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Autore: Atena95    05/08/2013    3 recensioni
Allora,non sono molto brava con le introduzioni,questa storia l' avevo già pubblicata nelle originali,poi ho deciso di modificarla e pubblicarla qui.
Isabella Swan si trasferisce a Forks dal padre.
Qui conoscerà una famiglia diversa dalle altre che nasconde un segreto di cui lei dovrà farne parte,infatti Bella scoprirà di essere destinata a fare grandi cose.
Spero di avervi incuriosita.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo Due

(Pov Edward)

Sbuffai aspettando che la segretaria si sbrigasse a darci i nostri orari, non sopportavo quella donna, si poteva dire che avesse una particolare attenzione verso di me.
“cosa gli fare se non fosse una studente”. Inorridii, più o meno questi erano i sui pensieri.

La signorina Cope era una donna bassa e robusta,sulla cinquantina con i capelli  biondi molto poco naturali,portava  gli occhiali che sembravano dei fondi di bottiglia.
 Guardai Alice e Rosalie che la fissavano inorridite la donna e per poco non scoppiai a ridere, i loro pensieri erano simili :“ma ce l’ ha uno specchio in casa” questa era Alice; mentre Rosalie “Forse dovrebbe fare una visita dall’ oculista,ma come si veste!?”

Uscimmo dalla segreteria e prendemmo strade diverse a seconda delle lezioni e a seconda delle coppie, Rose con Emmett e Alice con Jasper, avrei anch’io io una compagna se non fosse morta, a volte Tanya mi mancava incredibilmente,sospirai forse era meglio non pensarci.

Mentre andavo nell’ aula di spagnolo passai davanti  ad una ragazza che aspettava il suo turno per entrare in segreteria, quando sentì un odore delizioso di lavanda e    mi voltai verso l’ unica persona presente nel corridoio: era davvero bellissima, occhi color cioccolato,capelli color mogano che scendevano a boccoli sulle esili spalle, ma non mi  importava più di tanto del suo aspetto , quanto del suo profumo delizioso che continuavo a respirare profondamente per coglierne ogni sfumature, mi venne voglia di assaggiarlo, ma qualcosa mi diceva di non farlo.

Guardai di nuovo il suo viso e mi accorsi che era arrossita, forse per colpa del mio sguardo insistente,allora respirai profondamente un’ ultima volta per potare con me una parte di quel profumo,mi voltai e me ne andai.

Lontano dal suo sguardo presi il cellulare dalla tasca dei miei jeans per avvertire gli altri della reazione che il profumo di quella ragazza aveva suscitato in me.

 

“Forse l’ho trovata”.

Selezionai i loro numeri e lo inviai.
Il mio telefono vibrò quasi subito, mostrandomi quattro messaggi non letti, tutto con lo stesso messaggio: ”Chi è?”.
La campanella suonò così mi sbrigai a raggiungere l’aula di spagnolo, rispondendo a tutti con: ”Ne parliamo a pranzo”.

Entrato in classe, occupai il primo posto libero che trovai, la professoressa Goff - una donna dalla corporatura robusta e i tratti tipicamente ispanici- iniziò ad illustrare il programma che avremo svolto quell’ anno quando la porta si aprì di scatto ed entrò una ragazza,che io ignorai continuando a guardare la professoressa.

-Signorina Stanley le sembra questa l’ora di arrivare in classe!-Fu rimproverata.

-Scusi signora Goff – Sbuffò una voce avrei riconosciuto tra mille, alzai lo sguardo e non potei far altro che spalancare gli occhi dallo stupore,quella era Tanya.

La prof. disse qualcosa che ignorai completamente,cioè era impossibile che quella ragazza le somigliasse cosi: gli stessi capelli biondi,lunghi fino alle spalle,gli occhi azzurro cielo,il suo fisico con le forme un po’ abbondanti perfino lo stesso odore di menta.

La ragazza si sedette vicino a me, dove c’ era l’ unico posto libero.

-Ciao io sono Jessica Stanley, tu sei uno dei Cullen,vero?-Si presentò la ragazza.

“Mmh ma che bello che sei,che ne dici di passare mezz’ ora con me”I suoi pensieri erano più tosto espliciti.

Mi ripresi dallo shock  iniziale e mi presentai anch’ io:-Si,sono Edward Cullen.-Dissi.
 
( Pov Alice)

Quell’ anno avevo deciso di inscrivere  tutti al liceo, eravamo arrivati a Forks da tre anni e tutti erano convinti che noi cinque, studiassimo a casa, mentre nostro padre adottivo Carlisle lavorava all’ ospedale  di Forks e nostra madre faceva la casalinga, ovviamente erano tutte bugie Carlisle e Esme passavano per i nostri genitori adottivo solo perché erano più grandi di aspetto.

Comunque avevo deciso di iscriverci al liceo,perché avevo avuto una strana sensazione.

Come Edward che leggeva nel pensiero e Jasper  che era un empatico anch’io avevo un potere: prevedevo il futuro ma  purtroppo il futuro delle guardiane mi era escluso, ma dal quasi svenimento di questa mattina ero più che sicura che la ragazza fosse qui  dopotutto erano passati quasi diciassette anni da quando Edward  aveva percepito la sua nascita.

Mentre stavo andando a lezione di storia con Jasper che mi stava accompagnando, vibrarono i nostri cellulari,forse Edward aveva trovato la nuova guardiana.

-Allora ci vediamo dopo, sapevo cha avremo dovuto fare in modo di avere tutte le lezioni in comune, già mi manchi-. Disse Jasper prima che io lo baciassi.

