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Autore: My Pride    02/08/2013    7 recensioni
~ Raccolta di flash fiction e one-shot incentrate sulla coppia ZoSan ♥
» 7. Moment like this
Le ragazze si erano soffermate ben poco nella ressa della locanda, quindi Sanji adesso era il solo ad essere rimasto lì ad osservare le fiamme rosse ed oro di quel camino. Anche volendo, però, non sarebbe comunque riuscito a dormire, dunque aveva optato per starsene da solo con i propri pensieri.
[ Sanji Centric ~ Zoro/Sanji with little Bromance ]
[ Partecipante alla «The Seasons Challenge» indetta da Jadis_ sul forum di Efp ]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji, Z | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Do one, melt one, love one'
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4_Crush crush crusher Titolo: Crush crush crusher
Fandom: One Piece
Tipologia: One-shot [ 986 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji Black-Leg
Rating: Giallo
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen ai, Alternative Universe, Linguaggio colorito
Tabella/Prompt: Inverno › 13. Capodanno
12 Storie - #03 Ricorrenze: #06. Capodanno
Una ficcy... al prompt: 56. Cupido › 71. Lenti a contatto
The season challenge: Inverno › Capodanno
Note: Scritta per la X Notte Bianca di [info]maridichallenge con il prompt Diamo un'occhiatina... Odio i tuoi capelli. Non ci siamo. Aiuto. Aiuto, aiuto. E... lasciami indovinare, tu devi essere bello dentro... [cit. Le follie dell'Imperatore] @ xshade_shinra


