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Autore: lunatique    01/08/2013    11 recensioni
Prendiamo una ragazza, che non va molto bene a scuola, negata nello sport. Ora aggiungete un ex-migliore amico con i capelli tipo riccioli d’oro e due fossette da bambino piccolo. Prendete un amico che si innamora della ragazza, una sorella perfetta, un ragazzo dolce più del caramello ed un amica che soffre in silenzio. Aggiungete al tutto una troietta che nella vita non ha niente da fare, tranne che combinare casino.
Cosa viene fuori? Un’enorme disastro, ecco com’è la vita di Alex Stewart da pochi mesi a questa parte.
***
TRAILER DELLA STORIA: http://www.youtube.com/watch?v=wDnylwQDE2o
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“A domani.” Mi disse stampandomi un bacio a fior di labbra.
“A domani.” Risposi sorridendogli e uscendo dalla macchina.
Presi le chiavi di riserva da dentro il vaso, entrai provando a non fare rumore e richiudendomi la porta alle spalle.
La casa era buia, chissà che ore erano. Presi il cellulare per leggerlo e sbarragli gli occhi vedendo la scritta “3.12”.
Ero troppo stanca per muovere un altro passo, così mi buttai sul divano addormentandomi mentre il mio corpo cadeva su quei cuscinetti morbidi.
“Alex che ci fai qui?” Sentii una voce darmi fastidio.
Sto sognando?
“Alex!” Qualcuno mi scuoteva.
Aprii gli occhi di scatto, ritrovandomi due iridi celesti davanti.
“Eh?” Dissi guardando mia sorella.
“È mattina dai, preparati per andare a scuola.” Rispose buttandomi giù dal divano.
Afferrai il cellulare guardando l’ora: 6.30.
Avevo dormito pochissimo, ero stanca, confusa e la testa mi faceva un male atroce.
Mi alzai di malavoglia andando verso la cucina, bevvi solo un po’ di latte e successivamente mi fiondai in bagno per farmi la doccia.
Una volta uscita di li, mi asciugai i capelli lasciandoli mossi, mi truccai leggermente e mi vestii alla svelta.
“Muoviti.” Mi disse mia sorella mentre uscivo di casa, lei già vicino alla macchina con mio fratello Christian seduto sui sedili posteriori.
Mi misi sul posto del passeggero, Juliette mise in moto la macchina e partimmo.
Andammo prima nella scuola di Chris dato che era quella più vicina, poi la bionda mi portò alla mia e ripartì per la sua.
Entrai nelle mura di quella costruzione così triste, mi avviai verso il mio armadietto per prendere i libri.
“Buongiorno amore mio.” Mi fece qualcuno all’orecchio da dietro, stampandomi un bacio sulla guancia.
Mi girai trovandomi faccia a faccia con Louis.
Perché mi stava chiamando amore mio?
Ancora assonnata, cercai di ricordare in meno di due secondi tutto quello che era successo ieri sera.
Mabel.
Abbiamo parlato.
Harry.
Tayla.
Il loro bacio.
Io che corro via.
Louis.
Bacio.
Mi riaccompagna a casa.
“Buongiorno bellissimo.” Farfugliai stampandogli un bacio casto sulle labbra.
“Che hai?” Mi chiese.
“Sonno, tanto tanto stramaledetto sonno.” Risposi sbadigliando.
Lui rise leggermente, io per la stanchezza appoggiai la testa sul suo petto, così lui ne approfittò per avvolgermi in un abbraccio che ricambiai.
Mi piaceva abbracciarmi con Louis, il fatto che riuscissi a scomparire tra le sue braccia quando lo faceva anche se era incredibilmente basso.
Il suono della campanella ci interruppe, feci un verso straziato, Louis decise di accompagnarmi fino alla mia classe di Inglese.
Notai Tayla al primo banco, le lanciai un’occhiataccia e le passai accanto per poter arrivare ad uno di quelli più in fondo vicino a Mabel, ma, per colpa di uno sgambetto della riccia, finii a faccia per terra.
“Vaffanculo.” Mormorai tra i denti, riordinai i miei libri e provai ad alzarmi senza riuscirci.
