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Autore: LillyStu    06/08/2013    1 recensioni
"Ehi, tu! Scusa, non è che avresti un fottuto accendino?"
Il ricciolino, ancora seduto, sventola un piccolo aggeggio tra due dita. Sorrido e mi allungo verso l’oggetto dei miei desideri quando l’odioso ragazzo chiude la mano a pugno imprigionandovi dentro l’accendino, rendendomi impossibile l’accesso. Mi rialzo e lo guardo male. Ma non si toglie mai di dosso quel sorriso schifoso che si ritrova?!
"Prima voglio un bacio" annuncia convinto.
"Piuttosto bacio il marciapiede dietro i cassonetti" esclamo ironica
"Fallo e dopo avrai il tuo adorato accendino"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< andiamocene >>ordino alle mie amiche appena torno al tavolo. Wendy mi guarda confusa.
<< Perché? Che è successo? >>
<< E’ successo che sono stufa e voglio tornare a casa, possiamo? >>dico con durezza.
<< Mmm.. non so quanto Brigitte sia d’acc.. >>ci pensa un po’.
<< Non me ne frega un cazzo di quanto può essere d’accordo o no Brigitte, è ora di tornare a casa! >> esclamo a voce un po’ più alta. Forse troppo alta, visto che parecchie paia di occhi si puntano su di me. Brigitte sembra volermi uccidere con lo sguardo, ma poco mi importa. Gli altri ragazzi, che non ho ancora imparato a riconoscere, mi fissano sorpresi in attesa di una spiegazione. Non sono intenzionata a dargliela. Semplicemente giro i tacchi e punto verso l’uscita. Sento subito Wendy scusarsi in fretta e furia e seguirmi. Io e lei siamo così: completamente diverse, sia per carattere che per estetica. Lei è bionda, magra, occhi azzurri e di bella presenza. Io sono praticamente l’opposto: capelli neri, fisico nella norma e occhi neri come la pece. Lei è simpatica, gentile, disponibile, educata e veramente una buona amica e una brava persona. Io sono scontrosa, acida, dico sempre quello che penso e non me ne frega un cazzo del giudizio altrui. Non so neanche come facciamo ad essere così diverse ma allo stesso tempo così amiche, però siamo cresciute insieme fin dai primi anni della nostra vita e siamo sempre state tanto legate. E’ l’unica persona che ammetto di volere bene. Non so come faccia a sopportarmi, è l’unica che sa sempre come prendermi e spesso tenta perfino di rimediare ai miei guai. Alzo gli occhi al cielo quando la sento scusarsi mortificata dal mio comportamento e dal dover lasciare il tavolo per venire dietro a me. Si trascina dietro pure Brigitte a forza, le lamentele di quest’ultima giungono subito alle mie orecchie.
<< Ti odio >>sbotta contro di me quando ormai siamo fuori dal locale.
<< An-ha, ricordami di aggiungere il tuo nome alla lista quando avrò voglia di farne una >> rispondo con disprezzo
<< Lista di cosa? >>mi chiede confusa Wendy
<< Lista delle persone a cui non vado a genio >>
<< Oh sarebbe veramente una lunga lista, credimi >>sussurra Brigitte a bassa voce beccandosi una leggera gomitata da Wendy. Non mi sono ancora mai girata a guardarle, ma sono abbastanza sicura che Wendy abbia dovuta trascinare via Brige da lì strattonandola per una mano. Una volta arrivate alla macchina mi accorgo che manca qualcuno.
<< Dov’è Vivian?! >>chiedo scocciata girandomi verso le mie amiche. Siamo venute con la sua macchina, lei ha le chiavi, lei guida. Le due si guardano per un attimo. Dove è andata a cacciarsi?! Prendo il cellulare e la chiamo, sento squillare ma nessuno risponde. Durante l’attesa decidiamo di accomodarci: Brigitte si appoggia alla macchina mentre io decido di sedermi direttamente sul cofano. Wendy continua a chiamare Vivian, io intanto mi fumo una sigaretta e zittisco Brigitte ogni volta che propone di tornare indietro a cercarla solo per rivedere i ragazzi.
<< ma una foto o un autografo glielo hai chiesto almeno? >>le chiedo ad un certo punto, guardandola di sbieco.
<< Oh >>esclama sorpresa, sbarrando gli occhi, come se si fosse appena ricordata qualcosa che si era dimenticata.
<< Lo prendo come un ‘no’. Brava furba. Hai perso la tua occasione >>ridacchio mentre faccio l’ultimo tiro. Wendy continua a camminare avanti e indietro accanto alla macchina con il telefono all’orecchio.
<< Diamine! Perché non risponde!? >>E’ preoccupata. Alzo gli occhi al cielo, sempre a pensare al peggio!
<< Ehi ragazzeee! >>ci giriamo verso la voce della nostra amica che ci sta raggiungendo di corsa. Wendy sospira sollevata, Brigitte si alza senza dir niente e io spengo la sigaretta sul cofano prima di scendere, così impara a farci aspettare così tanto per i suoi comodi.
<< Dove sei stata?! >>le chiede subito Wendy.
<< Scusate, mi sono intrattenuta un attimo di più >>
<< Un attimo di più? E’ 10 minuti che ti aspettiamo! >>le fa notare Brigitte.
<< Tranquilla, ti piacerà! >>la guardiamo tutte senza capire. << Ho rimediato degli inviti ad una festa  >>
<< E chi ci ha invitato? >>chiede Wendy
<< I One Direction! >>
<< quando è? >>
<< Domani! >>
Sgrano gli occhi. Dimmi che scherza, ti prego. Ma nel momento in cui vedo Brige iniziare a saltellare ed esultare dalla felicità capisco che non è così. Oh, dio.
 
