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Autore: Butimbroken    29/07/2013    2 recensioni
Iris, Hannah, Derek e Josh sono molto di più di quello che pensano.
Sono i discendenti dei quattro cicloni, fuoco, aria,terra e acqua.
Così diversi ma così uguale.
Devono combattere contro qualcosa che li vuole uccidere e vuole far risvegliare il male.
Si ritrovano così insieme a combattere e a cercare di usare i propri poteri.
Ma se in questa storia già problematica, intervenisse anche l'amore?
**
Leggete non ve ne pentirete.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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-          Kris smettila!- urlò la ragazza in preda al panico.
-          Oh povera Iris- sorrise malefico il fratellastro.
-          Kris ridammi la mia chitarra!- continuò la sorellastra cercando di ricacciare indietro le lacrime.
-          E se la rompessi?-
-          Kris sai quanto tengo a quella chitarra!- le urla disperate della giovane risuonarono in tutto l’appartemento.
-          Hai ragione....- disse facendola sorridere.
-          Ti serve per cantare quella merda di musica ascolti, come fa? I’m in love with you and all these little things-  cantò stonando ogni parola e facendo smorfie di disgusto.
Iris divenne rossa dalla rabbia, e avvicinandosi con una lentezza disarmante  gli diede uno schiaffo in faccia.
-          Kris ti odio cazzo!- le urla della povera ragazza si sentirono anche fuori dalla casa.
-          Come ti sei permessa?- chiese con gli occhi sbarrati, e  i pugni chiusi dalla rabbia.
-          La vedi questa cazzo di chitarra?  Beh sarà l’ultima volta.- detto questo sbatte la chitarra contro il pavimento fino a far rompere ogni corda, e a farla spaccare in due. A quella visione Iris sbiancò e inizò a singhiozzare.
-          E’ stata colpa tua- commentò il ragazzo con strafottenza, mentre prendeva le chiavi della macchina per uscire.
Iris salì di colpo le scale fino ad arrivare in camera sua e accasciarsi contro la porta.
Solo al pensiero della sua amata chitarra spezzata in due, le lacrime arrivarono pù veloci di prima.Si sentiva come un uccello in gabbia, a cui venivano ogni volta spezzate le ali.Diede un pugno all’armadio e si chiese perchè doveva succedere propio a lei, e che cosa avesse fatto di male per meritarsi ciò.
 
**
Hannah gironzolava per  corridoi della sua scuola cercando il professor Wedhenson. Camminava con dei fogli stretti al petto e qualche ciocca ribelle scappata dal suo chignon.
-          Eccola signorina Hannah la stavo cercando!- disse correndo l’insegnante di biologia.
-          Anche io la cercavo professore- rispose cercando di essere cordiale la bionda.
-          Le avevo portato le ricerche che mi aveva chiesto!- disse fiera l’alunna.
-          Benissimo. Io invece volevo chiederle se si sentirebbe di organizzare la festa in maschera che si tiene ogni anno-  
-          Mi farebbe piacere- disse calma, mentre esultava dentro di se.
-          Perfetto, poi le spiegherò meglio ora devo andare- disse sorridendo e scomparendo tra gli armadetti il professore.
Hannah immaginava già lo sguardo orgoglioso dei suoi genitori, e le urla felici della madre.
Ma  i suoi pensieri vennero interrotti dalla sua amica Selena.
-          Ciao Sel- la salutò con un bacio sulla guancia Hannah.
-          Ehi Han!- rise la ragazza con i capelli tinti di rosa.
-          Danielle, Drew, Peter e io ti volevamo invitare in piscina! Ovviamente ci sono anche tutti gli altri- gesticolò velocemente per poi sorridere. Hannah subito si paralizzò, piscina uguale costume e costume uguale cicatrici tenute ben nascoste da anni, agli occhi di tutti.
-          Io ehm ho il ciclo Sel ci conto per la prossima!- rise nervosamente
-          Okay mi dispiace- rispose la ragazza facendole un occhiolino, e correndo via.
E correre fu proprio quelle che fece Hannah per tornare a casa, tutto l’entusiasmo che aveva si era spento per quella proposta. Salutò velocemente  i genitori dicendo che doveva fare una doccia e rimandando a dopo l’argomento scuola.
Rimase in intimo avanti lo speccho. Odiava il suo corpo. Una seria di tagli era presente sul braccio. Altri invece erano quelli sulla pancia in particolare uno sul fianco. Rivedendo tutte quelle cicatrici Hannah non riuscì a non lacrimare e fiondarsi sotto la doccia, rassicurandosi da sola che era tutto passato e che non era più come prima.
 