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    Zoro borbottò qualcosa a denti stretti e bevve un lungo sorso di sake, lanciando un'occhiataccia al biondino disteso sul tappeto a guardare con estremo interesse il kouhaku in televisione, canticchiando qualche motivetto di musica enka di tanto in tanto.
    Chi gliel'aveva fatto fare di invitare a casa sua quel cuoco da strapazzo per Capodanno? Oh, già. Sua madre. Preoccupata che passasse l'ultimo dell'anno da solo, o che andasse chissà dove e si perdesse, gli aveva consigliato di invitare degli amici a casa e di festeggiare tutti insieme, giacché lei e i nonni avrebbero passato la notte al tempio come di consuetudine. Morale della favola? L'unico a presentarsi era stato proprio quello scemo di Sanji, ed erano rimasti per dieci minuti buoni a fissarsi come due cretini sulla soglia di casa quando si erano resi conto che sarebbero stati soli e che gli altri avevano preferito passare quella particolare serata in famiglia.
    C'erano voluti quarantacinque minuti prima che se ne facessero una vera e propria ragione, anche se Zoro - e non l'avrebbe mai ammesso apertamente, piuttosto si sarebbe tagliato la lingua con la katana da collezione che possedeva e che non poteva usare quando faceva kendo - era apparso segretamente compiaciuto della presenza di quel biondino. Sanji aveva difatti insistito e si era letteralmente rubato la cucina, preparando qualunque cose gli passasse per la testa e mettendo tutto a tavola con un'allegria che Zoro, ne era certo, non gli aveva mai visto in viso. Avevano consumato tutto in silenzio, spiccicando giusto qualche parolina di tanto in tanto, ma almeno non avevano litigato ed erano stati buoni buoni fino a quando quel morto di figa non aveva ben pensato di fracassargli i coglioni con quella palla di kouhaku. In mancanza della madre c'era lui con quella roba, eh?
    La cosa peggiore di tutta quella storia, però, era un'altra. Loro due stavano insieme. Beh, almeno per modo di dire. Se proprio doveva essere sincero con se stesso, Zoro non aveva la benché minima idea di come quella storia fosse cominciata, tenendo conto che quel cuoco di terza categoria - cuoco, poi... solo perché frequentava economia domestica e se la cavava ai fornelli pretendeva di essere chiamato così, bah - continuava bellamente a correre dietro ad ogni gonnella, dando per l'appunto l'impressione di un poveraccio che cercava solo una ragazza disposta a dargliela. La sua vittima preferita era Nami, una loro amica, anche se lei sfruttava ogni occasione possibile ed immaginabile per schiavizzare quello scemo, il quale ci stava pure senza battere ciglio e, anzi, ne era pure contento!
    C'era da dire, però, che lei era stata un po' il cupido della situazione. Senza mezzi termini e senza nemmeno un po' di lubrificante - oh, merda, ma che razza di paragone aveva fatto? -, aveva bellamente espresso la sua opinione e aveva apertamente detto che la tensione sessuale si vedeva lontana un chilometro; al che loro, dopo essersi guardati in viso rossi come dei peperoni, avevano cominciato a bofonchiare che stava blaterando cose senza senso e che non sapeva ciò che diceva, anche se poi qualche oretta dopo li aveva trovati a limonare sul terrazzo della scuola, mezzi svestiti e coperti di sangue per le botte che si erano dati. Proprio un bell'esempio di coerenza.
    Zoro sospirò, scacciando dalla testa quei pensieri. Rivangare cose successe cinque mesi prima era inutile, no? Meglio concentrarsi sul presente e togliersi il dubbio che si era insinuato nella sua mente. «Ohi, ricciolo», lo chiamò, riuscendo fortunatamente a catturare la sua attenzione molto prima di quanto pensasse. Non era poi così concentrato sulla musica, allora.
    «Uhm?»
    «Cos'è che ti piace di me, esattamente?»
    «Perché queste domande, adesso? Non è da te».
    «Rispondi e basta».
    Sanji sollevò un sopracciglio e inclinò la testa di lato, cercando di dare una spiegazione alla strana espressione che aveva assunto il viso di Zoro. Non aveva idea di che cosa gli frullasse per quel cervellino che si ritrovava - e forse non voleva nemmeno saperlo, a dirla tutta -, ma che male avrebbe fatto stare al suo gioco e rispondergli? «Diamo un'occhiatina...» cominciò, scivolando verso di lui fino a ritrovarsi ad una spanna dal suo viso, compiacendosi nel vederlo sussultare appena. «Di sicuro non i tuoi capelli. Io odio i tuoi capelli. Troppo verdi, non ci siamo».
    «Ti sei visto i tuoi, emo riccioluto?»
    Sanji lo ignorò, continuando invece a squadrarlo. «E nemmeno il tuo fisico... sei ben messo, ma io preferisco un bel davanzale in cui affondare il viso. Ci siamo capiti, no?» ridacchiò, mimando con le mani le rotondità dei seni e rischiando persino di perdere sangue dal naso al solo pensiero che passò veloce nel suo cervello.
    «Ma vaffanculo! Io ti-»
    «Aspetta, aspetta, non ho finito! Però lasciami indovinare... tu devi essere di sicuro bello dentro, vero? Uno di quelli che riescono ad attirare una persona a sé pur non avendo particolari doti o fascino, no? Altrimenti non ti avrei nemmeno preso in considerazione... già, dev'essere così».
    «Che diavolo stai cercando di dire, pervertito del cazzo?»
    Sanji lo guardò attentamente negli occhi, quegli occhi così verdi che certe volte aveva l'impressione che portasse delle lenti a contatto colorate, e si lasciò sfuggire una meza risata, scuotendo brevemente il capo. «Che sei un fortunato bastardo, razza idiota», gli sussurrò ad un soffio dal viso, godendosi l'incertezza e la perplessità che passarono sul volto del suo... beh, del suo ragazzo. «Ohi, marimo», lo chiamò poi un'ultima volta, facendolo sbuffare pesantemente.
    «E adesso che diavolo vuoi? Se devi rompere i coglioni vedi di-» Zoro non riuscì a terminare la frase, sentendo un paio di labbra morbide e calde poggiarsi sulle proprie. Ad occhi spalancati e praticamente immobile, non riuscì a spiccicare una parola nemmeno quando Sanji si allontanò di scatto, quasi non si fosse nemmeno avvicinato, limitandosi semplicemente a guardarlo in viso con un enorme sorriso e un velo d'imbarazzo.
    Non lo disse in modo esplicito, ma Zoro, nell'udire i rombi lontani dei fuochi artificiali, capì che quello del compagno era stato un augurio di inizio anno
.






_Note inconcludenti dell'autrice
Ennesima AU perché, aye, questa raccolta è fatta per lo più da AU se si tengono sempre presenti i prompt on cui devo fare i conti in questa specie di mini-challenge
Che dire, comunque? Niente di che, solo che sono decisamente in anticipo per le storie di fine anno, eh? *rotola via ridendo come una scema* Scherzi a parte, diciamo che questa storia racchiude praticamente gli elementi tipici delle serate di fine anno in Giappone: il kouhaku è simile al nostro concerto di fine anno che di solito fa su Rai Uno, e comprende per lo più musica pentatonica senza vere e proprie parole, a differenza delle solite quattro canzoni che si sentono dal '92 e forse anche di più.
Anyway, amore infinito a XShade-Shinra per il prompt che ha lasciato e che ha dato vita a questa follia. Fuck yeah.
C
ommenti e critiche sono sempre ben accetti
Alla prossima. ♥


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