 
 
<< Scordatelo! >>ripeto per l’ennesima volta alla mia migliore amica la quale è in piedi davanti al mio armadio. Sta cercando qualcosa che potrei indossare per la festa a cui non ho intenzione di andare. E’ inutile.
<< Dai, fallo per Brigitte >>dice senza pensare mentre rovista nel mio guardaroba, ma poi si corregge subito << fallo per Vivian! >>
Sa che per Brigitte non farei quasi niente, io e lei abbiamo quasi più bassi che alti, ma per Vivian forse un pensierino potrei anche farcelo.
<< Maddai, non ho neanche capito perché Vivian ci vuole andare. Non è così fan dei One Infection! >>esclamo passando improvvisamente dalla posizione sdraiata sul mio letto ad una seduta. Wendy mi rivolge uno sguardo di rimprovero.
<< One Direction, Anne. One Direction >>
<< Quel che è! >> cado con un tonfo sul mio materasso.
<< Comunque non sarà così fan della loro musica, ma sembra che abbia un debole per Louis >> mi dice, tranquilla, scatenando la mia incredulità. Mi alzo tornando seduta.
<< Per quel tipo?! Mi prendi in giro? >>le chiedo sorpresa
<< Hai almeno idea di quale sia Louis? >>mi domanda, girandosi verso di me. Effettivamente…. No.
<< Sì, quello biondo, riccio, con gli occhi chiari >>mento, sperando di avere fortuna.
<< Annabelle, non ne esiste uno biondo, riccio, con gli occhi chiari nella band >>Oh, dannazione.
<< Beh, qualsiasi sia questo Luah, sono sicura che non ne vale la pena >>esclamo sicura, facendomi leva sulle braccia per tenermi su.
<< Louis. >>mi corregge << Ma cos’hai che non va?! >> alza gli occhi al cielo e batte le mani sui fianchi. Si riferisce alla mia incapacità di ricordarmi i nomi di ciò che non è assolutamente di mio interesse.
<< Metti questo, non l’hai mai messo ed è carino. Mi sembra perfetto per stasera >>dice, lanciandomi un abito di colore prugna sul letto. Fisso prima lei e poi l’abito.
<< Guendalina Savannah Smith, se non l’ho mai messo ci sarà un motivo: non si può guardare! >>le faccio notare, chiamandola per il nome intero di battesimo, cosa che non sopporta. << E in ogni caso non ci vengo alla festa >> ricordo.
<< Secondo me ti sta d’incanto >>afferma, sorridendo mentre ammira l’abito sul letto.
<< Sì, se voglio impersonare una prugna vivente >>
<< Con i giusti accessori ti starà una meraviglia. Mettilo >>
<< Mai, neanche in un milione di anni >>
 
 
 