**
Derek cercò di non fare rumore cercando  i suoi pantaloni. Guardò la figura di Jessica dormire ancora, e allacciò la scarpa destra. In punta di piedi arrivò alla porta ma la voce assonnata della ragazza gli fece storcere le labbra.
-          Derek te ne vai? – chiese dispiaciuta e con una punta di amarezza nella voce .
-          Si- rispose sbuffando e uscendo dalla stanza.
Tutte quelle ragazze avevano la convinzione di poterlo far cambiare, ma non sapevano che lui non cambiava mai. Con una sigaretta tra le labbra camminava per il piccolo parco pieno di bambini. E anche Jessica era stata fatta. Constatò disgustato. Tutte quelle ragazze erano così banali, così facili che gli facevano ribaltare lo stomaco. Lui diceva esplictamente che le usava per giocare e loro accettavano lo stesso. Arrivato a casa sua iniziò a piovere e sorrise per il suo tempismo. Prese una birra dal frigo ma mentre stava per aprirla il suo telefono squillò.
 
.- Ciao Rachele- sorrise scuotendo la testa.
- Certo che puoi venire-
Chiuse la chiamata pensando ancora una volta che le donne facevano schifo.
 
**
-          Josh come si sente a essere un campione così famoso? Oltre che bello e affascinante?- gli chiese la giornalista.
Una merda pensò il ragazzo. Era tutto così fottutamente falso.
-          E’ un esperienza bellissima, sono felice che molte persone vedano questo in me. Sono orgoglioso di quello che sono- rispose mantenendo il suo (falso) sorriso.
-          Bene allora alla prossima Josh!- concluse la giornalista.
Uscito fuori da quell’edificio e dopo aver firmato i soliti autografi, un gentile tassista lo portò a casa.
Accese la tv e trovò la sua intervista.
Possibile che recitava così bene? Che nessuno si accorgeva di niente?
Era solo così  stanco di fingere,stanco della sua vita.
Tutti intorno a lui lo apprezzavano solo per la fama e i soldi, non aveva nessun amico vero e questo lo rattristava sempre.
Buttò un vaso contro il muro e urlò stanco.
Decise di farsi una doccia e salì al piano di sopra con la consapevolezza di essere solo.
 
**
Jude aprii con una lentezza da lumaca gli occhi per poi cadere dal letto.
-          E lei chi è? Chiamo la poliza!- urlò spaventato il riccio mantenendo un scopa come arma.
-          Ciao Jude sono la maga Helen- sorrise la vecchi
a.


Eehi! Ciao a tutti, volevo ringrazarvi per le recensioni e messaggi privati! Scusate se sono in ritardo ma il pc era morto e ora sono dalla mia migliore amica. Ricapitoliamo velocissimamente.

Iris viene sempre maltratta dal fratello e lo odia. Sta sempre male e piange perchè vorrebbe cambiare la sua vita. 
Hannah è un ex-autolesionista ma continua a odiare profondamente il suo corpo, e tutte le sue cicatrici.
Derek ha un passato orribile che l'ha reso così come vediamo nella sua scena.
Josh è solamente stanco della sua vita e di fingere ogni cosa.
E infine a Jude si presenta la maga Helen, batamatambamam!
A presto! :*

 

  
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