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Autore: Seekerofdreams_    02/08/2013    12 recensioni
Never ever give up è la storia di una ragazza che vive di musica, libri e scrittura.
Combatte contro qualcosa più grande di lei, ma non si arrende mai, ha imparato che bisogna lottare a denti stretti per ottenere qualcosa e vivere e ci riuscirà, grazie alla musica e forse, grazie anche a un paio di occhi color cioccolato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo due





 
Nuova giornata di scuola uguale nuovi casini in classe.
Certo che la vita di una studentessa di liceo è veramente monotona.
Entro in classe e mi preparo per l'interrogazione di matematica, sono sicura che questa volta toccherà a me, ripasso le ultime cose stranamente nella calma totale.
Mi guardo intorno e sono tutti seduti, al loro posto, che sarà successo?
"Che hai da guardare?" mi chiede un ragazzo.
"Niente, è strano vedervi zitti tutto qua!" dico tornando al mio quaderno di matematica.
"Pensa quanto sei stupida che nemmeno sai cosa c'è oggi!" sbuffa il capo branco.
"C-cosa c'è oggi?" dico titubante.
Tutti ridono e lui si alza, mi viene affianco e mi spinge contro il termosifone.
"La finisci si o no?" mi metto in piedi fronteggiandolo per la prima volta.
"Oh, la gattina ha tirato fuori gli artigli!" dice ridendo seguito dagli altri.
"Gattina ci chiami qualcun'altro e lasciami in pace!" dico sistemando i miei capelli.
"Ti lascio in pace quando voglio!" dice strattonandomi per un polso e portandomi fuori dall'aula.
"Non fare stronzate, oggi è la giornata anti bullismo idiota!" urla qualcuno dietro di noi, ma Matt, così si chiama, mi conduce per il lungo corridoio fino all'aula di chimica, passando vedo un sacco di gente con la maglia dei One Direction, mi guardo intorno spaesata.
"Così impari a non venire alle riunioni di classe, oggi è la giornata anti-bullismo, dovresti sapere che ci sarà il tuo amichetto per la loro campagna stupida!" dice aprendo la porta del laboratorio di Chimica.
"C-cosa? Liam sarà qui?" dico cercando di liberarmi ma lui è troppo forte per me.
"Fermati" mi urla ma io mi dimeno tra le sue braccia, sembro impazzita, lui mi trascina fino alla vetrina contenente le pozioni già pronte, ne prende una e cerca di farmi ingoiare il contenuto, serro le labbra ma non riesco a trattenere un urlo quando con le unghie mi graffia il braccio destro.
"Sei pazzo" urlo ma lui mi tiene ferma, tirandomi i capelli.
"Almeno stai un pò zitta!" dice prima di darmi uno spintone a terra, cado cercando di sputare il liquido, ma una parte finisce inevitabilmente nel mio corpo.
Sento tirarmi i capelli e poi un taglio di forbice, sgrano gli occhi quando i capelli incredibilmente più corti cadono a terra, sento le lacrime uscire furiose e poi il rumore sordo della porta chiudersi, di Matt nemmeno l'ombra, mi alzo traballante, mi fa male la testa, per terra i miei capelli tagliati, li raccolgo piangendo prima di buttarli, ho la nausea, mi guardo riflessa nel vetro.
Poteva andarmi peggio, per fortuna sono ancora abbastanza lunghi, velocemente con gli occhi ancora lucidi e le mani tremanti, intreccio i miei capelli.
Dondolo sul posto, perchè la gente è così cattiva?
Perchè ha fatto una cosa del genere proprio oggi? Perchè vuole rovinarmi così la vita?
Mi asciugo con il bordo della maglia, apro la porta titubante, continuo a sentirmi strana, percorro il corridoio e sento un boato assurdo, non posso farmi vedere così, mi nascondo dietro una colonna, mi affaccio solo per un secondo ma incrocio i suoi occhi, grandi e di un marrone intenso.
Mi sento piccola, stupida, insignificante davanti al suo sguardo.
Lo vedo alzare le sopracciglia confuso, poi cammina dalla mia parte seguito da guardie del corpo, professori e ragazzine urlanti.
"Ciao" sussurra per la seconda volta in due giorni.
La vista è appannata, sento le gambe cedermi, le risate degli altri e i suoi occhi sgranarsi, ancora una volta mentre tutto il mondo ride di me, lui corre a salvarmi.



