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Autore: Twiggy_Earlgrey    04/08/2013    1 recensioni
Ciao!!!!!!
seconda what if della mia long "conosci la legge signorina Granger"che ormai conoscete. Herm è sempre sola e devastata dalla morte di Sirius e per trovare pace va a Grimmauld Place.
E qui fa uno strano incontro, inaspettato che la sconvolgerà e stravolgerà la sua vita e anche parecchio...
Chi sarà?????
A voi scoprirlo! =)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Regulus Black, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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(image by google)

 
Quella sera Hermione, si attardò in biblioteca della scuola ben oltre l’orario che le era abituale. Accoccolata nella poltrona davanti al camino che si trovava in fondo alla sala, cercava di mettere ordine nella sua testa.
Voleva capire.

Capire cosa stesse facendo della sua vita, perché si fosse lasciata trasportare dall’impulso irrazionale di baciare Regulus. E poi….oddio! Poi da quel momento era stato tutto un turbinio di azioni insensate, che non era più stata in grado di fronteggiare.
”Che non hai voluto fronteggiare, mia cara” si rimproverò “hai lasciato che gli eventi ti crollassero addosso senza nemmeno tentare di fermarli!”
Già. Per  una volta che non aveva dato retta al cervello, si era ritrovata nei casini fin sopra la cima dei capelli. Come era arrivata fino a quel punto?
Era del tutto sconvolta e la sua lucidità l’aveva abbandonata per ben altri lidi da quella notte al Ministero. A parte piangere e arrovellarsi alla ricerca di una possibilità per portare indietro Sirius…

Si aggrappò con entrambe le mani ai braccioli della poltrona. Dio! Quel nome era ancora in grado di ucciderla a mesi di distanza.
Sirius…
Se fosse stato ancora con lei, tutto quel casino non sarebbe mai nato.
Lui era stato la sua luce e il suo equilibrio, la sua fonte di gioia.

E poi dall’altro lato c’era Regulus. Che era l’esatto opposto del fratello. Era l’incarnazione stessa della vendetta, della rabbia, del male. Ma con lei non si era mai mostrato così. Per lei era impulsività e passione. E rappresentava un unico grande enigma, certo.
Il problema principale era ciò che Hermione sentiva quando stava con lui. Si sentiva attratta con una potenza tale che la costringeva a cercarlo continuamente. Voleva vedere il suo volto, i suoi occhi. Voleva quelle mani su di sé e quella bocca…

Dannazione la sua bocca! Quando lui la baciava, si sentiva come se si fosse lanciata a testa in giù da un burrone alla velocità della luce; quelle labbra non le bastavano mai, sembrava che lui le volesse risucchiare l’anima.
Si appoggiò con la testa allo schienale, rabbrividendo ad occhi chiusi. Regulus era una droga. Fosse dovuto al fascino che suscitava in lei il suo lato oscuro, unito al fatto che sapeva benissimo che, nonostante tutto, non le avrebbe mai fatto del male. Ma era del tutto insano. E lei diventava insana a sua volta quando stava con lui.

“E allora perché l’hai baciato quel giorno?”
Che dannazione le era saltato in testa?
“Non ho potuto fermarmi” si disse, riportando alla mente quell’evento “mi ricordava così tanto Sirius…”

Hermione ingoiò i singhiozzi che le erano risaliti in gola. Sfogò nel pianto tutta quella confusione.
Le mancava così tanto Felpato. Avrebbe così tanto voluto che fosse lì con lei in quel momento ad aiutarla, a dirle che sarebbe andato tutto bene…

“Perché io ti amo. Ti amo Sirius…”singhiozzò.
Era quella la realtà. Quel sentimento, nonostante l’assenza di lui e il dolore, la faceva sentire in pace con se stessa. Le davano un senso di calore che con Regulus non aveva sentito; mai.

Regulus era un uomo splendido con lei, ma non era quello che la completava. Sarebbe stato l’uomo perfetto, a suo modo, se le circostanze della vita della ragazza non fossero state quelle in cui si trovava.
Tutta quella passione, quel loro modo così magnetico di cercarsi, la dolcezza di cui lui era capace nei suoi confronti…come quando l’abbracciava o come quando avevano fatto l’amore. O anche in un semplice gesto come quello di quel mattino quando le aveva pettinato i capelli.
Sfiorò con le dita la seta della cravatta di lui.

La verità era che tutto questo era effimero per Hermione; i segni che lasciavano quelle piccole attenzioni non le si imprimevano indelebilmente sul cuore, come era accaduto per ben altri eventi del suo  passato.
Per quanto lui fosse simile. Per quanto lui la trattasse con dolcezza. Per quanto parecchi atteggiamenti fossero gl stessi di suo fratello…


La verità era che lei avrebbe voluto Sirius.

