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Autore: _Lolli910    03/08/2013    6 recensioni
Stella, una ragazza che frequenta l'ultimo anno di Liceo; un soggiorno in montagna trasformatosi in mistero e 'qualcosa'... 'qualcosa' (o 'qualcuno') che cerca di venirle in contro: cos'è tutta l'attrazione che lei ha verso la luce della Luna.
Ma soprattutto: chi è quel qualcuno.
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"-Non fare il finto tonto. Lo sai bene. Sia questo sia che non sei un normale essere umano.-
-Io.. cosa te lo fa pensare?-
-Ti ho visto... ho visto i tuoi occhi illuminati di una luce rosso sangue mentre eri nel bosco.-
-Io.. no.. non é vero.-
-Non sono stupida. Ed ero abbastanza sveglia per capire che era tutto vero. Non ho avuto allucinazioni.-
-Ma-
-Chi sei veramente?- disse lei interrompendolo e guardandolo negli occhi seria ma allo stesso tempo dolcemente.
-Io sono...-
-...-
-Kai.-
-Sei Kai.. ti chiami così?-
-..sì..-
-Beh é già un passo in avanti.- disse lei ritornando sorridente. " (testo dal Capitolo III)
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kai, Kai, Lay, Lay, Lu Han, Lu Han, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I : "Occhi Rosso Sangue"




 
Era il primo giorno d'inverno, segno che mancavano solo quattro giorni a Natale.
 
-Ciao mamma! Io vado!- le dissi infilandomi gli scarponi da montagna e prendendo la giacca.
-Non fare la scalmanata sulla strada ghiacciata e fai attenzione!- mi disse dalla cucina. 
-Sì, farò attenzione. Non preoccuparti. Esco! A stasera.- 
 
Chiusi la porta.
Faceva davvero molto freddo e l'aria troppo frizzante mi solleticava il naso.
 
-Finalmente in vacanza..- sospirai.
 
Mi diressi verso la mia nuova auto regalatami gli zii e salii a bordo: annusai il profumo di nuovo che emanava e la accesi.
Ero davvero molto contenta di andare a trovare i miei nonni in montagna, ma contemporaneamente ero preoccupata per la neve scesa quella notte nei paraggi della baita: più di tre metri.
Mi avviai.
 
Era passata quasi mezzora. La neve ricominciò a scendere a piccoli fiocchi e a cadere sui rami degli alberi. Ero ormai lontana dalla città e guardando la strada, mi resi conto che non ero abituata a guidare con l'asfalto innevato. 
Notai l'ora: mancava poco alle quattordici e trenta. 
 
-Perché l'inverno è così lungo mentre le giornate sono così corte... arriverò alle tre e mezza ed inizierò a non vedere niente.- sbuffai.
 
All'improvviso qualcosa mi attraversò la strada correndo ad una velocità impressionante: frenai di scatto e la vidi scomparire tra gli alberi alla mia sinistra. 
 
-MA CHE COS'ERA!?!?- mi dissi. Poi osservando meglio il punto dove l'avevo vista scomparire, mi sembrò di intravedere due occhi rossi che mi fissavano per poi dissolversi nell'oscurità del bosco.
 
-COSA. E' STATO.- dissi sconvolta facendomi venire i brividi. 
-Questi cervi che attraversano senza neanche rispettare le precedenze. Che delinquenti.- 
 
Così dopo essermi ripresa dallo spavento, ripartii per la mia strada senza accorgermi di due sguardi che mi seguivano da lontano.