Mi risveglio non so quanto tempo dopo, sento delle voci in lontananza, la testa pulsa ancora e sento il braccio dolorante.
"Comsa significa che ha ingoiato sostanza chimiche?" sento la voce di mia madre.
Apro gli occhi e mi guardo intorno, le pareti bianche mi fanno immediatamente capire che sono in ospedale, poggio lo sguardo sul mio braccio, flebo.
Odio le flebo, le ho sempre odiate. Sbuffo richiamando l'attenzione di mia madre e del dottore con cui stava parlando.
"Ti sei svegliata, amore mio!" dice mia madre abbracciandomi.
"Ciao mamma, sto bene adesso!" dico sorridendo debolmente.
"Ciao Serena, te la senti di rispondere a qualche domanda?" mi dice il dottore facendosi avanti.
Annuisco e prendo la mano di mia madre.
"Sei svenuta a scuola, quando ti hanno portata qui abbiamo fatto delle analisi e abbiamo rilevato la presenza di alcune componenti chimiche" dice il dottore.
"Cos'è successo amore, i tuoi capelli..." dice mia madre con gli occhi lucidi.
"Signora, la lasci rispondere" dice l'uomo con tono un pò duro.

Come in tutte le cose della vita, prima o poi si arriva ad un bivio. Raccontare la verità o no? Riferire quello che mi è successo negli ultimi cinque anni o farmi passare per idiota?
"Forse hai bisogno di un pò di riposo prima di darci una risposta" dice il dottore sorridendo.
"Amore per favore, dicci tutto, quando sei pronta noi siamo qui, intanto tieni questo!" dice mia madre passandomi un biglietto.
La ringrazio e aspetto che escano per aprire il foglietto.


"Spero ti rimetterai presto. Liam xx"


Mi siedo di scatto, tirando dietro il filo della flebo e trattengo l'urlo di dolore.
"Cavolo" quasi urlo.
Rigiro il biglietto tra le mani, quant'è dolce quel ragazzo? Nonostante non ci conosciamo affatto mi ha regalato un sogno.
Devo farlo anche per lui, se c'è una cosa che mi ha fatto innmorare di Liam Payne oltre alla sua voce è la sua forza di volontà, la sua voglia di vivere. Non posso tenermi tutto dentro, non posso farli vincere.
Suono il campanello per richiamare il dottore, mia madre entra subito mentre il dottore ci raggiunge poco dopo.
"Che succede?" dice avvicinandosi a me.
"Ho ingerito sostanze chimiche è vero, ma non volontariamente" dico prendendo un bel respiro.
"Che significa? Qualcuno ti ha spinto a farlo?" dice mia madre.
Annuisco abbassando lo sguardo.
"Oddio" dice mamma con le mani in faccia.
"Sono riuscita a sputare la maggior parte del liquido ma non ho potuto evitare di ingoiare una parte!" dico alzando le spalle.
"Per fortuna, ti poteva portare conseguenze serie, adesso ti prepariamo e facciamo una lavanda gastrica ok? Ma ricordati che puoi denunciare chiunque abbia fatto una cosa del genere!" dice prima di dileguarsi fuori.
Mia madre mi accarezza dolcemente un braccio, le sorrido indicandole il biglietto.
"Posso leggerlo?" mi chiede e io annuisco.
"Oh mio Dio!" dice sorridendo.
"Oggi era a scuola per la campagna anti bullismo" sorrido amaramente "qualcuno ha voluto rovinarmi la giornata per questo!" dico storcendo la bocca.
"Ho sempre sospettato che fossi una vittima di bullismo, scusa per aver fatto finta di niente, ho sempre cercato di autoconvincermi che non fosse vero, sono stata una pessima madre" dice asciugandosi gli occhi.
"Mamma, non è vero, sei la migliore del mondo, anche io ho cercato di non farti capire niente... ma adesso mi sono stancata!" dico cercando di stringerla a me.
Restiamo così per un pò, in silenzio a sostenerci a vicenda fino a quando vengono a prendermi per la lavanda gastrica.


Quando torno in stanza mi sento stanca e assonnata, ma prima devo mandare un tweet importante.


"@Real_Liam_Payne Due ciao in due giorni e un biglietto, mi sento fortunata...sto meglio! Grazie xx"


Magari non lo leggerà mai, ma è l'unico modo che ho per contattarlo, anche perchè nemmeno mi segue su twitter. Mi addormento fissando il biglietto e rigirandolo tra le mie mani, sembra quasi di vivere in una delle mie fanfiction.




Liam's pov.