Alla fine non so come ma mi sono fatta convincere a venire. E’ che… Wendy sa esattamente i miei punti deboli. ‘ci sarà alcool a volontà’ ‘musica a tutto volume e potrai ballare quanto vuoi’ ‘quando ti ricapiterà di andare ad una festa privata di Vip?’ ‘chissà, magari incontriamo Johnny Depp’
<< Fallo per Vivian >>mi sussurra a bassa voce. Sospiro e chiudo gli occhi mentre scendiamo dalla macchina. Appena li riapro mi accorgo della villetta davanti a me. Una casa di almeno tre piani, non troppo appariscente ma che sicuramente non passa neanche inosservata in mezzo alle più comuni semplici casette inglesi della zona. Curvo gli angoli della bocca all’ingiù come per dire ‘niente male’ e vengo affiancata da Brigitte e Vivian appena scese dai sedili posteriori dell’auto. La prima veste un abito abbastanza attillato quanto vistoso;  sicuramente non passerà inosservata considerato che sembra una barbie da quanto color rosa indossa: vestito, scarpe, lucidalabbra. Almeno la borsa e il braccialetto sono di color bianco, per fortuna. Vivian invece, al contrario, sfoggia dei leggins di pelle neri sotto una maglia accollata con raffigurato un triangolo riempito di sguardi animali e il tutto è stato abbinato a delle Jeffrey Campbell borchiate e ad un braccialetto di borchie dorate. Ho sempre amato come si veste Vivian perché ha uno stile semplice e non si cura del pensiero altrui. Stasera è fin troppo elegante per i suoi standard. Io e lei siamo molto simili in questo senso, tranne per il fatto che lei almeno sa fare degli abbinamenti decenti malgrado si rifiuti di indossare vestiti o cose troppo elaborate, mentre io ho sempre bisogno del buon gusto di Wendy per scegliere cosa mettere…beh forse non avrà più questo onore dopo stasera e il suo vestito prugna. Mi accorgo di star fissando la mia amica rossa solo nel momento in cui anche lei si gira verso di me.
<< Che c’è? >>mi chiede
<< No, niente. Stavo rimuginando sul fatto che avrei tanto voluto mettermi anche io dei pantaloni e una maledetta maglietta invece che l’orrido vestito della nonna >>dico, scatenando le sue risate
<< Smettila di lamentarti Annabelle per l’amor di gesù! >>sbotta Wendy girandosi a fulminarmi mentre ci guida verso l’entrata della villetta. Le faccio un po’ il verso. Lei indossa un vestito nero con delle pailettes nella parte superiore e una corta gonna nella parte inferiore.
Vediamo le tipiche luci da discoteca illuminare l’interno della casa di rosso, blu e verde e sentiamo la musica a tutto volume far quasi tremare il vicinato mentre ormai giunte davanti alla porta Wendy suona il campanello. Appena rilasciato il dito da quest’ultimo fa una cosa inaspettata: indietreggia facendomi apparire in prima riga. Mi giro a guardarla mentre sorride e appena mi rigiro trovo davanti a me dei scintillanti occhi verdi con la mano sulla maniglia. Brutta stronza.. Io non ci volevo neanche venire qua e il motivo del mio desiderio di rimanere a casa è proprio davanti a me in questo momento mentre pensa ho suonato perché mi venisse ad aprire.
<< Oh, guarda chi si vede! >> esclama aprendosi in un sorriso. Mi fa una radiografia completa << sembri.. >>
<< una prugna, sì lo so. Sono stata costretta >>lo interrompo finendo la frase per lui mentre mi si fa da parte per lasciarci entrare in casa
<< In realtà volevo dire ‘molto più carina’, ma anche quello che hai detto tu va bene >>
<< l’ingrediente segreto dei tuoi drink è la simpatica per caso? >>lo sfido riferendomi al bicchiere che tiene in mano
<< in quel caso dovresti berne a quintali. >>
<< mi hai invitato per qualcosa >>Credimi, ne berrò proprio a quintali.
<< Ti preparo la vasca così puoi immergerti dentro, facciamo prima >>
<< Dopo avertici affogato, magari >>
<< In ogni caso non mi pare di essere stato io ad invitarti >>dice, tornando serio. Non sapeva che saremmo venute?
<< Beh, se vuoi me ne vado, volentieri >>mi irrigidisco.
<< Oppsss, credo proprio che sia colpa mia. Mi sono dimenticato di avvisarti.. forse. >>Compare il suo solito amico moro dagli occhi chiari appena sceso dalle scale, con un’espressione colpevole. Dal sorriso nato sul volto di Vivian nel momento in cui il moro ha fatto il suo ingresso deduco che lui debba essere Louis.
