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Autore: inuziku_rukiaXP    21/11/2007    1 recensioni
Dal diario di Nara Kuroishika 1 Che seccatura. Che immane seccatura. Me lo dicevano che non dovevo mettermi sul groppone dei mocciosi, e invece mi son fatto fregare dalla prospettiva di avere dei soldi in più. Dannazione
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 .~Zanne, ossa, lame e viole ~.



Quella ke stava per cominciare era una settimana importante; in quel periodo si sarebbe tenuta una festa per celebrare l'alleanza fra Konoha e Suna. il villaggio della foglia, per l'occasione era stato riempito di addobbi e la via principale era piena di bancarelle che vendevano le piu svariate cose e intrettenevano la gente con tiri al bersaglio e pesca di pesci rossi. Il lunedì sera il Quarto kazekage arrivò accompagnato, oltre ke da svariati jonin, dai suoi due figli, Temari, la maggiore ke aveva 10 anni, e da Kanuro di 9 anni. Del terzogenito, Gaara, n se ne vedeva traccia, il kazekage si comportava come se lui avesse solo 2 figli.
Martedì sera si tenne un banchetto collettivo per celebrare gli ospiti e per dare il via alla festa ke si sarebbe protratta fino a domenica. Le strade erano piene di bambini ke si rincorreveno e...litigavano.
"Rukia smettila!!!Ti ho detto ke non potete giocare co noi!!!!" urlò un bambino di circa otto anni alla sorellina ke aveva di fronte a se: sul volto, incorniciato da una massa di capelli castani, erano tatuati dei triangoli rossi simila a zanne.
"Perchè NO, Kiba?" ulrò di rimando la bambina, che aveva all'incirca sette anni: come il fratello possedeva dei tatutaggi a forma di zanne sulle guance, i suoi capelli erano, però più scuri di quelli de fratello, più lunghi tenuti in una coda e i suoi occhi erano azzurri.
Dietro di lei c'erano due bambine ke avevano la sua età: una aveva i capelli castani tenuti insieme in tantissime treccine e gli occhi color del ghiaccio tipici del Clan Hyuga; l'atra aveva capelli neri e lucidi come il petrolio e occhi dello stesso colore.
"Perchè siete solo delle mocciose ke devono ancora iniziare il primo anno all'accademia, mentre noi siamo già al secondo........e poi voi siete in 3 e noi in 4!!!!" gli rispose per le rime un bambino dietro il fratello: i suoi occhi erano come quelli di Rukia, i capelli biondi e aveva come dei disegni a mo' di baffi sulle  guance; vicino a lui stavano un bambino cicciottello e un altro con i capelli legati in una coda e l'aria estremamente annoiata.
"ma sta zitto Naruto-chan!!!!! tu non vali niente riesco a batterti persino io con facilità!!!!" gli gridò addosso Rukia.
"COME TI PERMETTI MOCCIOSA!!! ORA TI...."
"Naruto, Rukia non ha utti i torti..." provò a dire il bambino con la coda
"Insomma Shikamaru le dai anche retta??" gli chiese il biondo Naruto.
".......si" rispose il codato Shikamaru.
"Ok ora basta. dividiamoci: Shikamaru tu vai con Chouji; Naruto.. tu starai in coppia con me.... vedi di non intralciarmi." disse Kba "In quanto a voi tre, quando troverete una quarta persona potrete giocare con noi." continuò rivolto a sua sorellina.
"Perchè mi trattate tutti così male? Io diventerò il 5 Hokage non dimenticatelo!! E allora......" disse sconsolato il biondino.
"Ci farai pagare tutte le volte che ti abbiamo trattato male e bla bla bla che paura di spavento....... non sai dire niente di meglio? Dai andiamo a giocare da qualche altra parte." propose la bambina dai capelli neri.
"Dai andiamo ci sarà senz'altro qualcosa di meglio da fare" concordò la ragazzina dagli occhi bianchi.
"Va bene andiamo a fare un giro"
I gruppi si divisero: i maschi andarono verso il parco, mentre le bambine si diressero verso le bancarelle.
Girarono per un pò quando notarono un piccolo treatrino delle marionette: intorno al piccolo palcoscenico si era radunata una folla di bambini piccoli ke seguivano la vicenda affascinati. In un angolino leggermente in disparte stava un ragazzino coi capelli corti e castani ke fissava i burattini come se volesse farli muovere contro la volontà dei burattinai ke le reggevano; ad un certo punto una delle marionette schizzo verso il pubblico come se volesse afferrare con le sue manine il collo di qualche bimbo, terrorizzandoli. Il ragazzino, invece, scopiò a ridere malevolmente.
Era incredibile: quel ragazzino era riuscito a muovere le marionette con la fozra del pensiero........no gli era bastato muovere leggermente le dita della mano sinistra per provocare quel parapiglia, ke tecnica affascinate, pensò Rukia.
"Come si è permesso di fare una cosa del genere?" sbottò la bambina dai capelli neri abbastanza forte in modo ke il ragazzino la sentisse. Si capiva lontano un miglio ke aveva voglia di suonargliene di santa ragione.
"Cosa vuoi fare? Mi vorresti malmenare!! Tu non puoi sfiorarmi neanche con un dito...." disse maligno il ragazzino.
"E perchè?" chiese lei alterandosi sempre di più.
Rukia aveva capito il perchè: la pelle di lui sapeva di sole, sabbia, vento...........di deserto; era del villaggio di Suna e l'unico ragazzino che si trovava a Konoha e ke proveniva da lì era.........
"Perchè sono Kankuro, il secondogenito del Quarto Kazekage. Se provi a torcermi un capello te la vedrai con lui"
Rukia e la piccola Hyuga decisero di allontanarsi trascinandosi dietro la loro amica.
" Dai andiamo da un'altra parte"
"grrr...ok."
Alla fine, vista l'ora tarda, le sue amiche tornarono a casa mentre Rukia decise di finire il giro delle bancarelle; magari avrebbe trovato qualcosa di interessante come................"Pesci rossi!!!!!!" disse fra se e se mentre si dirigeva verso una bancarella dove se vincevi potevi portarti a casa un bellissimo pesce rosso: Rukia pagò e il tipo della bancarella le diede 10 retini di carta con i quali doveva riuscire a pescare il pescolino; ci provò per un bel pò, ma i retini continuavano a rompersi.
Aveva il morale proprio a terra: quella sera sembrava non voler smettere di andare male; non era neanche riuscita a pescare un solo pescolino!!! Il ragazzino vicino a lui, invece, era riuscito a pescarne ben due!!!! Il bambino a quel punto alzò gli occhi e incrociò il suo sguardo: dietro degli occhiali da vista spiccavano due occhi nocciola e il volto era incorniciato da dei riccioli castani. Il ragazzino sorise e le porse uno dei sacchetti con i pesciolini: dentro c'era il pesce rosso che Rukia aveva tentato inutilmente di catturare.
"Questo è il pesciolino ke tentavi di catturare vero? se vuoi te lo regalo...."
Rukia mormorò un grazie mentre, abbassando gli occhi prese il sacchetto; poi guardando in faccia disse "il mio è Rukia e il tuo?"
"Io sono Konoha no Ristukarudo, piacere di conoscerti Rukia-chan."
I due poi trascorsero il resto della serata andando in giro insieme per bancarellle, fin quando, notando l'ora notevolmente tarda, decisero di tornare a casa con la promessa di ritrovarsi l'indomani. Rukia corse a casa e, dopo essersi sorbita la ramanzina della sorella sul fatto di essere arrivata in ritardo, mise il pesce rosso in una boccia che posizionò sul proprio comodino nella stanza ke divideva col fratello notando ke lui non era ancora rientrato; sorridendo al pensiero   del cazziatone ke lui avrebbe ricevuto si coricò. Forse non tutto, quella sera era andato male.
                     
