Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Rayon_    05/08/2013    24 recensioni
Era una ragazza con i capelli scuri e pieni di riflessi, ed un paio di occhi stupendi. Non erano i classici azzurri. Al centro erano color miele, poi sfumavano con dei raggi verso l'esterno, diventando verdi, mille tonalità di verde, per poi tornare scuri sul perimetro. Una ragazza semplice, normale.
Bellissima ai miei occhi.
Lei è la protagonista della mia storia. Una storia che parte da zero, forse dall'odio. E che con il tempo, con i momenti, con le emozioni si trasforma. In un sentimento, in un amore.
Una storia, ma non una qualsiasi. La storia che dimostra che l'amore, quello vero, dura per sempre ed è infinito, proprio come quello che cantano i cantanti e che scrivono gli autori.
Se vi va di accompagnarmi in questo viaggio sarò qui, ogni sera, per raccontarvi una parte di questa storia.
Mi piacerebbe avere qualcuno che riesca a sognare con me.
-Harry.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Love is forever.


 
 
 
8 Aprile 2018.
Buona sera Gente. Come va? Io piuttosto bene, oggi sono uscite le date per il nuovo tour, ma facendo i conti, il tour non inizierà prima dei cinquanta giorni che vi ho promesso per raccontarvi questa storia.
Ok immagino che vogliate sapere come continua, quindi..
 
 
Flashback.
 