 
°°°

 
-Ti rendi conto di cosa hai rischiato??!! POTEVI ESSERE INVESTITO!!-
 
-Ascolta. Calmati. Avevo la situazione sotto controllo. Non serve che mi fai questa ramanzina!-
 
-Ti vedevo sotto l'auto da un momento all'altro. Non puoi fare certe cavolate! E' una fortuna che lei non si sia fatta male!-
 
-Ok ok, va bene. La prossima volta guarderò prima di attraversare.-
 
-L'hai capito! Almeno spero.-
 
-Non posso fare questo. Quello è troppo pericoloso. Quest'altro è anche peggio.. non posso mai fare quello che voglio perché c'è sempre qualcuno che mi sgrida. Perché io? Non sono il più piccolo, so badare a me stesso.-
 
-Da quanto ho visto, non tanto.-
 
-Senti: ho detto che ho imparato la lezione. Ora basta. Finiscila di rimproverarmi... come se tu non avessi fatto sciocchezze del genere quando avevi la mia età..- 
 
-... Ne ho fatte anch'io, è vero. Ma non credere che nessuno mi abbia rimproverato. Tutti sbagliano. Però ogni santa volta che ti si dice qualcosa te ne freghi. Se ascoltassi i suggerimenti dati, forse queste cose non succederebbero.-
 
 -Tu stai dicendo che mi comporto da bambino? Che me ne frego degli altri? Non ho mai amato essere quello che sono. E non so nemmeno il perché sono quello che sono.. credi non sia difficile controllare il proprio istinto? Poco fa semplicemente non sono riuscito a fermarmi anche per colpa della neve. Non è sempre per volontà mia se faccio sbagli.-
 
-Questo lo capisco perfettamente. Dico solo che dovresti essere un po' più responsabile. Mi sono scaldato solo perché ho visto in pericolo la tua e la sua vita. Tutto qui...-
 
-...E' così importante?-
 
-Cosa?-
 
-Lei.. è così importante?-
 
-Essenziale. Ora non combinare guai e non farti ve-
 
-Vedere e conoscere da "S". Ok ok. Non serve che me lo continuiate a dire.-
 
-Hai rischiato però, eh?-
 
-Sì, non mi vedrà più. Va bene! ... ho freddo.-
 
-Andiamo a casa a riscaldarci, su.-
 
Quattro occhi, un paio rosso sangue e due di colore verde con striature infuocate, comparvero insieme a due creature, che dopo qualche secondo si misero a correre verso il punto più fitto del bosco, dove la luce faticava a raggiungere il terreno. 
 

°°°

-Sono arrivata! Che bello, rivedrò i nonni!- dissi eccitata.
Bussai alla porta. Non rispose nessuno. "Che strano.. dovrebbero essere in casa, però." pensai.
Riprovai a bussare. Ancora niente. 
A quel punto decisi di provare ad entrare e con mia grande sorpresa vidi che la porta non era chiusa a chiave. "Nonno non cambierai mai.. ti dimentichi sempre di chiudere la porta. Rischi di dare passaggio libero ai ladri... anche se qui oltre alla baita ci sono solo scoiattoli in letargo e fiocchi di neve.".
All'interno era tutto in ordine e pulito. Era impossibile che la avessero lasciata da molto tempo incustodita. 
Però mi passò per la mente un brutto pensiero che mi fece preoccupare un po'. Decisi di chiamare mia madre: magari lei ne sapeva qualcosa.
 
-... pronto.-
-Mamma! Mi serve il tuo aiuto.-
-Cioè? Cosa è successo?.. non dirmi che hai sbandato e l'auto si è distrutta, perché se è così ti fucilo!-
-No no mamma calmati. E' tutto a posto e l'auto sta benissimo. Volevo solo chiederti se sai dove sono i nonni. Qui alla baita non ci sono.-
-Come è possibile? Sei sicura?... Eppure mi avevano detto che ritornavano a valle dopo domani... Aspetta, li chiamo. Tu stai tranquilla.-
-Ok. Fai in fretta però. Si gela qua fuori.-
 
Chiusi la chiamata. Avevo finito il credito nel cellulare, quindi l'unica cosa che potevo fare era aspettare che mia madre mi richiamasse.
 
Da lì a poco un vento gelido iniziò a soffiare e la neve incominciò a scendere; come se non bastasse avere tre metri di neve sui bordi del rifugio. Credo che se fosse continuato a nevicare ancora per molto, me la sarei trovata anche nelle mutande.
Decisi di andare a ripararmi nella mia auto. Almeno lì avrei potuto scaldarmi. Così chiusi la porta della baita, cercando di bloccarla in qualche modo prima di entrare infreddolita nella vettura.
 
