aggiunsi dopo avergli dato una mano a rialzarsi.
-E un cognome non ce l'hai?-
Beh si che ce l'avevo, era ovvio. Ma non dicevo mai il mio cognome a nessuno, lo trovavo orrendo. E odiavo sentirlo pronunciare.
-Si, ma è orrendo quindi non lo dico.-
Cercai di sembrare il meno stupida possibile pronunciando quella frase.
In effetti la verità era che non volevo essere chiamata con quel cognome, non volevo che le persone mi guardassero come la figlia di Joe Graimen, il drogato della città.
Io non avevo il suo sangue, e non appartenevo a quella famiglia.
E solo pensare a lui mi provocò disgusto e malumore.
Pensare che se lui non fosse stato una così pessima persona mia madre sarebbe stata ancora qui.
**
Seduta spensieratamente sul divano rosso della nonna, a guardare Spongebob con tante coccole ed un orsacchiotto di peluches azzurro. Cosa poteva desiderare di più una bambina di otto anni?
Ed ero proprio io, che come la maggiorn parte delle volte mi trovavo a passare l'intera giornata dalla nonna, mentre i miei genitori stavano via fino a tardi. A volte c'era anche la mamma, ma questa volta era andata con papà.
Improvvisamente il telefono squillò.
-Chi può essere alle dieci di sera?-
Borbottò mia nonna alzandosi dalla poltrona.
Origliai le risposte che dava, non capivo cosa volessero dire, ma di sicuro non era un bel discorso quello che stava avendo.
-D'accordo, arriviamo subito.-
Fu l'ultima frase, poi riattaccò.
-Hei piccola, dobbiamo andare un attimo via, spegni la tele e infila le scarpe.-
Il suo tono di voce era preoccupato, ma come poteva accorgersene una bambina di otto anni?
Feci quel che aveva detto, e con lei scesi fino all'auto.
-Dove andiamo nonna?-
Chiesi quando anche lei fu salita.
-All'ospedale.-
Sussurrò lei seria.
Non ci diedi molto peso, strinsi il mio orsacchiotto e aspettai in silenzio di arrivare a destinazione. 
**
Si, mio padre aveva fatto ubriacare mia madre, ed insieme felici ed ubriachi stavano andando a farsi una bella scopata a casa. Ma non ci sono arrivati, si sono fermati ad un incrocio passato col semaforo rosso.
Presi in pieno da un tir.
Mi risvegliai dai pensieri, e vidi il suo volto illuminarsi in un nuovo sorriso.
-Tanto lo so giaaà!-
Rispose lui incorciando le mani al petto soddisfatto.
Io scigliendo un po' la rigidità del mio corpo perfettamente dritto mi poggiai con la spalla destra sul muro.
-Bene, quindi non dirlo per favore.-
Se c'era un insulto che potevano dirmi era il mio cognome, mi sarebbe bastato per infuriarmi.
-Graimen. Hei Graimen. Gramieeen, ci sei?-
Non aggiunsi un'altra parola, semplicemente aprii la porta della camera e la chiusi alle mie spalle appoggiandomici.
Sapevo di essere stata scorbutica, lui non poteva sapere tutti i motivi per cui odiavo quel cognome, ma avevo bisogno di scaricarmi un po'.
-Cloe?-
Mi sentii chiamare al di là del legno marrone, e sospirai.
Questa volta il suo tono sembrava più serio.
-Cloe.. Scusami non pensavo ti saresti offesa così  tanto..-
Pensai per poco alle sue parole e parii la porta con un mezzo sorriso debole.
-No Niall scusami tu è che.. Ho bisogno di stare un po' sola. Grazie di tutto Niall.-
Conclusi senza smettere di sorridere, per sembrare convincente.
-Oh.. Ehm si certo capisco.. Ok quindi.. A dopo sistah!-
Sospirai, subito mi era sembrato demoralizzato, ma poi era tornato a sorridere come prima.
-A dopo.-
Risposi sorridendo.
Chiusi la porta dietro di me, e lasciai crollare tutto scivolando giù.
Stentavo ancora a credere che fosse tutto vero.
Non un fottuto incubo.
Mi impegnai di non pensare troppo, altrimenti mi sarei distrutta da sola, e decisi di sfogarmi in unodei migliori modi che conoscevo.
Certo c'era la musica, c'era prendere a pugni un cuscino, c'era piangere fino allo sfinimento, tagliarsi e tanto altro, ma niente per me era paragonabile a rappresentare le mie emozioni in un disegno.
Si, un disegno.
Avevo pochi colori e pennelli che usavo per esprimere le mie emozioni in disegni.
E poi farlo con una bella canzone alle orecchie era ancora meglio.
Presi un lungo respiro e mi alzai per cercare lo scatolone contenente i miei nove colori rinsecchiti, le mie tele, e i miei pennelli.