Pov Cloe.
Ormai erano passati due giorni da quando me ne ero andata dall'orfanotrofio, e anche se stentavo ancora a crederci, stavo iniziando ad ambientarmi.
Come promesso nelle due sere precedenti avevo chiamato Jimmy, e avevamo parlato fino al limite di tempo consentito, cioè venti scarsi minuti.
Era l'una e mezza di domenica pomeriggio, ed avevamo appena finito il pranzo insieme, così decisi di andare a mettere a posto le tele che erano ancora mal piegate in uno scatolone. 
Salii in camera e mi chiusi la porta alle spalle, e subito cercai un posto per mettere i disegni.
L'armadio per i vestiti era pieno, lo scaffale anche, ma decisi di spostare alcune cose della cassettiera di modo da lasciare un cassettone libero.
Le presi una ad una e le stesi nel cassettone sovrapposte, piegando solo quelle più grandi.
Ero sul letto a piegare l'ultima delle tele grandi, quando sentii bussare alla porta.
-Posso?-
-Entra pure Niall.-
Sentii solo la porta che si apriva e richiudeva mentre guardavo che gli angoli combaciassero, poi un peso fece sprofondare il letto accanto a me.
-Che fai?-
Chiese guardandomi curioso.
-Mh niente di che, metto a posto le tele.-
Risposi io alzando le spalle. Non ricevetti risposta, così alzai lo sguardo per vedere che espressione avesse. E quando la vidi, non potei fare a meno di sorridere.
Stava sorridendo, come un bambino, e aveva un'aria piuttosto complice.
-Posso guardarle?-
Chiese senza cambiare espressione.
Sbuffai lasciando cadere la testa indietro.
-Ma le ho appena messe tutte a posto!-
Nel frattempo lui si era già alzato e aveva già fatto il giro del letto.
-Non importa, le rimetto poi a posto io.-
Non feci in tempo a girarmi che erano di nuovo tutte appallottolate a terra.
-Ti sto probabilmente odiando.-
Dissi incrociando le gambe sul letto e appoggiando pesantemente il meno su una mano.
-Ti voglio bene anch'io sorella.-
Rispose senza nemmeno guardarmi, attento ad osservare i disegni.
Probabilmente, capii dal tono in cui l'aveva detto, quella frase era ironica, ma rimasi colpita da quanto quelle poche parole potessero farmi sprofondare in un mare di emozioni.
E forse tutto mi sembrava così strano ed impossibile solo perchè era tanto, troppo tempo che nessun adulto si comportava così bene con me.
Restai imbambolata a pensare fissandolo.
Cambiava espressione continuamente, passando dalle più belle, alle più serie, alle più buffe, e ogni tanto alzava il braccio destro e passava le dita tra i capelli biondi per alzarli.
Fermai subito i pensieri quando mi accorsi che parlavo di mio fratello come se mi piacesse.
Ma la verità è che era un ragazzo veramente, molto carino.
-Posso chiederti un favore?-
Chiese Niall distogliendomi dai pensieri.
Lo guardai sollevando le sopracciglia, in segno di continuare.
-Posso prenderti questo e appendermelo in camera?-
Con un salto scesi dal letto per vedere a quale dei disegni si riferiva.
-Ma proprio questo? Sicuro? Insomma, è una persona inventata, ce ne sono di migliori.-
Dissi guardando la tela stesa a terra, e lui fece spallucce.
-A me piacciono i disegni di volti. Ci trovo tanti particolari che non credevo neanche di avere in faccia.-
Mi fece ridere per come parlava.
-Se vuoi te ne faccio uno migliore di quello. Hai scelto il più brutto che ho!-
Dissi ridendo, mentre mi sedevo per terra accanto a lui.
-Lo faresti davvero un disegno per me?-
Mi chiese girandosi, improvvisamente illuminato.
Per un attimo mi persi in quegli occhi, ma subito scossi la testa per riprendermi.
-Certo.-
Risposi facendo spallucce.
-Allora fammi un ritratto!-
Lo guardai bene per studiare il suo viso.
Non era affatto una cattiva idea! E poi anche io mi perdevo nei particolari di un viso, e mi piaceva disegnarli.
-Mi sembra perfetto.-
Dissi continuando a fissare i suoi lineamenti.
Gli sorrisi tornando ad incatenarmi al suo sguardo.
-Comunque sono davvero belli.-
Disse girandosi a guardare i disegni stesi per terra, e io sorrisi.
-Come fai a fare dei disegni così?-
Chiese scuotendo la testa, come sconvolto.
-Con quelli.-
Risposi io ironicamente indicando i colori a terra.
-Parli seriamente?-
Chiese girandosi di nuovo verso di me, con un espressone vagamente seria.
-Che c'è di strano? Dipingo con dei colori.-