<< Beh, in questo caso, visto che ci siamo direi che possiamo anche fermarci un pochino >> annuncia improvvisamente Brigitte prendendo possesso del drink in mano ad Harry mentre gli passa davanti e gli fa un occhiolino. Wendy e Vivian la seguono superando definitivamente l’atrio. Mi trascinano sottobraccio nella sala in cui sembra provenire la musica e notiamo subito l’enorme folla che si scatena in pista a ritmo di ‘I need your love’ di Calvin Harris e Ellie Goulding. Troppa gente.
<< Non vedo Johnny Depp, direi che possiamo andarcene >>urlo nell’orecchio alla mia migliore amica mentre mi giro pronta a partire. Mi trattiene subito stringendo la presa sul mio braccio.
<< Andiamo a ballare! >>propone strattonandomi verso la pista. Le altre intanto si sono già addentrate in mezzo al mare di persone.
<< Mm..Preferisco andare al bar a prendermi un drink prima >>la fermo. Mi accontenta e insieme raggiungiamo il bar.
<< Due Long Island, grazie >>dico al barista
<< Ehi, non vi ho viste arrivare. Vi state divertendo? >>sento una voce maschile rivolta a noi. Mi giro e noto che per la precisione, è più rivolta a Wendy che è me. E’ il biondino del gruppo, quello con gli occhi azzurrissimi e l’accento un po’ strano.
<< In realtà siamo appena arrivate, ci ha accolto Harry e abbiamo visto anche Louis >> gli risponde alzando il tono per farsi sentire sopra la musica la mia amica. L’altro le sorride in segno di aver capito. Appena il barista termina i nostri drink ringrazio e ne porgo uno alla mia amica, il biondino gli chiede una birra. I due continuano a parlare sussurrandosi cose all’orecchio per riuscire a comunicare in mezzo a quel casino e a ridacchiare mentre si godono le proprie bibite. Io faccio finta di non farci tanto caso e mi trasgolo il mio drink mangiandomi pure i cubetti di ghiaccio uno ad uno una volta finito il liquido. Ad un certo punto vedo che il biondino chiede qualcosa alla mia amica e questa si gira verso di me.
<< Noi andiamo a ballare. Vieni? >>mi domanda. Io e i due piccioncini? No, grazie
<< Mm, forse vi raggiungo dopo >>le dico. Sicuro.
<< Ok >>mi sorride e si allontana con il suo nuovo amico. Mi sistemo su uno degli alti e comodi sgabelli davanti al banco
<< Un shot di vodka alla menta >>ordino al barista. Ho intenzione di rimanere incollata con il culo su questa sedia per il resto della serata. Io e l’alcool siamo migliori amici. Sì, ho parecchi migliori amici tra sigarette, accendini, Wendy e alcool. Appena arriva il mio shottino lo butto giù d’un colpo e ripoggio la tazzina un po’ troppo forte sul balcone.
 <<uhhh, ci andiamo giù pesanti stasera >> Dio, ancora quella voce. Ormai ho imparato a riconoscerla, anche perché in realtà delle volte ha delle cadenze molto sexy, ma questo lui non lo saprà mai da me.
<< Sai cosa è veramente pesante? Un ragazzo viziatello appena conosciuto che inizia a perseguitarti peggio di uno stalker >>dico, acida.
<< Ehi, ti ricordo che sei tu ad essere alla mia festa>> mi ricorda. Sbuffo senza degnarlo neanche di uno sguardo.
<< Due tequile >>ordina al barista. Quando gliele porta si fa dare la bottiglia in modo da potersi riempire le tazzine fino al bordo. Alzo gli occhi al cielo. Viziato presuntuoso.
<< Una tregua. Beviamoci su! >>mi propone porgendomi una delle due tequile e un pezzo di limone. Lo guardo, e, dopo un momento di esitazione decido di accettare. Metto il sale tra indice e pollice e mi preparo mentre lui fa lo stesso.
<< Al 3 >>annuncia sorridendo, mi ritrovo a ricambiare l’espressione senza volerlo
<< 1..2..3! >>Boom! Lecco velocemente il sale, butto giù la tequila e succhio avidamente il limone. Chiudo gli occhi dal bruciore. Dio, che bomba! Inizio a ridere come un’idiota senza apparente motivo. E’ stato sensazionale, veramente micidiale! Harry scuote i ricci per riprendersi per poi guardarmi e sorridermi divertito.
<< Voglio fare un altro giro! >>urlo convinta. Il riccio ridacchia e riempie di nuovo i nostri bicchieri fino all’orlo mentre chiede altro sale e altri pezzi di limone al barman. Rieseguamo l’ordine di gesti di prima e posso giurare che questa volta è stata perfino meglio della prima. Chiudo con forza gli occhi e li riapro velocemente, ripeto la cosa per svariate volte finchè non inizio a vedere di nuovo lucidamente. Guardo il mio compagno di bevute e ci sorridiamo, complici. Poi lui afferra con una mano la bottiglia di tequila e con l’altra mi trascina giù dallo sgabello.
 