“Attenta a dove cammini.” Mi rispose Tayla facendo finta di niente.
“Chiedile scusa.” Si alzò Mabel dal suo posto, camminando a passo veloce verso la riccia.
“Io? Non ho fatto niente.” Rispose quest’ultima con aria innocente.
“Troia.” Rispose la roscia, fulminandola con uno sguardo da far gelare il sangue.
“Stai bene?” Chiese la mia amica, chinandosi vicino a me.
“Si, tutto a posto.” Sorrisi.
Provai a rialzarmi, ma la caviglia mia faceva un dolore tremendo.
Mabel lo notò, così mi alzò leggermente l’orlo dei pantaloni per scoprirla, scoprimmo che era rossa e gonfia, mi faceva paura.
“Ti fa tanto male?” Chiese lei.
Annuii prendendo un respiro profondo.
“Vieni, andiamo in infermeria.” Mabel mi aiutò ad alzarmi, zoppicai con lei che mi reggeva fino alla porta, proprio in quel momento entrò la professoressa.
“Che succede qui?” Chiese guardandoci.
“Si è fatta male, è caduta e deve aver preso un storta.” Parlò la mia amica per me.
“Ok, portala in infermeria.” Fu la risposta della prof.
Prendemmo l’ascensore con Albert, il bidello, fino all’ultimo piano dove si trovava l’infermeria della scuola.
“Vediamo un po’ cosa abbiamo qui.” Disse una donna grassa di mezz’età, mentre mi faceva sedere sul lettino e mi visitava la gamba.
“Dovremo fasciarla, c’è una microfrattura.” Mi disse prendendo un fasciatura che mi avvolse alla caviglia.
“Cerca di fare leva il meno possibile su questa gamba, almeno per qualche giorno poi torna qui e vediamo come va.” Mi sorrise lasciandomi sola in quella stanza bianca.
Mi distesi sul letto, chiudendo gli occhi e iniziando a riposare un po’, quando sentii la porta aprirsi.
“Mabel mi ha detto che ti sei fatta male oggi.” Mi girai ritrovando Louis che mi veniva incontro.
Mi misi seduta sul lettino.
“Si, Tayla mia ha fatto lo sgambetto e sono caduta.” Risposi arrabbiata.
“Quella zoccola.” Mormorò lui tra i denti, posizionandosi in piedi tra le mie gambe.
“Non deve più provare a torcerti neanche un campanello.” Continuò guardandomi negli occhi.
“O bhe, se ci prova la prendo a pizze.” Risi.
“Brava la mia piccola.” Mormorò sulle mie labbra.
Chiusi gli occhi appena le nostre bocche si sfiorarono, unendosi poi in un bacio tranquillo.
“Tu non dovresti stare in classe?” Risi sfiorando le sue labbra, un’altra volta.
“Mh, dovrei…” Rispose ridendo anche lui.
Mi baciò di nuovo, sentii le sue mani insinuarsi nella parte posteriore delle mie cosce per prendermi in braccio, allacciai le mie braccia al suo collo e le mie gambe sul suo bacino per non cadere.
“Mettimi giù!” Risi.
Lui mi lasciò per un secondo, stavo per cadere ma mi riprese al volo.
Bastardo.
“Giuro che se mi fai cadere ti uccido.” Risi e lui fece lo stesso, tornai a baciarlo quando sentii la porta cigolare, segno che si era aperta.
“S-sono venuta a vedere come stavi, ma vedo che hai già compagnia.”
Non è possibile, quella voce.
Mi staccai da Louis per vedere la persona che era appena entrata: Harry.
Il castano mi rimise sul lettino squadrando malissimo il riccio che era appena entrato.
“Bene, grazie.” Dissi in modo atono, senza lasciar trapelare nessuna emozione.
“Sicura, se hai bisogno di qualcosa chiamami.” Mi rispose Harry.
“Tranquillo, non mi serve aiuto.” Mi affrettai a parlare, con lo stesso tono impostato di prima.
“Styles, ti ha detto che sta bene. Ora puoi anche andartene.” Pronunciò Louis in tono acido.