Dissi io, non capendo a cosa si riferisse.
-E chiamali colori.-
Borbottò lui, facendomi capire che si riferiva allo stato penoso dei colori.
Lo vidi alzarsi e porgermi la mano per alzarmi. Anche se esitante la afferrai, e mi sollevai.
-Allora, ti do dieci minuti per vestirti, ti aspetto di sotto.-
Non feci in tempo a rispondere, che aveva già chiuso la porta della camera.
Scossi la testa per riprendermi, e mi avvicinai all'armadio per tirarne fuori qualcosa.
Non avevo voglia di vestirmi bene, e non mi sembrava il caso, quindi presi un paio di jeans grigi a sigaretta, una vecchia canotta da basket rossa e blu, e una felpa grigia sopra.
Mentre mi specchiavo pensai che mi era mancato davvero tanto il fatto di poter scegliere come vestirmi ogni mattina, a seconda del mio umore, invece che con la solita divisa rossa, bianca, e nera.
Raccolsi i capelli scuri e mossi in una coda alta, mi infilai le stesse converse dei giorni precedenti, e prima di uscire mi ricordai del telefono. Lo presi, lo buttai nella borsa marrone a tracolla che appoggiai alla spalla destra.
Non molto sexi, e nemmeno troppo femmina, pensai guardandomi allo specchio, ma non dovevo fare colpo su nessuno.
Non mi truccai, ed uscii dalla camera spegnendo la luce.
-Noto con piacere che ti piacciono i vestiti eleganti.-
Sentii Niall commentare da in fondo alle scale, sorrisi.
-Se questa è una critica, la prossima volta ti stupirò.-
Risposi io raggiungendolo.
-Ne dubito, con il lavoro che faccio ne ho viste di belle ragazze, non sono facilmente impressionabile.-
Disse ancora lui quando lo raggiunsi. Mi chiesi se facesse la pornostar o qualcosa del genere, ma poi cancellai l'idea ridendo.
-E quale sarebbe questo tuo lavoro pieno di ragazze?-
Chiesi mentre ci incamminavamo verso la porta.
-Cantante di una boyband.-
Rispose fermandosi davanti alla porta, e guardandomi dall'alto in basso.
-Si, e io sono figlia di un unicorno.-
-Beh, non dev'essere male.-
Rispose lui aprendomi la porta.
Ridemmo entrambi, poi prima di chiudere Niall fece un urlo alla madre per avvisarla che uscivamo.
-Quindi.. Dove andiamo?-
Chiesi mentre ci incamminavamo lungo la strada.
-Ti porto a fare shopping.-
Un fratello, carino, dolce, e che mi porta anche a fare shopping? Woow.
-Serio? Fantastico!-
Risposi ridendo.
-Aspetta però, io non ho soldi.-
Constatai ad un certo punto fermandomi.
-Aaah,- verseggiò lui spingendomi avanti -Prima di tutto i soldi che ho io sono anche della tua di madre, e poi prendilo come un regalo di benvenuto.-
Scossi la testa cercando di convincermi di quello che aveva appena detto, e risi.
-E poi i colori che ti compro ti serviranno per farmi un ritratto, quindi!-
Ci pensai un attimo su.
Colori?
Sembra stupido detto da una ragazza, ma forse la cosa che veramente amavo di più dei vestiti, erano i colori
E poi finalmente avrei potuto fare dei disegni degni di quel nome.
-O forse preferisci che ti compro qualcosa da metterti?-
Mi chiese poi, visto che non aveva ricevuto risposta.
-Eh? No no, i colori sono perfetti!-
-Benissimo, allora di qua che c'è una scorciatoia.-
Lo seguii girando a sinistra, e proseguimmi la nostra passeggiata in silenzio, in quel vicolo che mi metteva piuttosto paura.
-Ma perchè dobbiamo passare proprio da qui?-
Chiesi guardandomi in giro.
-Beh, meno gente c'è,  meglio è.-
Non capì esattamente cosa intendesse, ma non ci diedi peso e continuai a camminare.
Quando arrivammo li davanti guardai prima l'enorme scritta gialla e azzurra, e poi la porta in vetro che si apriva.
Rimasi immobile davanti ad essa.
Si, ero facilmente impressionabile. Forse perchè non erano molte le esperienze che avevo vissuto rinchiusa la dentro, e non erano molti neanche i luoghi e le cose che avevo visto.
E non avevo mai visto così tanti colori in vita mia.
-Cosa c'è, non hai mai visto dei colori?-
Mi chiese Niall girandosi verso di me.
Scossi la testa e sorrisi a quella domanda, era una cosa che mi ero chiesta molte volte.
Entrai senza parlare, e cominciai a girare tra le corsie, guardando ogni tipo di sfumatura, e immaginandomela stesa su una tela.
Ogni colore, ogni sfumatura trasmetteva un'emozione.
-Oh, eccoti!-
Sentii Niall mentre entrava nella mia stessa corsia.
Gli sorrisi guardandolo di sfuggita, poi tornai agli scaffali.
