Il mondo oltre la porta
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i sentiva immersa nel blu, ma
quella magica sensazione non poteva purtroppo viverla a pieno, poiché la sua
mente era indirizzata ad un unico pensiero: il nonno. Era saltata fuori da
quell’albero dal tronco cobalto, ma adesso la porticina sembrava sparita. Alice
immaginò che l’unico modo per aprirla fosse dall’esterno, e che adesso non
avrebbe potuto più tornare al suo vero mondo. Eppure una soluzione doveva
esserci, un modo per tornare indietro esisteva per forza. Tutto, per la povera
ragazza, stava accadendo troppo velocemente e le domande non avevano ancora
trovato risposte, non tutte almeno. Alice si voltò e osservò quel paesaggio
stupendo. L’erba era di un azzurro chiarissimo, i tronchi degli alberi invece
di una tonalità decisamente più intensa. Pochi dettagli di ogni essere vivente
o meno erano di un colore diverso dal blu, e per questo Alice avvertiva di
trovarsi sprofondata nella tranquillità più assoluta. La foresta era molto
fitta, e gli animali erano decisamente bizzarri. La povera ragazza catapultata
per la seconda in un mondo del tutto estraneo, non aveva la benché minima idea
di cosa fare. Non riusciva a capire come potesse esistere tale mondo, e si
chiese perché proprio lei avesse avuto la sfortuna di non subire quella
maledizione, che le avrebbe permesso di vivere nella pace.
“Ciao!” fece una voce. Alice si
girò intorno, ma non vide nessuno.
“Sono qui!”
“Ma qui dove?” chiese la
ragazza disorientata.
“Sulla tua mano” spiegò la
voce. La giovane dunque esaminò prima la destra, e poi la sinistra, finalmente
trovando l’origine di quelle parole.
“Ma tu sei un bruco! E sai
anche parlare!” esclamò Alice sbigottita.
“Si certo, mi sembra normale!
Non capisco perché tu ne sia tanto stupita!”
“Ecco… io non sono di queste
parti”
“Sì, l’avevo immaginato. Vieni
dal mondo caotico, vero?”
“Mondo caotico?”
“È così che noi di queste parti
chiamiamo quel luogo dove il blu non esiste più”
“Davvero? Allora sì, vengo
proprio da là. Ma non so dove mi trovo adesso, per me questo posto è del tutto
sconosciuto”
“Oh non ti preoccupare di
questo, perché qui tutti saranno gentili e ti aiuteranno. Se vuoi però tornare
al tuo mondo puoi farlo pure, ti basterà seguire quel sentiero laggiù”
Alice perciò notò quella stradina
bianca opaca, nascosta da alcuni alberi e cespugli.
“Seguendo quella strada
arriverai ad una grande dimora, e una volta giunta là tu dovrai…”
“BLU!” esclamò Alice, dopo
essersi resa conto che l’animale che le sopraggiunse repentinamente sulla mano
non fosse altri che il fidato compagno. Questi osservò la padrona dritta negli
occhi, per poi inghiottire il verme in un attimo.
“Blu, stava cercando di
aiutarci!” esclamò lei adirata.
“Fidati, Alice, questo verme
voleva tutto fuorché aiutarti” sentenziò Blu, svelando la sua cupa voce.
Piccolo colpo di scena! Blu
parla? WOW ahahaha ma come fa? Com’è possibile? E perché
è stato zitto tutto questo tempo? Mi sa che sto micio sa troppe cose u.u
Per scoprirne di più, non
perdete i prossimi capitoli di “Alice e il blu”, mi raccomando!