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Autore: SheilaPhoenix    03/08/2013    3 recensioni
Questa è semplicemente una continua della mia precedente storia : La verità di un falso legame, dove mostrerò la vita quotidiana dei nostri eroi, non ci saranno capitoli legati tra di loro o quasi, vedremo Sasuke e company alle prese con l’amore, madri gelose e protettive e soprattutto Gattini e figli…
QUINDI BUONA LETTURA !!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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La voce narrante sarò io :
 
Il villaggio della nuvola era quasi deserto, intorno al gruppo l’unica cosa ovvia che si notava era la nebbia che per poco non li faceva sparire.
<< State in guardia, potrebbe esservi qualcuno >>.
Mentre il team cercava di non perdersi di vista, la voce del loro sensei fu l’unica cosa che si poteva riconoscere in mezzo a quella fitta nebbia.
<< Ma è  normale tutta questa nebbia ? Non si vede nulla >>.
<< Sembra un fil Horror >>.
Dissero Riko e Ako cercando di prendersi per mano, accanto a loro le altre due gemelle Shion e Mion si guardavano intorno senza capire dove si trovavano.
<< Perché non siamo rimaste a casa ? >>
La voce di Mion fece eco in mezzo al nulla.
<< Sorellina dove sei ? >>
<< Qui, accanto a te >>.
Sospirò l’altra afferrandole il braccio, insieme cercarono di raggiungere anche le altre due compagne, ma qualcosa non andava, Shion che teneva ben salda a se la mano della gemella, si accorse che un ombra le stava andando incontro.
<< Chi sei ? >>
Domandò stringendo i denti tanto da farsi male.
<< Sono io >>.
Rispose l’ombra facendosi vedere, era sua sorella.
<< Un momento… Tu chi sei allora? >>
Domandò voltandosi e spingendo lontana da se l’altra sua gemella, erano entrambe identiche, ma chi era quella vera ?
<< Shion ? >>
<< Shion ? >>
Entrambe le sue copie si stavano avvicinando a lei, ma inaspettatamente  una delle due aveva colpito la falsa Mion, era ovvio che chi l’aveva difesa era sua sorella.
<< Non mi scambiare più per un clone >>.
Fece risentita l’altra, Shion si limitò a farle la linguaccia.
 
Nel frattempo Ako stava trascinando sua sorella verso un sentiero, sembrava l’uscita da quella nebbia insopportabile.
<< Dove siamo ? >>
Domandò Riko camminando e stringendo la mano della sorella, questa non le rispose per poi fermarsi all’improvviso.
<< Ti conviene sparire e dirmi dov’è mia sorella >>.
<< Ako ? Che dici, la nebbia ti ha dato forse al cervello ? >>
Domandò l’altra gemella facendo oscillare i capelli rosa avanti agli occhi.
<< Vuoi forse farmi credere che io ci casco ? Mia sorella ed io abbiamo gli stessi occhi verdi, ma i tuoi sono più scuri dei nostri e poi. La mano di Riko è più calda… So riconoscere un falso dal vero, specialmente se non sai fare bene una tecnica illusoria come questa >>.
Ako finì di parlare prendendo il suo Kunai e lanciandolo contro la falsa Riko, questa sparì subito.
<< E’ sparita >>.
Sussurrò mentre s’incamminava per riprendersi la sua arma, ma un’altra mano la precedette, era sua sorella.
Quella vera.
<< Ehi non perderlo, ricorda che te l’ho regalato io questo Kunai, ci tengo che non lo perdi >>.
Ako sorrise dolcemente riprendendosi il Kunai.
<< Andiamo >>
Insieme a Mion e Shion che le avevano appena raggiunte.
Nel frattempo la nebbia stava lentamente sparendo dalla loro vista, il loro maestro era appena apparso di fronte a loro.
<< Akira-Sensei ? >>
Domandò Riko avvicinandosi all’uomo, ma subito si bloccò quando ai piedi del rosso vi erano dei cadaveri martoriati.
<< Ragazze, scappate >>.
Le quattro si guardarono tra di loro prima di rispondere.
<< No, perché dovremmo ? >>
<< Lui è qui >>.

Il rosso sparì dalla loro traiettoria per poi ricomparire dietro le quattro.
<< Se mi guardate ora morirete >>.
Disse l’uomo.
Riko fu la prima a guardarlo, i suoi occhi, erano rossi come non mai, erano ipnotizzabili.
 
Inizio Flashback :
<< Akira ? >>
<< Fratellino, non andare via. Non è vero che sei un mostro >>.
Aveva dieci anni Akira, quando stava scappando da suo villaggio, più volte era stato chiamato mostro, assassino.
<< Non è vero io non sono come te o la mamma o il papà… IO non dovevo esistere >>.
<< Aki… >>
<< Basta, andate via >>
Urlò il bambino guardando i suoi cari, Il fratello del rosso che era identico a lui, ma più grande di due anni rimase ipnotizzato dagli occhi del fratello, subito iniziò a non ragionare più, poteva sentire il dolore e la rabbia del fratello, si sentiva come lui.
Era un mostro, e voleva solo uccidere chi gli stava attorno.
<< Sora ? >>
La madre dei due ragazzi osservò la scena senza capire cosa fare, quando poi il figlio maggiore le si gettò addosso premendo il braccio contro la sua gola, la soffocò fino alla morte, poi dopo di ciò, dopo aver consumato la sua sete di morte si tagliò la gola con una lama e morì.
‘’ No, non volevo ‘’.
Akira cadde a terra, per qualche strana ragione,ogni volta che i suoi occhi si scontravano con quelli di qualcun altro, la persona si trasformava in una macchina assassina che dopo aver consumato sangue si levava la vita, era una strana maledizione la sua ? No era capitato quando a pochi mesi dalla nascita stava morendo, allora la madre non volendolo lasciare andare, fece una preghiera, chiese di salvare la vita di suo figlio, quella notte stessa un uomo morì inspiegabilmente, era un assassino ricercato da tempo, e miracolosamente i suoi organi vitali erano compatibili con Akira, venne così salvato dalla fine certa, c’è chi diceva che in lui risiede l’assassino che voleva uccidere chiunque passasse per la sua strada.
Forse chi guardava i suoi occhi poteva vedere ciò che quell’uomo aveva fatto e così dava di matto iniziando a martoriare o a torturare chiunque.
 