-Va benissimo questo!-
Dissi soddisfatta porgendogli un cestino con cinque flaconi di colori.
Ma guardandolo in faccia notai che non sembrava molto d'accordo.
-Mettili giù.-
Mi disse serio.
Rimasi perplessa. Cosa c'era di sbagliato?
Dopo qualche attimo di insicurezza poggiai il cestino come aveva detto, e lo seguii in silenzio lungo la corsia, finchè non raggiungemmo un'alto scaffale con tutti i barattoli da un litro.
-Mhh vediamo quando costano? Perfetto.-
Disse con aria pensierosa.
-Scegline dieci.-
Mi disse serio puntando i suoi occhi azzurri nei miei, per poi sorridermi.
Ci pensai un attimo su, poi guardai bene il prezzo di ogni flacone.
-Ma sei scemo?!-
Chiesi tornando a guardare lui.
-Voglio dire, sono quaranta euro per dei colori, sai?!-
Lui alzò le spalle indifferente.
-Non fare lo stupido, io non spendo tutti quei soldi.-
Lo avvisai sicura, poi gli diedi la schiena per cambiare corsia, ma dopo qualche secondo mi ritrovai due braccia che mi stringevano la vita da dietro, senza permettermi di andare avanti.
Provai a fare un passo per liberarmi, ma non ci riuscii, sentii solo Niall che rideva alle mie spalle.
Così mi girai tra le sue braccia chiuse, e solo in quel momento mi accorsi di quanto fossimo vicini. Era strano per me, molto. Ma scacciai per un attimo i miei pensieri e parlai.
-Tanto non mi convinci a prenderli.-
Dissi a quel punto, ma lui non mollò la presa, e mi guardò sorridente.
-Vuoi scommettere?-
Mi chiese senza smettere di sorridere.
-Perchè? Altrimenti che mi fai? Non ho paura.-
Dissi con aria di sfida.
-Ah no? Dovresti averne invece.-
Stavo per rispondere, ma non feci in tempo perchè le sue mani si sganciarono e cominciarono a muoversi sui miei fianchi facendomi il solletico.
Era uno dei miei punti deboli, ma cercai di rimanere ferma.
-Ti è andata male, non soffro il solletico.-
Dissi cercando di non ridere. Ma non ci riuscii per molto, infatto dopo soli pochi secondi scoppiai in una fragorosa risata e cominciai a dimenarmi tra le sue braccia che mi massacravano, fino a che entrambi non cademmo a terra.
-Basta Niall ti prego!-
Lo supplicai da sotto al suo sedere, senza smettere di ridere.
-Prima mi dici che sono bellissimo, che sono il fratello migliore del mondo, e che prenderai quei colori!-
Cercai di prendere fiato tra le risate, poi continuando a dimenarmi tra le risate dissi tutto.
-Niall sei stupedo, sei il fratello che ogni ragazza vorrebbe!-
-E?-
-E prenderò quei fottuti colori!-
Urlai in fine rilassandomi subito dopo.
Passato qalche attimo il suo sedere si alzò dalla mia schiena, io mi girai su me stessa mettendo la pancia all'aria.
-Tutto bene qui?-
Niall, che mi stava guardando, si girò di dietro, ed io alzai la testa per vedere un commesso.
-Ehm, si tutto bene!-
Dissi poggiandomi sui gomiti.
Non sembrò molto convinto, ma poi se ne andò, e noi scoppiammo a ridere mentre Niall mi aiutava ad alzarmi.
Scelsi i dieci colori chiedendo ogni tanto consiglio a Niall, e mi sentii un po' in colpa quando lui tirò fuori i quaranta euro dal portafoglio.
Prendemmo la pesante borsa, io per un manico, e lui per l'altro, e ci incamminammo per tornare a casa.
-Cloe, avresti voglia di iniziare il mio disegno già oggi?-
Mi chiese Niall interrompendo il silenzio.
Ci pensai un attimo su, non avevo niente da fare, ed ero curiosa di provare a colorare con dei colori decenti.
-Mh, va bene!-
Quando arrivammo a casa presi tutti i colori, anche quelli vecchi, e con Niall li disposi aperti a terra, davanti ad una tela di taglia media.
Mi inginocchiai per terra, e decisi che prima avrei dovuto fare uno schizzo, non potevo fare un disegno a caso.
Così mi allungai e senza alzarmi riuscii a prendere i gessetti bianchi.
-Eehm, che devo fare?-
Chiese Niall, grattandosi la nuca.
Ci pensai un attimo su, poi feci una domanda.
-Vuoi solo la faccia giusto?-
Lui rispose annuendo.
-Ok, allora siediti qui.-
Dissi mostrandoglia il posto accanto a me.
Quando si sedette iniziai ad osservare i lineamenti del suo viso, in ogni particolare.
Per un attimo rimanemmo entrambi seri, ma quando incrociai i suoi occhi scoppiammo entrambi a ridere.
-Ok, con calma.-
Dissi finendo di ridere e cercando di concentrarmi.
Lui prese un respiro e tornò ad un'espressione naturale.
 
