Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: DoPi    06/08/2013    4 recensioni
-Hermione...- la sua voce era dolce quasi come se volesse accarezzarmi solamente con delle semplici parole,una sola parola: il mio nome...che mi fece cadere,sprofondare.
Tutto ciò in cui avevo sempre creduto,tutto ciò che ero sempre stata,tutti i litigi,gli sguardi,le lacrime... tutto in quel momento era crollato,sparito,svanito nel nulla.
Ora c'ero solo io,solo lui. Eravamo solo noi. Noi soltanto.
Niente Harry,niente Ron,niente Silente o Piton,niente di niente.Nessuna missioone,nessun Mezzosangue o Purosangue. Eravamo semplicemente noi e non c'era niente di più bello,niente di più vero.
I suoi occhi,quegl'occhi che avevo odiato per sei anni adesso erano tutto ciò di cui avevo bisogno,erano l'unica cosa che volevo,l'unica cosa che amavo.
si perhcé io Hermione Grangr amo Draco Malfoy
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quirinus Raptor | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-professoressa le posso parlare?- chiese Hermione scostando leggermente la porta e guardando la piccola stanza illuminata solamente da una candela
La McGranit alzò lo sguardo dalla catasta di compiti che occupavano la sua scrivania e sorrise leggermente alla sua allieva prediletta. –ma certo signorina Granger,cosa la porta qui a quest’ora?- chiese mentre Hermione titubante si lasciava cadere su una delle sedie sparse per la sala.
La ragazza la fissò per un istante prima di spostare il suo sguardo su un punto al di sopra della spalla della professoressa, un piccolo luccichio la distrasse per qualche secondo prima di riportare la sua completa attenzione sulla strega che la guardava leggermente accigliata al di sotto dell’enorme cappello.
-beh, professoressa volevo parlarle..di..beh,volevo parlarle di quello che Silente ha detto,questa sera..vede io..- iniziò titubante mentre il suo orgoglio da Grifondoro vacillava lentamente nella sua anima. Non era sicura di quello che stava facendo, uno strano torpore le aveva avvolto lo stomaco quando Silente aveva fatto il suo “discorso di inizio anno” e quella stessa sensazione la avvolgeva anche in quel momento.
-signorina Granger,lei,più di tutte dovrebbe sapere che tutto ciò che il Preside dice a noi docenti,non può essere riferito a meno che non è sotto ordine di quest’ultimo- disse la McGranit con il suo solito cipiglio severo leggermente addolcito da una strana luce che illuminava gli occhi dell’anziana professoressa. Hermione annuì leggermente sconsolata e si alzò dalla sedia dirigendosi verso la porta. Ma proprio mentre stava per uscire e dimenticare quella conversazione,la professoressa McGranitt  la richiamò con la sua voce altezzosa. –Tuttavia…- cominciò camminando leggermente verso Hermione che fu scossa da un piccolo brivido.-signorina Granger potrei accennarle solamente alcune cose-
 
 
La mattina seguente Draco si svegliò con uno strano presentimento. Ne era certo quest’anno qualcosa sarebbe cambiato. Di malavoglia si alzò dal letto ed indossò la divisa,poi con il suo solito passo elegante si diresse verso la Sala Comune dei Serpeverde dove incontrò Blaise intento a continuare un’intensa conversazione con Pansy. Lanciando uno sguardo all’amico si sedette su una delle cinque poltrone verdi-argento che arredavano l’intera sala.
-finalmente Draco… pensavo fossi morto nel tuo letto- disse Zabini interrompendo il chiacchiericcio di Pansy che solo all’ora si accorse del biondo che le sedeva “accanto”.
-Draco… buongiorno- disse allora Pansy avvicinandosi al biondo e accarezzandogli i capelli. Lui non la scansò,ma rimase impassibile sotto il tocco gentile e provocante della ragazza.
-che ore sono?- disse allora Draco,leggermente spazientito. Blaise lo guardò come suo solito con un sopracciglio talmente alzato che sarebbe potuto arrivare al soffitto.
-perché cosa devi fare?- chiese poi sempre con sguardo indagatore. –beh non saprei..- iniziò il biondo con un tono sarcastico. –forse..andare a lezione..e visto che nessuno vuole dirmi che ore sono lo scoprirò da solo- e dopo aver detto questo si alzò dalla poltrona ed uscì dalla Sala Comune,viaggiò per qualche secondo senza meta. Non aveva fame quindi non sarebbe sceso a fare colazione. Vagò per ancora qualche minuto quando si fermò davanti alla porta della biblioteca,la varcò e si sedette sul primo banco che incontrò,sfilò un paio di libri dalla borsa..quando la vide,ed un ghigno sornione si aprì sul suo viso.
Ora ci si diverte
 
