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Autore: xstylinsonslove    28/07/2013    6 recensioni
« Lou .. »
« Non toccarmi! Tu sei un fottuto frocio!»
« Cosa.. » allungai un braccio, per toccarlo.
Ma mai, mai, mi sarei aspettato che Louis balzasse all'indietro, scappando da me.
« Stammi lontano. »
Si girò, e tornò dentro la scuola.
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Larry.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Provare a dormire e non riuscirci e già difficile, per di più, pensa Harry, lo è con un telefono che non smette di vibrare.
Ed Harry avrebbe già risposto al telefono da almeno cinque minuti, se lo trovasse. E mettendo un piede dopo l'altro, facendo attenzione a non fare troppo rumore per non svegliare Louis, tasta tutta la superficie della camera finché non arriva vicino al cestino della carta e, alzandolo, lo trova la sotto. Lascia le domande per dopo, e preme il tasto verde.
"hm?" provare a dire pronto sembrava troppo difficile, con la bocca ancora impastata dal sonno.
"Harry?" il ragazzo ci mette almeno un paio di secondi, per connettere quella voce cosi familiare ad un volto.
E quando la connette, sente il cuore trepidare. "Gemma? Gemma!"
Non si accorge neanche che urlando il nome di sua sorella a voce troppo alta, l'altro ragazzo ancora addormentato sotto le coperte, fa un mugolio infastidito e gli tira - o almeno cerca di tirare- un cuscino in faccia.
"Harry, esci!" ed Harry esce dalla stanza, neanche troppo dispiaciuto di aver svegliato Louis, dalla contentezza di sentire la voce di sua sorella.
"mi manchi." trattiene a stento le lacrime, sentendo pronunciare quelle parole dalla sorella.
"Non sai quanta fatica ho fatto, per riuscire a chiamarti. Perché hai cambiato numero, stupido?!" il riccio si lascia scappare una risatina leggera, e sente il cuore più leggero.
"Anche tu, Gemma. Non sai quanto.. Dovresti passare di qua! Non so se mamma ti ha detto della nonna, e dell'incidente. Ma vorrei vederti. Tanto."
Ha un po d'ansia, mentre si posa su una sedia attorno all'isola della cucina. E se Gemma gli dicesse di no? Che l'ha chiamato cosi, per sapere se era vivo o meno?
"Che ne dici del prossimo fine settimana? All'università non ho esami per qualche periodo, e potrei venire. Però prima devo sistemare le cose qua, e mettermi avanti con le lezioni. Che ne dici, fratellino?"
"si! Si! Non vedo l'ora, Gemma!" ed è immensamente felice.
 È sempre stata importante, per lui, Gemma. Una parte fondamentale di lui.
Avrebbe voluto chiamarla, tempo indietro. Ma si faceva troppe domande, ogni volta.
 Aveva paura di metterla contro alla madre, aveva paura di sentirsi schifato anche da lei.
E no, non ce la poteva fare, se Gemma gli avesse detto quelle brutte cose. "Ora devo andare, ho una lezione tra poco.
Ti richiamerò, cosi ci mettiamo d'accordo. Ti voglio bene stupido!" Harry si alza in piedi, quasi fosse la e dovesse salutarla di persona.
 "non vedo l'ora di risentirti, ti voglio bene Gemma." Qualche minuto dopo la chiamata, era ancora nella stessa posizione a guardare il telefono.
 Si senti toccare piano una spalla, e si girò piano.

 si trovò due pezzi di cielo a guardarlo. Due pezzi di cielo gonfi, e con delle chiazze quasi nere sotto. "perché piangi?" chiese il castano. 

Harry si portò subito due dita sotto gli occhi, dove trovò due gocce d'acqua salate. Dalla foga del momento, non si era neanche accorto di aver versato delle lacrime.

E non si muoveva neanche a dare una risposta al più grande, che lo guardava con ansia e paura, che fosse successo qualcosa. 

Ma quando il più piccolo gli buttò le braccia al collo, e fece uscire una risata roca dalle labbra, capì che non poteva essere nulla di brutto.

E legando le braccia dietro la sua schiena, ripetè la domanda, stavolta con più enfasi. "Harry, per favore, mi dici perché piangi?"

slegò le braccia che aveva legato intorno alla sua schiena e, tirandosi indietro, aveva poggiato le mano sulle sue guance e puntato gli occhi nei suoi. 

"Lou.. La vedrò. Vedrò mia sorella, dopo mesi interi!" Louis, sebbene pieno di stanchezza per il risveglio appena effettuato, non potè non sorridere di fronte al riccio. 

Varie volte aveva sentito Harry dire che gli mancava la sorella, quando lui parlava delle sue, ma non aveva mai capito il perché non potesse vederla.

"Son contento, Harry. Quando la vedrai? Voglio conoscerla! Però prima.. Vorrei che mi spiegassi tutto, Haz." Harry strinse gli occhi e, annuendo, stampò un dolce bacio sulle sue labbra.