Solo guardandomi in giro notai finalmente la mia camera.
Mi piaceva com'era arredata; un muro azzorro chiaro, una porta finestra nell'angolo in fondo a destra, esattamente vicino al letto matrimoniale che stava al centro, tra la finestra ed un comodino.
Sul muro di destra una scrivania con degli scaffali vuoti, e su quello di sinistra un armadio per i vestiti affiancato da uno specchio.
Tutto sui toni dell'azzurro, blu, verde, e legno.
In terra un parquet, al centro coperto da un tappeto blu peloso.
Ripensandoci non era carina, era bellissima come camera.
Scossi la testa e tornai a pensare alla scatola.
La trovai facilmente, era l'unica bianca di plastica, con degli spruzzi di colore rosso.
La sollevai dalla scrivania, dov'era poggiata, e la misi a terra.
Spostai il tappeto sotto al letto per non sporcarlo, poi srotolai il telo di plastica sul parquet, e sopra ci poggiai una tela di misura media, insieme ai barattoli di colore ed ai pennelli.
Ancora inginocchiata sul pavimento pensai all' ipod.
Doveva essere nella scatola che tengono in segreteria, quella con dentro tutte le cose che dovevo riconsegnare quando entravo all'orfanotrofio.
Quella la trovai per terra accanto al letto, fra alcuni scatoloni marroni.
La posai sul letto e l'aprii trovandoci dentro ciò che cercavo.
Tirai fuori anche il mio pc portatile, tutti i cavi di ricarica, ed il cellulare.
Cose che non avevo più visto a partire da due o tre anni fa.
L'ultima volta che li avevo usati era stata la vacanza di una settimana che avevo fatto con Sunny, una grande amica, al mare.
Poi lei è stata adottata, e quindi d'estate non sono mai più andata a farmi la settimana di vacanza.
Provai ad accendere il telefono ma era scarico, così cercai le prese di corrente e attaccai telefono e pc.
L'ipod invece era carico, ed esultai dentro di me perchè così avrei potuto usarlo.
Tornai ad inginocchiarmi davanti alla tela nella mia felpa grigia sporca di colori che indossavo sempre quando coloravo.
Aprii i barattoli di colore, bagnai il pennello nella bottiglietta d'acqua aperta, infilai le cuffie e premetti play.
Ero entrata nel mio mondo.
Un mondo privo di pensieri e angoscie, adornato solo da calma, note dolci, e colori.
Iniziai a fare uno schizzo a matita, per poi riempire gli spazi con colori e sfumature veloci.
E come sempre, passate due ore e mezza, venne fuori un disegno che puntava verso l'astratto.
Già, come sempre, non facevo mai figure troppo precise, era più una pittura ad istinto.
E venne fuori una ragazza, con dei capelli neri sul volto, gli occhi che brillavano lucidi, e la bocca schiusa. Come se non capisse cosa stava succedendo. Come se fosse stata strappata via dalla sua vita.
Quella era l'emozione che stavo provando.
Diedi gli ultimi ritocchi, poi mi alzai in piedi per sgranchirmi le gambe.
Tolsi le cuffie e lo riguardai, e l'unica cosa che riuscii a pensare fu "che merda."
I contorni erano troppo indefiniti, più del solito, e i colori non azzeccavano molto. Insomma sembrava quasi che la tizia avesse la faccia sporca di pennellate di vernice.
Scrollai le spalle, e feci per tornare a riordinare ma mi sorpresi quando sentii bussare alla porta.
-Cloe?-
Era la voce di Niall.
-Entra.-
Dissi prontamente, non ricordandomi del casino che c'era nella stanza.
Lo vidi entrare, chiudere la porta, e poi girarsi verso di me.
E la sua espressione diventò piuttosto.. Sconvolta.
-Ehm si.. C'è un po' di disordine scusa..-
Cercai di giustificarmi, ma la sua espressione non cambiò.
Era anche un po' troppo esagerato, pensai fino quando non lo vidi muoversi in avanti.
-No no, il disegno.-
Disse guardandolo senza cambiare espressione.
Mi misi una mano in fronte e sospirai.
-Si grazie lo so anch'io che fa abbastanza pena, evita.-
Come prima mi accorsi che lo stavo trattando male, e che quando ero stanca ero piuttosto intrattabile.
-Eh? Ma cosa dici? E' fighissimo! Cioè l'hai fatto tu davvero?-
Lo guardai sollevando un sopracciglio, e annuii.
Poi finalmente si levò quella buffissima espressione sorpresa che aveva in faccia, per poi passare ad un'espressione pensierosa.
-Sai..- lo sentii iniziare, così annuii in segno i continuare. -Quella ragazza mi ricorda te quando ti ho vista entrare.
