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Autore: Nefer    17/02/2008    16 recensioni
FANFIC CONCLUSA. ANNO IN CUI E' STATA SCRITTA: 2006
RIECCOMI! SONO TORNATA! E così dopo tanto ripubblico French Kiss! La trama: Dopo tante peripezie e avventure riuscirà James a dare il tanto atteso bacio alla francese a Lily e a conquistare il cuore della rossa?
---Lily raggiunse le carrozze giusto in tempo per vedere Angy salire a razzo su quella sulla quale era appena salito Remus e Izzie seguirla perché sulla stessa carrozza vi era anche Sirius.
Lily non poteva credere che le amiche l’avessero abbandonata per seguire i loro idoli.(…)
“Brave, brave! Poi facciamo i conti!” pensò Lily e salì sulla prima carrozza che le capitò. Rimase pietrificata quando vide che su quella c’era anche James Potter…
Lily fece subito per andarsene, ma la carrozza partì in quel momento, costringendola a sedersi per non cadere.
Notò il ghigno soddisfatto di James. Perfetto… ora le toccava anche fare tutto il tragitto fino ad Hogwarts con lui!---
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Raccolta: French Kiss & Nine Months'
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Un anno fa pubblicai questa storia e piacque molto... ho dovuto cancellarla per revisionarla, ma eccola di nuovo qua! Spero che piacca ancora come allora! Buona lettura a tutti! Bacissimi! Nefer...

FRENCH KISS


Capitolo I

Lily Evans non era mai stata così sicura di odiare James Potter come in quel momento. Che voglia di dargli un pugno su quella faccia da deficiente! La ragazza si sedette sul sedile del treno, di botto, ribollendo di rabbia.
Ma meglio raccontare le cose con ordine.
La mattina era già cominciata male al suono della sveglia. Abituata per tutta l’estate a svegliarsi tardi fu un vero trauma quando cadde giù dal letto alle sette.
Come se non bastasse Sfinge, il gatto della sua adorata sorellina Petunia, l’aveva aggredita procurandole un meraviglioso taglio sul braccio che era dovuta correre a disinfettare perché quel sacco di pulci passava chissà dove le sue giornate ed era un portatore sano di malattie.
Infuriata aveva afferrato la bestiaccia per la collottola, scatenando le urla di Petunia e i miagolii indignati del gatto, e lo aveva lanciato fuori di casa.
Naturalmente il micio era ricaduto perfettamente in piedi, con gran rammarico di Lily, e se ne era andato tutto impettito con la coda dritta, e sculettando a tutto spiano, come se non fosse accaduto niente.
Petunia naturalmente era corsa a piangere dalla madre.
Aveva paura di Lily, una paura pazzesca. Temeva che potesse trasformarla in uno scarafaggio da un momento all’altro e schiacciarla con facilità.
Lily, ignorando i mugolii della sorella corse al piano superiore e si chiuse in bagno. Con molta probabilità una bella doccia le avrebbe fatto bene!
Indossò un paio di jeans e la sua maglietta preferita a maniche corte, dato che faceva ancora caldo.
Si piazzò davanti allo specchio e iniziò ad asciugarsi i capelli pensando ai vari modi che aveva per terrorizzare la sorella rompiscatole. Molti, giacché bastava che lei respirasse perché Petunia pietrificasse dalla paura.
Lily fece un sorrisino maligno. I suoi occhi verdi brillavano di gioia maligna. Ormai il rapporto tra lei e Petunia era di quel tipo. Sapeva che non sarebbero mai state complici come tutte le normali sorelle del mondo. Non si sarebbero mai scambiate segreti al buio della loro stanza o fatto spuntini di mezzanotte insieme, ridendo e scherzando, magari parlando anche di ragazzi.
Improvvisamente lo sguardo di Lily si intristì. No… non sarebbero mai state sorelle normali…
-Lily, tesoro! È pronto!- la chiamò la madre dal piano dabbasso.
-Arrivo!- esclamò Lily.
Poi udì distintamente Petunia dire –Non ce la voglio quell’antipatica a colazione!-
Lily tornò ad asciugarsi i capelli. Lo sguardo triste era sparito dal suo volto. Ora che ci pensava bene… ma chi voleva avere un bel rapporto con quella scema di Petunia!
Scese in cucina e si sedette a tavola.
-Buongiorno, tesoro- disse suo padre abbassando il giornale e dandole un affettuoso bacio sulla fronte.
-Buongiorno, papà- disse lei con un sorriso.
-Bambina mia!- esclamò sua madre tutta agitata –Il tuo ultimo anno ad Hogwarts!- e le mise una tazza che straboccava di latte davanti.
-Già- disse Lily versandosi i corn flakes. Cosa c’era di tanto emozionante nell’ultimo anno di Hogwarts??
Petunia dall’altra parte del tavolo le lanciava occhiatacce assassine. Lily si chiese come a quindici anni si potesse essere ancora così cretine.
-Quando sarò maggiorenne potrò fare magie anche a casa, sai mamma?- disse Lily sentendo la sua parte maligna emergere e lanciando uno sguardo divertito a Petunia che era sbiancata.
-Sì, tesoro mio! E farai tante di quelle belle magie!- esclamò la madre sognante.
Lily ridacchiò nel vedere la faccia sconcertata di Petunia.
Finita la colazione tutta la famiglia si preparò per uscire. O quasi tutta. Petunia si rifiutò categoricamente di andare con loro, dicendo che non avrebbe più messo piede in quel covo di pazzi come Lily.
-Bene, allora ciao- replicò la rossa sbattendole la porta di casa in faccia.
Quello… era decisamente l’inizio di una giornataccia…