"Ora prepariamoci, è tardi." e quando Harry fece per staccarsi, Louis prontamente lo riportò indietro, tra le sue braccia dandogli un'altra sequenza di baci.

"Non vengo a scuola, oggi. Mia madre mi ha mandato un messaggio, una delle gemelle sta male e non ha nessuno che può tenerla. Però, se ti sbrighi, ti porto a scuola, dai." 

ed Harry, un po triste al pensiero di non vederlo per la giornata, si staccò per andare a prepararsi velocemente.

**

Appena fermò la macchina, Harry volle tornare a trenta minuti prima per baciare ed abbracciare Louis, sapendo che adesso non poteva. 
Ed il castano, notando ciò, portò una mano sul ginocchio di Harry, stringendolo piano. "Ci vediamo oggi, ok? Non so se posso passare a prenderti, ti mando un messaggio.
Mi raccomando, fai attenzione." Harry annuì leggermente, e fece per aprire lo sportello. Dopo qualche tentativo, si accorse che era inserito il blocco, e si girò verso Louis. "potresti..?" 
Ma Louis, che aveva ancora la mano sul suo ginocchio, stava guardando fuori dalla macchina. "ti spiace aspettare due minuti?"
Harry corrugò le sopracciglia, non capendo il perché Louis non lo faceva scendere. "È che.. Sta arrivando Zayn. Quando arriva ti faccio scendere, ok?" 
Harry, che capiva sempre meno, lo guardò ancora più stralunato. "Lou? Cosa c'entra Zayn?" "Tu aspetta solo, ok?" il riccio annuì, anche se non capiva proprio la situazione. 
"ok, ma vorrei una spiegazione, se permetti." Ma Louis ingrandì gli occhi, per mettere a fuoco qualcosa fuori dal finestrino. E suonando il clacson, fece scattare le sicure della macchina.
"puoi andare, ora." Harry guardò fuori dal finestrino, e notò che Zayn era arrivato e guardava verso Louis. E senza fare domande, facendo una carezza alla mano di Louis, uscì dalla macchina.

"Styles."
"Malik." 
Harry è leggermente intimidito, da Zayn. 
Sopratutto perché non sa il motivo di tutta questa sceneggiata.
E quando apre la bocca per chiederlo, sente qualcuno chiamarlo a gran voce.
"Lì." E quando si trova sia Liam che Zayn davanti, che guardano per terra, gli vengono in mente un po di cose. 
Per cui, alzando il braccio e puntando il dito verso di loro, "Voi due." Zayn è quello che risponde per entrambi, alzando un sopracciglio. 
"Cosa.. Cosa nascondete? So che c'è qualcosa, smettetela di prendermi in giro. Lì, noi siamo amici, no?"
Liam, vedendo gli occhi vispi di Harry, non può fare a meno che fare dei passi all'indietro per entrare nella scuola. 
E, magari, sarebbe andato tutto bene, se non fosse per i cerchi dove si legano le biciclette, su cui Liam inciampa. 
Ed Harry lo vede. Vede come Zayn si precipita verso lui, prendendolo dolcemente da un gomito ed aiutandolo ad alzarsi, chiedendogli se si fosse fatto qualcosa e tastandolo dalle spalle alle ginocchia per vedere se gli faceva male qualcosa. "Sto bene, Zay. Tranquillo." 'Zay'? 'Tranquillo'? "Dovresti usare gli occhi, qualche volta.
Va a finire che ti rompi di nuovo una gamba, ma sappi che non ti farò più da infermiere!" 
una risata leggera di Liam mentre, Harry, sgranava sempre più gli occhi. "Dai, è stato divertente, ammettilo."
Zayn fece roteare gli occhi, per riposarli di nuovo sul moretto. "Ok, un po. Ma tranne quando ti ho dovuto lavare, le prime volte. 
Sembravi un cane, da quanto mi hai bagnato!" Liam ormai era in preda alle risate, avendo in mente quei ricordi.
È per questo che Harry iniziò a tossire, uno dei modi più vecchi, ma anche funzionanti, per attirare l'attenzione. 
"Harry.." Il riccio posò lo sguardo su Liam, che lo guardava supplicante. 
"Fanculo." La voce di Harry suonò aspra, esattamente come voleva lui. 
"Ehi! Vacci piano, riccio." Liam posò una mano sul petto di Zayn, per dirgli di calmarsi.
"Harry, io..-" "Io mi sono fidato di te. Io ti ho detto tutto, di me. Ti ho detto di mia madre, della mia sessualità. Ti ho detto di Louis. E tu sei cosi stronzo da..-"
Harry fu interrotto da Zayn, di nuovo. "Non è colpa sua, Harry. Davvero, credimi. Prenditela con me, ma lui non voleva fare nulla di male." 
Ma Harry si sentiva tradito, e guardò sprezzante entrambi, ma parlando si rivolse solo a Liam. 
"Pensavo fossimo amici." e abbassandosi a prendere lo zaino, alzò il passo verso la scuola.
"Harry!" cercò di ignorare i richiami da parte di Zayn, ma all'ottavo pronunciare del duo nome, si innervosì. 
"Che diamine vuoi, adesso?" e si, rimane stupefatto che Zayn non avesse tentennato ad abbassare gli occhi neanche un secondo ma, anzi, lo guardava dritto nelle pupille. 
"Credimi, se ti dico che non vorrei essere qua. Ma puoi farmi il favore di dirmi i tuoi orari?" Harry si portò una mano sotto il mento, e corrugò le sopracciglia.
"Perché mai dovrei darti il mio orario, Malik?" Zayn sembrò non sapere che dire, ma si riprese quasi all'istante, guardandosi in torno e vedendo sempre più ragazzi. 
"Fallo per Louis, e dammi il tuo orario. Ok?" Harry tentennò qualche secondo, indeciso sul da farsi, quando sentì vibrare la tasca dei pantaloni.
Infilò due dita nella tasca stretta, cercando di tirare fuori il telefono. 

