Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Diddlina_4ever    08/02/2008    3 recensioni
Matteo. Evie. Diventano compagni di scuola. Fanno amicizia, iniziano a conoscersi. Fino a quando lei si innamora di lui alla follia. Lo pensa ogni momento, lo desidera, fa di tutto ma.. Lui ha paura. La illude, la disillude, la fa contenta, la ferisce. Non si capisce cosa vuole. Ma si diverte effettivamente a illuderla o ha solo paura di affermare i suoi sentimenti davanti ai suoi amici? Una storia d'amore che forse non avrà un lieto fine come tutte le altre. Una storia verosimile. La mia seconda ff, non vi assicuro niente ma.. incoraggiatemi! - DOPO DUE ANNI PUBBLICATO L'ULTIMO CAPITOLO!!!!-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A chi crede nel grande Amore

A chi crede nel grande Amore
A chi ha sempre recensito questa storia
A chi, dopo due anni, avrà ancora voglia di farlo
A chi ha aspettato

Non voglio perderti

Epilogo

Il tempo passa veloce. Che tu lo voglia o no, i giorni si susseguono l’uno dopo l’altro, a volte lasciandoti molto, altre poco, altre proprio niente.   
Mi è sempre piaciuto immaginarmi la vita come una grande stazione. I treni passano, alcuni si fermano, alcuni scorrono davanti ai tuoi occhi troppo velocemente. E tutto quello che puoi fare tu e stare ascoltare il loro rumoroso scontrarsi con i binari. E tutto quello che puoi fare è decidere di prenderne qualcuno, poi di scendere, poi di salire di nuovo, poi di fermarti un po’ e poi di ripartire ancora. Ma quello che è bello, dannatamente bello, è che comunque vada, ogni singolo pezzo di quel tragitto ti lascerà qualcosa. Forse inconsistente, forse minuscolo, ma importante. Ogni singolo frammento si accalca nel tuo cuore e ti aiuta a crescere. E soprattutto, ognuna di quelle stazioni diventerà un capitolo di una grande storia. Forse doloroso, forse triste o forse allegro o forse fantastico. Non importa. Perché se apri gli occhi e guardi meglio lo leggi quel titolo scritto in grandi lettere dorate su quella copertina forse un po’ ammaccata. Sono solo quattro lettere. Ma solo le quattro lettere più belle del mondo. Guarda, forza, prova a pensare. Non le vedi? È semplice. Sono le più stupide e banali del mondo. Eppure sono anche le più difficili e dure da afferrare in tempo. Sono quattro. Sono poche, sono tante, chissene importa. Ma messe insieme sono uniche. L’avete visto anche voi ora, no? Sì, splende tanto, quel titolo. Brilla su quella copertina. Ti invita ad aprirlo quel libro. Ti invita a scriverlo. Sempre. E allora forza, dai, scrivilo, scriviamolo, quel libro della nostra VITA.

Il tempo, dunque, passa per tutti. E come è facilmente immaginabile è passato anche per la piccola Evie. Ve la ricordate, vero? Oh, sì, lo so. È passato tanto, tanto tempo. L’ultima volta che l’abbiamo lasciata era lì con i suoi piani assurdi a cercare di conquistare il suo Matteo. Tra le mani stringeva la foto di un ragazzo che neanche conosceva. Giovanni mi sembra fosse il suo nome. Sperava forse che così avrebbe agguantato finalmente quell’amore che da tanto tempo rincorreva.  Ma no, non era ancora arrivato il momento per lei. Era troppo presto. Ma lei non lo sapeva. E continuava a piangere e a chiedersi se prima o poi l’avrebbe afferrato. E la risposta era palese, era proprio dietro l’angolo, ma lei non la vedeva.
Sono sicura che ora vi starete chiedendo cosa è successo dopo quel giorno d’inizio ottobre. Sono sicura che vi state chiedendo quando finirò con tutte queste elucubrazioni inutili e vi darò, almeno un assaggio, di tutte quelle mille avventure che Evie, nolente o volente, si è trovata ad affrontare. La storia di Evie è forse come tante altre. Ma credo che ogni storia, ogni singola storia, abbia qualcosa che la renda degna di essere raccontata. E allora, eccomi qui. A dipingere un ultimo capitolo di questa storia. A donarvi ancora un po’ di lacrime, di sorrisi, di illusioni e di gioie. A regalarvi un po’ di Evie.