Dopo aver salutato i genitori, ricevendo le solite raccomandazioni –scrivici tutti i giorni… fai la brava… studia sempre… ti vogliamo bene… ci mancherai…-, Lily oltrepassò la barriera e si ritrovò completamente in un altro mondo. Si guardò attorno con un sorriso raggiante. Ovunque c’erano studenti di ogni anno e un caos totale.
Ma lei amava quel tipo di caos! Amava la magia e amava andare ad Hogwarts. Lì si sentiva davvero bene… le persone la capivano. Erano tutti come lei… non come a casa… si sentiva in continuo disagio ad essere fissata da Petunia come se fosse una bomba ad orologeria.
-LILIAAAAAANNNN!!!- gridò una voce raggiante.
Lily si guardò attorno per cercare la pazza a cui apparteneva, ma non fece in tempo a voltarsi che qualcuno l’abbracciò, travolgendola. Riuscì solo a distinguere una lunga chioma scura, prima di cadere a terra.
Lily capì subito chi era quella furia che l’aveva travolta. Angeline Carpenter, meglio conosciuta come Angy. Incredibile, ma vero, quella pazza era la sua migliore amica.
Sentì la risata cristallina dell’amica che l’aiutò ad alzarsi e incontrò i suoi occhi verde acqua divertiti.
-Perdonami, Lily- disse con un bel sorriso –Non sono riuscita a fermarmi! Ti sei fatta male?-
-Sto benone! Sono felice di rivederti Angy!-
-Anch’io!-
Le due amiche si abbracciarono. Poi videro una ragazza dai lunghi capelli biondi arrancare verso di loro, trascinandosi tre valige giganti dietro.
-Ciao, ragazze- sbuffò raggiungendole.
Lily e Angy scoppiarono a ridere alla vista della loro amica che rischiava il collasso da un momento all’altro.
-Izzie! Come al solito piena di roba!- esclamò Angy dandole una pacca sulla spalla.
Isabel Pratt era la loro compagna di stanza e ottima amica. Amava vestirsi bene e anche se a Hogwarts era obbligatoria la divisa, non rinunciava mai ai suoi adorati abiti. Era una ragazza decisamente sofisticata.
-Ho visto Charlie salire sul treno, raggiungiamola- disse.
-Ti do una mano a portare queste valige!- si offrì Angy divertita.
Le due si incamminarono verso il treno, ma Lily si bloccò e si guardò nuovamente intorno, come alla ricerca di qualcuno.
Angy la raggiunse –Non è ancora arrivato… è in ritardo come al solito- le sussurrò.
-Già…- mormorò Lily. Poi strabuzzò gli occhi –Ma di chi stai parlando??- esclamò.
Ma l’amica si era già rimessa in marcia in direzione del treno e l’unica cosa che Lily riuscì a cogliere fu la sua risata cristallina. Le corse dietro gridando –Angy! Ma a chi diavolo ti riferisci??-