 
 
POV HARRY.
La prendo per mano e la porto fuori dalla sala, lei acconsenziente si fa trascinare ridacchiando di tanto in tanto mentre ci facciamo spazio tra la folla. Corriamo verso il giardino e appena troviamo una zona non troppo disturbata ci sediamo per terra con le spalle appoggiate al muro. Sentiamo ancora la musica provenire dall’interno, ma almeno ora si può parlare senza bisogno di gridare. Lei mi toglie subito la bottiglia dalla mano e se la porta alla bocca buttandone giù un gran sorso, poi, ridendo, me la ridà. Apre la sua borsetta nera e ne tira fuori un pacchetto di sigarette, se ne infila una in bocca e tenta di accenderla ma inizio a pensare che sia talmente brilla da non esserne in grado. Riconosco l’accendino di Zayn. Dopo alcuni tentativi ci riesce e inizia subito ad aspirare il fumo. Si accorge che la sto fissando e girandosi verso di me mi chiede se ne voglio un tiro
<< non fumo >>le dico
<< perché avevi un accendino se non fumi? >>mi chiese confusa
<< in realtà non è mio. E’ di Zayn, gliel’ho chiesto in prestito >>
<< mi spiace che non lo rivedrà mai più. Mi piace. Penso me lo terrò >> balbettagirandosi l’aggeggio tra le dita
<< fa niente, gli ho già detto che gliene comprerò uno nuovo >>le sorrido. Lei torna a prestare attenzione alla sua sigaretta.
<< ti piace la festa? >>le chiedo per attaccare discorso
<< oh sì, bella casa >>commenta girandosi verso il muro e guardando in alto
<< è del mio patrigno in realtà, me l’ha prestata e ho promesso che avrei messo tutto a lucido una volta finito >>
<< chissenefrega >>ride spasticamente. E’ acida pure da ubriaca, ma già in dosi minori
Prendo un sorso dalla bottiglia e poi gliela passo, lei la accetta volentieri. Appena finisce la sigaretta cerca di accendersene un’altra
<< non dovresti fumare così tanto. Fa male >>
<< questo me lo hai già detto >>dice ridendo a crepapelle. Penso che inizi ad essere veramente poco sobria e ne ho la conferma appena butta tutto a terra e poi si alza all’improvviso con la bottiglia in mano
<< Ho voglia di ballare! >>Inizia a muoversi sensualmente alzando le braccia e scuotendole a ritmo di ‘Blurred Lines’ di Robin Thicke. Poi con le dita mi invita ad alzarmi e raggiungerla e così faccio. Mi mette subito le mani dietro al collo e inizia a sculettare mentre io sono costretto a poggiare le mani sui suoi fianchi. Ha ancora la bottiglia in una mano e di tanto in tanto si alza in punta di piedi per riuscire a raggiungere meglio la mia altezza. Indossa un vestito viola prugna che ha delle spalline e dei dettagli fatti di brillantini e che le arriva sopra le ginocchia, però, in contrasto, ai piedi porta delle vans nere. La trovo terribilmente sexy anche così. Quando si stacca da me mi accorgo che si è scolata praticamente tutta la bottiglia e la guardo sorpreso. Non faccio in tempo a commentare che mi prende per mano e inizia a tirarmi per rientrare
<< adoro questa canzone! >>urla e presto ci ritroviamo nella sala affollata. Mi trascina in pista e subito prende a strusciarsi su di me in maniera veramente troppo provocante. Sento il suo vestito alzarsi mentre con la schiena incollata al mio petto inizia a scendere. Dio, cosa le farei in questo momento. L’unica cosa che mi trattiene dal portarla in bagno e dare sfogo ai miei piaceri è la consapevolezza che è ubriaca fradicia e la razionalità non mi permetterebbe mai di approfittare di una ragazza nel suo stato di meno lucidità. Sento però che il mio corpo la pensa diversamente