“Non me ne vado finchè non sarà lei a dirmelo.” Rispose il riccio, contraendo la mascella.
“Alex?” Si girò verso di me il più piccolo.
“Alex?” Fece lo stesso il più grande.
“Harry, vattene, ci penserà Louis a me.” Dissi in un sussurro, guardando il pavimento.
“L’hai sentito Styles? Esci fuori, la porta sta lì.” Il castano indicò l’uscita, con un sorrisetto sulla sua bocca.
Harry se ne andò via, chiudendosi la porta alle spalle.
Continuai a guardare il pavimento, con l’umore sotto ad i piedi.
“Hey.” Disse Louis mettendomi una mano sotto al mento, per far scontrare i miei occhi con i suoi.
Automaticamente lo strinsi in un abbraccio nascondendo la mia testa nel suo petto.
“Non pensarci, ti stai facendo del male da sola.” Mi sussurrò accarezzandomi la testa.
“Menomale che ho te.” Sussurrai a mia volta lasciandogli un bacio sulla bocca.
 
 
Ormai non c’era quasi più nessuno nel cortile, solo qualche anima in pena che non sapeva che fare.
Ero costretta a rimanere li ad aspettare Louis che stava riprendendo dei libri dal suo armadietto, così mi avrebbe riportata a casa dato che non potevo fare un passo senza rischiare di cadere.
“Alex.” Sentii qualcuno parlare.
Mi girai facendo leva sulla mia gamba buona, scontrandomi con due iridi verdi che conoscevo bene.
“Che vuoi?” Dissi acida ad Harry.
“Perché stai con lui? Perché?” Mi chiese, lo osservai meglio e notai che aveva gli occhi gonfi, probabilmente aveva pianto.
“Perché io lo amo.” Deglutii provando a fargli bere quella bugia, non che io non amassi Louis, o meglio, ho una cotta per lui ma non ne sono innamorata.
“Tu menti.” Alzò il tono di voce.
“Ed anche se fosse? A te che importa?” Alzai anche io la voce, per non lasciarmi intimidire da lui.
Provai ad andarmene via ma non riuscii a mettere bene il piede e quasi caddi, ma Harry mi prese al volo.
“Stai più attenta.” Mi disse continuando a sorreggermi, anche se non ne avevo più bisogno.
“Lasciami stare!” Gli urlai provando a divincolarmi dalla sua presa.
“Alex, non riesci a muovere un passo da sola, rischi di cadere se io me ne vado.” Fu la sua risposta.
“Ho detto che mi devi lasciar stare!” Urlai più forte.
“Lasciala in pace!” Lo minacciò Louis venendo verso di noi.
“Sennò che mi fai?” Lo prese in giro Harry.
Il castano non ci pensò due volte, sferrò un pugno sullo stomaco del riccio che si contorse dal dolore.
Quest’ultimo però si riprese subito, dando un pugno in faccia a Louis.
Lui cadde per terra, il sangue usciva dalla sua bocca dove si poteva vedere un’enorme taglio sul labbro inferiore.
Vidi Harry pronto per fiondargli addosso ma saltellai posizionandomi in mezzo ai due, bloccando il riccio.
Diedi uno schiaffo sulla guancia a questo, che sembrò sorpreso dalla mia reazione.
“Vaffanculo Harry, vattene e lasciaci stare.” Dissi quasi scoppiando in lacrime.
Vorrei chiedergli scusa per averlo colpito, vorrei scusarmi per avergli detto che amo Louis quando non è vero, io amo lui.
Lo amo e lo odio, per questo voglio che se ne vada.
“Harry, ti prego.” Sussurrai con la voce interrotta dal pianto, portai i miei occhi su di lui, mi guardò per un secondo interminabile poi si girò uscendo dal cortile.
“Louis! Stai bene?” Mi accovacciai con fatica vicino a lui, con le lacrime che mi rigavano il viso.
“S-si tutto a-apposto.” Rispose lui, alzandosi.
“M-mi dispiace è tutto colpa mia!” Scoppiai in un pianto, stringendolo forte.
