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Autore: inuziku_rukiaXP    10/02/2008    1 recensioni
Dal diario di Nara Kuroishika 1 Che seccatura. Che immane seccatura. Me lo dicevano che non dovevo mettermi sul groppone dei mocciosi, e invece mi son fatto fregare dalla prospettiva di avere dei soldi in più. Dannazione
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ouuffa ma quando arriva?" chiese Neko-chan ai  suoi compagni.
Tra i banchi di scuola sedevano Nami, Ritstukarudo e Rukia assieme al suo cane Gasorin, ovvero i suoi compagni di team; per la precisione erano il team 17; il giorno prima avevano superato brillantemente l'esame per diventare ninja e ora stavano aspettando da una trentina di minuti il loro nuovo sensei.
"Calmati un pò Neko-chan.." disse il ragazzino ke indossava uno strano kimono scuro.
"Io non mi calmo per niente! guarda te se quello lì ci deve far aspettare così tanto, insomma!" ribeccò lei  sistemandosi per l'ennesima volta il vestito nero ke indossava; per completare l'opera portava ai fianchi due spade e stariati kunai le pendevano dalle cintura.
Rukia si avvicinò alla sua compagna: vestiva con una felpa con cappuccio a cui aveva arrolato le maniche fino al gomito e dei pantaloni fino al ginocchio, ma invce dei soliti sandali portava delle infradito; in testa aveva una stranissima bandana nera con delle orecchie. Con un tono falsamente romantico disse:
"Le tue gote rosse.. i tuoi capelli lucidi..... i tuoi occhi... sei proprio più brutta quando ti arrabbi!!"
Succesee tutto in un lampo: Neko-chan estrasse un kunai e cercò di colpire Rukia, che aveva fatto appena in tempo ad allontanarsi ridendo come una pazza per la reazione dell'amica; le due iniziarono ad insegiursi senza sosta per tutta l'aula oramai vuota visto ke tutti gli altri ragazzini erano andati avanti con i loro professori.
Ristukarudo si avvicinò a Nami che stava accarezzando distrattemente Gasorin e cercando di schivare gli svariati kunai ke Neko-chan lanciava in aria nel tentativo di beccare Rukia.
"Secondo te dovremmo cercare di fermarle?" Chiese alla kunoichi ke indossava un vestitino blu cangiante.
"Mmm.... 10 ryo che non riesce a prenderla prima dell'arrivo del sensei!" Rispose
"Ci sto!"
Rukia era in una situazione seccante: era stata messa con le spalle alla porta e non aveva modo di scappare; di fronte a lei Neko-chan le lanciò un kunai e....
"Che Mocciosi noiosi: non faccio in tempo ad arrivare all'aula che già cercae di farvi del male.. prima vi faccio suparare l'esame per diventare chunin meglio è......" borbottava il Jonin che aveva aperto la porta sulla quale era appoggiata Rukia che gli cadde rovinosamente addosso mentre Neko-chan lanciava un pugnale che si conficcò nel muro del corridio.
Il ninja si rialzò e fissò i suoi allievi: aveva la faccia di uno che non dorme mai abbastanza  e, a partire dalla barba sfatta, dai capelli impastati fino alla divisa tutta sporca, emanava un senso di sudiciume e menefreghismo assoluto.
"Perchè proprio a me sono toccati quattro mocciosi.... e poi quel ragazzino... devo stare teento a lui.." Pensò il Jonin guardando Ristukarudo.
"Bene, seguitemi." disse rivolto ai ragazzi
"Nami-chan mi devi 10 ryo!"
"D'oh!!"
Arrivarono in uno dei campi di addesramento vicino alla foresta; il sensei si grò verso di loro e disse:
"Ok ragazzi il sono Nara Kuroishika il vostro maestro, vi guiderò attraverso le varie missioni fino a quando non diventerete chunin dunque vedete di non deludermi, tra tre mesi c'è un esame vedete di passarlo ke non voglio continuare questa seccatura a lungo".
Al sentirsi chiamare così provarono un forte moto di irritazione, ma durò poco.... forse on era così malaccio.......forse..........
"tu, ragazzino, chi sei?"
"mi chiamo Konoha no Ritsukarudo, s........."