-Dai, non temere due ore passano in fretta-. Lo consolai- E poi avremo tutta la notte per stare insieme-continuai maliziosa.

-Non vedo l’ ora-. Disse e con uno sguardo malizioso, andò a lezione, mentre io entrai in classe andando a presentarmi al professore.

Notai  che c’ era già una ragazza seduta tra in banchi in prima fila e se non sbagliavo era la ragazza che avevo intravisto fuori dalla segreteria.

-Salve professor  Bale, io sono Alice Cullen -.  Dissi dandogli il foglio  da far firmare.

-Salve signorina Cullen,prego si accomodi-.

Presi posto accanto alla ragazza e mi presentai:-Io sono Alice Cullen,sono nuova tecnicamente.-

-Io sono Isabella Swan, ma preferisco essere chiamata Bella e anch’ io sono nuova-. Si presentò lei stringendo la mano che le avevo porsi.

-Ecco dove ti ho vista,eri in segreteria prima di me-. Disse Bella arrossendo vistosamente,doveva essere  tremendamente timida.

-Si esatto ,anch’io ti ho vista in corridoio-. Confermai annuendo,quella ragazza sembrava davvero simpatica.

La campanella suonò, gli studenti cominciarono  ad entrare in classe  e ci girammo entrambe  verso la lavagna,il professore iniziò a spiegare ed io ad annoiarmi,quel periodo storico l’ avevo vissuto.

Sbuffai.-Noioso,vero?-. Domandò Bella,se era noioso per lei  figuriamoci per me.

Bella iniziò a guardare il mio anello.-Che bel anello!Che pietra è?- Domandò.

-Un’ acquamarina-Risposi,ogni guardiana aveva un anello che era il simbolo del suo potere e siccome ero la guardiana  dell’ acqua era un acquamarina,molto fantasioso.

La campanella suonò  e noi cominciammo a raccogliere le nostre cose.

-Sembra molto antico-. Annuì  per essere antico era antico,risaliva più o meno al tempo degli dei dell’ Olimpo.

Uscimmo  dalla classe  e trovai Jasper appoggiato al muro, parlando di dei.

-E’ un cimelio di famiglia, comunque Bella, lui è Jasper Hale, il mio ragazzo; Jasper, lei è Bella Swan -. Lì presentai.

Jasper sorrise e Bella arrossì.-Io devo andare ci vediamo in giro?-Domandò Bella un po’ titubante.

-Si,certo-confermai.

-Allora,ciao-. Detto questo si voltò e se ne andò.

-Allora chi è?-Mi chiese Jasper.

-Non lo so,ma voglio diventare sua amica-. Jasper sorrise mettendomi un braccio sulle spalle e andò insieme alla prossima lezione.
 
(Pov Bella)

Per  tutta  la mattinata non avevo fatto altro che pensare allo strano ragazzo incontrato nel corridoio,poi a lezione di storia avevo conosciuto una delle ragazze che avevo visto quella mattina in segreteria, quella che somigliava ad un folletto, era davvero simpatica.

Stavo andando alla lezione di letteratura inglese quando due ragazzi mi si pararono davanti.

-Ciao!Tu sei Bella Swan la figlia di Charlie?Io sono Jessica Stanley,mentre lui è Mike Newton -. Si presentò la ragazza che diceva chiamarsi Jessica.

-Si io sono Bella-Confermai.

Jessica era un po’ più bassa del mio metro e sessantacinque,con folti capelli ricci e gli occhi azzurri, Mike era un ragazzo carino, i capelli biondo cenere raccolti in punte ordinate gli donavano un aria da bambino, e mi sorrideva con aria amichevole.

-Che lezione hai ora?-Mi chiese Jessica, che aveva l’ aria della solita pettegola  a caccia delle novità.

-Letteratura inglese,voi?-. Domandai a mia volta,la miglior difesa è l’ attacco.

-Io ho storia-. Disse Mike guardandomi con aria dispiaciuta.

-Io invece ho algebra-. Rispose Jessica lanciando un occhiataccia a Mike.

-Bella che ne dici di pranzare con noi?-.Chiese Mike speranzoso.

- Emh, ok mi farebbe piacere-. Mormorai arrossendo.

-Bene allora ti aspettiamo davanti la mensa-. E così se ne andarono,mentre io mi affrettai a raggiungere la classe, prima di arrivare tardi.

Angolo della pazza scatenata dell’ autrice.

Grazie per aver letto questo capitolo,allora vi è piaciuto?Se avete domande non esitate.

Edward e Bella si sono incontrati!Ma sorge un dilemma:la somiglianza tra Jessica e Tanya farà sorgere qualche problema?Per saperlo dovrete aspettare il prossimo capitolo, che metterò sempre al raggiungimento delle tre recensioni.

Ringrazio:
Per le recensioni
-Sayuri Narajima 
- bellissimaparsona
-Edward4ever96
- Yue_Jie
-Hurt_Dolore
- imane_avo, grazie per il messaggio privato.

Per l’ aggiunta tra le seguite:
  -anto32 
 -bellinaC 
 - bellissimaparsona 
giadinacullen 
-miky 483
 - robesten 
 - T13_l 
 - wolf1975 

Per  l’ aggiunta tra le preferite:
-xsarah 

Per l’ aggiunta  tra ricordate:
 anto32
- 1717

Ecco ho finito,baci Atena.

P.s. Non so quando posterò il prossimo capitolo mio zio, domenica si sposa ed ho un sacco di cose da fare.
  
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