Con la storia di Giovanni, Evie purtroppo non ha raggiunto nessuno dei suoi scopi. È rimasta per lungo tempo arrabbiata con quel giornalino per adolescenti che le aveva promesso mari e monti e non le ha dato né l’uno né l’altro. Matteo, dopo qualche giorno, sembrava già cotto al punto giusto. L’aveva a dir poco scongiurata di lasciare l’ipotetico Giovanni per lui. E lei, ovviamente, ci è caduta ancora peggio di prima. Presa da un raptus di follia, si è dimenticata di tutti i suoi piani studiati nel caldo familiare del suo letto e ha confessato che era tutto uno scherzo, quello di Giovanni. Che il suo cuore era ancora lì, a battere forte forte per Matteo. Lui si è messo a ridere quando l’ha saputo. Le ha detto che ne era convinto dall’inizio e che tutte le sue preghiere erano solo un modo per farla cedere. Evie ha pianto molto, come c’era da aspettarsi. Ma il mattino dopo era lì, con un altro piano e una voglia rinnovata di raggiungere la sua meta.
Evie e Matteo sono andati avanti per lungo tempo ad allontanarsi e a riavvicinarsi. Lei sempre innamorata. Lui sempre misterioso. Lei sempre ingenua. Lui sempre bambino. Potrei raccontarvi di quella volta in cui lei ha scongiurato la professoressa di lettere affinchè li mettesse in banco insieme. Quella povera donna, forse mossa da un atto di pietà, ha persino acconsentito alla sua richiesta. E così lei si è trovata tutto d’un tratto di fianco al suo amore irraggiungibile. A scrivere altre pagine e a provarci ancora. Potrei raccontarvi dei loro interminabili bigliettini, sempre sospesi tra odio e amore. Oppure potrei raccontarvi di quando Matteo le abbia chiesto ancora di mettersi insieme, giurando e spergiurando che non era uno scherzo. E potrei raccontarvi di come lei ci abbia creduto e di come sia rimasta stupita quando lui non le ha detto subito dopo che la stava prendendo in giro. Potrei raccontarvi ancora del loro unico e semplice sfioramento di labbra o del loro primo Natale insieme e di come tutti i suoi sogni si sono infranti quando si è trovata, qualche giorno dopo, in un negozio, di fronte al regalo che lui le aveva fatto. Il problema è che sopra quel regalo un grosso cartellone citava: “Offerta speciale! 50 cent!”. Evie prima ha pensato che fosse uno scherzo, poi ha chiesto con la voce tremante alla commessa che le ha confermato quanto, purtroppo, aveva letto. Lei avrebbe voluto piangere. Perché Matteo le aveva detto che lei era preziosa come quel gioiello – che tra l’altro, aveva spacciato come “Swarosky” -. E se quel “gioiello” valeva 50 centesimi allora, forse, lei non era tanto preziosa. Per lungo tempo Evie è andata avanti a ripetersi che è il pensiero è quel che conta e che non doveva essere così dannatamente materiale. Poi, però, in una fredda mattinata di gennaio Matteo le ha detto che quel mese che