Always on the lookout for someone to hate,
Picking on me like a dinner plate
I’d hid during classes, and in between them
Dunk me in the toilets,
Now it’s you that cleans them
Altro fatto?
Marcel
Styles, di tre anni più piccolo, era un folletto pallido e
che portava un paio
di lenti spesse quanto fondi di bottiglia, e della cui esistenza
nessuno era a
conoscenza.
Marcel era
follemente, veramente e completamente innamorato di Louis; ma quello
non era un
fatto: era una maledizione.
Osservarlo scorrazzare per il campo da calcio, con il sudore che gli
impregnava
vestiti e capelli, era pura sofferenza.
Marcel poteva
quasi
intravedere le goccioline scivolare lungo la linea sinuosa della spina
dorsale
e bagnare quella schiena violacea, mingherlina, che avrebbe tanto
deside-.
«STYLES»
un ringhio
lo fece sobbalzare; il pallone volò a un soffio dalla sua
testa mentre un
fischio acuto decretava la fine della partita, e la loro sconfitta.
Immediatamente,
l’intera squadra si precipitò verso di lui. Con i
volti lividi di rabbia, erano
tutti pronti a riempirlo di botte per il mancato salvataggio della
palla quando
«Cute as a button every single one of you!» Marcel
si ritrovò inspiegabilmente
a strillare – tuttavia guardando solo Louis – prima
di girare sui tacchi e
fuggire a gambe levate tra lo sbalordimento generale.
E il sorriso
che
Louis gli rivolse, mentre si passava la lingua sulle labbra, Marcel non
lo vide
mai.
[215]
Un grido
inaspettato infranse il silenzio che regnava nella mensa.
Una polpetta
di
carne di sorcio si schiantò, con la velocità di
un proiettile, proprio sul
tavolo dove Harry Styles stava pranzando, schizzando salsa e aceto
addosso al
malcapitato.
Il volto
smorto di
Tomlinson era acceso di entusiasmo – come quello di un
cadavere non dovrebbe
essere mai – per la geniale trovata.
Ben presto
l’intera
mensa decise di prendere parte alla battaglia di cibo inaugurata da
Tommo: urla,
ringhi e schiamazzi facevano tremolare la luce delle candele alle
pareti. Harry
e altri, che come lui tenevano alla propria incolumità, si
videro costretti a
cercare riparo sotto i grandi tavoli di rovere della mensa.
Con un
sussulto, Harry
si rese conto che il gomito che premeva sul suo stomaco apparteneva a
Veronica
Malik, anch’ella pigiata in cerca di riparo. La sorpresa
d’averla trovata tanto
vicina fu tale che Harry impiegò diversi secondi per
realizzare che Veronica gli
stava parlando.
Il flash di
un
sorriso malizioso mentre «Styles, you’ve got a
dirty mouth…!» gli faceva notare,
giusto un secondo prima di chinarsi verso di lui e lasciargli un lungo
bacio a
destra del mento, nel punto in cui la salsa l’aveva schizzato.
[200]
Il ragazzino
tremava nella stretta animalesca di Zayn Malik.
Quella sorta
di
fatina bionda – Zayn sospettava il suo nome fosse Payne, o
qualcosa di simile –
emetteva rantoli e singhiozzava mentre la presa attorno ai suoi polsi
non
faceva che serrarsi.
Un luccichio
sinistro negli occhi di Louis Tomlinson decretò il giungere
della sua ultima
ora. Il ragazzo estrasse dalla tasca una fialetta colma di liquido
vischioso e
iridescente mentre Payne cominciava a recitare le sue ultime preghiere.
Zayn rivolse
a
Louis una risata sfavillante, che metteva in mostra i canini da lupo, e
aprì a
forza le labbra tremanti del ragazzino.
La pozione,
loro
malgrado, non poté scorre per più di un paio di
gocce lungo le labbra di Payne
prima che «Louis! ZACK» un grido li facesse
sobbalzare.
Con un ghigno
sfavillante, Zayn mollò di scatto i polsi del ragazzetto.
«It’s Zayn» corresse
con nonchalance il preside Jonny, che ora si avvicinava a grandi passi,
e
intrecciò la mano a quella di Louis con espressione serafica.
La statua di
un
Liam Payne in preda al panico giaceva in ginocchio alle loro spalle.
[183]
Disclaimer: Con questo mio scritto,
pubblicato senza alcuno scopo
di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di
questa
persona, né offenderla in alcun modo.
●
Come state?
Passata bene la
settimana? La mia è stata deliziosa, devo dire.
Martedì è stato il mio
compleanno :3 #anessunofregauncavolo
Ecco a voi il tanto
sospirato
secondo capitolo. Non mi piace quanto il primo, ma pazienza; avete
notato che
inserisco personaggi secondari-e-assolutamente-non-necessari a random? (Liam, cucciolo mio, cosa ti ho fatto)
spero non me ne vogliate (‘:
Qui
c’è qualche dialogo in più ma,
come già detto: se fa schifo/è
incomprensibile/è una boiata/vorreste bruciare
tutto su un rogo, chiedete e la traduzione
sarà data.
In ogni caso,
ringrazio chi segue
e ricorda, ma anche chi legge solamente: ragazze
voi date un senso alle
mie giornate (babyyoulightupmyworldlikenobodyelse<3)
(‘: vi
prego, se vi andasse di lasciarmi una recensioncina, anche una piccola,
sappiate che ogni commento, critica o elogio, è sempre
più che bene accetto.
“Inoltre, oggi, è anche il mio compleanno
…solo perché tu lo sappia”
Cit. Rapunzel.
Ora vi
lascio
ai tre bad boys nella gif qui
accanto – che di
“bad” hanno ben poco – io vi saluto e
ringrazio ancora tantissimo. Al prossimo,
e ultimo, aggiornamento xx
glee x