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Autore: ehjlawrence    01/08/2013    1 recensioni
Mi passò un biglietto "Posso darti il nostro primo bacio?" io risposi "Mi amerai ancora domani mattina" lui disse "Forever Babe" io sorrisi e ci baciammo. Con le note di Your Song, la mia canzone preferita. La nostra canzone.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"The New Girl"
Marianne's POV
- MARIANNE BROOKS, SCENDI SUBITO DA QUEL LETTO E PREPARATI: TRA DIECI MINUTI TI ACCOMPAGNO A SCUOLA. -
Questa era mia madre, alle 7.30 di mattina che mi urlava contro. Che bello iniziare la giornata così, pensai. Appena trasferita, nuova città, nuovo anno, nuova vita. Marianne Brooks, 19 anni, texana, appena trasferita a New Castle. Capelli rossi, occhi verdi e pelle chiara, così mi ha sempre descritta la mia migliore amica, Hayley, lei era rimasta in Texas, e c'erano stati lacrimoni sul fatto che ci dovessimo separare, ma eravamo riuscite a metterci d'accordo sul sentirci ogni giorno via webcam e fare come se fossimo insieme. Lei era una parte importante di me, e mi sarebbe davvero mancata.
Mi lasciai cadere dal letto e mi trascinai verso la cabina armadio da dove presi una maglia nera e dei jeans bianchi, per poi prendere le scarpe col tacco, anch'esse bianche. Cercai una borsa e ci buttai dentro l'astuccio, un quaderno e il diario, i libri me li avrebbero dati a scuola.
Scesi velocemente le scale e diedi il buongiorno ai miei genitori, poi presi le chiavi della macchina e le passai a mia madre che mi accompagnò a scuola.
Appena arrivata dissi a mia madre che sarei tornata da sola e mi diressi verso l'entrata. Appena entrata, con mia solita fortuna, andai contro un ragazzo che passava là di fretta.
- Scusa, non l'ho fatto apposta. - bofonchiai per scusarmi.
Lui si sistemò gli occhiali che portava sul naso e balbettò un: N-non p-preoccuparti.
Io continuai: Comunque sono Marianne, Mari per gli amici.
Provò ad azzardare un sorriso, ma senza risultati. Così continuò a balbettare: C-ciao, i-io s-sono M-marcel.
Io sorrisi leggermente imbarazzata e dissi: Senti sono nuova, potresti dirmi dove trovo l'armadietto 143?
Marcel annuì: C-certo. S-seguimi.
Marcel era strano. Cioè, uno che si veste con un maglione a quadretti gialli e marroni e dei pantaloni marroni, non è normale. Poi i capelli marroni fissati sulla testa con del gel e gli occhialoni neri erano un pò da nerd, era molto carino. Però, non smetteva di balbettare.
Marcel si fermò e disse: P-più a-avanti c-c'è l' a-armadietto. O-ora d-devo a-andare. C-ciao.
Non lo feci neanche apposta, ma per sbaglio lo imitai con un “G-grazie”. Poi scossi la testa arrossendo e mi corressi: Ehm, volevo dire, grazie. Ciao.
Lo salutai con la mano e poi lo vidi scomparire in mezzo agli studenti.
Mentre cercavo il mio armadietto vidi da lontano un ragazzo che sbatteva la testa e i pugni contro il mio armadietto e urlava: APRITI DANNATO COSO.
Io lo fermai e mentre ridevo dissi: Scusa, ma perchè stai sbattendo la testa sul mio armadietto?
Lui si staccò da esso, arrossì un po' e disse: Oh, è il tuo. Ecco perchè non si apriva, il mio è il 144, mi sbaglio sempre e faccio figure di merda di continuo, sono Liam.
Io gli sorrisi e mi presentai: Sono Mari, molto piacere.
Lui sorrise di rimando e andò ad aprire il  suo armadietto. Mentre io aprivo il mio e ci riponevo la borsa sentì una voce parlarmi: Ehi Rossa, potresti spostarti?
Mi girai sbuffando e vidi un ragazzo biondo, con gli occhi azzurri che mi guardava aspettando.
Io mi spostai leggermente verso destra e gli lasciai lo spazio necessario per aprire l'armadietto e dissi: Oh, sì scusa.
Liam poi si girò verso di noi e disse: Lui è Niall.
Poi si rivolse a lui e continuò le presentazioni: Lei è Mari.
Niall fece un sorrisetto idiota e mi guardò dicendo: Come la bambina che viene uccisa dalla bambola assassina?
Io, usando un più che sarcastico tono, risposi: Ma che spiritoso.
Lui prese dei libri dall'armadietto, per poi chiuderlo e rispondermi per metter fine alla conversazione: Lo so.
Io lo lasciai perdere e tornai a guardare Liam, che aveva lo sguardo verso un ragazzo moro che correva verso di lui.
- Sono in ritardo? - disse il ragazzo appena arrivato.
- No, tranquillo. - rispose Niall ammiccando un sorriso e dandogli una pacca sulla spalla.
Poi il ragazzo si avvicinò a me e disse: E tu bella chi sei?
Io arrossii leggermente e dissi: Mari, piacere.
Lui stava per presentarsi ma Liam lo precedette: Questo ritardatario ritardato è Louis.
Tutti risero tranne Louis che fece una smorfia.
Io sorrisi e chiesi: Quanti altri ragazzi devono arrivare?
I ragazzi si guardarono tra loro e Louis disse: Zayn è dovuto tornare a casa perchè Veronica gli ha chiesto di fare qualcosa ma lui non l'ha fatto e la madre gli ha fatto il culo.
Io risi e decisi di chiedergli qualcosa riguardo Marcel: Ehm, sapete dirmi qualcosa su Marcel?
Niall mi guardò e disse: Prima era come noi...
Continuò Liam: Ma poi il padre lo ha mandato alla scuola militare e lui è tornato così.
E Louis prese parola poco dopo: Stiamo pregando che torni il vecchio Harry Styles.
Io rimasi sbalordita e dissi: Si chiama Harry?!