Louis:

'Daglielo, Harry. Per favore.'

Il riccio guardò per un minuto buono il cellulare, per poi esclamare "Ma che caz-" 
Interrotto da Zayn, per la ventesima volta, quella mattina. 
"Conosce proprio bene il suo ragazzo." "Tu sai..?"
Zayn mosse la testa su e giu, piano. "È ovvio, che lo so! È il mio migliore amico. Ora me lo dai, o vuoi aspettare un altro messaggio?"

**

'penso che tu debba spiegarmi qualcosa, Lou. H.''

La giornata di Harry proseguì in maniera strana. 
Ogni volta che cambiava classe, lo vedeva puntato con gli occhi verso di lui. 
Quando andava a sbattere contro qualcuno, lo sentiva perfino sbuffare.
Quando ha messo male i piedi inciampando nel bel mezzo del corridoio, davanti a tutti, lo sentì perfino esclamare un 'stupido imbranato'.
Non ne poteva davvero più, di ricevere le sue occhiate tutto il tempo, perciò, alla campanella che annunciava il pranzo si chiuse nel bagno del secondo piano, sperando di levarselo di torno.
Si mise seduto sulla tavoletta del wc, alzando le gambe e puntando i piedi contro il muro ed estrasse il cellulare dalla tasca posteriore di quel jeans troppo stretto.
Andò subito alla rubrica, ignorando i messaggi e le poche chiamate perse e inoltrò subito la chiamata. "Ehi piccolo Haz!" La voce che proveniva dal telefonò era bassa, più bassa del solito almeno.
"Mi sta facendo impazzire, dico sul serio. Stanotte lo sognerò, e probabilmente avrò gli incubi." Il riccio aveva la voce quasi disperata, a tal punto che il ragazzo dall'altra parte del telefono emise una leggera risata.
"vieni a trovarmi, oggi?" La voce di Louis era cosi calda e dolce, che il riccio non potè fare a meno di arrossire, felice che non possa vederlo.
"Dove..?" quasi un sussurro.
"A casa mia. Mia sorella sta ancora male, e la mamma arriva alle otto, e le altre sorelle non possono avvicinarsi a lei. A proposito, l'hai fatta la varicella, tu?"
"uhm, si, mi sembra di si." Harry può giurare di aver sentito un sospiro di sollievo uscire dalle labbra di Louis, e sorrise spontaneamente.
"Allora a più tardi, ok?"
"ok, a più tardi, Lou." Harry attaccò il telefono, e si accorse che non aveva chiesto a Louis di Zayn.

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Sono stata circa un'ora e mezza, cercando di prendere la connessione.
Per cui, mi scuso, ma non sono neanche riuscita a rispondere alle recensioni.
Ma le ho lette tutte, e giuro vi ringrazio a tutte quante, perché fa davvero piacere ricevere tutti quei complimenti!

Bene, molti di voi sospettavano su Zayn e Liam.
No? Beh, avevate ragione uahuahaha.
No, comunque, bo.
Sono stanchissima e ho la testa vuota di idee, in questo periodo.
Sarà che sono al mare da mattina a sera, e poi esco tornando a tarda notte e son davvero stanca per scrivere.
Quindi mi scuso se il capitolo fa schifo.
Scusate, davvero.
Mi scuso anche se ci sono errori, come verbi ecc, ma non ho nessuno che mi fa da 'controllore' (?) e allora bo, 
a me molte cose saltano.
 


Come al solito ringrazio chi recensisce, chi mette tra preferite/seguite/ricordate e anche chi legge in silenzio, e siete davvero tanti.
Per cui bo, vi amo.
Un bacio enorme, ci vediamo domenica. <3

  
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