<< smettila >>cerco di fermarla finchè mi è possibile, prima che sia troppo tardi.
<< non volevi un bacio? Ho veramente voglia di baciarti adesso >>dice ridendo mentre incrocia di nuovo le mani dietro il mio collo e mi tiene stretto a sé
<< non accadrà, Anne >>e solo Dio sa quanto mi costa pronunciare queste parole
<< Non mi vuoi più? E’ due giorni che non mi lasci in pace e mi chiedi un bacio e ora che sono disposta ad accontentarti… >>mi provoca, facendo un’espressione triste
<< Non stasera >>la interrompo cercando di staccare il suo corpo dal mio. Sono convinto che lei riesca a sentire la protuberanza tra le mie gambe
<< Il tuo amico non è d’accordo >>ride di gusto mentre poggia lo sguardo sulla mia evidente erezione intrappolata nei jeans
<< Dovrà esserlo. Vieni, ti porto di sopra >>la tengo su per un fianco mentre piano cerco di dirigerci verso le scale ma lei si impunta e non muove un passo, in compenso incrocia di nuovo le mani intorno al mio collo
<< Vuoi passare subito al sodo eh? >>mi sfida con voce maliziosa. Sbuffo decidendo di prenderla direttamente in braccio. Lei poggia la testa sul mio petto ed io inizio a salire le scale a due a due per fare prima. In cima però incrocio Louis che mi guarda interrogativo.
<< Ehi amico, che è successo? >>mi chiede fermandomi
<< Stiamo andando a fare sesso! >>urla subito Anne accompagnandosi con una risatina. Louis mi guarda sorpreso
<< Non stiamo andando a fare sesso. E’ ubriaca, la faccio sdraiare su un letto >>lo tranquillizzo subito
<< Ma tu ti sdraierai con me vero? Non mi lascerai sola, verrai a letto con me, vero? >>mi chiede Anne alzando lo sguardo verso di me
<< Hai bisogno di dormire. Devi smaltire la sbornia >>le dico
<< Vai tranquillo, sistemala e io avviso le sue amiche che passerà la notte qui ed è in buone mani >>mi dice Louis poggiandomi una mano sulla spalla in segno di comprensione. Lo ringrazio e poi mi dirigo verso la stanza degli ospiti. Distendo Anne sul letto e dopo averle tolto le scarpe la metto sotto le coperte, tiene gli occhi chiusi tutto il tempo tant’è che penso si sia addormentata finchè, quando mi sto per allontanare, mi afferra il polso trattenendomi.
<< Stai con me, non mi lasciare sola >>mi prega. Io la guardo e, vedendo i suoi occhi supplichevoli, mi costringo ad accontentarla. Tolgo le scarpe e mi metto sotto le coperte con lei, ci stringiamo perché il letto è appena di una piazza e mezzo.
<< Ora però dormi >>le dico e lei mi dà ascolto chiudendo gli occhi.
<< Harry? >>mi chiama poco dopo
<< Dimmi >>
<< Ho sete >>
Alzo gli occhi al cielo. Non poteva dirlo prima di farmi sdraiare? << Vado a prenderti un bicchiere d’acqua >> le dico alzandomi e rinfilandomi le scarpe. Scendo al piano di sotto e invece di entrare nella sala mi dirigo in cucina a prendere una bottiglietta d’acqua direttamente dal frigo. Ne verso un bicchiere e porto su entrambi. Prima di salire incrocio l’amica bionda di Anne. Dovrebbe essere Wendy.
<< Ehi, hai visto Anne per caso? >>mi domanda
<< Sì, è su. L’ho messa a letto perché è un po’ brilla, le sto portando un po’ di acqua.. vuoi.. >>lascio la frase in sospeso. Sembra pensarci un po’ su.
<< Nono, pensaci tu. Lasciala pure dormire se non è un problema. Dirò ai suoi genitori che ha dormito da me >>mi sorride e io ricambio prima di salutarla e tornare su per le scale. Quando rientro in stanza noto che Anne si è già addormentata, poggio l’acqua sul comodino e mi sdraio di nuovo accanto a lei.
 