“Tranquilla, io sto bene, dai torniamo a casa.” Mi rassicurò aiutandomi a camminare, ma dato che andavamo troppo lenti decise di prendermi in braccio “modello sposa”.
Risi tra le sue braccia e cominciai a tempestargli la mascella di baci.
“Mi dispiace così tanto, hai un taglio enorme.” Sussurrai osservando il suo labbro.
“Non è niente di che.” Rispose posandomi sul sedile del passeggero della macchina.
Lui si mise nel posto del guidatore e mise in moto, cominciai a guardare fuori dal finestrino ripensando a tutto.
“Cosa ti ha detto?” Il castano interruppe i miei pensieri.
“Che?” Chiesi guardandolo, aveva ancora gli occhi fissi sulla strada mentre guidava.
“Cosa ti ha detto prima del mio arrivo?” Riformulò la domanda.
“Mi ha chiesto perché stessi con te…” Cominciai a giocherellare con le mie mani in maniera nervosa.
“E tu cos’hai risposto?”
Presi un respiro, guardando il suo volto di profilo.
“Che lo faccio perché ti amo.” Sussurrai.
Vidi il suo viso assumere un’espressione felice, e la sua bocca ancora sporca di sangue incrostato aprirsi in un sorriso.
“Ti amo anch’io.” Disse sorridente e mettendomi una mano sul ginocchio.
Arrivammo a casa, dove già c’era mio fratello con mia sorella.
Quando quest’ultima quando aprì il portone ci guardo sbarrando gli occhi.
“Oh mio dio cosa vi è successo?!” Quasi urlò inviandoci ad entrare, camminammo lentamente dato che io zoppicavo e ci sedemmo sul letto.
“Ho preso una storta, Tayla mia ha fatto lo sgambetto.” Spiegai.
“Cos’hai fatto al labbro?” Chiese Christian, seduto per terra a giocare con un aeroplano giocattolo, a Louis.
“Mi sono picchiato con un ragazzo.” Spiegò quest’ultimo.
“Così si fa, da vero uomo!” Si complimentò mio fratello aggiungendo un verso da cavernicolo e mostrando i suoi muscoli/braccette ossute.
“Chi era lui?” Chiese Juliette.
“Harry.” Risposi io al posto del mio ragazzo.
“P-perché hai fatto a botte con Harry?” Spalancò gli occhi Juls.
“Stava importunando Alex.” Le spiegò, in modo molto semplice.
“Ohw..” Fu la sua risposta molto intelligente.
“Juliette Juliette Juliette Juliette!” Cominciò ad urlare mio fratello saltellando intorno alla bionda.
“Che c’è?” Rispose lei, spazientita.
“Devi accompagnarmi a casa di Josh me lo avevi promesso, dai è tardi!” Rispose lui.
Juls guardò l’orario sul cellulare.
“O cavolo, dai muoviti, andiamo!” Disse lei uscendo insieme a Christian.
“Vieni con me, ti devo medicare la ferità.” Dissi a Louis alzandomi dal divano.
“Non ti scomodare, se mi dici dov’è vado a prenderla da solo.” Rispose.
“No, ce la posso fare.” Presi un respiro profondo, alzai la gamba sinistra e cominciai a saltellare su quella destra fino ad arrivare in bagno, lui mi seguì stando attento a non farmi cadere.
Presi il kit, tirando fuori una garza ed un disinfettante, bagnai la garza con quel liquido e la appoggiai delicatamente sulla ferita di Louis.
“Ah.” Si lamentò appena.
“Ahu!” Fece questa volta un po’ più forte, mentre tamponavo.
Continuai.
“Ahio!” Quasi urlò.
“Zitto e non rompere il cazzo!” Dissi concentrata.
“Parli come un camionista.” Rise lui.
“Ma io sono adorabile!” Feci gli occhi dolci buttando la garza nel cesso.
“Si che lo sei.” Rise baciandomi.
“Louis, le tue labbra sanno di disinfettante.” Mi staccai ridendo.
“Mh, davvero?” Rise continuando a baciarmi.
“Vaffanculo.” Imprecai sulle sue labbra, dato che anche se provavo a scansarmi lui continuava.