avevano passato insieme era tutto uno scherzo. “Solo per farla contenta”. A questo punto potrei proprio raccontarvi della tante lacrime che hanno ancora una volta solcato il suo volto, di come si è promessa di dimenticarlo per sempre, di come ha giurato che non l’avrebbe mai, mai più presa in giro. Ma, ovviamente, vi potrei anche raccontare di come lei si è fatta prendere in giro ancora tante, tante volte. Di quella volta in cui le aveva promesso una gita scolastica fantastica, dove finalmente avrebbero potuto stare insieme. E di come, subito dopo, lei si sia trovata a piangere in uno squallido bagno. E di come ancora lui, stranamente, sia andato a consolarla,  l’abbia abbracciata mentre le lacrime le rigavano il volto e soprattutto le abbia chiesto di baciarla. E di come lei, ancora più stranamente, abbia rifiutato. Potrei ancora raccontarvi di tante altre peripezie che la piccola Evie e il suo piccolo grande amore hanno dovuto affrontare. Di quegli ultimi giorni di terza media in cui finalmente sembrava essere giunto il lieto fine. Degli esami, del sorriso di Matteo, diverso, quando la guardava. Di quella volta in piscina, loro due, mano nella mano, per la prima volta incuranti degli amici e di tutto il resto. Dei messaggi prima di partire per le vacanze. Di quei termini con cui lui la chiamava, “piccolo angelo”, “amore mio”, “bellissima”, tanto nuovi e tanto speciali. Di quell’estate che hanno passato senza vedersi. Di come lei abbia trascorso due mesi a segnare su un foglietto quanti giorni mancavano a settembre. E di come settembre sia arrivato e con lui Matteo e quell’invito tanto agognato a casa sua. Di come lui, distruggendole il cuore ancora una volta, abbia disdetto all’ultimo minuto inventandosi una scusa stupida e banale. Forse troppo impaurito di scoprirsi seriamente innamorato di quella strana ragazzetta che da tre anni lo rincorreva. Potrei infine raccontarvi di come lei, raccolti i cocci del suo cuore, abbia iniziato la nuova avventura del liceo, abbia conosciuto nuovi amici e abbia, poco alla volta, messo, questa volta seriamente, la parola “fine” a quel primo amore un po’ ridicolo, ma tanto profondo e tanto meraviglioso.
Potrei raccontarvi tante, tante cose. Ma non lo farò. Non tanto per cattiveria, quanto perché il mio treno scorre troppo veloce e non c’è tempo per scrivere tutto quello che mi ha fatto e mi fa vedere. Tutto quello che mi rimane da fare è viverlo. Profondamente, stupendamente, stupidamente, scioccamente, meravigliosamente.
Sono sicura che ora starete fissando con aria truce e rabbiosa lo schermo, macchinando ogni modo possibile per uccidermi. Vorrete forse sapere, dopo diciotto capitoli, e dopo quasi tre anni di attesa, come è andata definitivamente a finire tra Evie e Matteo. Ebbene, lasciatemi allora aggiungere queste poche parole.