Aspettavo una risposta, che non tardò arrivare da una voce sconosciuta: Sì, in più Marcel è un nome orrendo, chissà perché lo ha scelto.
Louis sorrise al ragazzo appena arrivato e lo salutò con un “Ehi Zayn, hai fatto in tempo ad arrivare. Come ti sei liberato di tua madre?”.
Zayn rise leggermente e disse: Non me ne sono liberato, sono scappato.
- Scherzi?! - dissi io sgranando gli occhi.
Zayn scosse la testa e mi chiese il mio nome.
Io sorrisi e mi passai una mano tra i capelli. - Piacere, sono Mari. - risposi.
Zayn stava per dire qualcosa, ma arrivarono tre professori e uno di loro mi disse: Buongiorno, tu devi essere Marianne, la nuova ragazza. Io sono il professor Harvey Horan e loro sono i miei colleghi Johnny Tomlinson e Leeroy Payne.
Il professor Payne indicò Liam e disse: Vedo che hai già conosciuto mio nipote.
- Ecco perchè mi sembrava familiare. - dissi sghignazzando e rivolgendo uno sguardo maligno verso Liam.
Il professor Tomlinson poi indicò Louis e disse: E Louis è mio nipote.
Poi, ovviamente, il professor Horan decise di “metterci la sua”: Mentre Niall il mio.
Ci fu un attimo di silenzio. Poi suonò la campanella e il prof. Payne disse: Che lezione hai cara?
Io guardai il foglio degli orari e dissi: Ballo.
Il prof. Payne sorrise: Allora vieni con me cara.
Se mi chiamava ancora cara gli avrei preso la fascetta rosa che aveva e l'avrei calpestata. Lo so. Sono crudele.

 

*** SPAZIO AUTRICE***
Salve a tutte,
lo so, chi ha già letto questa ff ora mi odia, perchè l'ho modificata, ma capitemi: faceva cagare.
Dunque, oltre alla mia incredibile finezza, vorrei davvero scusarmi; ma c'est la vie.
Love you.
 
 
  
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