Entro in casa sbattendo la porta, com'è possibile che in queste scuole, nella mia città, ci sia così tanto bullismo? Vedere tutta quella gente ridere di quella ragazza mi ha fatto tornare in mente quando i miei compagni ridevano di me, mi sono rivisto nei suoi occhi e la cosa ha fatto male, scriverle quel biglietto è stato stupido e banale forse, ma l'ho voluto fare lo stesso. Io avrei voluto qualcuno accanto quando succedeva a me.

"Liam che succede?" sento mia madre affiancarmi.
"Nulla mamma, sono appena tornato dalla scuola per la campagnia anti-bullismo" dico incamminandomi verso la sala da pranzo.
"Com'è andata?" poggia una mano sulla mia.
"Non come speravo, è successa una cosa che mi ha turbato più del dovuto!" dico sedendomi e sbuffando.
"Ti va di parlarne?" mi chiede dolcemente.
"No mamma, davvero! Grazie comunque, vado a chiamare Zayn!" sorrido e salgo in camera mia.
Compongo velocemente il suo numero e dopo il secondo squillo risponde.
"Già ti mancavo?" lo sento ridere.
"Ovviamente amore!" rido anche io.
"Oh non dire così, mi fai arrossire!" lo sento ridacchiare.
"Che stai facendo?" dico.
"Sono con Perrie, che ti saluta!" dice tranquillo.
"Saluta anche lei e dille che tu sei solo mio!" dico allungandomi sul letto.
"Lo sa già, tu tutto ok? Com'è andata oggi?" mi chiede e io sospiro.
"Ho rivisto la ragazza che c'era ieri dal mio vecchio professore!" dico d'un fiato.
"Allora?" dice sorridendo.
"Niente, è svenuta e tutti hanno riso di lei e io mi sono sentito così stupido, così impaurito, lo facevano anche a me Zay" dico nervoso.
"Calmati Lee, tu hai superato tutto questo, magari ti sbagli, perchè ti preoccupi tanto? Non la conosci nemmeno!" dice.
"Non la conosco infatti e non l'ho nemmeno vista davvero, l'ho guardata distrattamente, ma tu non l'hai sentita suonare Zayn, quando sono uscito dall'ufficio del professore mi ha detto di rimanere sul pianerottolo e sentirla suonare ed è stata la cosa più emozionante che abbia mai provato, sentivo l'amore che ci metteva senza neppure guardarla!" dico.
"E' vero non posso saperlo, ma mi fido di te! Però sei tornato a Wolverhampton per ritrovare l'ispirazione, sono due mesi che non scrivi nulla, adesso non prenderti i problemi di altri adosso!" dice sospirando.
"Lo so perchè sono tornato, ma non c'entra niente la ragazza, poteva succedere a chiunque è che mi ha fatto male rivivere quelle cose!" dico esasperato.
"Mi dispiace non essere li brò, quando devi tornare dal tuo professore?" mi chiede.
"Ieri gli ho lasciato lo spartito che avevo iniziato e ha detto che mi contatterà lui! Spero di riuscire a scrivere qualcosa qui!" dico.
"Sono sicuro che ci riuscirai, hai solo bisogno di riposarti!" dice il mio miglior amico.
"Ora ti lascio alla tua donzella, ci sentiamo dopo!" dico.
"A dopo brò, attenzione!" dice chiudendo la chiamata.

Mi alzo dal letto e accendo il computer, mi posiziono davanti alla scrivania e vado su twitter, come sempre ho infinite menzioni, inizio a leggere piano piano un pò svogliatamente, fino ad incrociare uno scritto un'ora fa.
Dev'essere lei.
Sorrido leggendo che sta meglio, vorrei risponderle ma poi penso alle parole di Zayn, forse è meglio non farmi carico anche dei problemi degli altri.
Prendo un bigliettino e segno il suo contatto twitter, magari mi servirà.
"Liiiiam!" urla mia madre dal piano di sotto.
"Arrivo!" dico alzandomi e scendendo giù.
"E' pronto da mangiare dai!" mi dice portando a tavola la carne.
"Grazie" dico dopo che mi ha servito.
"Sei il principe tu!" borbotta Nicola e io rido.
Si, forse mi farà bene stare a casa.



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Ecco il secondo capitolo della nuova storia, come vi sembra?
Sere è vittima di bullismo e Matt ci va giù pesante proprio in questa giornata particolare.
Mentre Liam si ritrova a rivivere parte del suo passato, un passato che lo fa stare male..... per fortuna che c'è Zay u.u

Aspetto le vostre recensioni e ringrazio chi ha inserito la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate e chi ha lasciato un segno del suo passaggio!
A presto.
   
 
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