Affermò osservando il disegno e incrociando le braccia al petto.
Io corrugai la fornte non capendo.
-In che senso scusa?-
Chiesi mettendomidi fianco a lui per guardare il disegno.
-Beh sembra spaventata. Sembra che.. Sia caduta dalle nuvole e non sappia cosa succede, ecco.-
Questa volta mi girai verso di lui per guardarlo.
-Stai dicendo che sembro caduta dalle nuvole?-
Gli chiesi facendolo voltare verso di me. Mi asoettavo che cercasse una scusa, o un modo più decente di far uscire quella frase, ma invece annuì confermando quell'affermazione.
-Esatto, sembrava che arrivassi da un altro mondo.-
Ci pensai un attimo, e constatai che quello che aveva detto era esattamente vero.
Quel ragazzo era riuscito a capirmi subito senza problemi, proprio come riusciva a fare Jimmy.
Jimmy.
Quel nome mi portò a ricordi lontani che mi portarono a pensare al mio mondo, da cui ero stata strappata.
Ricordi a cui non dovevo pensare, perchè mi avrebbero solo fatto male.
Ma in quel momento non riuscii a trattenere quell'angoscia che mi separava dal suo sorriso.
E senza che me ne accorgessi gli occhi mi diventarono lucidi.
-Cloe? Tutto bene?-
Mi ripresi immediatamente tornando alla realtà, e accorgendomi di avere gli occhi lucidi.
-Eh? Si si, certo.-
Probabilmente non ero risultata convincente cme speravo, infatti in risposta ricevetti uno sguardo curioso.
-Hai gli occhi lucidi però.-
Consapevole di quello che stava dicendo mi passai velocemente le mani sugli occhi.
-Tranquillo, è solo che sta succedendo tutto così, all'improvviso, non ci capisco più niente. Gli amici, la scuola, Jimmy, è tutto così strano.-
Dissi quella frase andandomi a sedere sul letto seguita da lui, e accorgendomi subito dopo che mi ero appena aperta con un ragazzo che apena conoscevo.
Sentii il letto sprofondare accanto a me quando si sedette Niall.
-Certo, capisco.. Ma, Jimmy chi è?-
Sembrava piuttosto insicuro nel chiedermelo, forse aveva paura di aver fatto una domanda sbagliata.
E in effetti era una domanda sbagliata, ma decisi che l'avevo già trattato troppo male, e anche se non mi faceva piacere ne parlai.
-E' un bambino dell'orfanotrofio, ce l'avevo in camera da quando aveva due o tre anni, abbiamo legato moltissimo ed era come.. Un fratello.-
Resi tutto il più breve possibile per non rischiare di scoppiare da un momento all'altro, ma gli occhi si fecero comunque lucidi.
Ci fu qualche attimo di silenzio mentre lui pensava, e io lo guardavo senza sapere cosa aspettarmi, sotto quella luce chiara e colorata dai riflessi azzurri, che facevano sembrare i suoi capelli ancora più chiari e i suoi occhi ancora più blu.
Poi lo vidi staccare lo sguardo dal parquet e guardarmi facendo spalluce.
-Adesso hai me però.-
Rispose serio, per poi sorridermi sinceramente.
E anch'io sorrisi per l'estrema tenerezza che quel ragazzo posedeva ed era capace di regalare.
Sorrisi anch'io, pur accorgendomi che una lacrima stava scendendo liberamente sulla mia guancia destra.
Non capivo se era emozione, preoccupazione, paura o tristezza, era un misto di emozioni che mi frullarono per la testa, e che furono tutte bloccate quando per la seconda volta le sue braccia si avvolsero intorno a me.
Subito restai ferma, senza sapere cosa fare, poi ricambiai l'abbraccio, e notai che si stava piacevolmente stringendosempre di più a me.
Stavo abbracciando un perfetto sconosciuto, ma aveva dimostrato di tenere a me, perfetta sconosciuta, quindi decisi che non era poi così sconosciuto.
Quando ci staccammo dal silenzioso abbraccio mi asciugai velocemente quella lacrima e sorrisi.
-Ne avevo bisogno.-
Ammisi sorridendo.
Era troppo tempo che non ricevevo un abbraccio così da una persona adulta.
-Non preoccuparti, se devo essere tuo fratello lo farò per bene.-
Rispose lui ricambiando il sorriso.
-Bene. Ora.. Che ne dici se mettiamo a posto la camera?-
Annuii sorridente, e insieme ci alzammo.
-Vado a prendere le lenzuola per il letto, arrivo subito.-
-Ok.-
Risposi prima che si allontanasse.
E per la prima volta in quel giorno sorrisi sinceramente pensando alla tenerezza di quel ragazzo.
Di mio fratello.
 