-Ho fame.-
Erano passati poco più di quarantacinque minuti, ed io avevo praticamente finito lo schizzo, in tutti i suoi particolari.
-E io ho male alle gambe.-
Dissi mentre tracciavo un dettaglio di un occhio.
-Che ne dici se facciamo merenda?-
Mi chiese lui. Io sorrisi, poi staccai il gessetto dalla tela.
-Buona idea.-
Mi lazai, mi stiracchiai, feci scrocchare le dita, e sorrisi.
-Andiamo?-
-Andiamo.-
Confermai io.
Scendemmo le scale fino ad arrivare al salotto.
-Mmh, cosa vuoi?-
Mi chiese fermanosi e appoggiandosi al retro del divano.
-Ce l'hai la Nutella?-
-Ovviamente si.-
-Perfetto.-
-Aspettami sul divano!-
Feci come aveva detto mentre lui entrava nella cucina, e dopo poco lo vidi tornare con un barattolo di Nutella, e due cucchiai. Sorrisi, mentre lui accese la tele e si sedette accanto a me.
-A lei.-
Disse progendomi un cucchiaio.
Lo presi sorridente, e lo immersi per prima nel barattolo, per poi assaporare quella sostanza che non mangiavo da un po'.
-Mi mancavi Nutella.-
Farfugliai con il cucchiai ancora in bocca.
Niall rise guardandomi, poi immerse anche lui il cucchiaio.
Adoravo questi momenti. Buona compagnia, cibo, e divertimento. Avevo sempre pensato che questi momenti così semplici fossero quelli che ti facevano scoprire una persona.
E poi davanti alla dolcezza di una Nutella, non si può mentire.
Passarono circa venti minuti in cui chiacchieravamo e scherzavamo mangiando Nutella; mi sentivo bene con lui, anche se era passato poco tempo era un ragazzo semplice, e fu facile per me iniziare a legare.
-Mh, a proposito!-
Sbottò improvvisamente lui distogliendo la mia attenzione da Spongebob, e dopo aver deglutito continuò.
-Sai che ieri sera a cena parlavamo che i miei hanno le ferie in questi giorni? Ecco, prima si stavano mettendo d'accordo, e hanno deciso che domani partono e si fanno una vacanza da piccioncini in un hotel al mare, quindi io ho deciso di chiamare qui gli altri quattro.. Niente, volevo avvisarti.-
Concluse facendo spallucce. Io aggrottai la fronte non capendo.
-I fantastici quattro?-
Chiesi ironica, visto che non sapevo a chi si riferisse.
Lui mi guardò e scosse la testa.
-No, no. Gli altri quattro, intendo i componenti del gruppo! Cloe, One Direction, cinque ragazzi, una delle band più famose del momento.. Non ti dice niente?-
Mi spiegò genticolando, e io scossi la testa.
-Giusto, mi ero dimenticata che tu sei una popstar e che io sono la figlia di Bloom. Sai, no, quella delle Winx!-
Dissi cercando di convincerlo.
-Ma non eri figlia di un unicorno?-
-L'unicorno è il padre.-
Dissi con fare ovvio.
-Scherza scherza, ma preparati spiritualmente ad una settimana in casa con cinque maschi.-
Scossi ancora la testa ridendo.
-Certo, d'accordo.-
Lui scosse la testa arrendendosi, e io risi.
-Niall, andiamo a piegare le tele e i colori?-
Dissi ad un certo punto, ricordandomi del disordine che avevamo lasciato in camera.
-Uh, giusto.-
Ci alzammo insieme, portammo Nutella e cucchiai in cucina, ed andammo in camera.
-Aaallora, tu mi chiudi tutti i colori bene e li metti sul terzo ripiano lì, io intanto piego i disegni.-
Lui annuì, e insieme ci mettemmo al lavoro.
Dopo che Niall ebbe finito di mettere a posto i colori venne ad aiutarmi ed insieme piegammo le ultime tele.
-Finito!-
Esclamò lui. Sorrisi, e stavo per rispondere, ma la mia attenzione fu attirata da qualcosa, fuori dalla finestra; il tramonto.
-Niall, vieni qui fuori con me?-
Chiesi indicando il piccolo balconcino al di là dellaporta-finestra.
Lui mi guardò, e poi annuì facendo spallucce.
Uscii seguita da lui, e mi sedetti appoggiando la schiena al muro, affiancata da lui.
Oltre le sbarre della ringhiera vedevo il sole pallido di settembre che scompariva dietro l'orizzonte.
Mi avevano sempre affascinato queste cose.
-Ti piace eh?-
Mi chiese Niall guardandomi. In risposta sorrisi, ma non dissi niente.
Passarono alcuni minuti, forse dieci, in completo silenzio.
-Niall, tu li hai mai visti i colori?-
Chiesi riprendendo la domanda che lui mi aveva fatto il giorno stesso.
-C,certo li vedo tutti i giorni.-
Rispose lui perplesso.
Sorrisi, non credo avesse capito la domanda.
-No, non hai capito. Cioè intendo dire.. Descrivimi il cielo, il tramonto.-
Dissi alla fine non riuscendo a spiegarmi.
Ci fu un attimo di silenzio, in cui forse Niall stava riflettendo, ma poi si schiarì la voce.
-Beh, è azzurro, con delle nuvole. E il sole sta sscendendo proprio in questo momento, quindi c'è anche un po' di rosa.-
Rispose con gli occhi fissi su quell'orizzonte che trovavo sempre più bello.
-Vuoi sapere come lo vedo io? Il cielo sopra di noi è di un azzurro scuro, ma vivace, quasi come il mare di posti come i Caraibi. E là, in quell'ultimo angolo di sole, attraverso quella schiera di case e alberi, diventa anche simile al magenta, come... Come, non so come, ma è bellissimo. E proprio dietro al sole, in tutto lo spazio attorno, diventa arancione, un arancione molto forte. Tra il magenta e il blu c'è uno spazio più chiaro, simile ad un bianco lattiginoso tinto leggermente di azzurro. Ed è stupendo, perché dove è blu le nuvole sono più chiare, mentre dove c'è il rosa le nuvole sono come un viola scuro.-
Ripresi fiato senza staccare lo sguardo da quello spettacolo.
Con il tempo avevo imparato ad apprezzare le cose.
Perchè quando non ti rimane più nessuno, più niente, ogni piccola cosa diventa un sogno, diventa importante.
E la verità era che quella domanda aveva un significato molto più profondo di come appariva.
Ed io avevo appena aperto i miei sentimenti a quel ragazzo, senza che lui se ne accorgesse.
Pensai alla descrizione che aveva fatto lui, e sorrisi debolmente; non era riuscito a vedere tutta quella bellezza, eppure era lì davanti.
E infondo, pensandoci, tutto quel ragionamento sui colori è la base degli autolesionisti.
Hanno una vita così terribile, così pallida, da non riuscire ad essere felice, da non riuscire a vedere i colori. Ed è per questo che si lesionano, per vedere tutto ancora più triste e grigio. Perchè dopo che hai visto tutto grigio, quasi nero, anche il più squallido pallore sembra un bellissimo colore.
Questi erano i ragionamenti che facevo quando ero sola.
Ci pensavo su delle ore, fino ad avere delle rispose.
E non so se voi possiate capire quello che ho scritto, è difficile.
Infine mi girai verso Niall, il suo sguardo sembrava sognante diretto verso l'orizzonte.
Poi anche lui mi guardò, e mi sorrise debolmente.
-Entriamo?-
 