Matteo, un giorno, si è alzato e ha capito tutto ad un tratto quanto aveva sbagliato. Di quando erano state sciocche le sue paure di mostrarsi innamorato davanti ai suoi amici e di quanto erano state le stupide le sue scuse che, fino all’ultimo momento, aveva dato alla povera Evie.
Evie, dal canto suo, ha aspettato per tanto tempo quel giorno. Ma quando è arrivato, strano scherzo del destino forse, si è accorta di non volerlo più. Lei che, con i suoi occhi sognanti, cercava ancora il grande amore, per molto tempo ha creduto che questo non sarebbe mai arrivato. L’ha cercato dappertutto, ma quando è poi giunto, ci è andata a sbattere contro e non se ne è neanche accorta. Il grande Amore l’ha vista un giorno a scuola, curva su se stessa, piccola e forse nemmeno tanto bella, ma se ne è pazzamente innamorato. Ha passato giorni per cercare di scovare il nome di quella primina per lui tanto fantastica, l’ha pedinata e l’ha osservata. Poi ha preso coraggio e si è presentato. Evie si è sentita smarrita quando si è specchiata nei suoi occhi verdi, così belli e così profondi da penetrare nell’anima, e ha avuto paura. L’Amore aveva bussato alla sua porta e lei, proprio lei che per tanto l’aveva rincorso, si è rifiutata di aprirgli. È andata avanti per mesi a tapparsi le orecchie per non sentire quel suo martellare sull’uscio continuo e costante. È andata avanti perché quell’Amore le provocava un brivido che le scuoteva l’anima ed era un brivido talmente grande, che in confronto le facevano ridere quelli che aveva provato specchiandosi negli occhi di Matteo. È andata avanti perché in quel momento si è sentita totalmente impotente e un bacio, una carezza, un abbraccio le sembravano ostacoli impossibile da sormontare. È andata avanti perché in quel momento si è resa conto che lei non era ancora pronta per quell’Amore.
Matteo ha continuato a sperare che, come sempre, Evie sarebbe tornata da lui. Le ha scritto tanti e tanti messaggi, chiedendole perdono, implorandola di iniziare finalmente quella storia.
Evie, dopo tanto tempo, ha preso il coraggio e gli ha risposto di no. Si è resa conto che quel primo amore le aveva dato tanto, ma che era ora di uscire da quel guscio in cui si era chiusa in tutti quegli anni.
Evie-pulcino, un giorno, ha spiccato il volo insieme al grande Amore che per sei mesi l’ha pazientemente aspettata e l’ha presa per mano quando lei aveva paura. Oggi, dopo un anno e nove mesi, loro due continuano a volare e, per quanto ne so, non hanno intenzione di smettere. A volte hanno volato alto, molto alto, altre hanno rischiato di cadere, altre la vertigine sembrava essere più forte della voglia di continuare quel lungo volo.  Ma questa non importa. L’essenziale è che Evie abbia il cuore che sgorga di amore, che quando si specchia in quegli occhi verdi si senta morire, che le mani e le labbra del grande Amore le facciano sembrare la vita la cosa più bella del mondo. Così come è essenziale che sia proprio quel grande Amore a farle odiare la vita alle volte, a farla arrabbiare a farle credere di essersi sbagliata su tutto.
Matteo ogni tanto si fa sentire, la implora di tornare e poi sparisce nuovamente nel nulla.  Prima o poi, sicuramente, anche lui troverà il suo grande Amore.
Quel che è importante è che la storia di Matteo e Evie sia rimasta impressa nel loro cuore e che, qualunque sia il treno che prenderanno, non la dimentichino mai. Come ogni istante, ogni attimo, ogni secondo di questa vita. Quel che accadrà ora nella vita di Evie nessuno lo sa. Ma lei continua a viverla. Ed è questa, forse, l’unica cosa essenziale.   


FINE

Ok, ok… forse sarete rimasti senza parole… o forse starete semplicemente meditando di uccidermi (sia per l’attesa, sia per il capitolo deludente)… Ma… l’altra sera, sono capitata per caso sul sito e, finendo sulla mia storia, l’ho riletta tutta. Mi ha fatto tenerezza, perché dentro c’erano tanti sentimenti, tanta fatica… Ma soprattutto mi hanno fatto sorridere i vostri commenti… come dimenticare quello di Cry90 (“morirò illudendomi che un giorno continuerai questa storia..) . E allora, eccomi qui, a darvi quel capitolo che vi devo, dopo che mi avete seguito e avete aspettato tutto questo tempo. Se avrete voglia di leggerlo ancora, ne sarò molto molto felice! :D
Prima o poi forse ritornerò con una nuova storia… o forse no! In ogni caso non illudetevi di esservi liberati di me perché, come vedete, quando meno ve lo aspetterete, riapparirò!
Un grande grazie a tutti voi, perché se questa storia ora ha una fine è tutto merito vostro. GRAZIE!

DiddlyEvie - Silvia

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Diddlina_4ever