Fine flashback.
 
 
Ed eccomi alla fine di questa seconda.. Secondo capitoo, ecco. Li chiamerò capitoli e ve racconerò uno per giorno.
Comunque, vi aspettavate un incontro così? E vi aspettavate tutte queste particolarità di Cloe?
Beh se vi è sembrata strana, sappiate che ha ancora tante cose da mostrarvi.
Come avrete notato io non sono ancora entrato nella storia, quindi magari servo proprio solo come narratore esterno, non pensate?
E non pensate che magari questi due si innamoreranno? Insomma, sono dolci no?
Vabbè ora la smetto di parlare, ci vediamo al prossimo.. Capitolo.
Preparatevi ad una nuova notizia, byee!


Harry.   
 
 
 
 
 
 

 
 
UOOOOOH.
Buongiorno :3
Aaallora, che ve ne pare come secondo capitolo?
Cloe conosce suo fratello, e sembra piacergli abbastanza, fin qui tutto ok.
Beh ricordatevi solo che Harry alla fine ha detto di aspettarvi una notizia, secondo voi che sarà? Io lo so lol c:
Vabbè tralasciando il capitolo, volevo ringraziare tanto:
_Leeroy_
HolaOli
_LenadAvena_
Per le tre recensioni al primo capitolo, grazie, e spero che continuerete a seguire la storia :3
E grazie anche a chiunque abbia inserito la storia nelle sguite/da ricordare/ preferite.
Ah si, un ringraziamento speciale di nuovo a _Leeroy_. Si, ti ringrazio tantissimo anche qui visto che hai addirittura proposto di far mettere la mia fanfiction Winter In Heart nelle storia scelte! Grazie, grazie, grazie. Spero che anche questa storia ti piaccia così tanto!
Ok ora me ne vado :) Fatemi sapere cosa pensate per ora della storia eh!
Vi aspetto al prossimo capitolo, byee c:
_Flying
  
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