Fine Flashback :
<< R-Riko ? >>
Notando l’espressione disgustosa della sorella, Ako cercò di calmarla avvicinandosi a lei.
<< Non la toccare, in questo momento non  è più tua sorella >>.
Urlò Akira mentre un dolore intenso alla testa lo costringeva ad inginocchiarsi a terra, Ako non ci credeva e spostò lo sguardo sulla sua gemella, Riko si girò con una strana espressione nel volto.
<< Muori >>.
Disse gettandosi addosso ad Ako e costringendola a terra.
<< Riko, che fai ? >>
Urlò Ako cercando di proteggersi, non voleva farle del male e quindi l’unica cosa era evitare i colpi, Riko tentò quindi di graffiarla con le unghie o di morderla.
Decisa a fermare sua sorella, Ako prese il Kunai che le aveva regalato e glielo puntò addosso.
<< Smettila o ti farò male >>.
Disse in preda al panico, sotto lo sguardo attonito ed incredulo degli altri, Akira soffriva di dolore alla testa e non sapeva come fermare quel momento di sangue, era causa sua o dell’assassino che viveva in lui.
Riko nel frattempo cercava di colpire sul volto la gemella, ci riuscì graffiandola sotto l’occhio sinistro, alla vista del sangue la sua sete di morte aumentò, colpì anche il polso della gemella che si fece scappare il Kunai.
<< RIKO >>
Urlò Ako con le lacrime agli occhi, l’altra gemella notando il viso arrossato e gli occhi colmi di lacrime e dolore si bloccò per un attimo, il corpo della ragazza che stava sotto di lei stava tremando di paura.
<< Riko perdonami… Ho perso il tuo Kunai >>.
Sussurrò Ako, le era scappato il Kunai dalle mani ed era finito vicino nel fiume, a quelle parole Riko si alzò di scatto e corse a tuffarsi nel fiume.
<< Riko ? >>
Ako cercò di andarle dietro ma venne bloccata di Mion e Shion.
<< Fermati, lei non è tua sorella >>.
<< Invece sì, è Riko >>.
Cercò di correre nel fiume, solo in quel momento capì il dolore di Riko quando non era riuscita a salvare i suoi genitori.
<< Ako >>
All’improvviso Riko saltò fuori dall’acqua e si gettò Ad abbracciare la sorella.
<< Non lo perdere più >>
Sussurrò lasciando il Kunai alla gemella.
<< Non era mai successo >>
Disse Akira con voce bassa osservando le due gemelle piangere, ma il momento venne rotto da altre due figure che si stavano avvicinando a loro.
<< Mamma, papà ? >>
Le due sorelle corsero verso le figure che si fermarono inginocchiandosi a terra, Ako e Riko abbracciarono i due genitori.
<< Siete salvi ? >>
<< Siamo scappati, non è stato difficile, per poco siamo rimasti senza Chakra e quindi abbiamo aspettato. E’ meglio andare via di qui >>
Spiegò Sakura sorridendo.
<< Con me c’era Sasuke e poi hanno detto che non volevano prendere degli ostaggi >>.
Continuò prendendo per mano le figlie, Ako  e Riko si sorrisero.
<< Che giornata stravagante >>
Sussurrò Riko, poi notò il maestro avvicinarsi  a loro.
<< Rimarrò qui. Sono sicuro che mio padre mi cerchi ancora, devo porre fine a tutti ciò >>.
Disse allontanandosi dal gruppo con passo deciso.
<< Quando tornerai Sensei si ricordi che io devo ancora sfidarla >>.
Urlò Riko sorridendo e dandogli le spalle, L’uomo sorrise prima di sparire.
 
Un mese dopo :
<< Riko è arrivata una lettera da Akira Sensei >>.
La voce di Ako come al solito era molto allegra già di prima mattina, questa saltò sul letto dove la gemella stava ancora riposando e lesse il contenuto della lettera.
Team 7 sono riuscito a scrivere qualcosa, non è il mio forte mandare lettere in giro.. Mio padre, ha visto quello che è successo lo scorso mese mentre i vostri genitori stavano ritornando da voi.
E’ rimasto sorpreso che per una volta qualcuno è riuscito a combattere quel destino atroce, ha deciso quindi di fare qualcosa per bloccare il mio potere, qualcosa come un sigillo, non è possibile trovare e sostituire organi, quindi aspetterò di diventare un uomo normale e magari di tornare ad essere il vostro Sensei. A presto
                                                                       Akira.
 

Note fine cap : Fa schifo lo so :p
A presto con un cap Extra divertente ^^
  
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