Nel frattempo due ragazzi avevano appena attraversato la barriera.
-Visto, te lo avevo detto che avremmo fatto in tempo- disse uno dei due, dai lisci capelli neri e gli occhi azzurri.
-Se facevamo tardi era solo colpa tua, Sirius!- sbottò l’altro che sembrava sul punto di collassare da un momento all’altro, dopo la corsa che avevano fatto per arrivare lì!
-James…- fece Sirius e lo guardò serio negli occhi -… ti voglio bene- poi scoppiò a ridere sguaiatamente, dirigendosi verso il treno e ignorando le imprecazioni di James.
-Ce l’avete fatta finalmente!-
Una voce attirò l’attenzione dei due. Sirius sorrise, o più che altro ghignò, al ragazzo alto che si stava dirigendo verso di loro. Occhi dorati e corti capelli castano chiaro… quello era…
-Remus!- esclamò James.
-Ciao ragazzi! Siete arrivati per un pelo, il treno sta per partire- disse Remus.
-Ma tu da quant’è che sei qui?- chiese Sirius.
-Da circa mezz’ora-
-Remus, non ti smentisci mai!- disse James scuotendo la testa.
I tre salirono sul treno.
-Peter ha già trovato uno scompartimento vuoto- disse Remus, guidandoli verso l’ultimo scompartimento. Dentro vi era un ragazzo basso dai capelli scuri e occhi grigi.
Non fece in tempo a dire “A” che Sirius lo afferrò e iniziò a strapazzarlo.
-Sirius, così lo uccidi- disse Remus, notando che Peter aveva assunto un preoccupante color violetto, sotto la morsa di Sirius.
Il Malandrino lasciò subito andare l’amico che riprese a respirare normalmente. Poi puntò gli occhi su Remus e aggrottò la fronte.
-Che c’è?- fece l’altro confuso. Forse aveva qualcosa fuori posto. Si diede una rapida occhiata, ma sembrava tutto a posto.
-Remus… che diavolo è quella?- chiese Sirius indicando una spilla sul suo petto.
-Ah! Niente!- esclamò Remus cercando di nasconderla.
Ma Sirius gli saltò letteralmente addosso e dopo averlo buttato a terra gli si mise a cavalcioni, bloccandolo. Poi scoppiò nella sua classica risata sguaiata che le ragazze adoravano tanto.
-Non ci posso credere!- esclamò con le lacrime agli occhi per il troppo ridere –Remus! Non sei degno della fama dei Malandrini! Sei stato nominato Capo Scuola!-
-E allora??- replicò Remus in tono di sfida cercando di levarsi Sirius di dosso.
-Capo Scuola??- ripeté James prima di scoppiare a ridere a sua volta.
-Ma cos’è questo casino??- fece una voce femminile da fuori.
La porta dello scompartimento si spalancò e fece il suo ingresso Lily Evans che si bloccò nell’osservare i quattro Malandrini.
Ma soprattutto Remus sotto le grinfie di Sirius.
-Remus!- esclamò Lily indignata –Sei qui a fare il cretino invece di fare il giro di controllo! Non ci posso credere! Tu! Che sei il Capo Scuola!-
-Aspetta, Lily… ti posso spiegare…- farfugliò Remus e riuscì finalmente a liberarsi dalla stretta di Sirius e a rialzarsi.
Ma non fece in tempo a dire altro perché James gli diede uno spintone e si piazzò davanti a Lily al posto suo.
-Ciao, Evans- disse con un sorriso che avrebbe fatto svenire quasi tutte le ragazze di Hogwarts…
Tutte, tranne lei: Lily Evans.
La ragazza lo guardò fredda e gli scoccò un’occhiataccia non priva d’odio.
-Sparisci, Potter- disse.
Tutti i buoni propositi di James svanirono. Si era ripromesso che si sarebbe comportato in modo diverso con Lily. Aveva intenzione di essere più gentile e di smetterla di fare il cretino davanti a lei…
Ma a quel prezzo proprio non ci stava.
-Sei molto carina quando ti arrabbi, Evans! L’aria sconvolta da pazza psicopatica ti sta proprio bene!- disse con un ghigno.
Lily alzò un sopracciglio, poi si voltò verso Remus, cercando di ignorare quell’idiota di James Potter. –Andiamo, Remus-
-Mi dispiace, ma Remus non va da nessuna parte- disse James incrociando le braccia. –Ha da fare con noi-
Lily lo guardò furiosa –Non credo proprio! Remus è Capo Scuola e deve fare il suo dovere…-
-… di Malandrino!- la interruppe James. –Quindi non verrà a fare il giro di controllo-
-Il suo dovere di Capo Scuola!- replicò Lily.
-Di Malandrino!-
-Capo Scuola!-
-Malandrino!!-
-Finiscila Potter!-
-Finiscila te! Remus non viene!-
-Ora basta, James- disse calmo Remus –Penso di poter decidere da solo quello che devo fare- c’era una punta di risentimento nella sua voce. –Finitela di fare gli stupidi. Torno subito- uscì dallo scompartimento e seguì Lily che fece una linguaccia a James.
Il ragazzo richiuse con rabbia la porta dello scompartimento e si voltò verso gli altri due che lo fissavano in silenzio, attendendo una sua reazione. James si sedette sul sedile.
-Remus e Evans sono due idioti!- sbottò e scatenò le risate dei due che erano stati zitti fino a quel momento.