Fine flashback.
 
 
Allora? Che vi pare? Io non vi dico niente, solo che tra poco me ne devo andare perchè qui sta arrivando un temporale da spiaggia..
Va beh, ovviamente Cloe, visto che non esce dall'orfanotrofio da qualche anno, non conosce neanche l'esistenza degli One Direction, ma manca poco alla nostra entrata, e li diciamo che.. Cambierà tutto.
Ochei sta iniziando a piovere, ci vediamo domani gente!
Harry.                  
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
Uaaaaaaaah.
Buona sera gente! Come va?
Io tutto bene, il ragazzo che mi piace mi ha invitato ad andare in piscina con lui e dei suoi amici, ajdhghgd. In effetti sarà  imbarazzante e mi sentirò un po' a disagio visto il mio fisico che non è un granchè, ma vabbè, sarà carino passare una giornata con lui.
Poi ci tenevo veramente tanto a dirvi una cosa riguardante il capitolo.
Beh, anche se non è molto speciale per quello che succede, è uno dei miei preferiti per il discorso nell'ultima parte.
La domanda "Tu li hai mai visti i colori?" è una domanda che mi colpisce sempre tantissimo per la moltitudite di significati profondi che ha.
E ho cercato di farvi capire un po' quali emozioni può trasmettere, anche se non so se ci sono riuscita visto che è un concetto abbastanza complesso.
Ma va beh, quello che volevo dire è che in questo capitolo ci ho messo anche del mio.
*sono strana, si*
Bene, ora faccio un BIG SHOUTOUT a:
_Leeroy_
francescac97
xheivampire
claudia_directioner
louis_is_a_carrots_man
per le cinque recensioni dello scorso capitolo, grazie.
Ora vi metto qualche foto!




 
Allora, lei è Cloe, la nostra carissima protagonista:


 
 
                                     


Questo è il nostro Niall fratellino:





E questo è il nostro carissimo narratore Harry:



 
 
 
 
 
xx,Flying_
  
Leggi le 24 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Rayon_