 
 
POV ANNE
Sento caldo, tanto caldo. Mi giro nel letto cercando di trovare un pezzo di materasso fresco in cui possa riprendere sonno, ma quando colpisco qualcosa apro d’improvviso gli occhi. Trovo Harry a due centimetri dal mio viso, sul mio stesso letto, sotto la stessa coperta, che dorme tranquillamente. Spalanco gli occhi e mi alzo di scatto. Cosa cazzo ci fa Harry Styles sul mio letto!? Dorme pacificamente, sento il suo respiro regolare e la spensieratezza dominare sul viso incorniciato dai riccioli scuri. Io, shockata, mi guardo intorno e noto che queste non sono le mie lenzuola e questo non è la mia stanza. Subito mi viene istintivamente da scoprire le coperte e guardare come, e soprattutto se, sono ancora vestita. Lo sono, indosso ancora il mio vestito e in quel momento ricordo che la notte precedente mi sono fatta convincere ad andare alla festa della band per cui Brigitte va tanto matta. Sento la testa pesante, ho dei giramenti, e in più la luce che filtra dalla finestra non aiuta. Per un attimo sono indecisa se svegliare il bell’addormentato accanto a me o lasciarlo dormire e svignarmela silenziosamente, ho troppa mal di testa per aver voglia di litigare di prima mattina. Quindi mi alzo dal letto e quasi non cado per terra dai capogiri che mi fanno perdere l’equilibrio. Dio, quanto avrò bevuto ieri sera?! Troppo, sicuramente. Infatti non riesco neanche a ricordare cosa sia successo e perché ora mi trovi a letto con Harry Styles. Spero vivamente di non averci fatto niente, ma sono abbastanza convinta che sia così. Cerco le mie scarpe, che però non trovo dalla mia parte ma bensì dalla sua, le prendo in mano e lentamente esco dalla stanza. Richiudo la porta lasciandola socchiusa, appena mi giro mi trovo un altro ragazzo davanti a me. Sobbalzo dallo spavento e mi porto una mano al cuore. Lui mi guarda strano con un mezzo sorriso. E’ uno degli amici di Harry, precisamente quello di pelle un po’ scura riempita di tatuaggi e con un ciuffo estremamente alto. Mi ricordo che è quello che ha scompigliato i capelli al riccio, la prima volta che li ho visti alla fiera.
<< Cosa c’è!? >>gli sbottò contro dopo un po’, visto che non apre bocca e rimane a fissarmi.
<< Non è educato scappare di soppiatto la mattina senza dire niente, lo sai? >>Non si toglie un attimo il sorriso malizioso dal volto.
<< E chi me lo starebbe dicendo, scusa?>> che almeno si presenti, visto che non lo ha mai fatto.
<< Zayn. Zayn Malik dei One Dir.. >>
<< Infection. Sì, sì, ho presente la solita pappardella. Beh, grazie della lezione di vita Zayn Malik dei OneQuelCheSia, lo segnerò su un post-it per la prossima volta >>concludo io.   
<< Ma come? Non saluti? Povero Harry, ci rimarrà male >>mi urla mentre io, già girata, sto per scendere le scale
<< Sì, va bene, digli che lo saluto! >> bisbiglio, non avendo la forza di urlare. Mi rimbomba tutta la testa e ho la gola secca e un sapore amaro in bocca, non so cosa darei per lavarmi i denti e bermi un bicchierone di caffè in questo momento. Arrivo giù per le scale e vedo un po’ i macelli rimasti dalla sera prima: bicchieri buttati e lasciati dappertutto, fazzoletti, macchie di bagnato molto ambigue sulla moquette. Decido di mettermi le mie vans per attraversare quel campo minato. Quando rialzo lo sguardo, convinta di trovare la porta per uscire proprio davanti a me, mi accorgo che invece sono in un corridoio senza finestre dove vi sono tutte e sole porte uguali. Bianche e della stessa grandezza. Non so cosa fare, non so dove dovrei andare e quale porta aprire. Opto per fare una conta per decidere, ma visto che sono troppo in post sbornia per ricordarmene una scelgo una porta a caso. Quella infondo al corridoio, la apro con convinzione e invece mi ritrovo in cucina. Dannazione! Subito qualcuno si gira verso di me.
<< Ehm.. buongiorno…Caffe? >>mi chiede un altro membro dei One Infection, questa volta quello biondo cenere con gli occhi scurissimi. Al contrario di come si è presentato Zayn, il quale era vestito e conciato alla perfezione di prima mattina, questo è in pantaloncini neri lunghi da basket e niente sopra; capelli spettinati di chi si è appena alzato dal letto e dio, che addominali! Lo guardo imbarazzatissima mentre lui mi scruta con i suoi occhi color cioccolato e un viso tanto tenero.