Niente era paragonabile al suo amore per lui. L’attrazione e l’affetto che sentiva per Regulus erano sempre seguiti da un senso di colpa per il ricordo di Sirius, che la opprimeva. E anche se, ipoteticamente, per assurdo, non fosse subentrato il rimorso, comunque non erano nemmeno lontanamente paragonabili.
Non era colpa di Regulus, lui a suo modo era semplicemente delizioso. Lei, Hermione era sbagliata. Si era comportata da stupida, solo ora, dopo averci riflettuto, aveva capito.

Lei avrebbe sempre e solo voluto Sirius accanto a sé. Per questo si era ostinata a vederlo nel fratello, sperando di ritrovarlo. Ma era impossibile che accadesse, senza che lei perdesse se stessa.

“Per quanto lo si cerchi tra milioni di persone, di situazioni, di anime, il vero amore lo si trova una volta soltanto nella vita. E io l’ho trovato e perso. Ma devo tornare da lui. Devo ritrovarlo. Devo! Prima di perdere completamente anche me stessa…”
Non voleva pensare a quel che ne sarebbe stato di Regulus, quando avesse saputo la verità. Non doveva farlo o si sarebbe fermata, avrebbe dubitato della propria decisione, per continuare quel gioco tra di loro, che l’avrebbe consumata poco alla volta, comunque.
Gettò la Metropolvere nel camino della biblioteca, per ricomparire una manciata di secondi più tardi in una stanza buia e fredda.
 
*
Si avvicinò a passo sicuro alla propria meta, senza nessun rimpianto e nessun timore.

Il passato le era comunque servito ad imparare qualcosa in più su di lei. E aveva dato modo a Regulus di capire la sua vera natura. Anche lui era in grado di amare.

Il futuro, non la impauriva. Dopotutto forse il suo Destino era quello, l’aveva sempre saputo in fondo. Sin dall’inizio, quando si era ostinata a continuare il suo cammino senza di lui.

Alla fine dopo tanta sofferenza si era comunque ritrovata ancora lì. Tanto valeva fare ciò per cui si era recata in quel luogo.
Hermione si sistemò la cravatta di Regulus fra i capelli, legandola strettamente con un fiocco. Non voleva rinnegare quella parte del suo passato. Anche lui era importante per lei.

Estrasse da sotto la divisa, la catenina con il ciondolo portafoto che Felpato le aveva regalato molto tempo prima e la aprì.
Gli occhi si posarono sull’immagine dell’uomo che, nella fotografia la stava abbracciando baciandola lievemente sulla testa. Poteva sentire la propria anima espandersi. Richiuse il ciondolo posandovi er un breve istante le labbra.

Tenendo la collana stretta fra le dita, con il sorriso sereno che le illuminava il volto, allungò la mano al di là del confine luminoso  e venne trascinata al suo interno.

-Ti stavo aspettando bambina…-
Lei guardò l’uomo con una dolcezza infinita, prima di gettarsi tra le sue braccia. Lui la strinse forte.


Era tutto come una volta. Era tutto a posto ora.

Tutto come doveva essere.


*
Buio e silenzio erano tornati a regnare al nr 12 di Grimmauld Place.
Regulus prese un pezzo del dolce che ancora si trovava sul tavolo da quella mattina. Un luccichio accanto alla credenza, lo incuriosì e si avvicinò al mobile della cucina.

Raccolse dal pavimento il braccialetto argentato con le perline rosse e dorate che solitamente indossava Hermione.
“E’ un regalo di mamma e papà insieme al mio portachiavi a forma di leone.” Rideva mentre gli raccontava quell’aneddoto “Sono stati davvero orgogliosi quando gli ho etto che ero stata smistata in Grifondoro!”


Regulus si legò al polso il bracciale; sapeva che lei non sarebbe più tornata a riprenderlo.

-Ti ho amato davvero bambina…- le sussurrò, prima di scomparire lasciando quella casa per sempre.


******* Spazio Autrice ******
Buongiorno e buona domenica!

Mi state uccidendo col pensiero, vero, perchè l'ho fatta finire male un'altra volta?
Tutto sommato non è cosi cmq...

L’amore vero lo si incontra una sola volta nella vita, se hai questa fortuna. E se ce l’hai e poi perdi il dono più grande che il Cielo ti abbia mai fatto, non puoi rifarti una vita. Cercheresti negli altri sempre e solo lui e troveresti unicamente copie sbiadite di quello che vuoi vedere, tralasciando tutto il resto. Per questo Hermione è tornata all'ufficio Misteri è ha attraversato il Velo (mi auguro si sia capita questa cosa).
Questo è quello che penso in realtà e non poteva finire diversamente per la sottoscritta.

Anche se certo mi spiace UN CASINO per Regulus, poverino.... però ha imparato ad amare e non credo che la sua vita sarà più la stessa. Non ho idea di cosa gli accadrà (il mio pensiero non è di farlo uccidere da Voldy cmq) ma di certo credo che sarà difficile che riesca ad essere spietato come prima, con quello che prova per Herm. E il bracciale di lei,che ha tenuto per ricordo sarà sempre lì a ricordargli la splendida ragazza di cui si è innamorato...

Un bacio Itoe.
E non odiatemi troppo, su! =)

 
  
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