 
Quella notte non ero riuscita a dormire,dopo il lungo discorso con la McGranitt il mio cervello ha avuto bisogno di tutta la notte per assimilare quelle informazioni … Godric e Salazar… Harry e Draco..com’era possibile? Era una cosa talmente assurda da sembrare così giusta.
Sbuffando chiusi l’enorme libro che stavo sfogliando. Era ormai da due ore che ero in biblioteca cercando di trovare qualche spiegazione logica,qualche indizio di quella strana storia. Stavo per alzarmi e dirigermi in Sala Grande per la colazione quando una voce mi richiamò e il mio sangue si gelò dentro le vene.
-Hey,Granger… cos’è adesso non si saluta?-
-vuoi che ti saluti Malfoy?- chiese allora girandomi e facendo combaciare i miei occhi con i suoi..freddi,glaciali, spettrali.
Mentre lui si avvicinava con passo lento ed elegante e con il suo solito ghigno di sfida una sola parola si ripeteva nella mia testa.
Salazar
Era così assurdo,quel ragazzo che le si avvicinava non poteva essere uno dei quattro fondatori,no era possibile..lui era Malfoy,solo Malfoy.
Mentre questi pensieri prendevano vita nel suo cervello il suo corpo intanto aveva fatto qualche passo indietro fino a quando non toccò uno scaffale.
Hermione trattene un gemito di dolore quando lo spigolo di un libro le conficcò la pelle riportandola alla realtà
-no per carità,ma pensavo che almeno a voi Mezzosangue fosse stata  insegnata l’educazione- disse Malfoy sempre più divertito mentre si avvicinava alla ragazza. Hermione lo guardò con aria di sfida,non poteva farsi mettere i piedi in testa da quel damerino,anche se era Salazar Serpeverde.
-e io pensavo che voi Purosangue foste tutti gentili,rispettosi,intelligenti..ma non si può avere tutto dalla vita- disse poi con un finto tono rassegnato. A quelle parole un lampo di furia perturbò gli occhi di Malfoy ed Hermione rabbrividì abbassando il suo sguardo. Sapeva che con quel gesto aveva annunciato la sua resa.
In un millesimo di secondo si ritrovò intrappolata tra lo scaffale e il corpo di Malfoy.
-hai paura di me Sanguesporco?- gli chiese allora lui con un leggero tono divertito nella voce. Quelle sole parole fecero irritare Hermione. Lei non aveva paura di niente e di nessuno. Ma anche se questa consapevolezza era un chiodo fisso nella sua testa,non riusciva ad alzare lo sguardo. Aveva paura di incontrare quegl’occhi inespressivi.
-guardami- disse allora Mlfoy con tono duro. Era un ordine. Non poteva replicare se non avrebbe ubbidito volente l’avrebbe fatto nolente. E questo Hermione lo sapeva. Rassegnata,ma anche molto determinata a non darla vinta a quella serpe. Alzò lo sguardo. Ma quando i suoi occhi incontrarono quelli del ragazzo successe una cosa  a dir poco inaspettata
-hai paura di me Godric?- la voce di Salazar era imponente,quasi come se stesse parlando con un megafono. L’uomo alto dai capelli marroni sorrise leggermente e si avvicinò al suo rivale –io paura di te? Mai Salazar- la voce di Godric era più gentile di quella del rivale,e molto più melodiosa.
-allora guardami Godric- insistette Salazar impugnando più saldamente la bacchetta. Godric ubbidì ed alzò i suoi penetranti occhi marroni su quelli azzurri del rivale.
-non voglio battermi con te Salazar,ma se è questo quello che vuoi..allora io non mi opporrò alla tua volontà,ma ricorda il male è il migliore dei beni-
Hermione era rimasta impietrita. Quelle immagini erano passate nella sua testa come un ricordo lontano.
Ma cosa..?
Pensò mentre i suoi occhi marroni fissavano,adesso, quelli azzurro ghiaccio di Malfoy
Il male è il migliore dei beni
Quella frase le ronzava nella testa mentre Malfoy la guardava intensamente con quel suo sguardo così inumano
Salazar
 