“Oh grazie, anche tu sei una persona stupenda, ti amo anche io.” Mi prese in giro.
“Stupido.” Gli diedi un colpetto sul petto così lui iniziò a farmi il solletico.
“Smettila di prego!” Urlai tra le risate.
“Solo se mi baci.” Fu la sua risposta.
“Ok…” Dissi. “Ma, prima vatti a sciacquare la bocca che sai di disinfettante.” Risi e lui mi fece la linguaccia, dandomi un bacio sullo zigomo.
 
 

HARRY’S POV:

Misi le chiavi nella serratura facendole girare, per aprire la porta.
“Ciao Harry.” Mi salutò mia sorella, sbattei la porta alle mie spalle senza neanche risponderle e mi avviai verso la mia camera.
“Hey, che hai?” Mi chiese afferrandomi per un braccio.
“Niente, lasciami stare.” Le urlai contro strattonando il mio braccio dalla sua presa.
Entrai in camera e misi una mano sotto al letto, dove c’era una scatola.
La aprii, quella scatola conteneva tutti i regali, tutte le foto e tutti i ricordi di me ed Alex, la prima cosa che mi capitò sotto le mani era un’immagine di me e lei, al mare.
Lei stava sopra le mie spalle sul punto di cadere, mentre i ridevo immerso nell’acqua del mare fino al bacino.
“Vaffanculo.” Mormorai stracciando quella foto in mille pezzi.
“Vaffanculo.” Ripetei col tono di voce più alto, sbattendo la scatola in un punto remoto della mia stanza.
“Vaffanculo!” Stavolta urlai sbattendo un pugno contro al muro.
Preso dalla rabbia buttai per terra tutte le cose che trovavo, per la stanza.
“Harry farmati!” Urlò mia sorella entrando.
Provai a mandarla via ma non mi diede retta.
“Datti una calmata! Cos’è successo?” Mi urlò contro Gemma, guardandomi negli occhi.
Mi buttai in ginocchio per terra, davanti a lei, l’abbracciai scoppiando a piangere.
Gemma mi accarezzò i ricci.
“Vuoi parlarne?” Mi disse con tono più calmo.
“Io… io la amo.” Mormorai tra le lacrime.

***

Buooonasera.
AMATEMI,NO SUL SERIO, A M A T E M I.
Amatemi perchè oggi,mentre pulivo casa con mia madre,lavavo i piatti,cambiavo le lenzuola e facevo la valigia,sono riuscita comunque a sfornare un capitolo decente tutto per voi.
Sono o non sono la "scrittrice" più buona del mondo?
Dato che ho fatto questo enorme sforzo (perchè giuro,mi stava venendo l'esaurimento nervoso) mi lasciate una picccccola recensione?
In un giorno me ne avete lasciate sei,omg,vi amo.
Vogliamo vedere se siete altrettanto brave anche con questo capitolo?
Questo è definitivamente L'ULTIMO per un mese,ma come ho gia detto continuerò a mettere spoiler sul mio profilo facebook (link sotto) ogni settimana.
Considerate che nelle recensioni dell'altra volta siete state particolarmente dolci,una di voi mi ha anche detto (LoveNiallVoice) mi ha anche detto che è dipendente dalla mia ff,aw,ragazza sei dolcissima ajdksljdks.
Comunque,oggi tra le storie che ho io tra le prefeirte,una di queste ha aggiornato e tipo mi sono messa a saltare felice per tutta casa perchè aveva aggiornato..allora mi sono tipo chiesta "chissà se quando aggiorno io c'è qualcuna che si mette ad urlare felice perchè ho aggiornato" bho,secondo me no lol.
Ora faccio i ringraziamenti speciali alla mia Caterina, a Pre_Everdeen ed a Simona , vi amo.
Tra l'altro ho scoperto che Simona scrive una storia fantastica della quale mi sono letteralmente innamorata, vi consiglio di leggere le sue storie, su efp si chiama moncina (cliccate sul nome per andare sul suo profilo).
Vabbè,io evaaaaporo.
Vi lascio con una gif del nostro piccolo Harry.




 

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