Dopo qualche minuto il mio cellulare iniziò a squillare. Risposi, e dopo le parole di mia mamma mi riuscii a tranquillizzare. Erano nella loro casa in città perché alla baita faceva troppo freddo viverci con -10 C° costanti. La ringraziai, spensi il cellulare e presi le chiavi della macchina dalla mia tasca. Le infilai nel punto d'accensione. Ormai non avevo di meglio da fare in quel luogo isolato se non ritornare a casa mia.
Ma.. non partì. 
L'auto non partiva.
Mi prese il panico. 
-Perché non ti accendi stupido aggeggio con le ruote!- dissi continuando a girare la chiave senza però ottenere nessun risultato. Mi accorsi che la batteria era esaurita per colpa del freddo e che il buio cominciava a calare.
-Ok. Stai calma. E' tutto a posto. Non ho soldi nel telefono, la mia auto è morta, il buio sta prendendo il soppravvento, e fa freddo. Se resto qui va a finire che muoio congelata.-
Mi diressi verso la baita ma avevo la sensazione che qualcuno mi stesse seguendo. Allora mi girai per scrutare il luogo intorno a me ma non vidi nessuno: "E' solo la tua immaginazione Stella, solo la tua immaginazione."
 
Entrai. "Nonno ogni tanto la tua dimenticanza è utile. Ti ringrazio.'
Accesi la luce e osservai tutto l'arredamento tipico delle baite di montagna ed il caminetto. Quindi riandai fuori, all'entrata, e presi qualche ciocco di legna che i miei nonni conservavano per le giornate fredde. 
Li sistemai nel camino e accesi il fuoco: la fiamma emanava un dolce calore e le scintille insieme allo scricchiolare della legna rendevano l'atmosfera magica e rilassante.
Quindi chiusi la porta con il perno dato che non possedevo la chiave e mi andai a sedere sul divano davanti al caminetto. Mi rilassai tantissimo, quanto bastò per riuscire ad addormentarmi.
 

°°°

Tre di notte. Freddo tremendo.
 
Mi svegliai con un ululato. 
-I-I-I lupi? Oddio i lupi??- mi vennero i brividi.
Lupi. A quanto pare erano nei paraggi ed il paesaggio che si potè osservare dalla finestra fu alquanto inquietante: ombre, vento, oscurità fecero di esso un luogo tenebroso. 
Vidi che il fuoco si stava spegnendo. 
-Io non ci vado là fuori.. però mi serve legna..-
Mi decisi. Andai verso la mia giacca e me la misi. Uscii. Un ondata di freddo mi investii e mi fece rabbrividire.
Guardai in alto: la luna era quasi piena e in qualche modo la sua luce mi affascinava più di ogni altra cosa.. era un'emozione che mi diceva di andare verso di lei.. mi attraeva.. senza saperne il perché.
 
Stavo per richiudere la porta quando scorsi un'ombra muoversi nell'oscurità: era vicina ad uno dei tanti grandi abeti che si muovevano quasi fossero vivi.
Il mio istinto diceva di entrare subito, ma c'era qualcosa che al contrario mi bloccava: forse la curiosità, forse la paura. Forse era proprio quell'ombra a dirmi di non muovermi.
 
-Ehy!- riuscii a dire. -C'è qualcuno?!- mi faceva paura quel luogo di notte.
All'improvviso due occhi rossi comparvero e si misero a fissarmi. Sentivo come una forza sovrannaturale che mi bloccava ma non riuscivo a capire di cosa si trattasse.
Poi, io iniziai a muovermi verso di loro: ero troppo curiosa di sapere chi o che cosa era quella figura nera. Ma soprattutto volevo capire se quegli occhi erano tanto misteriosi e affascinanti quanto l'essere che li possedeva.
  



SPAZIO AUTRICE :)

Il secondo capitolo è quasi pronto. 
Spero vi sia piaciuta e che non vi siate annoiati.
:D alla prossima, e se volete lasciatemi una recensione.
Ne sarei felice :)
Bye-bye <3
 
 
   
 
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