<< Beh, in realtà sì grazie>> acconsento, ma solo perché ne ho veramente tanto bisogno o altrimenti a casa rischio di non tornarci viva quella mattina. Mi avvicino all’isolotto posto al centro della sala e lui mi offre subito una tazza bollente di caffè appena fatto. La accetto e insieme ci sediamo.
<< Io sono Liam, comunque>> si presenta senza tanti giri di parole. Almeno lui.
<< Fammi indovinare, fai parte dei One Infection >>prendo un sorso di caffè
<< Sì, faccio parte dei One Direction >>mi corregge con un sorriso confermando la mia supposizione. Lui mi sta simpatico! Nessuna traccia di presunzione al contrario di quello che fanno trapelare gli altri due membri conosciuti della band.
<< Scusa se te lo chiedo.. ma.. per caso tu puoi ricordarmi un po’ cosa è successo ieri sera? Per quanto riguarda me e cosa ho fatto, intendo >>decido di fidarmi e di fargli questa domanda che mi logora dal momento in cui mi sono svegliata
<< Mmm.. non te lo so dire. Io ieri non ti ho vista, sono stato piuttosto.. ehm.. occupato >>dice con un velo di imbarazzo e io posso solo supporre cosa abbia fatto. << Penso comunque che tu sia stata con Harry >> dice poi tranquillamente, provocando in me una reazione di rigetto tanto che quasi sputo il caffè sul tavolo. Sbarro gli occhi e lui subito nota quanto ambigua possa essere stata la sua frase << cioè non in quel senso! Non lo so, veramente. Ma sono abbastanza convinto che in ogni caso, in un modo o nell’altro, tu abbia passato la serata in sua compagnia, sennò ora non saresti qui, credo >> Beh, questa spiegazione non mi basta. Finisco in fretta il caffè e mi alzo. Mi sento già meglio
<< Grazie per il caffè! >>dico, e quando mi guardo attorno notando che la cucina è collegata a due porte e sembro piuttosto disorientata Liam corre in mio aiuto.
<< Per di là, vai sempre dritto >>.Gli sorrido grata. Quando arrivo alla porta e la sto per aprire qualcuno mi precede dall’altra parte e io indietreggio sorpresa per evitare che la porta mi arrivi in pieno muso. Sbianco nel momento in cui mi rendo conto che un assonnato e stanco Harry con i ricci disordinati si sta stropicciando gli occhi davanti a me. Cerco di elaborare in fretta un piano, come quello di girare i tacchi e fiondarmi verso l’altra porta ma non faccio in tempo neanche a pensarlo che il riccio alza il viso e mi vede. Sgrana leggermente anche lui i suoi pozzi smeraldini. Imbarazzante, decisamente imbarazzante!
<< Oh, buongiorno. Te ne stavi.. andando? >> michiede facendo una pausa
<< Ehm.. sì. I miei si staranno chiedendo che fine abbia fatto>> spiego
<< Le tue amiche hanno detto che ti avrebbero coperto >>
<< Grazie dell’informazione >>Noto che indossa una semplice t-shirt e solo i boxer. Spero che non abbia dormito così ieri notte ma temo di sì.
<< Non avevi intenzione di salutare? >>mi rinfaccia, senza però risultare cattivo.
<< In realtà no >>taglio corto, sempre sincera.
<< Gentile >>commenta
<< Gentile sì, visto che non volevo svegliare chi dormiva beato come un neonato >>
<< Lo so che sono carino >>ed ecco di nuovo il sorriso sghembo da presuntuoso.
<< Proprio un aborto di dio >>sussurro. Non ribatte più, forse per riuscire a mantenere impeccabilmente il suo sorriso malizioso che mette in risalto le sue fossette. Quindi lo supero ed esco
<< Prego per ieri sera, tranquilla! >>mi urla attraverso la porta
<< Datti fuoco, Harry >>gli urlo di rimando.
Dopodichè lo sento bisbigliare un fiero << Mi ama >> rivolto a Liam e quest’altro rispondergli ironicamente con un << alla follia, decisamente >>. Mi accorgo che mi sono fermata quando vedo sbucare qualcuno dalla porta alla mia destra prendendomi alla sprovvista. Sobbalzo per la terza volta quella mattina, prima o poi mi verrà un infarto. Guardo il nuovo amichetto del cuore di Vivian vestito con una t-shirt bianca e dei pantaloni a righe del pigiama, passo oltre senza degnarlo di un ‘ciao’. Il povero Louis rimane sbalordito ma ancora prima che riesca a spiaccicar parola sono già fuori dalla porta.








_______________________
Ho pochissime cose da dire:
Il prossimo capitolo ci metterà un po' ad arrivare perchè sto per partire. E starò via per moooooolto tempo. Precisamente spenderò un anno negli USA per studiare e i primi tempi non saranno facili e non so quanto potrò scrivere, anche perchè non avrò neanche un computer lì finchè non lo comprolol.

Detto questo vi lascio solo le foto dei vestiti delle ragazze! 

Anne
Anne  



Wendy (vestito, non centra la faccia!)




Brigitte





Vivian


   
 
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