 
-dov’è Hermione?- chiese il rosso ad Harry che gli sedeva accanto.
-Ginny dice che non sta molto bene quindi non verrà- spiegò semplicemente il moro mentre apriva il libro di difesa contro le arti oscure sul banco.
-deve proprio stare male per saltare una lezione- constatò poi il rosso leggermente preoccupato. Harry annuì debolmente.
-beh io mi butterei dalla Torre di Astronomia se questo mi permettesse di saltare una lezione con Piton- disse poi sconsolato.
Come apparso dal nulla il professore fece irruzione nell’aula,chiudendosi la porta alle spalle.
-bene come vedo manca la signorina Granger- disse Piton con la sua solita voce melliflua lanciando un’occhiata sprezzante verso il posto che di solito è occupato da Hermine –bene..almeno oggi non ci sarà nessuna so-tutto-io ad interrompere la mia lezione- continuò poi facendo alzare una sonora risata proveniente dal tavolo dei Serpeverde. Harry lanciò un’occhiata di fuoco a quest’ultimi prima di riportare la sua “attenzione” (se può essere chiamata così) al professore.
-oggi visto che è la nostra prima lezione del sesto anno,inizieremo con l’evocare un patrono- disse poi Piton quando le risatine si furono calmate lanciando uno sguardo poco cortese nella direzione di Harry.-quanti di voi sanno evocare un patrono?- chiese poi guardando le varie mani alzate (tutti quelli che l’anno prima avevano fatto parte dell’ES). –bene- concluse poi dirigendosi verso la cattedra facendo frusciare il mantello. –Allora iniziamo,chi non lo sa fare,non è così complicato basta pensare ad un momento felice e dire chiaramente “EXPECTO PATRONUM”- disse poi spicciolo il professore.
Tutti quanti si alzarono ed iniziarono ad urlare “EXPECTO PATRONUM” dopo una decina di minuti vari patroni argentati volavano in giro per la sala,non tutti erano riusciti ad evocarne uno e Piton ne sembrava molto indispettito. Il cervo di Harry trotterellava allegramente. Fino a quando non si fermò di botto impaurito. Harry lo guardò confuso. Ma ben presto si accorse che tutti si erano fermati (patroni e non) e stavano ammirando un’enorme grifone argentato fermo davanti alla cattedra. Piton lo osservava attentamente,con uno strano sguardo. Quando l’atmosfera iniziale sembrò essersi ridestata. Di nuovo accadde qualcosa che nessuno si aspettava. Un serpente argentato comparve da dietro il grifone, che lo guardava in modo talmente intenso quasi come se gli chiedesse qualcosa,il serpente come se avesse capito le tacite richieste dell’altro patrono si attorciglio attorno alla sua zampa. E subito vi fu una grande luce che abbagliò tutti i presenti costringendoli a fare qualche passo indietro. Quando la luce diminuì e i due patroni tornarono visibili. Tutti si zittirono all’istante. Il serpente guardava il grifone e il grifone guardava il serpente. Nessuno ci stava capendo niente ma un pensiero balenò nella mente di Harry e in quella di tutti i suoi compagni radunati in quella sala
Quei due si appartengono
Anche Piton doveva averlo pensato perché impallidì (se possibile) anche più del solito. –non è possibile- mormorò piano. Un sussurro che però tutti udirono. Tutti quanti erano intenti ad ammirare quella magnifica visuale che si apriva davanti ai loro occhi. Quando Piton afferrò la bacchetta ed urlò “SEPARO” il serpente/patrono era stato scaraventato dall’altra parte della sala e il grifone ruggì. Un ruggito pieno di dolore. In quello stesso istante un urlò si propagò dall’angolo della stanza. Poi vi fu un botto. Come di un corpo che cade e tutti si voltavano mentre il grifone/patrono scompariva lentamente
Draco Mlfoy era svenuto.
 
 
Ecco a voi il terzo capitolo..cosa ne pensate?
 
Giulia_Cullen :grazie mille perché leggi la mia storia,e per tutti i complimenti che mi fai,spero che questo capitolo sia di tuo gradimento
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: DoPi