"Ok basta così, non voglio sapere la storia della tua vita e i tuoi sogni, mi basta solo sapere come ti chiami, non posso mica correre per la foresta urlando "quattrocchi ricciuluto" nel caso seccante che tu ti perda!"
Il moto di irritazione del "quattrocchi ricciuluto" aumentò di livello... gliela avrebbe fatta vedere a quello lì chi era......
"Tu sei una Hyuga giusto?"
"Esatto il mio nome è Hyuga Nami."
"Ok.. tu?"
"Inukuka Rukia e...."
"Il botolo?"
"....ci stavo arrivando!"
"Si si va bene....."
"Il mioCANE si chiama Gasorin."
"M... e per finire tu sei?"
"Akakatana no Neko-chan."
"E quello?"
Neko-chan guardò in basso:  tra le gambe era seduto in modo regale un bellissimo gatto dal pelo lungo grigio e bianco e gli occhi erano un meraglioso color ambra, che fissavano con alto disprezzo Kuroishika.
"Lui è Tommy!" Rispose Neko-chan con tono fiero come se fosse la cosa più quotidiana del mondo.
"Ah.... capito tutto..." rispose il sensei che non considerava la cosa più naturale del mondo portarsi appresso un animale ovunque si andasse.... a lui gli avevano appena sbolognato cinque.. no SEI bestioline.........
Kuroishika si allontanò di qualche passo dai soui allievi e disse: "Naturalmente ora c'è un esame per testare le vostre capacità e decidere se tenervi o meno. Dovrete tentare di colpirmi in un determinato punto (che adesso non vi dirò ih ih ih) e se uno di voi ce la farà sarete tutti promossi. Se nessuno di voi ce la farà io non vi riterrò alla mia altezza. Cominciamo dalla ragazza coi coltelli: vediamo che sai fare!Sappiate che non vi attaccherò mi limiterò a difendermi."
Neko-chan si avvicinò ed estrasse le due spade, attaccandolo con furia. Kurishika riusciva a scansare le sue lame, fino a quando Neko-chan non fece una finta, come se volesse colpirlo al collo, mentre in realtà la seconda lama lo colpì di striscio alle gambe.
"Ferma!" disse il sensei.
Lei si fermò trattenendo a stento.
"Mi dispiace per voi, ma hai sbagliato, no è questo il punto. Ora chi vuole provare?"
Neko-chan aprì la bocca come per dire qualcosa, ma poi la richiuse, e continuò così due o tre volte poi si riprese e sbottò "Allora dovè sto maledetto punto?"
"Se te le dicessi dovè starebbe il difficile? Forza ora prova tu cane."
"Mi chiamo Rukia."
"Ma quanto siete permalosi..."
"La vedremo... Gasorin! Juujuin Bunshin!"
IL cane si trasformò in una copia di Rukia e insieme si diressero verso il folto degli alberi.
'Bé?' Pensò Kuroishika vedendo la sua allieva allontanarsi, ma non fece in tempo a rilassarsi che sentì delle mani ke lo prendevano per le caviglie e lo trascinavano sotto terra!
"Doton Shinjuu Zanshu no Jutsu!" "Gatsuga!"
L'uomo sprofondò fino all'addome dove venne colpito da violentemente da un vortice di zanne e artigli.... Solo alla fine della mossa Rukia si rese onto che in realtà quello era...
"Un ciocco di legno?" disse la ragazza uscendo dal sottosuolo scrollando i lunghi capelli per liberarli dalla terra.
"Già quello era una sostituto altrimenti a quest'ora non riuscivo neanche a respirare visto la forza del tuo attacco. Comunque hai sbagiato non si trova sul busto."
'Ma allora... ho capito!' Pensò Rukia rialzandosi mentre Gasorin riprendeva la sua forma originale.
"Ora tocca a quello che pare di più un ragazzo. Forza fatti sotto!"
In men che non si dica Ritsukarudo iniziò ad attaccarlo con pugni e calci che Kuroishika riusciva a parare non senza dificoltà.
'Così questo ragazzo è un esperto del taijustu..' Pensò sorridendo e scansando un pugno che stava per colpirlo sotto il mento, ma mentre lo scansava notò che il pugno si apriva e dal palmo sbucava....
'Un osso?'
Purtroppo non riuscì a tirare indietro la testa in tempo e l'osso gli tagliò il mento.