-Ti prego di scusarlo, Lily- disse Remus tra uno scompartimento e l’altro.
-Ma certo… in fondo gli stupidi vanno compatiti- disse la ragazza e in quel momento aggredì dei ragazzini del secondo anno che stavano tentando di accendere un fuoco d’artificio del Dottor Filibuster nel loro scompartimento.
Remus la osservò calmo. Era davvero furiosa. Lily Evans era una persona decisamente lunatica.
Era in grado di passare velocemente da un emozione all’altra. Un attimo prima eccola lì tutta sorridente e allegra. L’attimo dopo era in grado di uccidere qualcuno a suon di testate!
Ma in fondo si era affezionato alla ragazza e le voleva davvero bene. Era una delle poche persone in grado di capirlo. Oltre a quegli altri tre cretini dei suoi amici… naturalmente!
-Avanti, James non è poi così male- disse Remus dopo che Lily ebbe buttato i fuochi d’artificio fuori dal finestrino.
-Remus, fammi un favore… non parlarmi di lui. Piuttosto, parlami di te! Come sono andate le tue vacanze??-
Remus pensò che se James non di dava una calmata Lily non sarebbe MAI uscita con lui!

Lily si lasciò ricadere pesantemente sul sedile. Aveva l’aria imbronciata e le sue amiche lo notarono subito.
-E’ passato il carrello con il cibo. Ti ho preso un’aranciata, Lily- disse Charlie tutta sorridente, passandole una lattina. Charlotte Bailey era l’altra loro compagna di stanza. Era una ragazza molto carina e dolce.
-Grazie- borbottò Lily afferrando la lattina.
-Allora…- fece Angy sedendosi accanto a lei. –Lo hai visto, eh? È per questo che sei di così cattivo umore-
-Già! È proprio così!- sbottò all’improvviso Lily –James Potter è un cretino e io lo odio!!!-
-E senti... hai visto anche Remus, quindi?- chiese Angy arrossendo.
Le altre scoppiarono a ridere. -Ih ih ih! Guardate come arrossisce Angy quando si parla di Remus!- ridacchiò Izzie.
Anche Lily e Charlie risero.
-Smettela!- esclamò Angy arrossendo ancora di più.
Lily non riuscì a smettere di ridere. Il buon umore le era tornato all’improvviso e le era bastata la compagnia delle sue amiche. Era contenta di essere di nuovo con loro. Non si era resa conto di quanto le fossero mancate, soprattutto Angy!
Guardò fuori dal finestrino con un sorriso sognante. Finalmente di nuovo ad Hogwarts.

Quando scesero dal treno, trascinate dalla folla, si divisero.
Ma Lily non se ne preoccupò. Sapeva che tanto avrebbe rincontrato le sue amiche alle carrozze. Così afferrò i suoi bagagli e si diresse tranquilla verso esse. Passò davanti ad Hagrid, il guardiacaccia, che stava chiamando a se i bambini del primo anno.
-Ciao, Hagrid!- lo salutò la ragazza con un sorriso.
-Ehi, Lil!- fece lui.
Lily raggiunse le carrozze giusto in tempo per vedere Angy salire a razzo su quella sulla quale era appena salito Remus e Izzie seguirla perché sulla stessa carrozza vi era anche Sirius.
Lily non poteva credere che le amiche l’avessero abbandonata per seguire i loro idoli.
Sempre più sbalordita vide Charlie seguirle. La dolce Charlie… quella che si preoccupava sempre per tutti e non lasciava mai indietro nessuno.
Ma che razza di amiche!
“Brave, brave! Poi facciamo i conti!” pensò Lily e salì sulla prima carrozza che le capitò. Rimase pietrificata quando vide che su quella stessa carrozza c’era anche James Potter…
Lily fece subito per andarsene, ma la carrozza partì in quel momento, costringendola a sedersi per non cadere.
Notò il ghigno soddisfatto di James. Perfetto… ora le toccava anche fare tutto il tragitto fino ad Hogwarts con lui!
CONTINUA…

DATA PUBBLICAZIONE PROSSIMO CAPITOLO: VENERDI 22 FEBBRAIO 2008, ORE 19:30 CIRCA
  
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