♠[~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~ ♥†♥ ~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*]♠


La mattina dopo Rukia, alzandosi, notò ke il letto del fratello era vuoto e intatto dalla sera prima. Con un ghigno stampato sulla faccia, la bambina scese in cucina dove trovò il fratello in piedi ke cercava con tutte le forze di rimanere sveglio controllato a vista dal feroce Kuromaru, il cane della loro madre: ciò significava ke Kiba era arrivato talmente in ritardo ke ad attenderlo non c'era più Hana, la sorella maggiore, ma la loro madre, Tsume, donna alquanto severa, ke puniva i ritardi dei figli non facendoli andare a dormire per tutto il resto della notte, fino alla sera dopo.
"Buongiorno nii-san hai dormito bene?"
Kiba mugugnò qualcosa riguardo al fatto ke doveva stare zitta, ma Rukia non gli dava già più retta, perchè le sue amiche la stavano chiamando da fuori. Uscì in cortile dove le trovò.
"Era ora!!!! Ti sembra il modo di trattarci, cane?" chiese la bambina dai capelli neri.
"Neko-chan ti ha mai detto nessuno ke sei simpatica quanto un virus intestinale?"
"Mi sembri in ottima forma; sei tornata a casa prima di Tsume-san allora?" chiese la piccola Hyuga.
"Io si, Nami, ma Kiba no!!!!" Rispose ridendo Rika "Adesso è cucina curato a vista da Kuromaru, quel baka!"
Ridendo spensieratamente, le tre si diressero verso uno dei tanti parchi del villaggio, per la precisione quello che comprendeva tra le varie cose una grande piscina con scivoli e  trampolino; sebbene fossero solo le undici di mattina il parco era pieno gente; tra le varie persone Rukia riconobbe un viso famigliare e si diresse verso di esso.
"Ristukarudo-kun!"
"Rukia-chan! Che bello rivederti come va?"
"Bene grazie!" poi indicando le sue amiche: "Loro sono le mie amiche: Nami"  Nami agitò una mano in segno di saluto "e lei.......... è un gatto!"
"Rukia......" La avverti Neko-chan
" Si insomma lei si chiama Neko-chan!"
"Piacere di conoscervi!".



Note dell'autrice: Konnitiwa!!! Spero ke questo capitolo non vi abbia annoiato più di tanto!!! Questa raccolta ce l'avevo in mente da un bordello di tempo, ma temo di non averla messa giù tanto bene  ç_ç...... inoltre la prima volta ke lo messa sul sito era uscita una mezza schifezza xk non sapevo come usare l'html mannaggia!! Adesso sembra leggermente migliore........ sperem^_^
Saionara!!!!
Rukia
  
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