Riuscì però a scostarsi in tempo prima dell'arrivo di altri attacchi...
"Allora è vero... sei l'orfano della Nebbia."
"Non chiamarmi in questo modo... sensei. Il mio nome lo sapete utilizzate, quello." Disse ristkarudo facendo rientrare l'osso.
Nami lo fissò pensando ai quattro anni che erano passati da quando si erano conosciuti: sapeva che "Konoha no" era il cognome ke veniva dato agli orfani di guerra provenienti da altri villaggi ninja, che rimanevano in una specie di "casa famiglia" dove crescevao tutti insieme... Ma non aveva mai sospettato che Rtsukarudo venisse da lì.
 "Va bene, ma hai sbagliato anche tu. Ora la vostra ultima possibilità è... Nami giusto?"
"Sì"
"Bene allora cominciamo."
Nami si avvicinò lentamente attivando il Byakugan e studiando l'aversario, dopodichè lo attaccò con il Juken colpendolo con forza alle braccia visto che quello era l'unico punto rimasto.....
"Mi dispiace ma hai sbagliato anche tu!" Disse il maestro ridendo.
"Ma come! Era l'ultima parte rimasta!"
"No..." disse avvicinandosi ai suoi allievi "C'è ancora una parte ed è...."
"QUESTA!" urlò Rukia assestandogli un forte calcio nelle palle; il maestro si accasciò a terra tenendosi gli attributi malridotti.
"......si...era.....questa.. ma ormai non vale più... tu hai gia avuto la tua possibilità" Disse ansimando.
"Si sbaglia." Intervenne Neko-chan "Il colpo prima lo ha assestato Gasorin. Dunque adesso siamo suoi allievi!"
Kuroishika si rialzò dolorante; "Vedremo. Domani fatevi trovare qui alle sette in punto altrimenti non se ne fa niente chiaro?"
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"Allora sono o non sono un genio?"  disse Rukia trionfante mentre si dirigeva verso l'ospedale con Nami. Questa alzò gli occhi sorridendo e rispose: "Per la quarta volta: Sì!"
Il sorriso dell'Inuzuka si allargò ancora di più: "Chissà cosa dirà Kiba! A proposito... come sta tuo fratello?"
Il sorriso di Nami si spense: "Non ha ancora ripreso conoscenza." rispose; l'amica le cinse le spalle e disse "Vedrai che migliorerà
All'interno dell'ospedale si divisero: Nami andò verso il reparto del fratello e lo stesso fece Rukia.
"NII-CHAN ce l'ho fatta!" disse, quasi urlando entrando nella stanza; Dopo un secondo notò che non era solo:  su una sedia sedeva un ragazzo alto tuttovestito di nero e il volto dipinto di viola.
"Kankurou-san." disse a mo' di saluto inchinandosi leggermente; provava un grande rispetto per il ragazzo, da quando aveva slvato il fratello e soprattutto era rimasta affascinata da quello che trasportava sulla schiena avvolti nelle bende, appoggiati i quel momento per terra.
"Cosa sono?"  Chiese incuriosita annusandoli con circospezione e percependo un forte odore di legno, sangue e veleno.
"Sono dei cadaveri! BUUUUUU!" Disse con falso tono pauroso Kiba agitando un solo braccio imitando con esso il movimento del fantasma, mentre l'altro era immobilizzato dalla flebo.
"Dopo di questa ti sei giocato i biscotti che avevo portato.. ma è anche vero che tu non li puoi mangiare ancora dunque li dividerò con Kankuro-san!"
"A-aspette.. non saranno mica quellidi pastafrolla..."
"E la granella di nocciole. si son proprio quelli."
"Nu..." Disse un Kiba disperato.
"Non li avevo mai asaggiati." Disse Kankuro prendendone uno "Cos'è che sei riuscita a fare?"
"Mgiufto!" rispose con la bocca piena "Nii-san tu non puoi immaginare quanto son stata geniale!"




'come no..........'
   



Bene sembra che sia riuscita finalmente a completare un nuovo capitoloe sembra anche ke a nessuno sia importato molto del capitlo precedente... è vero era scritto un pò coi piedi, ma io no sono brava a scrivere! va be spero che questo venga considerato meglio.... Alla prossima!!


  
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